Il trentennale della caduta del muro di Berlino al centro di una tavola rotonda organizzata dall'Unical

"Cosa ha rappresentato il muro di Berlino? Perchè la sua caduta viene ricordata come un evento epocale che ha cambiato la storia del mondo?"

Questo il tema della tavola rotonda in programma per il trentennale del crollo del muro di Berlino, martedì 8 ottobre.

L'iniziativa che, a partire dalle 15,30, si svolgerà nella sala conferenze del Centro editoriale dell’Università della Calabria di Arcavacata di Rende, sarà caratterizzata da un approccio multidisplinare capace non solo di trattare l’argomento da un punto di vista storico, ma anche di ripercorrere le sue enormi implicazioni sociali, economiche e giuridiche.

Alla tavola rotonda, moderata da Francesco Kostner, responsabile Centro editoriale e librario Università della Calabria, prenderanno parte: Antonella Salomoni, docente di Storia contemporanea del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria; Katia Massara, docente di Storia contemporanea del dipartimento di Studi umanistici dell’ Università della Calabria; Vincenzo Antonino Bova, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria; Guerino D’Ignazio, docente di Diritto pubblico comparato del dipartimento di Scienze politiche e socialidell’Università della Calabria e Francesco Raniolo, docente di Scienza politica e direttore dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’ Università della Calabria. 

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Paura su un volo partito da Lamezia Terme: otto feriti, grave una donna

Paura su un volo impegnato sulla tratta Lamezia Terme - Berlino.

In fase d'atterraggio, un Airbus 319 della compagnia low-cost tedesca Eurowings è stato coinvolto da turbolenze che hanno provocato il ferimento di otto passeggeri, tra cui quello «grave» di una donna, che non versa in pericolo di vita.

La notizia è stata diffusa dall'agenzia tedesca Dpa, che non ha precisato la nazionalità dei feriti.

"Hanno fatto apologia del fascismo", la Germania nega la medaglia ai poliziotti che hanno fermato lo stragista di Berlino

Nessuna onorificenza a Cristian Movio e Luca Scatà, i due poliziotti che, a Sesto San Giovanni, hanno fermato e ucciso Anis Amri, l’autore della strage di Berlino.

 Secondo quanto riportato dalla Bild, ai due agenti la Germania avrebbe voluto consegnare una medaglia.

 A frenare la decisione di offrire un riconoscimento ai due poliziotti, la loro tendenza a fare “apologia del fascismo”.

Per il giornale tedesco, due ministri del Governo Merkel avrebbero escluso ogni tipo di premio.

Il tutto perché sui profili Facebook e Instagram Scatà aveva pubblicato una foto in cui faceva il saluto romano; una foto di Mussolini in cui lo definiva "tradito" e un post in occasione del 25 aprile in cui affermava di non festeggiare perché lui è "dalla parte di quella Italia, di quegli italiani, che non tradirono e non si arresero".

 Movio, dal canto suo, è accusato di aver condiviso alcuni post da siti anti-immigrati e di aver pubblicato una foto di una bottiglia di Coca-Cola con scritto il nome di Adolf.

 

Berlino, strage al mercato di Natale: arrestato un tunisino in contatto con Amri

Un 40enne di origine tunisina è stato arrestato a Berlino nell'ambito delle indagini sull'attentato, compiuto lo scorso 19 dicembre al mercatino di Natale da Anis Amri, costato la vita a dodici persone,

La notizia riportata dall'agenzia tedesca Dpa è stata confermata dalla Procura generale.

L'uomo fermato dalla polizia è sospettato di essere "un presunto contatto" di Amri. Il suo "numero di telefono era nello smartphone" dell'attentatore.

Secondo gli investigatori il 40enne potrebbe essere direttamente coinvolto nell'attacco terroristico compiuto al mercatino di Natale.

Berlino: Fabrizia Di Lorenzo è morta nell'attentato di lunedì

Il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Angelino Alfano, ha confermato la morte di Fabrizia Di Lorenzo la 31enne originaria di Sulmona, in Abruzzo di cui non si erano avute più notizie dopo l'attentato terroristico di lunedì scorso a Berlino.

"La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai - ha scritto Angelino Alfano in una nota - c'è la certezza che, fra le vittime, c'è l'italiana Fabrizia Di Lorenzo".  "Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l'immenso dolore", ha concluso il responsabile della Farnesina.

Dopo la conferma della morte della giovane, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha twittato: "L'Italia ricorda Fabrizia Di Lorenzo, cittadina esemplare uccisa dai terroristi. Il Paese si unisce commosso al dolore della famiglia". 

