Scossa di terremoto nel mar Tirreno calabrese

Un terremoto di magnitudo ML 2.3 è stato rilevato dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel mar Tirreno calabrese.

Il sisma è stato registrato alle 15,46 di oggi ad una profondità di 223 chilometri.

L'epicentro è stato localizzato di fronte alla costa di Cetraro, in provincia di Cosenza.

 

Operazione "Gerry", disarticolata mega organizzazione criminale dedita all'importazione di cocaina dal sudamerica

L’operazione “GERRY”, con l’odierna esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. di Reggio Calabria, trova il suo epilogo.

La complessa attività investigativa, condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata dalla Procura della Repubblica - D.D.A. di Reggio Calabria, si conclude oggi con l’arresto di tutti gli appartenenti ai due agguerriti sodalizi che meno di un mese fa, il 23 marzo scorso, avevano subito l’ennesimo duro colpo inferto con il fermo di 18 militanti.

Sono state eseguite tra Calabria, Campania, Sicilia, Toscana, Piemonte e Lombardia O.C.C. volte a neutralizzare in primis una ramificata organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico, dai marcati profili internazionali, capace di pianificare l’importazione di oltre tre quintali di cocaina dal Sud America. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno consentito di disarticolare un sodalizio estremamente complesso, composto da soggetti vicini a diversi clan di ‘ndrangheta, dalle famiglie Bellocco di Rosarno, Molè - Piromalli di Gioia Tauro, Avignone di Taurianova ai Paviglianiti, attivi sul versante jonico reggino.

Tra gli arrestati i fratelli BELLOCCO Michele e Giuseppe, coinvolti nell’importazione di centinaia di chili di cocaina dal Sudamerica, il pluripregiudicato rosarnese ARCURI Rosario classe 1953, vero e proprio collettore, specializzato nell’acquisto di cocaina per rifornire molteplici famiglie criminali, in grado di tessere fondamentali contatti utili per curare l’intero viaggio del narcotico, dal Paese produttore al porto di arrivo dove un équipe di “professionisti”, guidati da LENTINI Domenico, un calabrese da anni emigrato in Toscana, provvedeva sia al recupero del prezioso carico direttamente dal container che alla successiva consegna ai “grossisti” del settore. È così che i militari sono riusciti a sequestrare presso il porto di Livorno 300 kg di cocaina e circa 17 kg di codeina, ricostruendo, poi, un’ulteriore importazione di narcotico pari a 57 chilogrammi di cocaina e numerosi altri tentativi di importazione non andati a buon fine.

Oltre alla preziosa polvere bianca gli indagati si adoperavano per trarre lucro anche da altre sostanze. Le indagini hanno provato, infatti, come i sodali riuscivano ad ottenere lauti guadagni anche dalla compravendita di importanti partite di marijuana, hashish ed eroina. Sempre ARCURI Rosario, coadiuvato dal fratello e dal figlio, negli anni aveva stretto solidi rapporti di collaborazione con una consorteria di narcos napoletani, capeggiati da CAMPAGNA Maria Rosaria, pluripregiudicata e compagna del noto boss di Catania CAPPELLO Salvatore, attualmente detenuto in regime di carcere duro.

Calabresi e napoletani creano, così, una fitta rete di rapporti “d’affari” che, in prima battuta, vedono i partenopei al servizio dei calabresi per l’estrazione dello stupefacente dal porto di Napoli. Rapporti che, in seguito, si andranno ad arricchire con la compravendita di eroina e marijuana cedute dai fornitori calabresi ai clienti napoletani. L’operazione antidroga, condotta dalle Fiamme Gialle della Sezione G.O.A. del G.I.C.O. di Catanzaro, con il supporto del II Reparto del Comando Generale e della D.C.S.A., ha dimostrato come i trafficanti calabresi ricevevano disponibilità liquide anche da soggetti insospettabili, quali commercianti e professionisti, che non disdegnavano di fare affari mediante l’acquisto all’ingrosso della cocaina.

A tal proposito, i finanzieri, partiti dalla potente organizzazione di narcos operante tra Rosarno, Gioia Tauro, Melicucco e San Luca, hanno esteso il raggio d’azione nei confronti anche di un libero professionista, un pediatra, riuscendo a scoprire come anche questi ricopriva il ruolo di finanziatore, nonché acquirente di ingenti partite di sostanze stupefacenti, sempre provenienti dal Sudamerica.

L’inchiesta svolta dalle unità specializzate del Nucleo di Polizia Tributaria/G.I.C.O. di Catanzaro ha, così, consentito di identificare complessivamente 32 soggetti, 19 dei quali colpiti da ordinanza custodiale, ognuno con un ruolo ben preciso: dai finanziatori ai mediatori, a coloro che avevano il compito di ospitare gli emissari dei narcos colombiani, più volte giunti nel nostro Paese. Organizzazioni che curano le importazioni in ogni dettaglio, riducendo al minimo le comunicazioni e scegliendo accuratamente ove far giungere la cocaina.

