Calabria: le fiamme fanno due morti, uno nel vibonese

Due persone hanno perso la vita in Calabria a causa degli incendi che stanno martoriando la regione.

A Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia, Antonio Purita, di 68 anni è morto mentre cercava di sottrarre alle fiamme il suo uliveto.

L'uomo è soffocato a causa del fumo ed è finito in un fosso.

Il cadavere carbonizzato è stato rinvenuto dai familiari dell'uomo che, preoccupati per non averlo visto rincasare, sono andati a cercarlo,

Sorte analoga è toccata al 61enne Mariano Pizzuti, morto mentre cercava di spegnere l'incenduo divampato in un terreno di sua proprietà a San Benedetto, frazione di San Pietro Guarano, in provincia di Cosenza.

 

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Politiche migratorie, Bordini (Mns): "Governo Regionale totalmente inadeguato"

Riceviamo e pubblichiamo

"E’ un’estate torrida fatta di roghi dirompenti in grado di generare inquietudine, quella stessa  trepidazione generata dalla desolante immagine di flussi umani in arrivo sulle nostre spiagge. Nonostante il Governo abbia tentato a più riprese di contenere il fenomeno siglando accordi, organizzando vertici, nulla sembra poter arrestare la valanga umana. I numeri degli sbarchi di migranti economici e richiedenti asilo o rifugiati, dall'inizio dell'anno ad oggi, contano 85.200 persone in Italia, quasi il 10 % in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Le attuali politiche umanitarie e solidali hanno assunto una valenza economica ormai consolidata e questo anche in Calabria ha dato e dà i suoi frutti! Già il Governo Renzi ha mercanteggiato con i partner europei e pur di garantirsi una maggiore flessibilità sui conti pubblici, in cambio, ha offerto accoglienza unilaterale dei migranti. Tradotto: più soldi a patto che l’emergenza profughi fosse nelle mani della sola Italia. Con questa politica, l’unico risultato ottenuto è sotto gli occhi di tutti, il traffico di migranti è stato concentrato solo nel Mediterraneo.

Il dibattito di queste ore, quindi, ci riguarda da vicino considerato che il 25% di profughi giunge nel continente attraverso i porti calabresi, in particolare Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone. Tralasciando le questioni di interesse internazionale e osservando quanto sta accadendo a livello regionale, non si può non evidenziare lo spaccato affaristico venutosi a determinare nell’ultimo triennio attorno all’emergenza migranti. Il caos dettato dalle continue emergenze, gli ingenti finanziamenti messi a disposizione, hanno generato un nuovo business. Dietro le strutture operative di protezione, siano esse CARA, CAS, Hot spot, SPRAR, si muove il mondo caritatevole dei volontari, delle associazioni, delle cooperative sociali e delle fondazioni religiose che, in tempi di penuria e crisi del welfare, stanno riversando tutte le loro attenzioni a questo nuovo comparto, la fabbrica dei clandestini! Guarda caso molte sono le cooperative sociali anche di nuova costituzione, nate attorno ai rifugiati sulla base di semplici autocertificazioni. Le banche dati ministeriali contano ventimila enti che si occupano di immigrazione! Vero è che, negli ultimi tempi, viste le bacchettate dell’Europa in materia di gestione dell’accoglienza dei migranti, le istituzioni locali, se prima per prassi affidavano direttamente al mondo del volontariato parte della gestione dei servizi, hanno optato per una maggiore trasparenza, affidandosi a procedure di evidenza pubblica svolte in base al dettato normativo per l’individuazione dei soggetti gestori. Qualcosa però non funziona, se nonostante ciò, il sistema non risponde efficacemente. Sarebbe ora che chi di dovere cominciasse ad interrogarsi su quali interessi si celano dietro la retorica umanitaria e buonista, sui controlli da effettuare sulle strutture e su chi le gestisce.

