San Calogero, si dimettono i consiglieri Maruca, Preiti e Zinnà

Riceviamo e pubblichiamo

"Dopo aver attentamente riflettuto sulle recenti risultante della sentenza della Corte d’appello di Catanzaro, la quale, in maniera chiara e concisa ha decretato l’incandidabilità del sig. Nicola Brosio, sindaco di San Calogero, non possiamo esimerci da alcune valutazioni di carattere politico ma anche e soprattutto di carattere morale.
Non è nostra intenzione speculare sulle vicessitudini del primo cittadino, ma ci saremmo aspettati da parte sua un gesto di responsabilità e di rispetto della collettività sancalogerese, ma purtroppo così non è stato.
Ed infatti, dopo tre anni in cui abbiamo assistito ad un immobilismo politico da parte di questa amministrazione, la quale si è unicamente limitata ad portare avanti l’ottimo lavoro svolto dalla commissione straordinaria, subiamo per l’ennesima volta le scelte scellerate di codesti soggetti.
Uniche delibere degne di nota, vanno ravvisate nei vari incarichi fiduciari destinati a parenti e soci, la delibera con cui il sindaco si è fatto riconoscere la contribuzione professionale pregressa in spregio alla legge, ma soprattutto alla popolazione ed il dissesto finanziario.
Un vero record per questo Sindaco e per questa amministrazione, infatti sono stati i primi ad essere sciolti per infiltrazioni mafiose, i primi a decretare il dissesto finanziario ed il primo ad essere dichiarato incadidabile.
Noi consiglieri di opposizione, non possiamo che prendere atto di ciò, e consapevoli del fatto che la morale ha un valore fondamentale prima di ogni cosa, abbiamo deciso per rispetto delle Istituzioni, di rassegnare le dimissioni dalla carica ricoperta. Ed infatti per come già anticipato nell’ultimo consiglio, nel quale abbiamo assistito ad una difesa estrema del primo cittadino, con attacchi gratuiti all’operato dei giudici di secondo grado, non possiamo che discostarci da tali soggetti.
Infatti, nel tempo ed in attesa di questa pronuncia, abbiamo cercato di mantenere bassi i toni dello scontro politico, limitandoci a criticare l’operato, ma alla luce della sentenza e delle considerazioni del sindaco su di essa, il quale comunque vede la responsabilità".

I consiglieri comunali di San Calovero Giuseppe Maruca, Giuseppe Preiti e Vincenzo Zinnà

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