Nicolò (FI): "Il porto di Gioia Tauro non rientra tra le priorità del Governo"

“E’ con grande preoccupazione che constatiamo come ancora una volta il rilancio del Porto di Gioia Tauro non rientri nelle priorità di intervento del Governo attuale e di quello regionale. Lo conferma, infatti, la notizia che il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio  stia  intrattenendo importanti trattative per la realizzazione di collegamenti commerciali tra la Cina e i porti di Genova e Trieste. Trattative che si inseriscono nella più ampia manovra del Governo di rafforzare i legami economici-commerciali con i Paesi asiatici”.

E' quanto afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò, aggiungendo: “Ben vengano, certamente, accordi che se avviati darebbero ossigeno all'economia nazionale, ma lo sconcerto è quando si apprende che il Governo ignora ancora una volta la nostra regione e la Giunta Oliverio  che, in merito , si caratterizza con impegni  che ormai assumono il valore di casi di ‘annuncite’ in re ipsa.”

“Ci siamo ormai abituati – continua Nicolò – alla continua propaganda ed agli ‘spot no-stop’. Il Porto di Gioia Tauro costituisce una grande risorsa ed è volano di sviluppo per l'intera area del Paese che si colloca al centro del Mediterraneo. Ciò, purtroppo, discorda da scelte politiche che non intendono valorizzare la Calabria ed il Sud tant'è che al centro dell'interesse del Governo, solo i porti di Genova e Trieste  sono promossi come principali interlocutori di un mercato globale di levatura internazionale. Vengono meno, quindi, le logiche spesso e volentieri declamate dal presidente Oliverio che contrastano con le decisioni del Governo nazionale”.

Ancora il capogruppo di Forza Italia: ”E il Porto di Gioia Tauro  che occupa da sempre un ruolo  strategico primario  nella piattaforma logistica degli scambi del Mediterraneo? Cosa sta facendo e quali iniziative ha intenzione di attuare il presidente Oliverio per non consentire al suo ‘Governo-amico’ di perpetrare una nuova beffa nei confronti di una regione che a livello nazionale è ignorata? Lo scalo gioiese non può  essere tagliato fuori dalla nuova  ‘via della seta’ che consiste in un importante snodo di porti e aree industriali che dalla Cina attraversa tutto il continente euro-asiatico”.

“In quest'ottica – aggiunge l’esponente politico – il nuovo terminal intermodale dello scalo gioiese per il quale , ricordiamo, sono stati investiti circa 40 milioni di euro  e concepito per intercettare una parte di traffici  attualmente movimentati tra l'Estremo Oriente e l'Europa attraverso i porti di Rotterdam e Anversa, avrebbe dato il via, certamente,  ad una grande rinascita dando respiro all' economia  e  all'occupazione calabrese”. 

“E’ un quadro davvero allarmante e preoccupante quello che scaturisce da questo scenario– conclude Nicolò. La posta in gioco è altissima. Perciò auspichiamo un immediato intervento del Governatore Oliverio che faccia ‘la voce grossa’ anche ai tavoli romani e non solo tra le aule di palazzo Campanella  da  dove rassicura i cittadini con le solite quanto vane   promesse. Occorre invertire  subito la rotta  per scongiurare che la Calabria sia nuovamente defraudata da un Governo perennemente  distratto alle problematiche del Sud”.

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Report Regione, Nicoló: “Nessun fatto, da Oliverio solo fallimenti e propaganda”

 “Sicuramente nel titolo del ‘report’ che il presidente Oliverio illustrerà  con squilli di tromba lunedì non c’è la parola ‘fatti’ che - asserisce il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò - saranno  il grande assente nel corso della presentazione del bilancio di metà mandato. Un bilancio che - sottolinea Nicolò - appare l’ennesima  propaganda per coprire gli errori fin qui compiuti dal centrosinistra, ostaggio di frizioni, divisioni  e veti interni al Pd che si ripercuotono  sulla regione più povera d’Italia”.

