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Fabrizia, Minniti pronto all’azione dimostrativa: blocco della viabilità provinciale

Avrà luogo il 13 ottobre l’azione dimostrativa consistente nel blocco della viabilità provinciale in entrata ed in uscita da Fabrizia per “protestare e denunciare, per l’ennesima volta, la vergognosa e perdurante condizione in cui essa si trova nell’indifferenza generalizzata delle istituzioni preposte”. Ad annunciarlo è il primo cittadino del paese attraversato dall’Allaro Antonio Minniti che specifica che le strade “sono chiuse al transito da molto tempo con ordinanze del presidente della Provincia e del sindaco perchè la loro pericolosità è tale da mettere in serio rischio la sicurezza della pubblica e privata incolumità”. Alla manifestazione parteciperà il consigliere regionale de “La Sinistra” Gianni Nucera, il quale ha presentato “un emendamento all’assestamento del bilancio regionale per lo stanziamento di un contributo straordinario da destinare al Comune di Fabrizia per la riparazione quantomeno delle buche e delle voragini presenti sulle carreggiate”.

 

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Minniti scrive a Oliverio: “Visita anche la fatiscente viabilità provinciale”

Il sindaco di Fabrizia Antonio Minniti ha inviato una missiva al presidente della giunta regionale Mario Oliverio invitandolo a recarsi nelle aree interne del Vibonese per verificare di persona lo stato in cui versa l’apparato infrastrutturale. Di seguito, riportiamo la versione integrale della lettera:

Caro Presidente Oliverio, bene! Hai fatto molto bene ad effettuare personalmente il sopralluogo sulla “TRASVERSALE DELLE SERRE” per renderti conto di persona dello stato dell’arte in cui versa una arteria viabile importantissima per lo sviluppo della Calabria, allorquando essa sarà interamente completata. Però caro Presidente, non fermarti ai soli cantieri della “TRASVERSALE”. Ti prego, percorri qualche chilometro in più spingendoti verso l’interno dell’altopiano delle “SERRE VIBONESI” e ti renderai conto dell’isolamento assoluto in cui ormai da anni vivono intere Comunità di cittadini calabresi per la condizione di grave fatiscenza della viabilità provinciale abbandonata all’incuria e totale abbandono. Comuni come: Fabrizia, Mongiana, Nardodipace, Serra San Bruno, Spadola, Brognaturo, Simbario, Arena, Dasà e tanti altri che ometto di citare, vivono una quotidianità di isolamento e marginalità che si aggravano sempre più giorno dopo giorno proprio per la pessima viabilità ed anche, se vogliamo dirla tutto, della mobilità, i cui collegamenti da e per Fabrizia, sotto il duplice profilo sono un completo sfacelo. In particolare, porto alla Tua attenzione lo stato delle strade che interessano il Comune di Fabrizia, ultimo lembo al confine con la provincia di Reggio Calabria. La S.P. n. 9 – Mongiana - Laureana di Borrello diramazione per Fabrizia, chiusa la traffico dal dicembre ultimo scorso con ordinanza del Presidente della Provincia per la sua totale impraticabilità. La ex S.S. 501 – Mongiana – Frazione Cassari di Nardodipace – Grotteria – Gioiosa Ionica, chiusa al traffico ormai da diversi mesi con ordinanza del Sindaco di Fabrizia per la sua totale impraticabilità in conseguenza di frane e smottamenti che hanno interessato in più punti il piano viabile rendendolo pericoloso al transito veicolare. Ecco, Presidente questo è il quadro di sintesi di una condizione di marginalità più ampia per la quale non si può indugiare ulteriormente, e nella quale sono state relegate intere comunità di cittadini nella totale indifferenza delle Istituzioni preposte. Pertanto, Caro Presidente Oliverio,  con la presente richiesta ti lancio un grido di allarme e dolore e Ti imploro, formalizzando un invito ufficiale, a recarti in visita in questi luoghi abbandonati, un tempo si sarebbe detto da Dio e dagli uomini, oggi io da laico affermo: solo dagli uomini e dalle loro disattente e superficiali azioni politiche di rappresentanza interessate soltanto alle campagne elettorali, trascorse le quali ogni cosa viene lasciato al proprio destino. Mi piace concludere così: Caro compagno Oliverio mi auguro che questo appello non cada nel vuoto e che soprattutto alle parole seguano i fatti, talvolta basta poco.

