Droga: un arresto ed una denuncia nel vibonese

Nel fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Tropea hanno dato esecuzione ad una serie di attività volte all’intensificazione del controllo del territorio ed al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.

A Limbadi, i militari hanno tratto in arresto un 60enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, poiché, nel corso di un controllo, è stato trovato in possesso di alcuni involucri contenenti complessivamente 43 grammi di cocaina, nonché 20 grammi di sostanza da taglio. L’uomo è stato, quindi, condotto in caserma e sottoposto ad arresto. Subito dopo è stato tradotto presso la propria abitazione dove rimarrà agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio dell’Autorità Giudiziaria.

Contestualmente, i militari delle Stazioni di Nicotera e Nicotera Marina, unitamente ai militari della Delegazione di spiaggia della locale Guardia costiera hanno rinvenuto e posto sotto sequestro due chili e mezzo di marijuana. Lo stupefacente è stato trovato in alcuni sacchi di plastica neri occultati all’interno di un casolare rurale disabitato. La droga è stata, quindi, sottoposta a sequestro in attesa di essere distrutta.

A Zungri, invece, i militari della locale Stazione hanno denunciato un minorenne. Il giovane è accusato di ricettazione, in quanto è stato trovato alla guida di un motorino rubato tre mesi fa a Briatico.

Infine, a San Calogero, i militari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un 35enne del posto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nella stessa occasione, un 19enne sorpreso ad acquistare marijuana dal denunciato, è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore.

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Prostituzione minorile: ai domiciliari il prete arrestato nel vibonese

Detenzione domiciliare per Felice La Rosa, l'ex parroco di Zungri, in provincia di Vibo Valentia, accusato, insieme ad altre due persone, di prostituzione minorile e corruzione aggravata di minorenne.

È quanto ha disposto il Tribunale del riesame di Catanzaro che ha accolto la richiesta avanzata dal legale dell'imputato. Coinvolto in un' indagine condotta dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia,  in seguito all'arresto, avvenuto il 16 novembre scorso,  il religioso è stato sospeso dalla sua funzione dal vescovo di Mileto, Luigi Renzo.

Rimarranno, invece, in carcere Francesco Pugliese, di 64 anni ed il cittadino bulgaro Iliev Miroslav, di 28 anni,  indagati insieme a La Rosa nell'ambito dello stesso procedimento. Nei loro confronti il Tribunale del Riesame ha, infatti, respinto la richiesta di scarcerazione.

Secondo l'accusa, in cambio di denaro, il cittadino bulgaro avrebbe procurato a Pugliese e a La Rosa, le prestazioni sessuali di un ragazzo quindicenne che si sarebbe prostituito dividendo poi i soldi con il suo connazionale. Le indagini della squadra mobile di Vibo Valentia stanno proseguendo. L'intento degli investigatori è raccogliere ulteriori elementi per cercare di chiarire definitivamente l'intera vicenda.

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Beccati con un chilo di marijuana: due uomini arrestati nel Vibonese

Due uomini, rispettivamente di 43 e 42 anni, sono stati arrestati per detenzione illecita di sostanza stupefacente. I Carabinieri erano intenti ad effettuare controlli notturni in località Picinni, a Zungri, in provincia di Vibo Valentia. Accortisi della presenza dei militari dell'Arma che li avevano notati, i due hanno tentato vanamente di trovare rifugio all'interno di una vecchia casa di campagna appartenente ad uno di essi. Dopo aver interrotto la fuga, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione grazie alla quale sono stati rinvenuti un chilo di marijuana, due bilancini precisione e 120 euro. Espletate le formalità di rito, G.M.F. è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, per C.N. è stata disposta la detenzione domiciliare.

