Montauro, a Palazzo Zizzi un inno alla legalità con “Però parlatene”

Sala gremita di autorità, forze dell'ordine e cittadini a Palazzo Zizzi per la seconda edizione di “Però parlatene”. L'iniziativa, promossa dall'amministrazione comunale di Montauro, ha registrato la ferma posizione del Governo Meloni nel contrastare le organizzazioni mafiose.

L'on. Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, ha infatti affermato senza mezzi termini: “Il governo ha indicato con estrema chiarezza da quale parte stare: quella del contrasto alle mafie, della tutela delle vittime, del rispetto del lavoro di magistrati e delle forze dell’ordine che con grandi sacrifici e rischi personali combattono le organizzazioni criminali”.

La giornata, moderata dal giornalista Francesco Pungitore, dopo i saluti del sindaco Giancarlo Cerullo, del vicesindaco Antonio Schiavone e del consigliere comunale Leo Aiello ha visto un susseguirsi di interventi toccanti e incisivi. Tra questi, le testimonianze di Gaetano Saffioti e Vincenzo Chindamo, che hanno aperto l'incontro con il crudo racconto delle loro esperienze: il primo, da imprenditore, ha parlato della sua ribellione al giogo criminale; il secondo, impegnato a lottare per avere verità e giustizia, ha ricordato la sorella Maria, vittima di ‘ndrangheta.

I magistrati Gerardo Dominijanni, Camillo Falvo e Graziella Viscomi hanno sottolineato l'importanza di una formazione ai valori della legalità fin dai banchi di scuola, offrendo un contributo di spessore alla discussione.

Il segretario della Commissione regionale contro il fenomeno della 'ndrangheta, Antonio Montuoro, ha ricordato la firma del protocollo d’intesa che sancisce la collaborazione tra Regione Calabria e Direzione investigativa antimafia in merito alle procedure per i fondi del Pnrr.

Durante l'evento, l'on. Ferro ha anche lodato l'impegno dei sindaci calabresi e della Regione Calabria nel riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata per finalità sociali e istituzionali. L'attenzione del Governo verso questa pratica è evidente e si traduce in una collaborazione attiva per rendere più efficiente e rapido il sistema di assegnazione dei beni.

Un altro passaggio chiave dell'intervento del sottosegretario è stato l'annuncio di più risorse, uomini e mezzi per le forze dell’ordine, ricordando lo sblocco dei concorsi e, in particolare, quello già bandito dalla polizia di Stato per 1.650 aspiranti allievi agenti, che rafforza ulteriormente l'impegno del Governo nella lotta alla criminalità organizzata.

Il rettore dell'Università eCampus, il prof. Enzo Siviero, ha portato i propri saluti e il proprio plauso per l'iniziativa, ribadendo l'importanza di queste occasioni di dialogo e confronto.

In chiusura, l'amministrazione comunale ha premiato con delle targhe ricordo tutti i relatori, in un gesto simbolico di gratitudine per il loro contributo.

L'iniziativa antimafia di Montauro si conferma così un appuntamento di rilievo nel panorama regionale della lotta alla mafia, un faro che illumina la via della legalità e dell'impegno civico.

Wanda Ferro a Chiaravalle: “Cuore e coraggio per il riscatto del Sud”

“È impossibile, disse l'orgoglio. È rischioso, disse l'esperienza. È inutile, tagliò la ragione. Provaci, sussurrò il cuore”.

Un appassionato invito all’impegno, all’attivismo civico e politico quello con cui il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, on. Wanda Ferro ha concluso i lavori di un partecipato convegno culturale che si è svolto ieri a Chiaravalle Centrale, di fronte ad una folta platea di studenti dell’Iis “Ferrari”.

Al tavolo dei relatori anche il capo della Procura di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e lo scrittore Francesco Pungitore.

