Alluvione di Vibo Valentia, Lo Schiavo annuncia un’interrogazione sugli 11 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza

«Si conclude nel peggiore dei modi l’iter relativo al risarcimento delle imprese colpite dall’alluvione di Vibo Valentia del 2006. Ieri la maggioranza di centrodestra che guida la Regione Calabria ha messo la parola fine a questa vicenda e, proprio nei giorni in cui ricorre il 16esimo anniversario della tragica alluvione, ha deciso di stornare su altri capitoli di spesa i sette milioni di euro destinati a risarcire le imprese colpite da quel tragico evento e per i quali, in tutti questi anni, non si è riusciti a definire un concreto utilizzo. Soldi che spettavano ai cittadini ed alle imprese e che non si è riusciti invece ad impiegare a beneficio del territorio. Un’altra occasione sprecata per la città di Vibo e per le attività colpite dall’alluvione, con grave danno per tutti quegli imprenditori che hanno dovuto farsi carico delle perdite subite dalle loro attività».

Lo afferma, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, intervenendo in merito alla variazione del Piano di sviluppo e coesione, approvata ieri in Consiglio regionale, che ha stabilito il trasferimento ad altri utilizzi di un fondo di sette milioni di euro destinato a risarcire le imprese colpite dall’alluvione di Vibo Valentia del 3 luglio 2006. Lo Schiavo, al contempo, annuncia un’interrogazione consiliare finalizzata ad ottenere chiarimenti su un altro finanziamento destinato alla messa in sicurezza del territorio colpito dal nubifragio.

«Così come, ancora oggi - aggiunge non a caso Lo Schiavo - non vi è traccia di un altro cospicuo finanziamento, che ammonta a più di 11 milioni di euro, derivante dalle economie dei fondi stanziati nell’immediatezza dell’emergenza e che, nonostante l’autorizzazione alla spesa ottenuta dal ministero competente risalga al 2017 e, addirittura, la Regione Calabria, con delibera di Giunta del 20 novembre del 2018, abbia approvato il “Piano direttorio per il completamento di interventi necessari al superamento delle criticità”, individuando finanche il soggetto attuatore, non è stato mai erogato. Su questioni di tale rilevanza per la salvaguardia della sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico non possiamo più permetterci lassismo e pressappochismo. Pertanto, presenterò nei prossimi giorni un’apposita interrogazione consiliare per richiamare la necessità di dare seguito a quanto stabilito nella delibera del 2018 e chiedere conto dell’effettiva disponibilità di tali finanziamenti e del perché di tali ritardi, sollecitando soprattutto - conclude il consigliere regionale - l’erogazione di tali importantissime risorse destinate alla messa in sicurezza di un territorio già così duramente colpito».

Cooperative di comunità, la proposta di legge di Lo Schiavo esposta a Sant’Onofrio insieme a Legacoop: "Nuovo modello di sviluppo per la Calabria"

Si è svolta ieri, alla presenza di una folta cornice di pubblico, nella sala del Centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino” di Sant’Onofrio, l’iniziativa di presentazione della proposta di Legge regionale sulle Cooperative di comunità formulata dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo.

L’iniziativa, promossa dallo stesso consigliere regionale, è stata realizzata con la fattiva collaborazione della Cooperativa di comunità Sant’Onofrio 3.0 e di Legacoop e ha, inoltre, giovato del gratuito patrocinio del Comune di Sant’Onofrio.

Alla stessa hanno preso parte, oltre al proponente della Legge regionale, il sindaco di Sant’Onofrio Antonino Pezzo, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, il presidente di Legacoop Calabria Lorenzo Sibio, il vicepresidente di Legacoop Calabria con delega alle Cooperative di comunità Maurizio De Luca. Gli interventi sono stati introdotti e moderati dal giornalista professionista Stefano Mandarano. Nel corso dei lavori sono state esposte le esperienze di cooperative di comunità già attive ed operanti nei rispettivi territori, grazie al contributo del presidente della coop “Terre del Magra” di La Spezia, Gianni Torri, della presidente della coop “I live in Vaccarizzo” di Montalto Uffugo (Cs), Roberta Caruso, entrambi collegati da remoto, nonché della presidente della coop “Le 5 icone” di Pentone (Cz), Anna Capicotto, e del presidente della coop Sant’Onofrio 3.0 Francesco Carchedi. In conclusione ha preso la parola, anch’egli in collegamento streaming, il responsabile nazionale di Legacoop per le Cooperative di comunità Paolo Scaramuccia. In sala molti amministratori locali ed esponenti del mondo della cooperazione.

