A 28 anni dall'omicidio, l'Arma ricorda gli appuntati Fava e Garofalo

Il 18 gennaio 1994, a Scilla, sull'autostrada Sa-Rc, si immolarono sull'altare del dovere gli appuntati dei Carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, rispettivamente di 37 e 34 anni.

I due militari caddero sotto i colpi d'arma da fuoco esplosi durante il controllo di un'auto sospetta. Le successive indagini consentirono di ricondurre l’agguato a una strategia criminale che, negli anni Novanta, venne condotta dalle cosche calabresi e siciliane contro le istituzioni.

Per il loro altissimo senso del dovere, a Fava e Garofolo venne assegnata la medaglia d'oro al valor militare, con la seguente motivazione: «Capo equipaggio / Conduttore di autoradio di nucleo radiomobile in area ad elevata densità mafiosa, nel corso di predisposto servizio di controllo del territorio, intimava in movimento l'alt ad autovettura sospetta. Fatto segno a reiterata azione di fuoco da parte dei malviventi che non arrestavano la marcia, li affrontava con insigne coraggio e grande determinazione replicando con l'arma in dotazione finché, colpito in più parti del corpo, si accasciava esanime. Le successive indagini consentivano di arrestare gli autori, identificati in cinque pericolosi pregiudicati appartenenti ad agguerrita organizzazione criminosa, e di recuperare le armi e
l'autovettura di illecita provenienza utilizzate dai malfattori. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere spinto fino all'estremo sacrificio».

Questa mattina, nel 28° anniversario del duplice omicidio, nel tratto autostradale della A-2 Salerno-Reggio Calabria, poco prima dell’uscita per Scilla, dove un monumento ricorda il sacrificio dei due Carabinieri, i militari, alla presenza del comandante provinciale di Reggio Calabria, colonnello Marco Guerrini e dei familiari delle vittime, hanno ricordato i loro colleghi caduti.

Ricordato l'omicidio degli appuntati Fava e Garofalo

È stato ricordato ieri, il 27°anniversario del barbaro omicidio, avvenuto il 18 gennaio 1994, a Scilla, sull'autostrada Sa-Rc, degli appuntati dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofolo, rispettivamente di 37 e 34 anni.

I due militari, assassinati durante il controllo di un'auto sospetta, vennero decorati con la medagli d'Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione: «Capo equipaggio / Conduttore di autoradio di nucleo radiomobile in area ad elevata densità mafiosa, nel corso di predisposto servizio di controllo del territorio, intimava in movimento l'alt ad autovettura sospetta. Fatto segno a reiterata azione di fuoco da parte dei malviventi che non arrestavano la marcia, li affrontava con insigne coraggio e grande determinazione replicando con l'arma in dotazione finché, colpito in più parti del corpo, si accasciava esanime. Le successive indagini consentivano di arrestare gli autori, identificati in cinque pericolosi pregiudicati appartenenti ad agguerrita organizzazione criminosa, e di recuperare le armi e l'autovettura di illecita provenienza utilizzate dai malfattori. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere spinto fino all'estremo sacrificio». 

L'Arma ricorda l'eccidio degli appuntati Antonino Fava e Vincenzo Garofalo

Giovedì prossimo (17 gennaio) alle ore 10, alla presenza del Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale di Corpo d’armata Giovanni Nistri, nei pressi dello svincolo di Scilla dell’A2, sarà commemorato il 25° anniversario dell’eccidio degli appuntati scelti Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, Medaglie d’oro al valor militare, con la resa degli onori e la deposizione di una corona al monumento in memoria delle due vittime.

Seguirà, alle ore 11.00 presso il Duomo di Reggio Calabria, la funzione religiosa officiata da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo della Diocesi di Reggio Calabria - Bova.

Infine, alle ore 12:30, presso l’auditorium “Col. Fazio” della Scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria ci sarà un incontro sul tema “L’eccidio di Scilla e gli attuali sviluppi giudiziari”, in cui interverranno il Procuratore generale di Reggio Calabria, Bernardo Petralia e il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri.

L'Arma ricorda l'eccidio degli appuntati Fava e Garofalo

Si svolgerà a partire dalle 10 di questa mattina, presso l’A2 km 420+850 nei pressi dello svincolo di Scilla, la commemorazione del 24° anniversario dell’eccidio degli appuntati scelti Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, Medaglie d’oro al Valor Militare, con la resa degli onori e la deposizione di una corona presso il monumento che ricorda i due militari.

Alle 11, presso la concattedrale di Palmi, seguirà la funzione religiosa officiata da monsignor Francesco Milito, vescovo della Diocesi di Palmi–Oppido Mamertina, alla presenza delle autorità civili, miliari e giudiziarie del distretto reggino e del circondario di Palmi.

Con le due cerimonie sarà commemorato l’attentato avvenuto intorno alle 21,30 del 18 gennaio 1994, quando nei pressi d Scilla, vennero assassinati Fava e Garofalo, entrambi effettivi al Nor–Aliquota Radiomobile della Compagnia di Palmi.

Nel corso di servizio esterno, mentre percorrevano l’autostrada A/2 Sa-Rc in direzione sud, i due graduati cercarono di fermare un'auto sospetta, ma anzichè fermarsi gli occupanti del veicolo affiancarono l'auto di servizio ed aprirono il fuoco uccidendo i due carabinieri.

Grazie alle indagini effettuate dal Nucleo operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, vennero raccolte prove sufficienti per emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 individui, tutti successivamente assicurati alla giustizia.

Recenti indagini della Procura Distrettuale di Reggio Calabria hanno consentito di accertare, inoltre, che l'attentato faceva parte di un progetto criminale legato allo stragismo degli anni Novanta, frutto della complicità tra cosa nostra siciliana e la ‘ndrangheta calabrese.

Nel nuovo tracciato autostradale, all’altezza del luogo del terribile evento, un monumento onora il ricordo delle due vittime, insignite della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”.

 

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