Depurazione e balneazione delle acque in Calabria, Ferrara (M5s): “Arpacal segnala punti non conformi ma dalla Regione nessun segnale risolutivo”

«Gli allarmi che lancia Arpacal circa la non conformità delle acque in alcuni punti della costa calabrese riapre, alle porte della stagione estiva, tutti i miei interrogativi sulla questione della (mala)depurazione».

Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle, interviene ancora una volta sulla scarsa qualità del mare calabrese.

«È di ieri l’ennesimo bollettino di Arpacal – continua l’europarlamentare pentastellata – in cui si segnalavano due punti non conformi rispetto ai parametri previsti dal decreto legislativo 116 del 2008 nei comuni di Praia a Mare e Scalea, cittadine del tirreno cosentino ad alta densità turistica nella stagione estiva. Nei giorni scorsi Arpacal segnalava ulteriori difformità anche a Crotone (500 m a sud fiume Neto), Brancaleone, San Lucido, Pizzo, Fuscaldo e di nuovo Praia a Mare. Ancora prima il bollino nero era stato riservato a Belvedere, Corigliano, Villapiana, Amantea, Cassano e Paola». Per questi ultimi Comuni i campionamenti suppletivi - per iter si eseguono a pochi giorni dal primo prelievo - avevano dato poi esito positivo. 

«Con quale credibilità – continua la Ferrara- il governatore Oliverio dibatte di turismo e sviluppo in Calabria quando, a distanza di anni e diversi milioni di euro stanziati – dai primi anni del 2000 ad oggi oltre un miliardo di euro è stato destinato al comparto - sulla depurazione nulla è stato fatto. Il MoVimento 5 Stelle, seppur non presente in Consiglio regionale è riuscito, attraverso una petizione a portare la questione fino a Bruxelles, inoltre sono tantissime le interrogazioni parlamentari da me inoltrate alla Commissione per cercare una risoluzione al problema. Ebbene i cittadini calabresi rimangono ancora una volta in attesa, in attesa del sollecito formale che il Parlamento europeo deve inviare ad Oliverio affinché ponga in essere le dovute azioni per far fronte alle problematiche evidenziate nella petizione. In attesa che il finanziamento di 260 milioni di euro annunciato a febbraio dal presidente della Regione Calabria passi dallo stato di propaganda elettorale all’effettivo stanziamento e quindi alle opere di risanamento delle criticità. Nel frattempo, basandomi sulle informazioni diramate dal portale della Regione e non avendo altre informazioni dai canali istituzionali calabresi ho chiesto alla Commissione se è a conoscenza del cronoprogramma dettagliato di tale investimento e se lo ritiene risolutivo delle problematiche depurative degli agglomerati calabresi coinvolti nella procedura d’infrazione 2014/2059.

Non voglio essere disfattista, siamo alle porte della stagione estiva e per molti piccoli imprenditori questo è il momento della promozione ed è loro interesse pretendere un mare pulito. Ma la realtà dei fatti purtroppo ci pone di fronte ad una situazione critica ed i responsabili sono anche tutti quegli amministratori locali, di destra e sinistra, che negli anni hanno sottovalutato il problema. A Reggio Calabria, in 11 punti permane il divieto di balneazione per il quarto anno consecutivo e si rischia il divieto definitivo, non va meglio a Praia a Mare – conclude l’europarlamentare - dove Arpacal ha segnalato il divieto temporaneo di balneazione in punti in cui vigeva già lo scorso anno». 

Taglio dei privilegi al Consiglio regionale della Calabria, al via la raccolta firme

Dalle 11.00 di oggi, sabato 26 maggio, prenderà il via la raccolta delle 5 mila firme necessarie per presentare al Consiglio regionale della Calabria la proposta di legge "Taglio ai privilegi" del MoVimento 5 stelle. 

Presso il gazebo allestito in via Rossini, a Rende il deputato Alessandro Melicchio primo firmatario, i deputati Anna Laura Orrico, Massimo Misiti e l'eurodeputata Laura Ferrara illustreranno alla stampa i contenuti della proposta di legge che permetterà il taglio di circa 4 milioni di euro all'anno dai costi della politica calabrese.