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Ricercato scovato in agriturismo del Vibonese: tre arresti

Stamane i Carabinieri hanno catturato un uomo di 64 anni riconosciuto colpevole di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e per questa ragione condannato ad oltre dieci anni di carcere. I militari dell'Arma di Tropea, nel Vibonese, hanno scovato Marco De Angelis, all'interno dell'agriturismo "Il giardino di Ciccio", a Zungri. La struttura appartiene a F.A. e D.C., marito e moglie rispettivamente di 58 e 47 anni, che sono stati tratti in arresto e posti ai domiciliari perché, secondo gli investigatori, si sarebbero resi complici del 64enne, contribuendo a nasconderlo. De Angelis, destinatario del provvedimento firmato dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Milano, è di Borgomanero, in provincia di Novara e risiede a Vibo Valentia nel cui carcere è stato rinchiuso in mattinata. 

 

 

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Forza Italia: nominati i Coordinatori a Ricadi, Rombiolo e Zungri

"Continua l’opera di radicamento di Forza Italia su scala provinciale". E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal Coordinamento provinciale di Forza Italia. Prioritario, innanzitutto, creare una rete funzionale - è scritto nella nota - a un’organizzazione partitica snella e solida al contempo. E per conseguire tale obiettivo risulta necessario stabilizzare, in termini capillari, la presenza del maggiore partito di centrodestra. Nominati, pertanto, i coordinatori di tre realtà importanti e prestigiose come Ricadi, Rombiolo e Zungri. Più precisamente: per la cittadina tirrenica, Agostino Pantano; per Rombiolo: Pasquale Maiorano e per il Comune di Zungri, Nicola Cacciatore". "Tre figure autorevoli - prosegue il documento trasmesso - che forti del loro entusiasmo e della loro passione sapranno sicuramente operare nell’interesse delle comunità di riferimento, ispirati nella loro quotidiana azione politica ai valori espressi da Forza Italia. Il confronto, l’approfondimento dialettico, il pragmatismo, la coerenza rispetto ai principi di fondo che orientano l’azione politica saranno i cardini sui quali si orienterà la bussola della politica azzurra nei vari territori del Vibonese". "E ciò nella convinzione che solo un’azione sinergica e vigorosa fra le forze politiche e soggetti sociali che operano in loco - conclude il Coordinamento provinciale di Forza Italia - potrà essere foriera di utili, generali e positivi risultati". 

Incendio in un casolare del Vibonese: morti due animali

Sono stati sette i Vigili del Fuoco a bordo di due automezzi a domare il rogo divampato poco dopo le 7:00 di stamane  in un casolare di cinquanta metri quadri che si trova in località Nucarella, a Zungri, in provincia di Vibo Valentia. Le fiamme hanno provocato il cedimento della copertura e distrutto quanto era custodito all'interno, oltre ad aver causato il decesso di un maiale ed un vitello. I pompieri sono tuttora sul posto.

 

 

Una donna è rimasta ferita in un incidente stradale

Una donna di 40 anni ha riportato svariate fratture ed una contusione al cranio in seguito ad un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale che porta da Spilinga al bivio di Zungri. Con un'ambulanza è stata accompagnata all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia. Al volante della Renaul Clio a bordo della quale viaggiava la 40enne, c'era una donna di 60 anni. La vettura, per ragioni che sono al vaglio degli inquirenti, ha terminato la sua corsa in fondo ad un burrone. Terminata la giornata lavorativa presso una struttura turistica che si trova a Capo Vaticano, le due donne, residenti a Rombiolo, stavano tornando a casa. Sono stati degli agenti del Corpo forestale dello Stato a prestare loro i primi soccorsi.  

Vasta piantagione di canapa scovata nel Vibonese: due arresti

Un vasto terreno, ampio più di 10.000 metri quadrati, sul quale insistevano 12.000 piante di cannabis indica: è la scoperta fatta dai militari del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia in una zona compresa fra Parghelia e Zungri. Gli arbusti, altri fra i 50 centimetri ed un metro, erano coltivati, secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, da due persone che sono state tratte in arresto. La piantagione, che gli investigatori ritengono avrebbe potuto produrre fino ad una quantità superiore alle 5 tonnellate di marijuana, è stata interamente distrutta. Una volta completata la procedura di essiccazione,  la droga, messa in commercio, avrebbe garantito introiti per svariate decine di milioni di euro.  

 

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