«In Calabria, dove maggiori sono diseguaglianze e sofferenze - ha detto Lo Schiavo esponendo la sua proposta -, le Cooperative di comunità possono assumere una funzione ancora più incisiva rispetto a regioni dove pure sono più diffuse. Possono, in altre parole, rappresentare un baluardo contro lo spopolamento e la grave emorragia demografica delle aree interne e dei piccoli comuni. Centri spesso isolati, senza infrastrutture e servizi, nei quali uno strumento estremamente duttile come quello previsto dalla legge si presta a molteplici approcci: dalla produzione energetica alla produzione di beni e servizi, dalla gestione di beni pubblici alla valorizzazione del paesaggio o dei prodotti locali. Un sistema in cui i cittadini sono al tempo stesso produttori e consumatori, imprenditori e fruitori».

Sul piano politico, ha spiegato Lo Schiavo, la legge si propone l’obiettivo di «portare la Calabria al passo di altre regioni che hanno già normato il settore pur in assenza di un quadro nazionale di riferimento. Quindi si vuol dare un riconoscimento giuridico a qualcosa che già esiste e si offre uno strumento tecnico utile per il rafforzamento di sistemi economici locali scaturiti dal basso. La volontà è quella di precorrere dinamiche economiche inevitabili nel prossimo futuro. Farsi trovare pronti per un diverso modello di sviluppo che non potrà più prescindere dal protagonismo dei cittadini, dalla solidarietà e dall’inclusione sociale, dalla valorizzazione delle economie locali e dal rilancio dei piccoli centri urbani. Una nuova via per lo sviluppo della Calabria che dobbiamo sostenere e incoraggiare anche con questa legge. Mi auguro - ha concluso il consigliere regionale - che essa incontri il favore delle altre forze politiche e venga sostenuta in maniera bipartisan».

Il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione con il consigliere regionale Lo Schiavo che ha subito coinvolto il mondo cooperativo, assicurando che la proposta di legge sulle Cooperative di comunità sarà sostenuta in tutte le sedi. «Teniamo molto alle cooperative di comunità - ha detto Sibio ringraziando il presidente della coop Sant’Onofrio 3.0, Francesco Carchedi, che rappresenta una delle prime esperienze del genere nel Vibonese - perché rappresentano il modello di rigenerazione sociale ed economica in cui crediamo, che prevedendo la collaborazione tra cittadini, territorio ed enti può dare risposte concrete al rischio spopolamento di borghi e paesi, che resta il nostro obiettivo. Ma noi - ha concluso - ci battiamo anche da tempo affinché venga rivista l’intera normativa sulla cooperazione che risale al 1979».

«Dobbiamo essere consapevoli che la rigenerazione di un paese, di un borgo, di una comunità è nelle mani dei cittadini di quella comunità, sono loro che possono risollevarne le sorti - ha aggiunto il vicepresidente di Legacoop Calabria, Maurizio De Luca -. Non sono gli annunci, le promesse, la quantità infinita di soldi che i nuovi strumenti stanno catapultando sulle nostre teste a far rinascere una comunità. Una comunità rinasce soltanto se siamo in grado di piantare e far germogliare il seme dell’autodeterminazione, dell’economia collaborativa, di tutti quei processi che facciano ritornare i cittadini ad essere parte attiva di una comunità. Ma essere parte attiva - ha concluso De Luca - significa anche fare il proprio dovere di cittadino, rispettando la propria comunità, ma anche partecipando attivamente alla vita della comunità, incoraggiando gli amministratori di turno, sostenendoli, bacchettandoli quando serve ma sempre con spirito propositivo».