Aggiunge il capogruppo di Forza Italia: “Il punto è che, essendo tanti i fallimenti del governo regionale e in ogni settore, economico, sociale e culturale, la coperta di uno o dieci ‘report’ sarà sempre troppo corta per nasconderli. Ci si aspetterebbe, con una Calabria isolata geograficamente e politicamente e in cui aumentano povertà, disagio sociale e disoccupazione, una seria autocritica e il rilancio dell’azione  della Regione nonché dell’attività legislativa, lacunosa e priva di risorse al punto che il Consiglio è ridotto a un’Aula inutile; ma invece Oliverio e soci sventolano ‘report’ autocelebrativi e pomposi. A due anni e passa di legislatura, la Regione, aldilà delle chiacchiere, è un Ente paralizzato e nel più completo disorientamento. Privo di progettualità per la crescita e lo sviluppo e  piegato sulla gestione a pioggia delle risorse, quando non del tutto perdute come nel caso dell’agricoltura, o finite in ingranaggi opachi come i fondi per l’ammodernamento dell’imprenditoria. Le questioni fondamentali non sono più emergenze - incalza Nicolò - ma  disastri cristallizzati che suscitano preoccupazione in ogni strato sociale e soprattutto nei ceti meno abbienti e nelle categorie produttive che non sanno più, per continuare a stare sul mercato, a quale santo votarsi. Dinanzi a una Calabria in sofferenza, davvero il presidente Oliverio pensa di potersela cavare raccontando splendori smentiti dalle precarietà della Calabria reale?”.

Afferma Nicolò: “Non c’è ‘report’ che possa cancellare gli insuccessi clamorosi nella sanità, paradigma emblematico dell’andamento complessivo della legislatura. Insuccessi che hanno visto il presidente Oliverio inseguire per due anni Renzi nella speranza di appropriarsi di un ruolo non riconosciutogli dal governo. Nel contempo, per le sfibranti polemiche tra la Regione e la Struttura commissariale, aumentano i costi delle migrazioni e si calpesta il diritto alla salute dei cittadini.  Enfatizzare un ‘report’ che avrà l’ardire di elencare successi, quando la Calabria è schiacciata nel dissesto idrogeologico le cui ferite  drammaticamente riapparse in questi giorni evidenziano che non si sta facendo nulla per mettere in sicurezza il territorio, è davvero troppo. Siccome Oliverio non è ‘homo novus’ in politica, non si può - conclude l’esponente di Forza Italia - ipotizzare che non si renda conto di quanto grottesca sia  l’operazione ‘report’. E’ evidente che siamo dinanzi al tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità.

A meno che Oliverio, per stanchezza o per i contorcimenti correntizi del Pd, non abbia perso le speranza di riposizionare l’attività politica e amministrativa; e dunque non possa fare altro che raccontare, come avverrà lunedì, una Calabria virtuale nell’illusione di sovrapporla alla Calabria reale, che ormai l’ha sfiduciato e non nutre più, in chi ha vinto le elezioni nel novembre del 2014, alcuna fiducia”.

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Nicolò: "Calabria allo stremo, serve cooperazione istituzionale"

“Nonostante la situazione complessiva in Calabria risulti gravissima la politica non può rassegnarsi all’inerzia. Serve necessariamente un colpo di reni perché torni a svolgere un  ruolo di alto profilo istituzionale e di governo per ridare speranza e fiducia ai calabresi”.