Cordoglio è stato espresso anche da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale in un comunicato ha dichiarato: "La notizia della identificazione di Fabrizia Di Lorenzo tra le vittime della strage di Berlino conferma i peggiori timori dei giorni scorsi. Il dolore per la sua morte è grande. Ancora una volta una nostra giovane connazionale rimane, all'estero, vittima della insensata ed esecrabile violenza del terrorismo. Esprimo ai genitori e al fratello di Fabrizia la solidarietà e la vicinanza di tutto il nostro Paese". 

Dopo aver conseguito la laurea triennale in Mediazione linguistico-culturale alla Sapienza di Roma e la magistrale all'Alma Mater di Bologna, Fabrizia Di Lorenzo si era trasferita a Berlino dove lavorava per un'azienda di trasporti.

Berlino, strage in un mercatino di Natale

Strage in un mercatino di Natale a Berlino dove, un tir con due persone a bordo è stato scagliato sulla folla che popolava la frequentatissima Kurfuerstendamm, la via principale dello shopping.

 Secondo una prima ricostruzione fornita dall’emittente N24, il camion sarebbe arrivato provenendo dalla stazione di ferrovia e metropolitana «Zoologischer Garten». Il tutto è accaduto intorno alle 20.

Il bilancio della tragedia parla di dodici morti ed oltre 50 feriti. A compiere la mattanza potrebbe essere stato un terrorista islamico. Un uomo di nazionalità polacca è stato trovato morto sul camion, mentre s'ipotizza che alla guida ci fosse un pachistano o un afgano.

il tir, di proprietà di una ditta di trasporti che ha sede a Danzica, in Polonia, era partito dall'Italia con un carico di ponteggi in acciaio. Il sospetto è che il mezzo sia stato rubato durante il viaggio.

Pochi giorni fa, era stato fermato un 12enne di origine irachena che aveva collocato una bomba, fortunatamente inesplosa, in un mercatino natalizio di una cittina della germania centromeridionale

Le modalità seguite per compiere l'attacco di questa sera, ricordano inevitabilmente l’attentato compiuto il 14 luglio scorso a Nizza, quando 86 persone furono uccise da un mezzo pesante guidato da un estremista musulmano di origine tunisina.

Isis: preparavano attentato a Berlino, 3 algerini arrestati in Germania

Tre persone di origine algerina sono state arrestate, oggi in Germania, con l'accusa di pianificare un attentato a Berlino. Gli arresti sono stati eseguiti nell'ambito di una vasta operazione antiterrorismo condotta dalla polizia. A darne notizia, le autorità tedesche secondo le quali i tre presunti terroristi avrebbero voluto colpire il Checkpoint Charlie. Per il giornale Bild, invece, obiettivo dell'attacco avrebbe dovuto essere l'Alexanderplatz. Uno degli arrestati era ospite in un centro per rifugiati di Attendorn, non lontano da Colonia. L'arresto è scattato su mandato delle autorità algerine. L'uomo è accusato di aver combattuto in Siria e di essere affiliato allo Stato Islamico. La mente dell'attività terroristica sarebbe un gruppo di dirigenti dell'Isis che attualmente opera in Siria. Si tratterebbe delle stesse persone che hanno ideato anche gli attentati dello scorso novembre a Parigi.

Bomba atomica Usa su Berlino, Leningrado e Mosca in caso di Guerra con l'Urss

Da documenti appena declassificati dal National Security Archive emergono i piani d'attacco Statunitensi nel caso di guerra contro l'Unione Sovietica. Dal rapporto in cui e` delineata la strategia nucleare americana emerge una lunga lista di obiettivi sia militari che civili da colpire con ordigni nucleari. Lo studio, il cui nome e` Strategic Air Command Atomic Weapons, e` stato redatto nel 1956 e consegnato nel 1959. Nelle 800 pagine che compongono il piano d`azione, e`prevista la distruzione sistematica di 1100 aeroporti e 1200 centri abitati suddivisi in ordine di valore strategico. Tra i centri urbani ad altissima priorità colpiti con bombe all’idrogeno ci sarebbe stata anche Berlino. Tuttavia, in cima alla lista delle citta` da bombardate ci sarebbero state  Mosca e Leningrado perche`ritenute "strategicamente fondamentali con le loro basi aeree ed infrastrutture. Mosca - si legge nel rapporto - è un obiettivo ad altissima priorità per l’intera linea di comando del blocco sovietico. Leningrado è fondamentale nell’asset dell’URSS”

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