Al centro della riflessione la Questione Meridionale, proposta sotto vari aspetti: questione morale, questione occupazionale, questione criminale. L’on. Wanda Ferro non ha nascosto le tante criticità da affrontare, ma ha puntato l’attenzione anche sugli aspetti positivi e le potenzialità di cambiamento e riscatto della Calabria e del Sud, più in generale. Ribadendo la forte e concreta azione del Governo (con gli arresti di Matteo Messina Denaro e Pasquale Bonavota) contro le mafie, per il rafforzamento degli apparati investigativi e di controllo del territorio, per potenziare e rendere sempre più efficaci quegli strumenti che consentono di colpire al cuore le consorterie mafiose, come l’Agenzia dei beni confiscati, il Sottosegretario ha ribadito che “lo Stato c’è e arriva sempre”. Una fiducia che Wanda Ferro ha argomentato riferendosi all’encomiabile lavoro svolto da magistrati coraggiosi e impegnati sul territorio come Salvatore Curcio, a Lamezia, e all’operativa efficacia delle forze dell’ordine, il cui potenziamento degli organici e dei mezzi a disposizione è una priorità dell’esecutivo Meloni.

“No alla logica dell’oramai” ha rilanciato, dal canto suo, il procuratore Curcio, sul tema della Questione Meridionale, volendo sottolineare la necessità di dire basta alla cultura della rassegnazione che penalizza il Mezzogiorno (“oramai non cambia niente…”). “Cambiare si può, bisogna essere, tutti, coerenti testimoni quotidiani del proprio impegno” il suo appello ai giovani studenti del “Ferrari”. L’incontro, aperto dai saluti del sindaco di Chiaravalle, Domenico Donato, della vicepresidente della Consulta della Cultura, Paola Sangiuliano, e della consigliera delegata alla Cultura, Pina Rizzo, è stato moderato dal dirigente scolastico dell’Iis “Ferrari”, Fabio Guarna. Tra le autorità presenti, il Prefetto di Catanzaro, Eugenio Ricci, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, Colonnello Giuseppe Mazzullo, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, generale di brigata Domenico Grimaldi, il Questore di Catanzaro, Maurizio Agricola, il Vicario della Questura di Catanzaro, Renato Panvino, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Soverato, capitano Marco Colì, il Comandante della locale stazione dell’Arma, luogotenente Giovanni Falsanisi, e numerosi sindaci e amministratori delle Preserre catanzaresi.

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A Chiaravalle la presentazione del libro "Mala tempora! Viaggio a Sud" di Francesco Pungitore

Si è svolta ieri a Chiaravalle Centrale la presentazione del libro "Mala tempora! Viaggio a Sud" dello scrittore e giornalista Francesco Pungitore. Evento organizzato dall'amministrazione comunale, dalla Consulta della cultura e dall'Istituto superiore Ferrari.

La giornata è stata un'importante occasione di confronto e riflessione sulla complessa realtà del Sud Italia e sulla cosiddetta "Questione Meridionale".

All'incontro hanno partecipato numerose personalità del panorama istituzionale, tra cui il sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno, Wanda Ferro e il capo della procura di Lamezia, Salvatore Curcio, che hanno affiancato l'autore al tavolo dei relatori.

Tra il pubblico, si annoveravano il prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, i vertici provinciali delle forze dell'ordine, il vice presidente della Provincia di Catanzaro, Francesco Fragomele, numerosi amministratori locali e studenti dell'Istituto superiore Ferrari e dell'Ic Alvaro.

I lavori sono stati introdotti dai saluti istituzionali del sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, della vicepresidente della Consulta della cultura, Paola Sangiuliano e dal prologo del consigliere Pina Rizzo. Il dirigente scolastico dell'Istituto superiore Ferrari, Fabio Guarna, ha moderato i lavori, offrendo spazio a un dibattito costruttivo e stimolante. Nel corso della presentazione, l'autore Francesco Pungitore ha avuto modo di dialogare con gli studenti presenti, rispondendo alle loro domande e commenti sul romanzo. Questa interazione ha arricchito il dibattito, permettendo ai giovani di esprimere le proprie riflessioni e curiosità sull'opera e sul tema della Questione Meridionale. La partecipazione attiva del pubblico e l'apporto dei relatori hanno reso la giornata un momento di scambio e approfondimento, con l'obiettivo di stimolare un confronto critico sulle problematiche del Sud Italia e sulle prospettive di sviluppo per il territorio. Il libro "Mala tempora! Viaggio a Sud" di Francesco Pungitore si propone come un contributo significativo al dibattito sulla Questione Meridionale, offrendo spunti di riflessione e analisi su una realtà complessa, ancora oggi al centro di discussioni politiche, sociali ed economiche.