La politica ed i parlamentari calabresi come stanno intervenendo sulla questione? Il Governo Regionale totalmente inadeguato, non prende posizione neanche rispetto al grave disagio dei calabresi costretti a subire l’onta delle politiche umanitarie buoniste in favore di popolazioni che, per quanto deboli economicamente o in fuga dalle guerre, non potrebbero essere oggetto di assistenza e cura più di chi è nato in Calabria. Dalle nostre parti i diktat del governo centrale vengono eseguiti passivamente in cambio di promesse o prebende spesso disattese. Ci si abitua a tutto facilmente in Calabria, anche ad essere umiliati, disprezzati, da chi al governo della Regione, ipocritamente finge di occuparsi del bene delle comunità calabresi celando la propria incapacità politica ed amministrativa con ogni mezzo, trincerandosi dietro atti, delibere prive di sostanza, dai contenuti sterili con frasi fatte e slogan creativi in nome principi di legalità, tolleranza e solidarietà. il Governatore e la sua corte somigliano ad una monade non intesa nell’accezione leibniziana ma chiusa in se stessa ed isolata dal resto dell’Universo. Nessuna clamorosa iniziativa di condanna sulla vicenda del CARA di Crotone, eppure lì si era annidata la ndrangheta mascherata da volti santi consacrati alla carità cristiana. Vi è anche un’emergenza di sicurezza ma si continua a non riuscire ad imporre nelle sedi opportune interventi risolutivi atti a garantire, prima di tutto ai cittadini, misure di garanzia per l’incolumità all’altezza della situazione, si continua ad accogliere masse di disperati tra i quali ci sono criminali pronti ad essere arruolati nell’esercito della ndrangheta. Sarebbe proficuo se i cortigiani facessero un esame di coscienza e prendessero atto del fallimento del loro mandato. E’ urgente che si rendano conto  che in Calabria, avendo sacrificato ogni opportunità di crescita e di investimento su un territorio a vocazione turistica,  la speranza in un futuro migliore è sfumata e si sono amplificati gli atavici problemi di ordine socio-economico, il doppio binario nord/sud. In questo quadro, accogliere indiscriminatamente migranti equivale ad innescare vere e proprie bombe sociali e pericolose spirali di razzismo. Insomma un circolo vizioso di odio, guerra tra poveri che ci mette fortemente a rischio".

Alessandra Bordini – Vice coordinatore regionale Mns

Scossa di terremoto in Calabria

Un terremoto di magnitudo ML 2.0 è stato rilevato, alle 21,38 di ieri, nel mar Jonio calabrese.

L'epicentro è stato individuato a 30 chilometri di profondità, a ridosso delle province di Catanzaro e Crotone.

Tra i Comuni più vicini al luogo in cui ha avuto origine l'evento tellerurico, figurano: Botricello, Isola di Capo Rizzuto, Cutro e Cropani.

Nei giorni scorsi, nello stesso tratto di mare, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia aveva registrato cinque terremoti in meno di ventiquattro ore.

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"Incontri d’estate": storia, teatro, poesia e musica nel Parco archeologico dell’antica Sybaris

L’antico sito archeologico di Sibari, dove Zanotti Bianco avviò nel 1932 quelle ricerche che riportarono alla luce resti monumentali e un esteso complesso urbano che si riferiscono alle tre città sovrapposte di Sybaris, Thurii e Copiae (VIII sec. a.C. - VII sec.d.C.), per tutta l'estate sarà luogo di incontro fra archeologia, storia, teatro, poesia e musica.

L'iniziativa, "Incontri d’estate nell’antica Sybaris", promossa dal Polo museale della Calabria, dall’amministrazione comunale di Cassano all’Ionio e dalle associazioni culturali del territorio, si propone di incrementare il numero dei visitatori e nel contempo di arricchire il sito archeologico di eventi culturali.

Il palinsesto si articola in una serie d'iniziative che, prenderanno il via giovedì prossimo (13 luglio) ed andranno avanti fino a venerdì 18 agosto.

Questo il programma della manifestazione:

 13 luglio 2017, ore 21.00: “Calabria Evolution”, concerto a cura del Conservatorio musicale “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia in collaborazione con la scuola “Donizetti” di Mirto Crosia (CS).  
Spettacolo gratuito.   

23 luglio 2017, ore 21.00: “Calabria Blues Passion –XV Edizione del Memorial Marco Fiume”, a cura dell’Associazione musicale “Marco Fiume “, No - Profit di Rossano (CS).           
Spettacolo gratuito.   