 

Scossa di terremoto davanti alla costa calabrese

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è stato rilevato dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, al largo della costa calabrese.

Il sisma è stato registrato alle 2:01 della notte scorsa, in un tratto del mar Tirreno compreso tra Cetraro e Scalea, nel cosentino.

L'ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 274 chilometri.

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Rifiuti: ecco i Comuni calabresi che non hanno inviato le schede per il Report annuale

Sono 272, su un totale di 409 e pari al 66,5%, i Comuni calabresi che hanno trasmesso all’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) i dati sui quantitativi di raccolta differenziata e rifiuti urbani prodotti nel 2017. Il termine fissato dalla Regione nel Regolamento sulla trasmissione dei dati, infatti, era per lo scorso 5 maggio.

E’ quella di Reggio Calabria la provincia che ha ancora il maggior numero di comuni “ritardatari” nella trasmissione dei dati, sia in valore assoluto e sia percentuale. Sono, infatti, 51 su 97 i municipi reggini (52,58%) a non aver inviato affatto la documentazione richiesta dall’Arpacal. Segue la provincia di Cosenza (41 comuni sinora assenti su 153 pari al 26,45%), quella di Catanzaro (22 assenti su 80, pari a 27,5%), Vibo Valentia (15 assenti su 50, pari a 30%) e Crotone ( 8 assenti su 27, pari a 29,63%).

Si ricorda, infine, che una volta completato, il Report – realizzato dal Dr. Clemente Migliorino, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso il Centro regionale di coordinamento Controlli Ambientali e Rischi della Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dott. Fabrizio Trapuzzano –  sarà  inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.

Ecco l'elenco dei Comuni calabresi che non hanno ancora trasmesso la scheda dati all'Arpacal.

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

AGNANA CALABRA, ANTONIMINA, ARDORE, BAGALADI, BAGNARA CALABRA, BOVA MARINA, BRANCALEONE, CAMINI, CANOLO, CARAFFA DEL BIANCO, CARDETO, CARERI, CASIGNANA, CAULONIA, CIMINA', FIUMARA, GERACE, GIFFONE, GROTTERIA, LOCRI, MARINA DI GIOIOSA IONICA, MARTONE, MOLOCHIO, MONASTERACE, OPPIDO MAMERTINA, PALIZZI, PALMI, PAZZANO, PLACANICA, PORTIGLIOLA, REGGIO CALABRIA, RIZZICONI, ROCCAFORTE DEL GRECO, SANTO STEFANO IN ASPROMONTE, SANT'ALESSIO IN ASPROMONTE, SAN LORENZO, SAN ROBERTO, SAMO, SAN FERDINANDO, SAN GIOVANNI DI GERACE, SAN LUCA, SAN PIETRO DI CARIDA', SAN PROCOPIO, SANT'AGATA DEL BIANCO, SCILLA, SEMINARA, SERRATA, STIGNANO, STILO, TAURIANOVA, VILLA SAN GIOVANNI

PROVINCIA DI COSENZA

ACRI, AIETA, ALBIDONA, AMENDOLARA, BELMONTE CALABRO, CALOVETO, CANNA, CAROLEI, CASOLE BRUZIO, CASTROREGIO, CERZETO, CROSIA, FALCONARA ALBANESE, FIGLINE VIGLIATURO , FIRMO, FIUMEFREDDO BRUZIO, LAPPANO, LATTARICO, MARANO MARCHESATO, PANETTIERI, PAPASIDERO, PEDACE, PLATACI, ROGGIANO GRAVINA, ROGLIANO, ROSETO CAPO SPULICO, SAN LUCIDO, SAN NICOLA ARCELLA, SAN VINCENZO LA COSTA, SANGINETO, SANTA MARIA DEL CEDRO, SANTA SOFIA D'EPIRO, SANTO STEFANO DI ROGLIANO, SANT'AGATA D'ESARO, SERRA PEDACE, SPEZZANO PICCOLO, TARSIA, TRENTA, VERBICARO, VILLAPIANA, ZUMPANO