È l’auspicio del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò, che aggiunge: “Da qualsiasi punto la si osservi, la condizione della Calabria, sta generando preoccupazione in tutti gli strati sociali. Incluse le istanze economiche e sociali e la stessa Chiesa, che giustamente richiama l’attenzione su delicate vicende sanitarie e sulla inquietante confusione in cui è stato cacciato il sistema aeroportuale. Dalle incertezze in cui versa la Protezione civile alle prospettive di sviluppo del porto di Gioia Tauro, dall’infrastrutturazione deficitaria che preclude qualsivoglia progettualità, alla sanità che non garantisce il diritto alla salute, tutto - spiega Nicolò - è avvolto in una situazione di grande precarietà. Una condizione che, giunti a metà mandato, ha toccato livelli di degrado inediti per la Calabria, gravemente penalizzata da promesse mai mantenute e dai continui proclami elettorali che alla fine hanno lasciato sul terreno macerie che il centrodestra ha sempre responsabilmente denunciato.

Si aggiungano - sottolinea il capogruppo di Forza Italia - le rigidità della burocrazia regionale inclusi ‘errori’ allarmanti nell’utilizzo dei fondi comunitari  che si consumano sulla pelle di chi, nonostante tutto, in Calabria continua a fare impresa, nonché riconosciute responsabilità omissive della Giunta regionale che, agendo unilateralmente, ha finito per svilire e svuotare le funzioni del Consiglio regionale, trasformandolo in un ‘Palazzo’ inerte e improduttivo. Sia per le scarse risorse destinate nello scorso esercizio finanziario all’attività legislativa che per i diktat posti dall’Esecutivo sui provvedimenti da discutere, com’è accaduto nel corso dell’approvazione della legge di stabilità a fine dicembre”.  Argomenta Nicolò: “Abbiamo, più volte, come opposizione, sollecitato un cambio di passo, addirittura proponendo una collaborazione istituzionale leale e trasparente, sempre nel rispetto e nella distinzione dei ruoli e delle diverse responsabilità, perlomeno sulle questioni dello sviluppo della Calabria, soprattutto al fine di essere più forti sui tavoli romani ed europei dove la Calabria purtroppo, non ha più né voce né ascolto. Ma anche  per consentire alla Regione di svolgere dignitosamente le proprie prerogative, recuperando la fiducia dei cittadini e contrastando il vento dell’antipolitica favorita soprattutto  dal  Pd. Finora siamo stati inascoltati.

Finora, anzi - sottolinea Nicolò -, da parte del presidente Oliverio, con una strategia che ha ottenuto solo fallimenti, si è persino agito precludendo all’opposizione reale la sua legittima rappresentanza al vertice  degli scranni  più alti di Palazzo Campanella. Nello specifico, infatti,  violando le garanzie della minoranza, non si registra, come da regolamento, la presenza di un vicepresidente dell’opposizione. Rilanciamo adesso - incalza Nicolò - nell’interesse della Calabria e di tutti i suoi territori, della politica in sé e del futuro della Regione come Ente, dopo aver puntualizzato nella conferenza stampa di dicembre a Reggio che la Calabria rischia l’isolamento geografico, politico ed economico, la nostra disponibilità ad un confronto proficuo. Un confronto serio, che, attraverso un’analisi rigorosa dei problemi sul tappeto e l’elaborazione dei provvedimenti necessari, tenti di  recuperare il tempo perduto. E ad inserire, velocemente, la Calabria sia  nei processi di mutamento in atto nel Paese e in Europa da cui può aversi crescita e sviluppo, che nel dibattito politico nazionale che oggi vede la nostra  regione del tutto ignorata e assente”.

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Neve e terremoti nel Centro-Italia, Nicolò: “La Calabria sia pronta ad affrontare le emergenze”

“La tragedia che sta colpendo le popolazioni dell’Umbria  e del Molise impone a tutti, soprattutto a chi ha vissuto simili situazioni, il dovere della solidarietà e della massima vigilanza”.  

Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò.