L’intera operazione “Gerry” ha permesso di infliggere all’organizzazione delinquenziale rilevanti perdite economiche, sia sotto il profilo dei capitali investiti che dei mancati guadagni, e, con le operazioni odierne, di decapitare definitivamente i sodalizi. La droga complessivamente sequestrata, una volta lavorata ed immessa in commercio, avrebbe fruttato all’organizzazione oltre 100 milioni di euro una volta raggiunte le piazze di spaccio. Nel corso dell’indagine è stato sviluppato lo stretto coordinamento con la Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Firenze.

Catanzaro, la città della seta

Nel corso dei secoli Catanzaro, città levantina, ha saputo intrecciare e coniugare diversi filoni di culture, soprattutto mediterranee, che oggi devono essere recuperati e valorizzati a partire dalla seta.

Per molti secoli – tra l’XI e il XVII – Catanzaro fu un importante centro della lavorazione della seta, rinomato in tutta Europa per la produzione dei velluti.

Introdotta tale manifattura da orientali prima del secolo XI ,  fu favorita dai Normanni nel “triangolo della seta”, che ricade tra San Floro, Borgia e Cortale.

A tale riguardo è utile punto di partenza il prezioso catalogo, L' arte della seta in Catanzaro: esposizione di tessuti antichi e moderni …, Catanzaro, 1898.

Del progresso nell’arte si ha la prova nello stupendo damasco stellato in oro che la città donò nel 1397 al re Ladislao in segno di gratitudine per l’esenzione di alcune tasse e nel fatto che nel 1470 artefici catanzaresi furono chiamati a Tours per insegnare l’arte ai Francesi. 

Famosa fu la fiera che si teneva a Santa Chiara, l’attuale Palazzo Municipale, per 15 giorni, alla quale accorrevano negozianti d’ogni parte.

L’industria richiamò numerosi ebrei, che ebbero il ghetto dietro l’odierno palazzo Fazzari. Catanzaro fu celebre in particolare per i velluti: era detta infatti la città delle tre V, con riferimento a questi tessuti, al vento che vi spira molto di frequente, e a San Vitaliano, patrono, come fu notato nel prezioso catalogo, L' arte della seta in Catanzaro: esposizione di tessuti antichi e moderni …, Catanzaro, 1898.

 A metà del XVII secolo la città, con una popolazione di circa 16 mila abitanti, aveva mille telai con 5 mila lavoratori; la peste del 1668 stremò talmente la città che la fiera non si tenne più e l’industria precipitò.

Ora è giunto finalmente il momento che ha avviato una larga gamma di iniziative rivolte, in particolare a disegnatori e progettisti tessili, studenti e insegnanti di materie tessili, storici e studiosi del tessuto, funzionari di musei e collezioni, restauratori e conservatori, persone interessate alla tessitura a mano, dalle tecniche più semplici a quelle più complesse, oltre alla possibilità di organizzare corsi personalizzati.

È una splendida occasione per rivitalizzare, anche sotto il profilo economico, Catanzaro e il suo distretto.

 

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Scossa di terremoto al largo della costa calabrese

Un terremoto di magnitudo ML 2.2 è stato rilevato dalla sala sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, non lontano dalla costa calabrese.

La scossa, sviluppatasi ad una profondità di 31 chilometri, è stata registrata alle 2,13 della notte scorsa in un tratto del mar Jonio, compreso tra Melito di Porto Salvo e Brancaleone Marina.

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Calabria, sequestrate oltre 4 milioni e mezzo di uova di Pasqua pericolose

I finanzieri del comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, nel corso di mirati interventi finalizzati a contrastare la vendita di prodotti nocivi, predisposti in occasione delle festività pasquali, hanno sequestrato oltre quattro milioni e mezzo di uova pasquali decorative, destinate alla libera vendita, carenti dei contenuti informativi e pericolosi per i consumatori.

L’operazione “Pasqua Protetta” ha permesso d’ individuare diverse imprese che, nel periodo precedente a quello pasquale, si erano rifornite di ingenti quantitativi di articoli a tema “sospetti”.

I primi controlli sono stati svolti a carico di società che avevano messo in vendita prodotti pasquali realizzati nei paesi orientali e privi delle necessarie certificazioni sulla sicurezza.

Risalendo la filiera distributiva, ulteriori controlli sono stati effettuati nei confronti delle aziende all’ingrosso venditrici degli stessi prodotti pericolosi. Nel corso delle ispezioni i finanzieri hanno, quindi, individuato milioni di articoli, principalmente uova pasquali, decorazioni rappresentanti i simboli pasquali, giocattoli e gadget, che erano stati posti in vendita in violazione delle prescrizioni indicate dal Codice del consumo.