Sant’Onofrio, Lo Schiavo presenta la proposta di legge sulle Cooperative di comunità

Si terrà venerdì 17 giugno, alle ore 18, nella sala del Centro di aggregazione sociale “Falcone e Borsellino” di Sant’Onofrio (Vv), l’iniziativa pubblica di presentazione della proposta di legge regionale sulle Cooperative di comunità. L’evento è promosso dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, estensore e primo firmatario della proposta di legge, in collaborazione con la Cooperativa di comunità Sant’Onofrio 3.0 e Legacoop Calabria e con il gratuito patrocinio del Comune di Sant’Onofrio.

Nell’occasione porteranno i loro saluti: il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano; il deputato della Repubblica, Antonio Viscomi; i consiglieri regionali, Raffaele Mammoliti e Francesco De Nisi; il sindaco di Sant’Onofrio, Antonino Pezzo e il presidente di Legacoop Calabria Lorenzo Sibio. Sarà poi lo stesso Antonio Lo Schiavo ad illustrare la proposta di legge regionale sulle Cooperative di comunità: uno strumento espressamente volto a normare un settore ritenuto strategico per il contrasto alla marginalità e allo spopolamento dei piccoli centri dell’entroterra calabrese.

Quindi spazio alle testimonianze dal mondo delle Cooperative di comunità con il contributo di Gianni Torri, presidente della Cooperativa di comunità “Terre del Magra” di La Spezia; Roberta Caruso, presidente della Cooperativa di comunità “I live in Vaccarizzo” di Montalto Uffugo (Cs); Anna Capicotto, presidente della Cooperativa di comunità “Le 5 icone” di Pentone (Cz). Seguiranno gli interventi di Francesco Carchedi, presidente della Cooperativa di comunità Sant’Onofrio 3.0; Maurizio De Luca, vicepresidente di Legacoop Calabria con delega alle Cooperative di comunità; Paolo Scaramuccia, responsabile Cooperative di comunità Legacoop nazionale. Modererà l’evento il giornalista Stefano Mandarano. In occasione della presentazione, negli stessi locali di via Raffaele Teti, sarà aperta al pubblico la biblioteca, centro-studi e ricerca “Pasquale Marcello” che ospita, tra le altre cose, un allestimento di oltre 50 manifesti originali di promozione politica nazionale del periodo 1948/1953.

 

Ospedale di Soriano, Lo Schiavo annuncia: "Da lunedì saranno attivi quattro nuovi ambulatori"

«Da lunedì 13 giugno, nell’ospedale di Soriano Calabro, saranno attivati i servizi ambulatoriali di Endocrinologia, Diabetologia, Oculistica e Radiologia».

È quanto annuncia, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo a margine di un incontro con il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano.

«L’impegno - spiega Lo Schiavo - arriva direttamente dal commissario Giuliano, che ho incontrato nel pomeriggio di ieri proprio per fare il punto sulla struttura di Soriano Calabro a distanza di alcune settimane da un precedente confronto al quale ho partecipato unitamente al Comitato per l’ospedale dell’Alto Mesima. Il commissario ha dunque rispettato gli impegni presi in quella circostanza e io non posso che ringraziarlo per l’attenzione che ha dimostrato rispetto alla necessità di potenziare la struttura sanitaria, che mi era stata rappresentata da numerosi cittadini e dallo stesso Comitato. L’ospedale di Soriano, strategico per un’ampia porzione di territorio dell’entroterra vibonese, si dota così di nuovi servizi che gli restituiscono dignità e funzionalità, in attesa della realizzazione in quella sede dell’Ospedale di Comunità. Un passo in avanti, quello che si realizzerà a partire da lunedì, verso una maggiore garanzia del diritto alla salute e dell’accesso alle cure dei cittadini del Vibonese. Continuerò a portare avanti queste battaglie per una sanità più efficiente e per servizi più rispondenti alle necessità del territorio - conclude Lo Schiavo -, nell’esclusivo interesse di tutti i calabresi».   