29 luglio 2017, ore 21.00: “I Zigani” - Orchestra di Budapest a cura del Conservatorio musicale “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia.                     

11 agosto 2017, ore 21.00: “Medea”. Il teatro sulla nuda terra di Enzo Cordasco in collaborazione con ASAS diretta da Tullio Masneri.     
Spettacolo gratuito.   

12 agosto 2017, ore 21.00: “Sibari, la bellezza”, viaggio letterario a cura di Giuseppe De Rosis. 
Spettacolo gratuito.               

13 agosto 2017, ore 21.00: Concerto di canzoni napoletane interpretate da Mariangela D’Abbraccio a cura del Conservatorio musicale “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia in collaborazione con la scuola “Donizetti” di Mirto Crosia (CS).   

18 agosto 2017, ore 21.00: “Il Toro cozzante”, presentazione dell’ultima collezione di Gerardo Sacco, ispirata dal famoso reperto archeologico, conservato presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide. A cura dell’Amministrazione comunale di Cassano all’Ionio.        
Spettacolo gratuito.   

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Calabria, arrestato latitante

I carabinieri della Stazione di San Ferdiando (RC) hanno catturato, ad Amantea (CS), il latitante Giovanni Priolo, di 61 anni.

L’uomo è stato individuato ed arrestato nel corso di un’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi.

Accusato del tentato omicidio di Giuseppe Bramante, avvenuto a Gioia Tauro il 14 dicembre 2017, Priolo era ricercato dal marzo scorso in seguito ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria.

Il 61enne è stato individuato dai carabinieri che, da qualche giorno, monitoravano  l’abitazione di una donna di San Ferdinando ritenuta sentimentalmente legata all’uomo.

L’operazione è scatta la notte scorsa, quando i militari hanno notato alcuni movimenti di autovetture e soggetti ritenuti sospetti. Così hanno deciso di  non abbandonare l’obiettivo ed, all’alba, hanno iniziato un lungo pedinamento attraverso le province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro. Dopo circa tre ore di osservazione a distanza, i militari hanno raggiunto il lungomare di Amantea e, fingendosi turisti, sono entrati in un bar al cui interno hanno riconosciuto la donna che si trovava in compagnia del latitante. Una volta verificata l’identità del ricercato, i carabinieri hanno proceduto all’arresto.

 Condotto presso gli uffici della Compagnia carabinieri di Gioia Tauro, al termine delle formalità di rito, Priolo è stato associato alla Casa Circondariale di Palmi (RC) a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo presidente pro tempore di Anci Calabria

Gianluca Callipo è il nuovo presidente pro tempore di Anci Calabria. Il sindaco di Pizzo Calabro, che riveste anche la carica di coordinatore nazionale di Anci Giovani, avrà il compito di procedere a tutti gli adempimenti necessari per il rinnovo degli organi statutari di Anci Calabria, rimasta senza guida dopo la scadenza del mandato del presidente Peppino Vallone nel 2016.

Da allora, la progressiva decadenza di oltre la metà dei 30 consiglieri su base elettiva, che formano il Consiglio dell’associazione calabrese, ha determinato un’impasse che ha impedito il rinnovo degli organi e delle cariche.

Per superare la situazione di paralisi, il presidente nazionale di Anci, Antonio Decaro, ha affidato a Callipo l’incarico di presidente pro tempore, al fine di "di garantire la rappresentanza dei Comuni calabresi, un’interlocuzione con le istituzioni ed i soggetti regionali, nonché assicurare la vita associativa interna di Anci Calabria". "Tale indicazione - ha scritto ancora Decaro nella lettera di nomina – si manifesta oltremodo urgente a fronte delle particolari criticità emerse da molti mesi, sia con riferimento alle problematiche delle affiliazioni dei Comuni calabresi ad Anci che per le importanti scadenze istituzionali, progettuali, economiche e sociali da tempo all’ordine del giorno dell’agenda regionale".

Callipo, che si è detto molto onorato della fiducia riposta in lui dal presidente Decaro, ha annunciato che si metterà immediatamente al lavoro per assicurare il massimo coinvolgimento dei Comuni e la piena operatività della rappresentanza regionale dell’associazione.

