Precipita un aereo in Algeria, oltre 250 morti

Sono almeno 257 le vittime dell'incidente aereo avvenuto a Boufarik, in Algeria. 

Il velivolo, un Ilyushin II - 78 con a bordo circa 400 militari, si è schiantato in fase di decollo ad una trentina di chilometri da Algeri.

 

 

Scenari "da brivido": dal Sahara innevato al regno di ghiaccio delle Cascate del Niagara (GALLERIA FOTOGRAFICA)

La tanto imponente quanto anomala ondata di gelo dell'ultimo periodo, ha donato al mondo spettacoli surreali e "naturalmente" gratuiti.

Incredibili le immagini immortalate dal fotografo Karim Bouchetata che ritraggono Ain Sefra innevata, meglio conosciuta come "la porta del deserto", Algeria.

Di seguito il deserto del Sahara ghiacciato, clicca per aprire.

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<pìNonostante Ain Sefra si trovi a 1000 metri slm e sia circondata dalle Atlas Mountains, vederla imbiancata è di certo uno spettacolo piacevolmente insolito: in ben 38 anni, è successo di rado e solamente in tre occasioni le dune si sono vestite di bianco:una di queste è stata la scorsa domenica.

Che sia, forse, il frutto del bizzarro ingegno divino che, scocciato dai patimenti e dalle sofferenze terrene ha deciso così, per una sola giornata, di mutare la visione del mondo? Così gli accesi colori delle dune del Sahara, conosciuto come il deserto più caldo del mondo, sono stati rimpiazzati da un'estesa coltre bianca , spessa circa 40 cm, in maniera del tutto inaspettata.

Ed ecco il meraviglioso Sahara bianco,lo stesso che si estende lungo l'area maggiore del Nord Africa, il medesimo conosciuto per la sua secchezza, per le sue alte temperature e che, in circa centomila anni, ha subito notevoli mutamenti di temperatura ed umidità e sebbene le previsioni stabiliscano che il deserto  tornerà, un giorno, di un verde rigoglioso...quel giorno arriverà "solo" fra circa 15000 anni: nell'attesa godiamoci questo insolito ed incredibile spettacolo!

Seppur l'idea di un singolare capriccio dell'Onnipotente rendesse l'immagine esilarante,  la spiegazione plausibile  potrebbe essere insita nell'ironia (discutibile tanto quanto la sua acconciatura) del presidente Trump: commentando in un tweet il recente clima rigido che ha investito gli USA, dichiara che "servirebbe un po' di riscaldamento globale per stemperare il clima"

Alla base di tali fenomeni che ci regalano, purtroppo o per fortuna, scenari mozzafiato, vi potrebbero essere infatti gli innaturali cambiamenti climatici che spingono l'aria fredda dal Polo Nord sul continente americano: da dicembre, invero, USA e Canada si sono ritrovati "al fresco", raggiungendo temperature fino a 26° sotto lo zero (nel Minnesota, ad Embarass, addirittura si è registrato -42)!

Ed è così che le cascate del Niagara hanno assunto le sembianze di un regno di ghiaccio, quasi magico e surreale: il flusso imponente d'acqua (arriva a 3000 tonnellate al secondo) all'esterno è totalmente ghiacchiato e non vi è, almeno per ora, alcuna previsione che scongiuri il completo ghiacchiamento, come già verificatosi nel 2014. Prima di tale data, l'ultima volta che le grandi cascate furono "frizzate" fu nel lontano 1929. 

Di seguito il deserto del Sahara ghiacciato, clicca per aprire.

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Libia, liberati i 2 tecnici italiani rapiti a settembre

Danilo Calonego e Bruno Cacace, i due tecnici italiani rapiti in Libia lo scorso 19 settembre, sono stati liberati. La notizia, riportata da alcuni media libici, e' stata confermata dalla Farnesina. Liberato anche il cittadino canadese Frank Boccia, rapito nella stessa circostanza.

Bruno Cacace, 56 anni, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), che vive in Libia da 15 anni, e Danilo Calonego, 66 anni, della provincia di Belluno, erano stati rapiti la mattina del 19 settembre scorso a Ghat, nel sud della Libia al confine con l'Algeria, da sconosciuti armati e mascherati. Con loro era stato rapito anche l'italo-canadese Frank Boccia.

Tutti e tre sono tecnici lavoravano per la Con.I.Cos, una società di Mondovì che si occupa della manutenzione all'aeroporto della cittadina libica

Isis: preparavano attentato a Berlino, 3 algerini arrestati in Germania

Tre persone di origine algerina sono state arrestate, oggi in Germania, con l'accusa di pianificare un attentato a Berlino. Gli arresti sono stati eseguiti nell'ambito di una vasta operazione antiterrorismo condotta dalla polizia. A darne notizia, le autorità tedesche secondo le quali i tre presunti terroristi avrebbero voluto colpire il Checkpoint Charlie. Per il giornale Bild, invece, obiettivo dell'attacco avrebbe dovuto essere l'Alexanderplatz. Uno degli arrestati era ospite in un centro per rifugiati di Attendorn, non lontano da Colonia. L'arresto è scattato su mandato delle autorità algerine. L'uomo è accusato di aver combattuto in Siria e di essere affiliato allo Stato Islamico. La mente dell'attività terroristica sarebbe un gruppo di dirigenti dell'Isis che attualmente opera in Siria. Si tratterebbe delle stesse persone che hanno ideato anche gli attentati dello scorso novembre a Parigi.

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