“Nonostante gli sforzi di centinaia di volontari e della Protezione civile, non tutti i centri e le persone colpite sono stati ancora raggiunti dagli aiuti ed il sistema organizzativo approntato non è ancora abbastanza efficace da fronteggiare tali emergenze. Da qui, da questa tragedia, e senza accennare a polemica alcuna, e lo dico per rispetto di chi ha perso innanzitutto la vita – prosegue Nicolò - la nostra regione deve trarre i dovuti insegnamenti verificando puntualmente il nostro ‘sistema’ di reazione rispetto al potenziale verificarsi di simili emergenze. Si tratta di richiamare alla coscienza ed alla consapevolezza di noi tutti il grado  di capacità di reazione delle nostre strutture  di soccorso, il loro coordinamento, intervenendo per tempo ad efficientare le presunte criticità di cui in tal senso la Calabria soffre. Credo che – dice ancora Nicolò – la Giunta regionale ed il Consiglio debbano interrogarsi ed interrogare gli enti locali su come costruire un collaudato sistema di pronto intervento a difesa delle popolazioni e dei centri sociali e civili più a rischio (scuole, ospedali, sistema della mobilità), con l’obiettivo di evitare il rischio di trovarsi impreparati contro gli eventi generati dalle forze della natura. Per tale ragione, proporrò alla prossima Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari una seduta di Consiglio regionale dedicata al sistema della Protezione civile in Calabria ed una serie di audizioni nelle Commissioni competenti con i sindaci calabresi con l’obiettivo di approntare tutti gli strumenti necessari al fine di mobilitare una risposta efficace dei soccorsi al verificarsi di straordinari eventi naturali sul territorio calabrese”.

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Elezione Tajani a presidente del Parlamento europeo, la soddisfazione di Nicoló

“L’elezione di Antonio Tajani a Presidente del Parlamento europeo è motivo di orgoglio nazionale e di legittima soddisfazione politica”. 

Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò.

“Antonio Tajani – spiega Nicolò - oltre che possedere un alto profilo istituzionale, è tra i fondatori di Forza Italia, coerente sul piano organizzativo e sempre attento alle vicende politiche italiane. La sua elezione a Presidente del Parlamento europeo, dunque, inorgoglisce per l’ascesa di un italiano ad una funzione strategica molto delicata dopo quasi quarant’anni (l’ultimo fu Emilio Colombo nel 1977) e marca con evidenza la forza straordinaria dei moderati popolari a Strasburgo. Antonio Tajani, con lo stesso intelligente vigore che ha dimostrato nel corso di questi anni, saprà da quello scranno contribuire a rendere l’Europa più unita e meno ‘matrigna’ nei confronti dell’Italia”.

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“New York Times premia le eccellenze della Calabria, ma non le sue Istituzioni”

“Il prestigioso New York Times ha indicato la Calabria tra le prime mete del mondo da visitare nel 2017 e questa grande opportunità, che ha una portata senza precedenti, rischia di essere l’ennesima occasione perduta. Può finire nel nulla, infatti, a causa delle scelte sciagurate delle politiche governative che rendono la nostra regione sempre più isolata ed anche per responsabilità della giunta Oliverio che è subalterna al governo di Roma e non ha progetti di respiro per sostenere gli imprenditori di valore e tutti coloro che operano bene nei settori del turismo, dell’agroalimentare e dell’enogastronomia”.

È quanto sostiene in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, aggiungendo: ”Il valore della classifica del New York Times è grandissimo e la collocazione della Calabria al 37esimo posto, come unica meta-top italiana, è inestimabile. Proprio adesso, però, l’Alitalia abbandona l’aeroporto di Reggio mentre altre compagnie tagliano voli e collegamenti da altri scali calabresi. E non basta. A contrastare l’’effetto New York Times’ c’è pure l’autostrada, che non è nuova e tutta ammodernata come sostengono gli uomini dell’Anas, del governo nazionale e del presidente Oliverio, né basta abbreviare di una manciata di minuti le corse del Frecciargento per rompere l’isolamento”.

Continua Nicolò: “L’autorevole segnalazione incorona la straordinaria qualità della tradizione culinaria calabrese che bravi cuochi, giovani, giovanissimi e anche maturi, interpretano con piatti leggeri e gradevolissimi frutto di buon gusto, talento e competenza. E il valore di eccezionali produzioni di agricoltori e artigiani: innanzitutto il Bergamotto, la ‘Nduja, il peperoncino, i salumi…”.