PROVINCIA DI CATANZARO

BELCASTRO, BOTRICELLO, CARDINALE, CARLOPOLI, CURINGA, FALERNA, GAGLIATO, GIRIFALCO, LAMEZIA TERME, MARCEDUSA, MARCELLINARA, MARTIRANO, MARTIRANO LOMBARDO, NOCERA TERINESE, PETRIZZI, PLATANIA, SAN PIETRO APOSTOLO, SATRIANO, SERSALE, SETTINGIANO, SOVERATO, TAVERNA

PROVINCIA DI VIBO VALENTIA

BRIATICO, CESSANITI, DASÀ, FRANCICA, JOPPOLO, LIMBADI, NARDODIPACE, NICOTERA, RICADI, SAN COSTANTINO CALABRO, SAN NICOLA DA CRISSA, SORIANELLO, SPADOLA, VAZZANO, ZACCANOPOLI

PROVINCIA DI CROTONE

CERENZIA, CIRO' MARINA, MELISSA, PALLAGORIO, PETILIA POLICASTRO, ROCCABERNARDA, SCANDALE, STRONGOLI.

 

 

L’appello di Federalberghi Vibo Valentia alla Regione: "Ci manca un assessorato al Turismo"

La scelta dell’esecutivo regionale di non dotarsi di un assessorato con delega al Turismo non è stata presa bene da Federalberghi Vibo Valentia, provocando un «sentimento di irritazione e frustrazione in seno all’associazione».

L’assenza di un incarico così delicato per una regione a vocazione turistica dimostrerebbe una tendenza a rinchiudersi in se stessi «dietro logiche di potere e spartizione di poltrone che nulla hanno a che fare con la reale e concreta azione amministrativa che dovrebbe essere la regola in un governo regionale». Un atteggiamento che denoterebbe incapacità di comprendere le reali esigenze del territorio, la cui economia si basa sul turismo.

La situazione va inserita in un contesto più ampio e, per Federalberghi, riguarda gli uffici pubblici, gestiti da «dirigenti privi di ogni forma di preparazione necessaria per guidarli in maniera efficace». Questo «stato di degrado amministrativo» riguarderebbe, inoltre, «tanto la parte politica tanto quanto quella della pubblica amministrazione».

Gli imprenditori turistici, dunque, si sentono privi di sostegno da parte della Regione, a fronte degli sforzi compiuti, tesi a contribuire alla salvaguardia di migliaia di posti di lavoro e al rilancio del comparto, che a livello regionale ha «registrato - sostiene ancora l’associazione - numeri estremamente positivi nel passato biennio e sembra sia addirittura in crescita sul 2018».

Per Federalberghi manca un piano programmatico «che permetta una crescita strutturale del settore» e ciò comporta che dopo tre anni di governo «neanche una delle criticità sottolineate sia stata risolta». I rappresentanti del comparto, inoltre, nonostante la disponibilità mostrata alle istituzioni, non si sentono coinvolti e non hanno trovato riscontro ai progetti avanzati e da sviluppare in collaborazione della Regione e dei principali attori del comparto turistico regionale, quali la SaCal, Trenitalia, ed il Dipartimento del Turismo regionale. Federalberghi individua infatti in viabilità e trasporti una problematica che limita lo sviluppo della Calabria.

Tutto ciò ha fatto insorgere la sezione vibonese, che ricorda come «le sfide che ci attendono si fanno sempre più complicate, la concorrenza aumenta costantemente ed il tasso di preparazione e competenze richieste in alcune posizioni si fa sempre più alto». Pertanto, al settore serve un assessorato a «disposizione di chi opera nel turismo» e con «capacità di lavorare e pianificare strategie di sviluppo che portino la risoluzione strutturale delle enormi problematiche presenti sul territorio», piuttosto che un governatore con delega che non «sembra abbia alcun tipo di competenza in merito».

Fedarlberghi ritiene non «ammissibile rimaner inermi davanti al continuo sperpero di risorse pubbliche per azioni totalmente inutili di pseudo promozione territoriale in ambito turistico, che hanno il semplice e banale scopo di andare a foraggiare il sistema clientelare che tanto male ha fatto e continua a fare a questa terra». L’associazione, in ultima istanza, chiede risposte da parte del Governatore, promettendo da parte sua un atteggiamento collaborativo e propositivo.