Con stima – Antonio S. Minniti Sindaco di Fabrizia.

 

Fabrizia, Crescere Insieme difende le squadre: "Minniti poco democratico"

“La mania dell’unicità perseguita dal sindaco verosimilmente proviene dalla sua non nuova visione autoritaria del controllo sociale, affinché nulla sfugga al potere del capo del momento. La sana competizione democratica disorienta, al contrario, e sottrae potere”. Premessa pesante quella movimento Crescere Insieme che si scaglia contro il sindaco Antonio Minniti ed elogia  “i due gruppi calcistici fabriziesi, Real Fabriziese e Allarese, che hanno contribuito a diffondere la pratica dello sport nel territorio, con serietà e impegno” anche grazie al lavoro dei presidenti Brunello Monteleone e Damiano Rullo.  “Quella che Minniti chiama la ‘grave e persistente crisi economica’ – viene puntualizzato - non dovrebbe minimamente sfiorare lo sport di piccoli club che hanno il precipuo scopo di promuovere e aiutare attività atletiche prevalentemente ludiche e territoriali, che con il concetto tecnico e formale di economia non hanno nulla a che vedere. Azioni e critiche come quelle messe in atto dal sindaco di Fabrizia – è l’attacco diretto - non solo non sostengono lo sport ma lo deprimono. Attraverso la demonizzazione dell’operato dei dirigenti delle squadre si è tentato di demolirne la struttura mettendo in dubbio che si possa fare sport per passione e in maniera disinteressata”. “Invece di criticare – afferma il movimento Crescere Insieme – il sindaco di Fabrizia metta a disposizione gli impianti sportivi e dia il necessario sostegno economico e finanziario, tenendo ben presente che la cultura sportiva si perde nei millenni e che la collettività cresce anche e soprattutto attraverso questa fondamentale attività ricreativa sociale”. Il movimento civico  esprime ai “gruppi calcistici Real Fabriziese e Allarese ed ai loro presidenti piena solidarietà e impegno civico in favore della permanenza delle attività sportive e per la crescita dello sport che vede coinvolti i ragazzi di Fabrizia e del circondario" e stigmatizza "gli avventati e dispotici suggerimenti del sindaco Minniti che, com’è noto, mal digerisce le aggregazioni democratiche. Il movimento – è la conclusione - non può fare a meno di notare e biasimare l’indelicatezza e grossolanità dei giudizi lanciati contro le persone che si sono prodigate per il calcio fabriziese, non certamente degni del gratuito e improvvido giudizio di ‘incapacità organizzativa’ e ‘carenza di relazioni sociali inclusive’”.

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Viabilità, consiglio comunale a Fabrizia con i sindaci del comprensorio

Il sindaco di Fabrizia Antonio Minniti è deciso ad andare avanti nella sua battaglia. Per sabato alle ore 19 ha convocato un consiglio comunale aperto per promuovere una “protesta sulle mancate risposte delle condizioni cui versa la viabilità nel Comune di Fabrizia e nel comprensorio delle Serre". A partecipare al civico consesso ha invitato il prefetto di Vibo Giovanni Bruno ed il governatore Mario Oliverio, oltre ai sindaco di Serra San Bruno, Mongiana, Nardodipace, Simbario, Spadola, Brognaturo, Arena, Acquaro, Dasà, Soriano, Gerocarne, Dinami e Grotteria. L’invito è inoltre esteso al deputato Bruno Censore, al consigliere regionale Nazzareno Salerno, al corpo forestale, ai carabinieri, alla polizia e agli organi di stampa.

