Dieci chili di droga in auto: 2 giovani arrestati dopo inseguimento di 15 km

Nel pomeriggio di ieri, due persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato, per detenzione di stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taurianova e della Stazione CC di Cinquefrondi, coadiuvati dai militari della Stazione di Melicucco. Tutto è iniziato alle 17.30 circa, allorquando una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taurianova stava eseguendo un posto di controllo lungo la Strada di Grande Collegamento Ionio–Tirreno, all’uscita della galleria Limina, in direzione di Rosarno. Considerato che l'arteria è notoriamente teatro dei traffici illeciti che si snodano tra l’area ionica e quella tirrenica, i militari hanno subito notato l’andatura sospetta di un’Audi A3, ed intimato l’alt. Sebbene l’autovettura avesse inizialmente rallentato, lasciando intendere che stesse per fermarsi, non appena ha raggiunto i militari, ha ripreso improvvisamente la sua marcia e si è data a folle fuga in direzione di Rosarno. A quel punto ne è nato subito un concitato inseguimento, protrattosi a forte velocità per circa 15 km., durante il quale sono state allertate ed impiegate anche le altre pattuglie presenti nella zona per mettere in atto una manovra che costringesse l’auto in fuga a fermarsi. La pericolosa fuga è terminata solo poco prima dello svincolo di Contrada San Fili di Melicucco, dove nel frattempo era già intervenuta in ausilio anche una pattuglia della locale Stazione CC, per l’attuazione di un altro blocco stradale.  La successiva perquisizione del mezzo ha consentito così di rinvenire quasi 10 chilogrammi di marijuana, che giustificavano la folle fuga del mezzo. Nella circostanza sono stati, infatti, tratti in arresto i due occupanti, un uomo ed una donna entrambi originari del vibonese, il 27enne M.D. e la 25enne L.S., successivamente associati presso le Case Circondariali di Palmi e Reggio Calabria.

 

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Incastrato dalla radiografia: arrestato nel Vibonese un ragazzo che aveva fornito false generalità

Per l’ennesima volta ha fornito generalità false ai Carabinieri ed è per questo che è stato arrestato con l’accusa di false generalità fornite ad un pubblico ufficiale sulla propria identità personale. È accaduto a Briatico dove un cittadino del Ghana H.J. nel corso di un controllo eseguito dai Carabinieri della locale Stazione ha fornito generalità diverse rispetto a quelle declinate all’atto dell’identificazione all’ingresso in Italia. Il giovane, che aveva dichiarato di avere un’età di 17 anni, sottoposto all’esame radiografico, è stato invece riscontrato avere un’età ossea ricompresa tra i 20 e i 23 anni. In virtù delle violazioni di legge riscontrate il giovane è stato tratto in arresto e tradotto agli arresti domiciliari presso la struttura ricettiva "Oasi" di Briatico dove attenderà le determinazioni dell’autorità giudiziaria. 

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Scoperta piantagione di canapa indiana in un appartamento estivo del Vibonese

La Squadra Mobile di Vibo Valentia ha svolto un servizio finalizzato alla repressione dei reati e del consumo di sostanze stupefacenti a Briatico in località Punta Safò, nei pressi del residence "Baia Safò", in quanto era stato accertato che all'interno di una delle abitazioni, normalmente utilizzate nel periodo estivo, era stato installato un impianto di luci ed irrigazione per la coltivazione "indoor" di cannabis indica. Il personale della Squadra Mobile, fatta irruzione all'interno dell'abitazione, ha rinvenuto 287 piante di cannabis alte circa 1,20 metri ed un sistema di luci collegato abusivamente alla rete elettrica, motivo per il quale è stato richiesto l'intervento di una squadra dell'Enel per procedere al distacco. L'irrigazione era stata concepita con un sistema a "trasudamento", mediante l'apposizione di stracci in prossimità delle fessure delle porte ed allagamento del pavimento dell'appartamento dal cui bagno erano stati asportati i sanitari per creare un sistema di scolo. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. In particolare, come disposto dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, la piantagione è stata distrutta sul posto, ad eccezione di un campione che è stato prelevato per le analisi di rito. L'appartamento, notevolmente danneggiato, su indicazione  del proprietario, abitante in un'altra località e risultato del tutto estraneo ai fatti, è stato affidato a persona di fiducia da lui stesso indicata. Sono in corso indagini della Squadra Mobile finalizzate all'individuazione dei responsabili dell'illecita coltivazione. 

