Controlli in aziende agricole, sanzioni e sequestri nel Vibonese

Si è conclusa anche nel Vibonese una vasta operazione disposta dalla Divisione unità specializzate del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, cui hanno preso parte gli uomini del Nucleo antisofisticazione e sanità, del Nucleo ispettorato del lavoro e del Nucleo elicotteri.

L'attività, inquadrata nell’ambito del servizio straordinario di controllo “Programma anti caporalato”,  ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria di A.C., titolare di un’azienda agricola di Stefanaconi nella quale sono stati sequestrati: 40 chili di prodotti caseari, 380 fra ovini e caprini e 10 suini privi di contrassegni.

Denuncia anche per N.C., titolare di un’azienda agricola di Spilinga, nella quale i militari hanno trovato manodopera extracomunitaria impiegata in nero e due cavalli privi di contrassegni di identificazione.

Contravvenzioni penali e sanzioni amministrative, con conseguente sequestro, anche nei confronti del titolare di un’azienda agricola di Gerocarne, trovato con 11 bovini e un equino privi di contrassegni, e una sala mungitura non autorizzata con 320 litri di latte fresco.

Su 23 lavoratori controllati, tre sono risultati privi di copertura assicurativa.

Il valore complessivo del bestiame e della merce sequestrata ammonta a 500mila euro.

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Lavoro nero nelle aziende agricole: tre denunce, due imprese sospese

Controlli eseguiti dai Carabinieri hanno permesso di riscontrare irregolarità all'interno di sei imprese agricole delle otto controllate complessivamente in provincia di Crotone. I militari del Gruppo Tutela del lavoro di Napoli si sono mossi con il supporto dei colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Crotone e del territorio e di personale della Direzione del Lavoro. A tre soggetti, denunciati, è stata contestata la trasgressione delle norme che regolano la sicurezza sul lavoro, nonché l'impiego di immigrati sprovvisti della documentazione che consente la permanenza in Italia. Ventuno, su 33, addetti oggetto degli accertamenti risultavano lavorare "in nero". Nei confronti di due imprese è scattata la procedura della sospensione. 

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