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Chiaravalle Centrale, la Questione Meridionale: convegno con Wanda Ferro, Salvatore Curcio e lo scrittore Francesco Pungitore

Sabato 29 aprile alle ore 10.30, presso l'Aula Magna ITIS dell'IIS Ferrari di Chiaravalle Centrale, si terrà un importante incontro sulla Questione Meridionale. Una riflessione che prenderà spunto dalla lettura del romanzo “Mala tempora! Viaggio a Sud” del giornalista e scrittore prof. Francesco Pungitore, ospite dell’iniziativa insieme al Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, on. Wanda Ferro, e al Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, dott. Salvatore Curcio.

L'iniziativa è stata promossa e patrocinata dall'amministrazione comunale di Chiaravalle, dalla Consulta della Cultura e dall'IIS Ferrari.
L'evento sarà moderato dal dirigente scolastico dell'istituto, prof. Fabio Guarna, e vedrà i saluti del sindaco, Domenico Donato, e della presidente della Consulta della Cultura, Teresa Tino. Introdurrà i lavori la consigliera delegata alla Cultura, Pina Rizzo, che darà, poi, la parola al Procuratore Curcio e all'on. Ferro.

Francesco Pungitore, autore del libro, concluderà l'incontro rispondendo alle domande degli studenti e degli ospiti presenti. “Mala tempora! Viaggio a Sud” si propone come uno stimolo alla riflessione e al dibattito sulla Questione Meridionale, senza retorica né vittimismo. Con il suo stile ironico e provocatorio, l'autore ha voluto mettere in evidenza la gravità del divario tra il Nord del Paese e il Mezzogiorno, focalizzando l'attenzione sul dramma dello spopolamento delle aree interne, sullo strapotere criminale, sul malcostume etico e politico, ma anche sul ruolo di chi lotta e “resiste”: i magistrati in prima linea, gli imprenditori che ancora investono con amore e passione, nonostante tutto, nella loro terra, la buona politica che c’è e che ancora prova, con coraggio, a cambiare le cose.

Il Sud, dunque, emerge tra le righe del romanzo come una terra di paradossi e contraddizioni, nella quale c'è ancora speranza, ma che ha bisogno di un immediato cambio di rotta. L'evento rappresenta un'occasione di confronto e discussione per affrontare le criticità e le opportunità del Mezzogiorno, coinvolgendo le Istituzioni e, soprattutto, i giovani, protagonisti del futuro del nostro Paese.

Reggio C., Ferro e Nesci (FdI) invocano “un’amministrazione comunale autorevole per Reggio Calabria"

“Fratelli d’Italia segue con grande attenzione l’evoluzione della crisi, evidentemente anche politica, che ha investito il Comune di Reggio Calabria. Trattandosi delle sorti di una città importantissima nello scenario nazionale, i partiti del centrodestra che rappresentano l’opposizione in seno al Comune di Reggio Calabria stanno valutando la linea da assumere, affinché questa sia pienamente condivisa da tutti. Abbiamo chiesto al Partito democratico una assunzione di responsabilità affinché alla città di Reggio venga data al più presto un’amministrazione autorevole e nel pieno dei suoi poteri, altrettanto senso di responsabilità sarà dimostrato dall’opposizione.  L’unità della coalizione è sempre stata per noi un valore irrinunciabile, e la linea ufficiale del partito sarà quella che scaturirà, e sarà resa pubblica, al termine del confronto tra le forze del centrodestra. Proprio nel pieno rispetto della dialettica che intercorre con le forze alleate, la cui condivisione delle scelte per noi è fondamentale, è giusto quindi attendere la linea che scaturirà dal confronto politico in atto con Forza Italia, Lega e Coraggio Italia”.

E’  quanto scrivono in una nota congiunta, Wanda Ferro e Denis Nesci, rispettivamente coordinatore regionale e commissario per Reggio Calabria di Fratelli d’Italia.