Fabrizia: "A rischio le società sportive"

“Anche le piccole società di calcio subiscono la crisi economica che attanaglia il nostro Paese”. E’ quanto affermano i dirigenti della Real Fabriziese, Monteleone e dell’Allarese, Rullo in una nota nella quale viene lamentato il mancato sostegno, da parte dell’amministrazione comunale, alle iniziative delle società calcistiche. Consapevoli delle innumerevoli difficoltà esistenti in un centro come “Fabrizia dove la crisi e la mancanza di lavoro sono aggravate dalla posizione geografica” i rappresentanti dei due sodalizi, “ nel dicembre scorso” hanno “iniziato a gettare le basi per fondersi in un’unica realtà societaria”. Una scelta dettata, anche, dall’assenza di “cultura calcistica” da parte dei “pochi imprenditori esistenti sul territorio” che non contribuiscono al sostentamento delle società sportive.  Tanto più che “i piccoli aiuti esterni e la collaborazione degli stessi calciatori e qualche genitore non bastano più. Ne è la conferma la stagione passata, negativa in tutti i sensi”. Ad aggravare la situazione, secondo gli estensori della nota, l’atteggiamento del “Comune” che, diversamente da quanto “succede in tante altre realtà”, non offre aiuti per pagare “l’iscrizione al campionato”. Come se non bastasse, stante l’impossibilità delle società a sostenere le spese vive relative all’uso del campo sportivo, il “primo cittadino” avrebbe “chiuso la struttura fino a quando non verranno saldati i debiti”. Pertanto “le società in fusione sono in seria difficoltà e rischiano di non potersi iscrivere all’anno calcistico prossimo con danni di immagine per il paese e ancor più per i ragazzi che non hanno altro sbocco per evadere la realtà d’isolamento culturale e geografico”. Un danno che coinvolgerebbe soprattutto “quaranta ragazzini delle categorie minori impossibilitati allo spostamento di gruppo perché non muniti di mezzi per potere avere almeno un’alternativa  in altro posto, rischiando di non poter più coltivare la loro grande passione”. Il rischio ventilato dai rappresentanti delle due società calcistiche è che “il calcio a Fabrizia possa sparire. Forse – è l’amara conclusione - se queste parole  rimarranno inascoltate, il calcio a Fabrizia è già finito”.

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Viabilità, Minniti sfida le Istituzioni: “Interventi immediati o proteste eclatanti”

“In analogia a quanto pianificato in questi ultimi giorni congiuntamente tra Regione Calabria, Calabria Verde, Parco delle Serre, Provincia e Prefettura di Vibo Valentia, circa la sottoscrizione di un protocollo d’intesa diretto ad effettuare interventi di manutenzione sulla viabilità dei comuni rivieraschi della Provincia di Vibo Valentia, chiedo che tale procedura venga immediatamente estesa anche al territorio del Comune di Fabrizia, le cui strade versano in gravissime condizioni di degrado ed abbandono che mettono a repentaglio l’incolumità e la sicurezza pubblica”. È la sostanza di una missiva vergata dal sindaco di Fabrizia Antonio Minniti con la quale viene sottolineata agli interlocutori l’indifferibilità di provvedimenti sull’apparato viario. “In sede di riunione congiunta, tenutasi qualche mese fa presso la Prefettura di Vibo Valentia – sostiene il capo dell’esecutivo del paese dell’Allaro - il rappresentante della Regione Calabria escluse a priori una siffatta ipotesi operativa, avanzata e proposta dal sottoscritto, adducendo motivi di competenza istituzionale e territoriale e assenza di risorse economiche finalizzate. Alla luce delle ultime novità, chiedo che personale di Calabria Verde o del Consorzio di Bonifica di Vibo Valentia, venga impiegato in simili mansioni sulle strade che interessano il Comune di Fabrizia ed il comprensorio montano delle Alte Serre Vibonesi”. Nel mirino c’è una disparità di trattamento troppo spesso subita che ha generato, fra le altre cose, una diversa velocità nei processi di sviluppo. E, infatti, Minniti va giù duro senza timori reverenziali, difendendo il suo territorio e non le appartenenze politiche: “atteso che i cittadini di questo circondario non sono di serie ‘B’ – rileva – e pur comprendendo la prevalente vocazione turistica dei luoghi dove nei prossimi giorni i suddetti lavoratori opereranno, si rammenta quanto segue: Strada Provinciale n. 9 Mongiana – Laureana di Borrello chiusa al transito con Ordinanza del Presidente della Provincia; Ex strada SS 501 Mongiana – Fabrizia – Grotteria con diramazione per la frazione Cassari di Nardodipace e svincolo Limina, chiusa al transito con Ordinanza del Sindaco di Fabrizia. Il Comune è completamente isolato da oltre sei mesi e nessuna Istituzione è intervenuta malgrado le pubbliche denunce dell’Amministrazione e le proteste con raccolta di firme da parte delle associazioni inviate a tutti i destinatari Istituzionali”. Elenco mesto, in cui c’è una delle cause di arretratezza delle zone montane. “Qualora la mia richiesta non trovasse accoglimento – è l’affermazione che traduce l’intenzione di battersi fino alla fine - mi vedrò costretto, mio malgrado, a proporre al Consiglio comunale ed alla cittadinanza tutta l’adozione di forme di proteste non convenzionali, quale unico strumento utile per far sentire e recepire dalle Istituzioni la condizione di indifferenza e isolamento in cui Fabrizia è relegata. Al signor Presidente della Giunta regionale – conclude Minniti - l’invito ad una visita ufficiale in questo territorio per rendersi personalmente conto della realtà in cui sopravviviamo”.

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Fabrizia, Minniti su Fazio: “Prima la comunità, poi i destini personali”

“Consigliere Fazio Francesco, non preoccuparti, tu non provochi turbamento né nel Sindaco né negli altri componenti della maggioranza, Suppa, Carè e Mamone, che deliberatamente hai ritenuto di  abbandonare per paura di assumerti le tue responsabilità scappando via sol perché non sei più assessore. E cogliendo il pretesto dell’avvicendamento in giunta, al quale non solo sei stato d’accordo ma hai fattivamente contribuito a concretizzarlo, hai messo in atto una sceneggiata che ‘turba sicuramente te’, perché non fregiandoti di quella carica ricoperta per il periodo concordato con tutti gli altri consiglieri comunali, eletti come lo sei stato tu, te la sei data sin da subito a gambe levate. Guarda che nessuno intende toglierti né la parola, né spegnere la tua azione di rappresentante del popolo, ma non essere però così supponente da ritenerti l’unico ed esclusivo rappresentante popolare, potrebbe nuocerti un simile convincimento sai!”. È la risposta del sindaco Antonio Minniti a Francesco Fazio, dopo le polemiche sollevate da quest’ultimo che hanno certificato la definitiva rottura. “La rappresentanza popolare – aggiunge il primo cittadino rivolgendosi all’ex alleato - non è tuo esclusivo monopolio, o di chi ti suggerisce simili strategie inducendoti in quello scivolone, che altrimenti non avresti commesso, di autoescluderti da un progetto e da una prospettiva aderente ai bisogni dei Fabriziesi e coerente col programma amministrativo che sta procedendo anche senza il tuo contributo di fuggitivo”. Il concetto fondamentale per Minniti è: “Tutti necessari, nessuno indispensabile consigliere Fazio Francesco”. L’ammonimento poi continua così: “bada bene, non esiste nessuno rammarico per la tua autoesclusione, perché una simile scelta la si può condividere o meno, ma occorre sempre rispettarla in quanto attiene a situazioni personali che nulla hanno a che vedere con le buone pratiche politiche e amministrative per le quali hai scelto la diserzione. Il merito e la sostanza dei problemi, di tutti i problemi di Fabrizia, di quelli veri o presunti che ti hanno suggerito, si affrontano nelle sedi opportune del consiglio comunale, perché la fiducia che ci ha conferito l’elettorato in un momento difficile non può essere tradita fino alla fine del mandato. Sappi che questa Amministrazione non prende lezione da nessuno, nemmeno da te Fazio Francesco. Se tu anziché svignartela – continua Minniti - fossi rimasto al tuo posto nel ruolo di consigliere comunale, come lo sono stati gli altri quando tu eri assessore, avremmo affrontato le questioni sul tappeto anche alla tua presenza, perché prima dei singoli destini personali, soprattutto del tuo destino che vuol bruciare le tappe di una scalata senza gavetta – è la tagliente conclusione - viene il destino della nostra comunità che non può essere affidato nelle mani di un inesperto bamboccione che deve ancora maturare”.