“Rispetto ai grandi numeri delle attrazioni di altre regioni del Paese, dove spesso si ricorre a prodotti industriali – aggiunge il capogruppo di Forza Italia – i compilatori della classifica del giornale americano hanno preferito valorizzare un’enogastronomia tutta da scoprire, rimarcando ‘le coltivazioni biologiche e i vini ottenuti da vitigni locali’ come eccellenze di positività a livello mondiale”.

Ancora Nicolò: “La classifica del New York Times premia bravissimi chef e le belle strutture ricettive che si associano tra loro, anche medie e piccole. Ma mette pure in luce tutta una rete di agricoltori, allevatori, frantoiani, pastori, pescatori, artigiani dell’agroalimentare, e il mondo del vino, fatto di grandi nomi affermati e di produzioni di nicchia ma anche di professionisti come i sommelier che da una quindicina d’anni sono numerosi e attivi in Calabria”.

“Dobbiamo ringraziare il New York Times – conclude Nicolò – e sicuramente la Regione farebbe bene a farlo con uno spazio da pubblicare sul giornale statunitense, che ha dato una bella chance alla Calabria. Ma prendere atto, anche, che l’autorevole testata chiama in causa direttamente la politica e le istituzioni locali, che non sono certo non all’altezza del ‘top’ mondiale. Non è possibile non cogliere l’occasione preziosa che è stata offerta con la prestigiosa segnalazione. Sicuramente non seguendo il ragionamento del sindaco di Reggio, il quale ha affermato pubblicamente di aver scoperto grazie al New York Times che ‘siamo seduti su un tesoro inestimabile’. Ecco, il problema è proprio questo. È sbagliato rimanere seduti: dopo la ‘lezione’ che arriva dal grande giornale americano, non si può rimanere seduti”. 

 

“Commissariato il settore rifiuti in Calabria, Oliverio smentito seccamente”

“La decisione del Consiglio dei Ministri di commissariare il settore dei rifiuti in Calabria contraddice in maniera evidente le affermazioni trionfalistiche del presidente della Giunta regionale rese in aula poco prima di Natale proprio sul nuovo Piano dei rifiuti che la maggioranza di centrosinistra ha approvato”.  

Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò.

“Oliverio aveva prodotto una straordinaria difesa del nuovo Piano per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti in Calabria, partorito dalla sua coalizione dopo l’interpello dei corpi democratici intermedi, con l’obiettivo di dare impulso alla raccolta differenziata e, soprattutto, scandendo la solenne promessa di non autorizzare l’apertura di nuove discariche e avviando la bonifica delle esistenti,  assegnando premialità ai comuni più virtuosi per aumentare la quota percentuale di differenziata. Avevo però fatto notare al presidente Oliverio durante il dibattito in Consiglio regionale – prosegue Alessandro Nicolò -  che di buone intenzioni sono lastricate le vie del mondo e per questo lo avevo formalmente invitato ad essere più cauto nelle sue affermazioni. Adesso, il Governo nazionale è costretto ad intervenire, e con determinazione, seppure con provvedimento cautelativo semestrale, per evitare un’autentica mazzata finanziaria, una pesantissima multa notificataci dalla Comunità europea che si riverserebbe tutta intera sulla fiscalità, quindi, sui cittadini. È auspicabile ed anche necessario, a questo punto – prosegue il capogruppo di Forza Italia – che la Giunta regionale ed il Dipartimento competente provvedano con speditezza e puntualità ad evitare le insopportabili sanzioni avviando sin da subito una verifica sullo stato delle discariche in funzione, sulla loro capacità ricettiva, tenuto conto che tra i compiti affidati dal Governo al neo Commissario rientra anche la messa in sicurezza dei siti. Sulla vicenda, inoltre, pende l’esposto all’Anac di un’impresa di spessore nazionale sulle procedure di affidamento che hanno assegnato ai siti di Catanzaro e Rossano il trattamento dei rifiuti, la stabilizzazione ed il loro collocamento in discarica. Una vicenda che potrebbe innescare contenziosi che avrebbero certamente una ricaduta letale sul ‘sistema’ rifiuti fino al blocco temporaneo della raccolta. Senza volere invocare scenari apocalittici – sottolinea Nicolò – è ineluttabile che un quadro del genere non solo porterebbe al riacutizzarsi del fenomeno dei rifiuti lasciati marcire per strada, con conseguenze negative per la salute dei cittadini”.