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L’imprenditore vibonese Roberto Incoronato aderisce a Fratelli d’Italia

"L’imprenditore turistico di Ricadi Roberto Incoronato, vittima del racket, ha aderito a Fratelli d’Italia".

A darne notizia è il commissario regionale on. Wanda Ferro, commissario del partito in provincia di Vibo Valentia.

“Fratelli d’Italia - dice - è orgogliosa di potere contare sul contributo di imprenditori sani e onesti, che hanno dimostrato di voler resistere alle intimidazioni e alla violenza delle organizzazioni criminali, avendo fiducia nelle istituzioni e sostenendone l’azione per l’affermazione della legalità”.

Incoronato - la cui adesione è stata accolta con entusiasmo dalla vice coordinatrice Maddalena Basile e da tutta la dirigenza - andrà a ricoprire l’incarico di responsabile del Dipartimento Turismo del partito in provincia di Vibo.

“La sua disponibilità a mettere a disposizione del partito le sue capacità e la sua grande esperienza nel settore economico più importante per il territorio vibonese, quello dell’accoglienza turistica, costituisce una importante risorsa per la nostra azione politica”, conclude Wanda Ferro.

Coronavirus, Ferro (Fdi) accusa il governo di " Criminale ritardo e colpevole inadeguatezza"

"Ribadiamo ancora una volta il criminale ritardo e la colpevole inadeguatezza che ha caratterizzato l’operato di questo Governo nella gestione della pandemia”.

Ha così esordito il vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, presentando in aula una risoluzione in seguito alle comunicazioni del Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle misure anticovid. 

“Lo scenario – ha spiegato Wanda Ferro nel suo intervento - sarebbe potuto essere catastrofico se non ci fosse stato il sacrificio del personale sanitario, ridotto ormai allo stremo.  La confusione nella gestione della situazione di emergenza ha creato un pericoloso ‘ingorgo’ sanitario all’interno degli ospedali, che ha causato innumerevoli vittime per patologie estranee al Covid-19 che, in caso qualcuno non lo ricordasse, continuano ad essere presenti e a causare vittime. Avete escluso la possibilità in molte regioni di costruire o riconvertire strutture già esistenti per  la  cura dei malati da covid-19, così decongestionando gli ospedali.  Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia da mesi segnalano proposte di buon senso volte alla protezione delle fasce più deboli della popolazione, che in molti casi non dispongono neanche del vaccino anti influenzale, lasciate sole e isolate.  Sono assurdi il pressapochismo e l’insensibilità di questo Governo che pretende di anticipare le celebrazioni natalizie semplicemente spostando le lancette dell’orologio facendo “nascere Gesù qualche ora prima”.  