Particolarmente pericolosi per la salute degli acquirenti, soprattutto per quelli più giovani, i giocattoli pasquali funzionanti elettricamente connotati da estrema fragilità a causa della scarsa qualità del materiale utilizzato per la costruzione degli stessi.

Gli articoli sottoposti a sequestro sono risultati privi delle indicazioni riguardanti il paese d’origine, con etichette non contenti le informazioni considerate obbligatorie dalla normativa, sia nazionale che comunitaria e sprovvisti delle istruzioni ed avvertenze per l’uso e dei requisiti di sicurezza.

A conclusione dell’operazione, sono stati posti sotto sequestro oltre quattro milioni e mezzo tra uova decorative ed altri gadget pasquali. I legali rappresentanti di sei società sono stati segnalati alle Autorità competenti per l’accertamento delle conseguenti violazioni e la confisca dei beni.

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Eumenidi, Laura Ferrara (M5S): “Garanzia Giovani strumento per favorire clientele”

"Come poteva decollare e creare occupazione il Programma Garanzia Giovani in Calabria se a gestirlo come bacino clientelare erano per prime le società partecipate dalla stessa Regione Calabria".

È il commento dell'eurodeputata Laura Ferrara circa alcune intercettazioni emerse dall'inchiesta Eumenidi che coinvolge i vertici di Sacal.


"È paradossale - continua la Ferrara – l'irregolarità con la quale èstato gestito il programma, utilizzato da dirigenti pubblici e manager come strumento per favorire clientele. Da quanto si apprende dalle intercettazioni pubblicate in queste ore dalla stampa locale, le selezioni avvenivano esclusivamente fra parenti ed amici, senza alcun criterio di meritocrazia e competenza.
In pratica quei tirocini non si sarebbero mai potuti trasformare in risorse efficienti ed efficaci per la stessa Sacal, società gestore dell'aeroporto di Lamezia Terme e per il turismo in Calabria. Il modo scellerato con cui si continuano a gestire i fondi pubblici è uno schiaffo in faccia ai calabresi – conclude – non basta mettere a disposizione milioni di euro e farne propaganda elettorale, la governance regionale dovrebbe anche controllare come vengono impiegate queste risorse economiche, soprattutto se a beneficiarne sono società pubbliche o partecipate da Enti pubblici".

La Pasqua senza resurrezione della Calabria

Mentre si approssima la S. Pasqua c'è da augurarsi che anche la nostra Regione risorga dai tanti "terremoti" e misfatti che in questa lunga Quaresima l'hanno colpita con o senza i riti abituali delle cosche apparenti o nascoste dal Pollino all' Aspromonte e atterrate si dice persino alla SACAL dell'aeroporto di S. Eufemia, da dove sinora pare fossero solo abituate a volare nel vecchio e nuovo Mondo.

Ma vien fatto di chiedersi se non sia curioso far tornare oggi sul palco le benevole Eumenidi di Eschilo per ricordare che "Parentele e amicizie", accomunate a "Clientele", e mischiate a "Garanzie giovani" sono il miraggio  delle "'ndrine" , lontane anni luce dal bene comune, dimenticando che per decenni sono state anch'esse il solido binario percorso dalla classe politica, che aspirava all'ascesa.

Nella cosiddetta "Prima Repubblica", chi non ricorda gli stuoli lunghissimi di clienti / elettori ed elettrici che si mettevano in fila per esser ricevuti da esponenti politici nelle loro sedi, in cerca di un lavoro dignitoso per vivere serenamente. 

C'erano (ed è bene ricordarlo) persino le famose quote "Cencelli" per partito destinate ai pubblici uffici  - come avvenne ad esempio per l'assunzione provvisoria del personale tecnico/amministrativo - quando si aprì l' Università della Calabria. 

Personale democristiano e socialista poi stabilizzato con apposita Legge nazionale, che non dimenticò mai il proprio lungimirante onorevole di turno, che - lo si sa - si portava dietro a Roma anche il portaborse, ovviamente retribuito dal pubblico erario.

Ora, si dice, siamo nella Seconda Repubblica, declamata dopo "Mani pulite". 

Una "vera" Repubblica: e che Repubblica! si dice in parte appestata di mafia, ma indubbiamente carente da veri ideali politici.

Parole...parole...parole che volano.

In questi giorni si lancia ( speriamo non solo urlando) "Calabria sicura ", un progetto che prevede 300 interventi per tutta la Regione destinati a case che crollano, strade che smottano come quelle delle Preserre e non solo , lavori che si spera non vengano poi rimandati sine die in attesa che Tar e Consiglio di Stato decidano eventuali ricorsi, ma anche un deciso rigore sullo sfruttamento degli stranieri soggetti ai caporali nella Piana. 

Ci si augura che  le Scuole chiuse a Locri, riaprano presto i battenti e seppur già infette di 'