Cadaveri trovati in Calabria: arriva la conferma del Dna, sono padre e figlio

Sono terminati gli accertamenti biologici effettuati dai carabinieri del Ris di Messina sui due cadaveri rinvenuti in un dirupo in località Scala di Mesoraca (Kr), il 4 settembre scorso.

L’analisi del Dna non lascia dubbi: si tratta di Rosario e Salvatore Manfreda, padre e figlio, scomparsi il giorno di Pasqua 2019.

Si chiude quindi il cerchio sulle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Crotone, coordinate dalla locale Procura della Repubblica che hanno portato all’arresto di Pasquale e Salvatore Manuel Buonvicino e di Pietro Lavigna. 

I primi due, tuttora detenuti, sono accusati del duplice omicidio, mentre Lavigna della sola soppressione dei cadaveri.

Il pm titolare del fascicolo ha già disposto la restituzione delle salme ai familiari.

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Calabria, due cadaveri in avanzato stato di decomposizione rinvenuti in un burrone

Macabro ritrovamento in località Scala, a Mesoraca (Kr), dove questa mattina sono stati rinvenuti due cadaveri.

Ad essere rinvenuto per primo è stato il corpo senza vita di un uomo dall’apparente età di 30/40 anni.

Una volta giunti sul posto ed avviate le attività di rito, i carabinieri della locale Stazione e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Crotone, poco distante dal cadavere, hanno trovato un sacco con all’interno un secondo corpo in avanzato stato di decomposizione.

I resti sono stati trasferiti presso l’obitorio dell’ospedale di Crotone per essere sottoposti ad esame autoptico.

I militari della Compagnia di Petilia e del Comando provinciale di Crotone hanno avviato le indagini per cercare di dare un’identità alle vittime.

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