Non ci si preoccupa, inoltre, di prestare attenzione agli ingressi di clandestini nel nostro territorio che, rappresentano una ulteriore causa di contagio, così come non si è riusciti in alcun modo a intervenire sull’affollamento dei mezzi pubblici. Un governo incapace di organizzare il sistema scolastico, facendolo diventare da luogo di inclusione a luogo di esclusione sociale.  Auspichiamo che il governo possa anche chiarire quanto riportato da inchieste giornalistiche secondo cui qualcuno sarebbe intervenuto presso l’organizzazione mondiale della sanità per nascondere i disastri del governo e coprire i ritardi nella definizione del piano pandemico, preoccupato di non urtare la sensibilità politica del ministro. Questo pressapochismo, ormai caratteristico della maggioranza, ha fatto sì che si fosse impreparati a affrontare questa minaccia. Noi di Fratelli d’Italia chiediamo con la nostra risoluzione la definizione di un efficace “Piano Vaccini” che preveda il coinvolgimento delle Regioni e la definizione di un Piano Nazionale per i test rapidi da effettuarsi nella misura di almeno mezzo milioni di test al giorno; esentare dall’iva i futuri vaccini, i kit per i test Covid-19 e i dispositivi di protezione individuale; garantire che il "Piano Vaccini" rispetti tutti i criteri di sicurezza universalità a gratuità, assicurando la libera scelta dei cittadini; riconsiderare i criteri utilizzati per definire le zone di contagio, promuovendo un più forte ed efficace rapporto con le Regioni; riprogrammare il trasporto pubblico locale; riconsiderare la riapertura di teatri, cinema, palestre, e impianti sciistici nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza; predisporre un piano nazionale straordinario di assunzione di personale sanitario, garantendo un congruo riconoscimento a chi è impegnato in prima linea nella lotta al covid; garantire appena possibile la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, garantendo  la didattica in presenza; garantire un periodo di isolamento obbligatorio e il rispetto dei protocolli sanitari, per tutti i cittadini extraeuropei  che entrano in Italia senza regolare permesso si soggiorno; individuare soluzioni che consentano  visite ai congiunti ricoverati in strutture di degenza e le visite ai familiari anziani; individuare le necessarie modalità di scambio d’informazioni tra Comitato tecnico scientifico e le commissioni parlamentari interessate, anche attraverso la trasmissione dei verbali e audizioni periodiche; considerato il fallimento dell’app immuni identificare un metodo scientifico che possa garantire un effettivo tracciamento della catena di contagio; garantire l’esercizio della libertà di culto e religiosa attraverso la frequentazione dei luoghi di culto, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Proposte semplici, che rappresentano le istanze più diffuse che provengono dai cittadini, ma voi siete così lontani dalla gente, dalle amministrazioni locali, da chi con il proprio lavoro quotidiano, medici, infermieri, forze dell’ordine, imprenditori, professionisti, stanno conducendo una battaglia contro il virus e contro i suoi effetti devastanti sull’economia della Nazione. Vi preghiamo di ascoltare le proposte di chi - ha concluso il deputato di Fratelli d'Italia - dimostra ancora una volta di lavorare solo per il bene dei nostri concittadini e per dare un futuro di ripartenza e serenità all’Italia”. 

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Immigrazione, Wanda Ferro (FdI) chiede di "Destinare mezzi e personale per tutelare cittadini e forze dell'ordine"

“Il governo si impegni a destinare adeguate risorse, sia in termini di mezzi che di personale, garantendo l’adozione di idonei protocolli di intervento che tengano al riparo dai rischi altissimi la cittadinanza e gli operatori delle forze dell’ordine impiegati per fronteggiare l’emergenza sbarchi”.

E’ quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, con un ordine del giorno presentato nell’ambito dell’esame in aula del decreto immigrazione e sicurezza.

Secondo Wanda Ferro, infatti, “la complessa gestione dei flussi migratori non può non tenere conto, ad oggi, dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha sovvertito ogni ordine delle cose, in primis, la restrizione delle libertà fondamentali dei cittadini, costretti a rimanere in casa, spesso senza nemmeno poter raggiungere i propri cari che vivono in Regioni o, magari, comuni diversi. Nonostante ciò, e in spregio al decreto che ha dichiarato l'Italia un porto non più sicuro per tutta la durata dell'emergenza Covid, in Italia continuano ad arrivare, indisturbati, migliaia di migranti. La Regione Calabria sta vivendo da mesi una doppia grave emergenza: quella sanitaria, appunto, acuita dai ritardi nella nomina del commissario straordinario e dalla mancata attuazione di un Programma Operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19, e quella migratoria. Solo pochi giorni fa sono risultati positivi ben 93 dei 177 migranti di nazionalità afgana, irachena e iraniana sbarcati a bordo di un motopeschereccio nel porto di Roccella Jonica. Dall'inizio dell'anno ci sono stati 34 sbarchi, con più di 2.100 persone, rispetto alle 1.400 di tutto il 2019: solo da ottobre ad oggi gli sbarchi sono stati 15 con più di mille immigrati. La gestione dell’emergenza immigrazione, peraltro, è stata lasciata alla sola responsabilità dei sindaci e delle forze di polizia, come denunciato dal segretario generale del sindacato di Polizia FSP, che ha ricordato come la «non gestione del fenomeno migratorio da parte delle Istituzioni politiche che dovrebbero provvedervi finisce per far sì che, anche in fase di emergenza da Covid19, i migranti diventino un problema di polizia, con tutto ciò che ne consegue»”. 

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