Sorical, Lo Schiavo: "Sull’acquisto delle quote private continua a gravare il pegno del fondo governativo tedesco"

«Nel Consiglio regionale di ieri, con emendamento blitz della maggioranza, si è data autorizzazione a comprare, ad un prezzo simbolico di 1 euro, le quote del socio privato di Sorical Spa che quindi diventerà totalmente pubblica. Ho dovuto però ricordare, per smorzare facili entusiasmi, che si sta comprando a questo prezzo perché su quelle quote continuerà a gravare il pegno a favore del fondo governativo tedesco (creditore di decine di milioni di euro) che continuerà quindi ad esercitare il suo diritto di voto e di veto nell'assemblea della società nella sua nuova compagine. Ovviamente i tedeschi non mollano. Nonostante quindi il giubilo della maggioranza, ho dovuto riportare la discussione alla realtà dei fatti: Sorical continua ad essere azzoppata da debiti prodotti da chi ha consentito a fondi speculativi e ai privati di poter lucrare sull'acqua pubblica calabrese. Ancora deve iniziare la vera partita del risanamento della società che dovrà gestire il sistema idrico regionale e spero che tutti questi debiti alla fine non li debbano pagare come al solito i cittadini calabresi. Per questo ho ribadito al presidente Occhiuto che noi non rimarremo silenti o subalterni nel nostro ruolo di opposizione, ma che con lealtà ci troverà sempre dalla stessa parte nel dare il nostro contributo tecnico o politico a tutela dei diritti dei calabresi».

Lo dichiara il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo in riferimento all’emendamento della maggioranza che autorizza l’acquisto delle quote private di Sorical Spa da parte della Regione Calabria tramite Fincalabra.

Turismo in Calabria, Lo Schiavo presenta la proposta di legge sui Marina resort

Una proposta di legge che, recependo quanto stabilito dall’art. 32 del decreto-legge 12 settembre 2014 n. 133, introduce una nuova tipologia di struttura ricettiva: i “Marina resort”, strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all'interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato come spazio ricettivo all'aria aperta.

È quanto prevede il testo della proposta di legge regionale in ambito turistico, depositata quest’oggi dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, con la quale ci si prefigge l’obiettivo di rilanciare le imprese della filiera nautica e le località costiere calabresi dotate di approdi turistici.

«Il riconoscimento dei Marina resort come strutture turistico-ricettive nella legislazione regionale - spiega Lo Schiavo - consentirà a tali strutture di beneficiare dell’aliquota ridotta al 10 per cento per i servizi di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo in relazione all’affitto giornaliero e stagionale. Una norma, pertanto, utile in termini economici e di attrattività sia per i diportisti sia per le località interessate dai Marina resort. Negli ultimi decenni le attività diportistiche hanno assunto un peso sempre maggiore fino a diventare una delle componenti fondamentali dell’intero comparto turistico delle zone costiere dei Paesi del Mediterraneo. Con questa norma la Calabria si pone in linea con gli orientamenti tesi a sviluppare la filiera turistica della nautica da diporto».

Lo Schiavo aggiunge: «L’istituzione dei Marina resort contribuirà senza dubbio ad incrementare lo sviluppo economico ed occupazionale del diporto nautico, la valorizzazione turistica dei territori interessati e porrà le basi per la messa a regime di un sistema di servizi al diporto nautico. Ci si attende inoltre un “effetto indotto”, costituito dal miglioramento generale dell’offerta al diporto, considerate le ampie potenzialità di sviluppo che la portualità ha in Calabria ma che richiedono una valorizzazione che miri, oltre alla riqualificazione ed al potenziamento, anche alla creazione di nuove infrastrutture, allo sviluppo delle professionalità necessarie e ad una gestione manageriale adeguata. Il riconoscimento dei Marina resort come strutture ricettive rientra inoltre tra le azioni da intraprendere per creare un sistema basato sul connubio mare-terra, dove il porto diventa “porta di accesso al territorio” e, pertanto, elemento indispensabile ai fini dello sviluppo turistico della regione».