 

Forza Italia riorganizza il coordinamento regionale calabrese. Tra i nuovi vice-coordinatori c'é anche il vibonese Mangialavori

"Si riorganizza il Coordinamento regionale di Forza Italia in Calabria. 
Nuovi vice-coordinatori del partito sono il Sen. Giuseppe Mangialavori, l'On. Roberto Occhiuto, il Sen. Marco Siclari, l’On. Domenico Tallini e l'On. Maria Tripodi.
Tutti gli incarichi precedentemente conferiti dal coordinamento regionale e dai coordinatori provinciali e locali sono azzerati.
Fanno parte del coordinamento regionale i parlamentari, i consiglieri regionali, i responsabili di settore che saranno nominati ed i Sindaci delle città Capoluogo.
Entro 15 giorni verrà costituita dal Coordinatore regionale l’Assemblea Regionale di FI, composta da 32 membri ed entro 30 giorni, su proposta dei coordinatori provinciali, il coordinatore regionale On. Jole Santelli nominerà le Assemblee Provinciali.
 
Inoltre, in accordo con il responsabile organizzativo nazionale di FI, l'On. Gregorio Fontana, l'On.Francesco Cannizzaro viene nominato nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia a Reggio Calabria."
 
E' quanto si legge in una nota diffusa da Forza Italia - Calabria

 

Superenalotto: due vincite in Calabria, una nel Vibonese

La dea bendata fa tappa in Calabria è regala due 5 da 33 mila euro ciascuno, al Superenalotto.

Le schedine vincenti sono state giocate in un bar di Parghelia, in provincia di Vibo Valentia ed in una ricevitoria di Tiriolo, nel catanzarese.

Il montepremi per chi centrerà la sestina secca sale, ora, a 38,4 milioni di euro.

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Consorzi di bonifica, Laura Ferrara (M5S): "aspettiamo da un anno la risposta della Regione" 

«La notizia degli aumenti riguardanti avvisi e cartelle di pagamento dei Consorzi di bonifica non fa altro che esasperare una situazione di forte crisi in cui le ragioni dei cittadini vengono calpestate dalle istituzioni regionali».

Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 stelle, ritorna sull'illegittimità dei tributi consortili a fronte di un mancato beneficio da parte dei contribuenti.

«La nostra proposta di un tavolo istituzionale giace già da un anno sulle scrivanie del presidente Oliverio, dell'assessore Mauro D'Acri e delle associazioni di categoria che ruotano attorno ai Consorzi di Bonifica. Avevamo inviato le nostre proposte per correggere il sistema di imposizione dei Consorzi ovvero modificare prima la L.R. 11/2003 e successivamente riscrivere i piani di classifica del 2014 per adeguarli alle modifiche, individuando le aree che non traggono uno specifico e diretto beneficio dalla bonifica per escluderle dalla contribuenza. È fondamentale ricordare che sono state presentate due proposte di legge di iniziativa popolare, una delle  quali sostenuta da 8000 firme. Insabbiate e sostituite da un testo normativo del consigliere delegato all'agricoltura D’Acri, diventato Legge regionale (la n. 13/2017) approvato contestualmente ai piani di classifica nel mese di maggio 2017. Una soluzione mal digerita anche dai Comitati. I piani di classifica avrebbero dovuto creare le condizioni per una giusta corresponsione fra tributi e benefici effettivi e invece la situazione rimane immutata. Nel frattempo le Commissioni tributarie continuano ad accogliere i numerosi ricorsi presentati dai cittadini. Vi sono persino Comuni che pagano avvocati ai propri concittadini per presentare ricorsi collettivi puntualmente accolti. La Regione continua ad ignorare gli input che arrivano dall'esterno, da cittadini stanchi di vessazioni e ingiustizie, con i paraocchi porta avanti iniziative che non modificano lo stato delle cose. Non rimane che sollecitare ancora una volta l'istituzione del tavolo tecnico – conclude la Ferrara – in attesa che qualcuno dalla Cittadella voglia per una volta ascoltare le ragioni dei cittadini».

 

 

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