"Con particolare attenzione - ha aggiunto Callipo - all’impiego efficace e celere dei fondi comunitari e alla gestione dei flussi migratori. Problematiche prioritarie sulle quali, entro pochi giorni, saranno avviate dall’Anci Calabria attività di coordinamento e confronto con le amministrazioni locali". 

 

 

Serre: ancora caldo record, da giovedì un pò di refrigerio

“L'alta pressione si rafforzerà ulteriormente sulle nostre regioni centro meridionali nel corso dei prossimi giorni, alimentata da aria ancora più calda in risalita dal nord Africa”.

E’ quanto prevedono gli esperti di 3bmeteo.com, per i quali su “Isole maggiori, Calabria, Basilicata e Puglia” le temperature sono destinate ad attestarsi tra 37° e 40° gradi.

La nuova ondata di caldo torrido sarà seguita, nel fine settimana, da un generale abbassamento delle temperature.

Da venerdì prossimo, infatti, “l’anticiclone si indebolirà ulteriormente favorendo l'ingresso sulla Penisola di correnti più fresche da Nord, foriero di un generale calo termico”.

Sulle Serre, invece, la colonnina di mercurio inizierà a scendere, già a partire da giovedì (13 luglio) quando la massima non dovrebbe superare i 26°, mentre la minima dovrebbe attestarsi intorno ai 16°.

Nel corso del fine settimana, le temperature dovrebbero oscillare tra i 26°, previsti per sabato, ed i 28° di domenica. La minima, invece, non scenderà mai al di sotto dei 12°.

Calabria, mare sporco: "Colpa delle politiche fallimentari per il sistema depurativo”

"Va avanti da circa tre anni la battaglia del MoVimento 5 stelle sulle critiche condizioni del mare in Calabria. Tocca ricordarlo a tutti coloro che puntualmente nel mese di luglio suonano al campanello d'allarme della stagione balneare a rischio".

Lo afferma l'eurodeputata Laura Ferrara.

"È importante tenere sempre i riflettori accesi sul problema del mare sporco in Calabria, una risorsa importantissima, per una terra che non riesce a decollare nel settore turistico. Un settore che potrebbe rappresentare, insieme all'agricoltura, volano di sviluppo ed occupazione e così non è.
Le chiazze marroni costretti a veder galleggiare nei pressi delle rive lungo le coste calabresi, quelle che l'Arpacal continua a chiamare mucillagini ed alghe, sono strettamente connesse alle forti criticità del sistema depurativo. Un comparto che negli anni ha mangiato oltre 200 milioni di euro, senza però dare un'efficace risposta al problema che si ripresenta sotto gli occhi dei bagnanti e soprattutto sulla pelle dei cittadini calabresi che pagano in termini di salute l'assoluta mancanza di progettualità e competenza dei vari governi regionali, di centro destra e centro sinistra. Da parte della Regione sono arrivati solo timidi segnali, inutili risorse stanziate come sempre in piena emergenza e nel clou della stagione estiva. Rispetto a queste inadempienze l'unica voce  contraria che si è sentita tuonare forte è stata quella del MoVimento 5 Stelle. Non si è registrato dagli scranni regionali della minoranza alcuna rimostranza rispetto ai milioni di euro finanziati nel 2015 e 2016 ai Comuni costieri per opere di riefficientamento dei propri depuratori.
Impianti che continuano ad essere obsoleti e mal funzionanti. Le carenze del sistema depurativo in Calabria sono da imputare a tutta la classe politica che ha governato la Regione negli ultimi vent'anni. Un'alternanza amministrativa fra destra e sinistra incapace di presentare una proposta concreta per cercare una soluzione. Come Movimento abbiamo invece proposto di far rientrare i singoli interventi in un quadro organico e trasversale che abbracci i comuni montani e costieri. Abbiamo registrato la necessità di una mappatura completa delle reti fognarie così da individuare le condotte improprie. Soprattutto – conclude l’eurodeputata – da tempo ci siamo fatti promotori di una gestione pubblica del sistema depurativo regionale".

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