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Minori extracomunitari distruggono un hotel nel Vibonese: 4 arresti e 2 denunce

Attimi di tensione ieri presso l’Hotel Torre Sant’Irene, struttura alberghiera destinata ad ospitare minori extracomunitari non accompagnati, dove gli ospiti, circa una sessantina, hanno inscenato un’azione di protesta che è andata avanti per tutto il giorno. Tutto è iniziato alle 13 allorquando uno degli operatori dell’associazione Monteleone Civile ha fatto pervenire una richiesta d’intervento alla centrale operativa dei Carabinieri segnalando che gli ospiti avevano immotivatamente iniziato a distruggere la hall e gli arredi dell’albergo. Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma hanno constatato una situazione alquanto tesa: gli extracomunitari, lamentando asseriti ritardi nei pagamenti loro spettanti, avevano dapprima letteralmente distrutto la hall dell’albergo con calci e pietre e successivamente danneggiato a calci la navetta utilizzata dall’associazione Montelone per i loro spostamenti. Alla vista dei Carabinieri un gruppo di sei cittadini extracomunitari, visibilmente infastiditi ed alterati, e appoggiati dalla quasi totalità degli ospiti,  hanno iniziato ad inveire nei confronti dei militari dell'Arma spintonandoli più volte e facendoli oggetto, a più riprese, di lancio di pietre, così impedendo le operazioni di identificazione. Nel corso delle operazioni finalizzate ad isolare il gruppo di facinorosi uno dei Carabinieri è stato colpito al volto con uno schiaffo e con un calcio alla gamba da uno dei componenti del gruppo riportando lesioni guaribili in un paio di giorni. Solo dopo l’intervento del personale della Compagnia speciale del Gruppo Operativo "Calabria" di Vibo Valentia in tenuta antisommossa la situazione è ritornata alla calma riuscendo ad accompagnare i soggetti presso gli uffici del Comando provinciale. A seguito delle operazioni di identificazione e fotosegnalamento i soggetti sono stati condotti presso l’ospedale di Vibo e sottoposti ad accertamento radiografico finalizzato all’accertamento dell’età ossea. Quattro dei sei soggetti, che all’atto dello sbarco avevano dichiarato di essere minorenni, sono stati smentiti dall’accertamento sanitario: tutti infatti presentavano un’età ossea superiore ai 19 anni. Per loro Samba Kebe, Seyni Sane, Lamine Barro, tutti di nazionalità senegalese  e  Aminu Halid, originario del Benin, sono scattate le manette. Dovranno rispondere dei reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e false dichiarazioni sulla propria identità personale. Per gli altri due soggetti minori, uno dei quali giunto in caserma ha dato in escandescenza ed è stato sottoposto a TSO da parte di personale medico, è scattata la denuncia per i medesimi reati alla Procura della Repubblica dei minorenni. Uno dei responsabili della struttura, aggredito dal gruppo dei facinorosi, ha riportato lesioni al torace e al volto guaribili in 5 giorni. 

 

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Data alle fiamme l'auto di un dipendente comunale nel Vibonese

I Carabinieri hanno avviato le indagini su un incendio doloso che ha avvolto fra le fiamme un'Audi A3 appartenente al 48enne G.C., tecnico in servizio presso il Comune. L'episodio è avvenuto a Santa Domenica di Ricadi. L'automobile si trovava la davanti casa del dipendente pubblico. 

Incendiati nel Vibonese 14 automezzi in un'officina

Ignoti hanno incendiato quattordici automezzi che erano in sosta nel cortile di un'autofficina ubicata nella frazione Mandaradoni, a Briatico. I Vigili del Fuoco intervenuti hanno spento il rogo che ha pesantemente danneggiato automobili, camion e furgoni. I Carabinieri, diretti dal Capitano Diego Berlingieri, dopo che il titolare dell'autofficina, il 46enne G.G., ha denunciato l'accaduto, si sono attivati per indagare sulla vicenda ed hanno effettuato i primi accertamenti da cui è emerso che si è trattato di un atto doloso.  

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E' morto il carabiniere rimasto vittima di un incidente stradale a Briatico

Tre settimane di lotta per la vita all'interno del reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale di Vibo Valentia, ma durante la prima notte dell'anno il triste epilogo. E' spirato Luca Nigro, carabiniere 33enne nato a San Benedetto Ullano, in provincia di Cosenza che ventuno giorni addietro era stato vittima di un incidente stradale mentre a bordo della sua autovettura transitava davanti al cimitero di Briatico. Si era schiantato proprio contro il muro di cinta del camposanto. A causare l'improvviso scontro un'ischemia che aveva colpito il giovane militare. Luca Nigro era sposato ed aveva due figli, rispettivamente di tre anni e due mesi. 

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Esemplare di Argonauta trovato sulla spiaggia di Briatico

Stamattina un geologo, Giuseppe Borrello, durante una passeggiata sulla spiaggia di Briatico, in provincia di Vibo Valentia, si è imbattuto in un Argonauta. Si tratta di un esemplare appartenente al genere dei molluschi ed abita le profondità marine. Tra i cibi preferiti dal pesce spada, l'Argonauta ha la peculiarità di essere soggetto a dimorfismo sessuale: i maschi non sono lunghi più di un centimetro, le femmine, al contrario, possono arrivare a misurare venti centimetri. 

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