 

 

 

Fazio: “Fabrizia stanca della gestione Minniti, necessarie elezioni anticipate”

Dimostra di non aver gradito le dichiarazioni del sindaco Antonio Minniti perché “non giovano né alla comunità locale né tanto meno a lui”, ma soprattutto Francesco Fazio rileva che “il suo turbamento deriva dal fatto di aver commesso un grave errore politico-amministrativo nel momento in cui, ritirando a me la delega di assessore, ha pensato di togliermi la parola e spegnere l’azione di un rappresentante del popolo che, suffragata dal consenso, aveva messo in piedi un progetto d’impegno che è stato confermato, strada facendo, dai fatti”. Il consigliere comunale del paese dell’Allaro conferma l’allontanamento dalla compagine del capo dell’esecutivo facendo notare a quest’ultimo che “nonostante il suo scarso modo di pensare e fare amministrazione attiva, rimango sempre e fortemente interessato alla soluzione dei grandi e piccoli problemi di Fabrizia. Credo – aggiunge Fazio - che in questo momento il sindaco continui ad essere rammaricato, nel suo intimo, sulla scelta sbagliata che ha portato alla mia espulsione dalla giunta. E’ un giudizio che raccolgo non soltanto da chi ha inteso, in illo tempore, offrirmi il proprio consenso, quanto dal lusinghiero commento incassato, successivamente,  da chi ha potuto toccare con mano la concretezza del mio impegno politico-amministrativo che si è misurato, a differenza della cultura delle chiacchiere messe in giro dallo stesso sindaco,  con la pratica dei fatti”. Quindi l’attacco più pesante: “Fabrizia, stanca delle false promesse del suo primo cittadino, ha bisogno di avere alla sua guida non i proseliti di Socrate ma intelligenze in grado di interpretare i le reali necessità di una comunità che vive alla giornata e merita di essere assistita momento per momento. La sua filosofia – continua ancora Fazio - non porta da nessuna parte ed i suoi scarsi risultati ottenuti  dal contatto con le istituzioni superiori hanno conclamato che non può esserci spazio per chi non ha saputo fare sue tutte le necessità della gente che soffre e sa, purtroppo, di non poter contare su chi non è in grado di amministrare la cultura del servizio. Ad iniziare dai lavoratori, dai giovani, che giornalmente sono alle prese con le difficoltà che scaturiscono dal mantenimento del posto di lavoro o, peggio ancora, dall’assillo di cercare un posto di lavoro. Verso i cui legittimi obiettivi mi sono sempre prodigato per come nelle mie attitudini”. Arrivano poi i passaggi dedicati ai consigli e ai rimproveri:  “il sindaco di Fabrizia – è il richiamo - forse farebbe bene, pur nella condizione di gestione che noi tutti conosciamo, di affidarsi ad una scaletta di priorità  dei bisogni della gente.  Pensando soprattutto alla necessità di attivare percorsi concreti per assicurare la più normale assistenza sociale e sanitaria, garantendo una speranza a chi ha bisogno di realizzarsi una vita come ogni altro cittadino. Ma è dai precari ed inutili rapporti installati nel confronto con le realtà istituzionali che si percepisce la sua incapacità di dare risposte alle emergenze di tutti  i giorni”. Fazio asserisce infine di non essere “una pecorella smarrita, come lui tenta di far credere, perché nonostante non abbia più competenze esecutive all’interno del Comune resto un amministratore che continua ad offrire il suo modesto e volitivo apporto per tentare di aiutare la comunità a superare i disagi di tutti i giorni. Ecco perché continuerò a servire il popolo di Fabrizia con il mio animo, il mio entusiasmo ed il conforto di chi mi starà a fianco per contribuire a mantenere  alta la dignità di un Comune che ha tutto il diritto di credere ancora in un futuro più adeguato alla realtà”.

 

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