Altra struttura sanitaria inaugurata ma chiusa, Nicolò: “Vicenda di ordinaria sciatteria”

“Un’altra struttura sanitaria d’eccellenza inaugurata invano a Reggio, ancora una volta un servizio di assoluto valore e di notevole importanza per la salute dei cittadini che rimane inspiegabilmente chiuso e inutilizzato da sei mesi...”.

È quanto afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, che torna ad occuparsi di Sanità a Reggio Calabria per sollevare il caso dell’ambulatorio odontoiatrico dedicato a pazienti emofilici e coagulopatici “inaugurato sei mesi fa, esattamente l’8 giugno scorso – sottolinea Nicolò – presso il presidio ospedaliero Morelli, ma rimasto a tutt’oggi chiuso e inoperante”. 

Sulla vicenda, il capogruppo di FI ha depositato un’interrogazione a risposta scritta in Consiglio regionale rivolta al presidente Oliverio “per sapere quali urgenti azioni ed interventi intenda adottare al fine di procedere con celerità alla piena attivazione della struttura”.

“C’è da rimanere sconcertati – osserva Nicolò – perché dopo il caso del Centro Cuore inaugurato e poi lasciato chiuso per più di un mese, non avrei mai potuto immaginare che, ancora una volta nella sanità reggina, si potesse ripetere una situazione analoga, anzi una vicenda-fotocopia”. 

“Ricordo – aggiunge – che l’iniziativa era partita da una onlus, l’Associazione Emofilici di Reggio Calabria, che aveva ideato il progetto per la realizzazione di un ambulatorio odontoiatrico interamente dedicato a pazienti emofilici e coaugulopatici. Poi il progetto è stato presentato nel corso della prima giornata del congresso interregionale sulle problematiche del Paziente Emofilico tenutosi il 5 settembre del 2015 presso la sala Federica Monteleone del Consiglio regionale”. 

L’esponente politico ripercorre anche le ultime fasi della storia: “Finalmente nella primavera scorsa, l’8 giugno 2016, l’Ambulatorio Odontoiatrico del Centro Emofilia è stato inaugurato presso il presidio ospedaliero Morelli. Un evento pubblico che  avrebbe dovuto rappresentare un momento importante anche per la sanità nazionale perchè il Centro Emofilia-Servizio di Emostasi e Trombosi di Reggio Calabria è infatti il primo in Italia ad essere dotato di un ambulatorio odontoiatrico completamente dedicato ai pazienti emofilici coagulopatici”. “Basti pensare – aggiunge Nicolò –  che un’azienda farmaceutica, la Bioviix Srl, ha donato al nuovo ambulatorio tutti i macchinari, le attrezzature ed i mobili necessari per l’attivazione e che il centro sarebbe rientrato in un protocollo d’impiego promosso dalla Clinica Odontostomatologica del Policlinico Umberto I di Roma.”. 

“E invece – conclude Nicolò –  malgrado gli sforzi, gli ingenti investimenti e le attese dell’utenza, l’ambulatorio odontoiatrico, completo sotto il profilo strutturale e tecnologico, ad oltre sei mesi dall’inaugurazione è ancora chiuso, inoperante, e, pertanto non ha potuto erogare alcuna prestazione. Un’ennesima, beffarda vicenda di ordinaria sciatteria…”.

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