Armata di fucile prende in ostaggio un pensionato e si barrica in casa, arrestata

Armata di coltello e fucile, si è barricata in casa ed ha preso in ostaggio l’88enne di cui si occupava in qualità di badante.

Protagonista della vicenda, accaduta nella tarda serata di ieri a Santa Maria del Cedro, nel Cosentino, una cittadina romena di 50 anni.

La donna, dopo aver imbracciato l’arma legalmente detenuta dal suo datore di lavoro, ha più volte minacciato di uccidere sia il pensionato che quanti hanno cercato di ricondurla alla ragione.

A fronteggiare l’esagitata sono stati i carabinieri della locale Stazione, della Compagnia di Scalea, del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza e del 14^ Battaglione Calabria.

La lunga trattativa, portata avanti da un maresciallo appositamente formato per affrontare negoziazioni, ha sortito i risultati sperati solo questa mattina, quando, intorno alle 8,30, la donna ha deciso di arrendersi aprendo la porta dell’abitazione.

Dopo essere stata assistita dal personale del 118 presente sul posto, la 50enne è stata condotta nella Stazione di Santa Maria del Cedro, dove è stata dichiarata in stato d’arresto per “sequestro di persona”, “resistenza a Pubblico Ufficiale” e “minaccia aggravata”.

Dai primi accertamenti sembrerebbe che alla base del gesto ci sia lo stato di forte stress psico-fisico della donna.

Pensionato 82enne segregato e maltrattato, in manette la badante romena

I carabinieri della Stazione di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa da gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta dalla locale Procura, nei confronti di una badante 52enne di nazionalità romena, accusata dei reati di lesioni personali aggravate, sequestro di persona, minaccia continuata, furto aggravato, tentata estorsione e maltrattamenti nei confronti di persona convivente.

Il provvedimento scaturisce da una celere ed accurata indagine svolta dai militari che ricostruisce un’agghiacciante storia di maltrattamenti e soprusi ai danni di un anziano 82enne, solo ed indifeso, affetto da gravi problemi di salute.

L’attività dei carabinieri ha avuto inizio la mattina dello scorso 22 novembre, quando una donna di origini bulgare ha segnalato, presso gli uffici della Caserma "P. Grippo", di aver appreso che un anziano era tenuto segregato in un appartamento in via della Repubblica.

Gli uomini dell'Arma si sono quindi recati presso l’abitazione indicata al fine di verificare la veridicità di quanto appreso.

Al loro ingresso in casa, hanno trovato l’anziano disteso su un lettino di fortuna posizionato in un angolo angusto della cucina, il quale alla vista del personale in divisa, con grande commozione, ha esclamato “Che dio vi aiuti, siete venuti a salvarmi!”.

Da quelle parole, esternate con profonda riconoscenza e sollievo, l’uomo ha iniziato il suo triste racconto, riferendo le angherie ed i soprusi subiti nell’ultimo mese, quando, a seguito di una caduta e privo di assistenza, era stato accompagnato a casa di quella che sarebbe dovuta essere la sua badante.

In particolare, il malcapitato ha riferito che la donna, con continue minacce e vessazioni, gli usava violenza fisica e verbale, proferendo ai suoi danni parole ingiuriose, sputandogli in viso, picchiandolo con pugni in testa e schiaffi sul viso.

L'uomo sarebbe stato anche minacciato di morte con un coltello.

La badante, inoltre, si era anche impossessata del suo bancomat e relativo codice pin ed  aveva prelevato, indebitamente, 3 mila e 500 euro, e pretendeva per la sua restituzione la consegna di 5 mila euro.

Per tutto il periodo in cui è stato segregato, all’uomo veniva dato pochissimo da mangiare, l’indispensabile per la sua sopravvivenza.

L’anziano, dopo l’intervento dei carabinieri è stato affidato alle cure di una famiglia cosentina.

In virtù dei riscontri effettuati, gli uomini dell'Arma hanno tratto in arresto la badante, la quale, al termine delle formalità di rito, è stata posta ai domiciliari. 

 

Badante addormenta un 87enne e svaligia la cassaforte

I carabinieri di Luzzi hanno tratto in arresto, per il reato di rapina impropria, una badante 49enne di nazionalità romena.

La donna è finita in manette in seguito alla segnalazione fatta dai familiari di un pensionato del luogo, che hanno denunciato un furto in casa del loro congiunto.

In particolare, dopo aver fatto addormentare l'87enne per il quale lavorava la badante si sarebbe impossessata delle chiavi della cassaforte ed avrebbe portato via 15.750 euro in contanti, oltre a vari monili in oro.

Prima di darsi alla fuga, la quarantanovenne avrebbe chiuso la vittima all’interno della camera da letto portando con sé le chiavi.

Sottoposta a perquisizione, la donna è stata trovata in possesso delle chiavi di casa, della cassaforte e della refurtiva, che è stata immediatamente recuperata e restituita all’anziano.

L’arrestata, al termine delle formalità di rito, è stata trattenuta presso le camera di sicurezza della Compagnia carabinieri di Rende, in attesa del processo per direttissima.

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Furti in casa di un anziano: denunciata la badante

E' sospettata di aver rubato oggetti nell'abitazione dell'anziano disabile presso cui svolgeva l'attività di badante una donna che è stata denunciata dall’Ufficio trattazione atti della Squadra Volante di Catanzaro. Le indagini sono state avviate in seguito ad un esposto presentato per fare luce sulla vicenda. Era stato il figlio ad assumere la donna, che risiede nel capoluogo, affinché provvedesse alle incombenze quotidiane del padre a cui, nel corso delle giornate lavorative, avrebbe sottratto gli averi. 

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Badante ubriaca picchia l'anziano che avrebbe dovuto accudire

Una badante polacca, di 49 anni, è stata arrestata dai Carabinieri della Compagnia di Scalea con l'accusa d'aver maltrattato l'anziano che avrebbe dovuto accudire. La donna, già nota alle forze dell'ordine, era stata assunta, tramite un'agenzia, da un ottantacinquenne di Scalea (CS). Secondo l'accusa, pare che la badante fosse solita maltrattare e minacciare l'anziano dopo aver abusato di sostanze alcoliche. Una situazione che si è ripetuta anche ieri pomeriggio quando, in evidente stato d'ebbrezza, avrebbe spintonato l'uomo fino a farlo cadere. Impaurito, dopo essersi rialzato, l'anziano si è chiuso in una stanza ed ha avvisato il 112. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha quindi portato all'arresto della donna.

 

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