Smantellata organizzazione dedita al traffico di beni archeologici calabresi

Dalle prime luci dell’alba, in Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Serbia è in corso una vasta operazione dei carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale che, con il coordinamento di Europol ed Eurojust, stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Crotone, nei confronti di 23 persone e contestuali attività di perquisizione nei confronti di altri 80 individui, di cui 4 domiciliati all’estero.

Al centro delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone, le attività di una holding criminale che, da tempo, gestiva un ingente traffico di beni archeologici provento di scavi clandestini in Calabria e destinati anche all’illecita esportazione all’estero.

Le indagini, avviate nel 2017, hanno permesso di recuperare numerosi reperti archeologici per un valore di diversi milioni di euro.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi, alle ore 10:30, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Crotone, alla presenza del procuratore della Repubblica.

Calabria: tesoro archeologico rinvenuto per caso in una stalla

Durante una perquisizione finalizzata alla ricerca di armi ed esplosivi, i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno scoperto un vero e proprio tesoro archeologico.

In un armadio posto in una stalla, i militari hanno, infatti, rinvenuto numerosi reperti archeologici, di pregevole fattura tra cui gioielli, monili in bronzo e vasellame decorato.

I reperti sono stati sequestrati e il possessore è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.

 

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Pubblicato il bando di inserimento lavorativo nel sistema calabrese dei beni archeologici e culturali

Sarà pubblicato sul BURC del 31 maggio ’16 il bando per l’inserimento lavorativo nei beni archeologici e culturali di 627 soggetti percettori di ammortizzatori sociali in deroga e disoccupati di lunga durata. Il bando è il risultato del protocollo siglato dal Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, dall’Assessore al lavoro Federica Roccisano e dal Direttore della Soprintendenza dei beni culturali calabrese Dott. Salvatore Patamia. "Con questo bando – dice l’Assessore Roccisano – ci rivolgiamo a due tipologie di disoccupati. In primo luogo ai disoccupati di lunga durata e percettori di ammortizzatori sociali in deroga, ma anche ai laureati e professionisti del settore della valorizzazione dei beni archeologici e culturali che avranno la possibilità di lavorare nella loro regione ed evitare così di andare via dalla Calabria. L’effetto di questo bando è molteplice: intendiamo infatti intervenire per la valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale calabrese e favorire la formazione e l’inclusione lavorativa dei disoccupati". Sarà possibile inviare le domande di partecipazione dopo 15 giorni dalla pubblicazione del bando nel BURC regionale. I termini di presentazione delle domande sono stati fissati per il 30 giugno prossimo. 

 

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