Biblioteca comunale a Vibo Marina, Lo Schiavo: "Si realizzi nell’ambito di Vibo Valentia Capitale italiana del libro"

«Non si perda l’occasione di “Vibo Valentia Capitale italiana del libro” per realizzare la tanto agognata biblioteca comunale di Vibo Marina. L’appello della Pro loco, che riaccende i riflettori su uno degli obiettivi cardine del programma della manifestazione, va nella giusta direzione ma al tempo stesso paventa il rischio che l’occasione sfumi per l’inerzia dell’Amministrazione comunale che ha subordinato l’intervento all’ottenimento dei fondi di “Vibo città del libro”. Se l’obiettivo non dovesse andare in porto sarebbe davvero una grave ed imperdonabile mancanza non aver sfruttato i fondi stanziati dal ministero della Cultura già disponibili e già destinati allo scopo».

Lo afferma, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo intervenendo sulla mancata realizzazione di una biblioteca comunale a Vibo Marina, iniziativa rientrante nel programma di “Vibo Valentia Capitale italiana del libro” cui è destinata un’apposita voce del quadro economico per una somma pari a 75mila euro.

«Da anni - aggiunge Lo Schiavo - la comunità di Vibo Marina attende la realizzazione di uno spazio culturale e di socialità che possa inoltre rappresentare un presidio contro l’impoverimento culturale e la storica carenza di servizi. Con la biblioteca comunale del capoluogo chiusa da tempo per manutenzione e il solo Sistema bibliotecario vibonese ad offrire spazi pubblici di fruizione culturale, la biblioteca a Vibo Marina avrebbe potuto rappresentare il vero valore aggiunto di “Vibo Valentia Capitale italiana del libro” e la risposta dell’Amministrazione alla richiesta di servizi da parte della comunità portuale. Una battaglia che personalmente ho sposato da tempo e sostenuto anche in passato quando ho ritenuto di inserire la realizzazione della biblioteca comunale di Vibo Marina nel programma elettorale delle Amministrative del 2015. Ora che vi è l’opportunità anche finanziaria di realizzarla, davvero non si comprende perché tergiversare ancora e perché si stia sottovalutando e trascurando questo importante intervento. Mi auguro si faccia ancora in tempo, prima che l’esperienza vibonese si concluda, a portare a compimento l’obiettivo e a dare a Vibo Marina un vero e strutturato presidio di cultura. Sarebbe davvero il lascito migliore di “Vibo Valentia Capitale italiana del libro”».

Pizzo, Lo Schiavo: "Sbloccati 500 mila euro per il ripristino del depuratore"

«Sono stati sbloccati i fondi per il ri-efficientamento del sistema depurativo-fognario di Pizzo Calabro. L’interessamento sulla questione, che ho seguito con grande partecipazione fin dal mio insediamento in Consiglio regionale, ha prodotto i risultati sperati e ha diradato ogni dubbio sulla possibilità che il finanziamento non andasse a buon fine. La relativa delibera del Cipe è stata infatti pubblicata in Gazzetta ufficiale. Si tratta di 500 mila euro derivanti dal Fondo di sviluppo e coesione che permetteranno di intervenire sull’impianto di località Marinella e di renderlo pienamente funzionante. I fondi, così a lungo attesi da cittadini e associazioni, operatori turistici e terna commissariale, sono finalmente disponibili e, una volta firmate le convenzioni con la Regione, potranno essere impiegati per rimodernare l’impianto e scongiurare così l’inquinamento marino derivante dal suo malfunzionamento. Ora auspico che la Regione Calabria dia rapido corso all’iter burocratico e metta il Comune di Pizzo nelle condizioni di effettuare l’intervento in tempi brevi così da recuperare il tanto tempo perso e veder conclusi i lavori in tempo utile per la prossima stagione turistica. Da parte mia, salutando con soddisfazione questo importantissimo risultato, continuerò a vigilare con attenzione affinché l’intervento possa essere attuato rapidamente e in maniera adeguata a restituire serenità a residenti, vacanzieri e operatori turistici».

È quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo in un comunicato stampa, in relazione alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del finanziamento di 500 mila euro destinato al depuratore comunale di Pizzo Calabro.

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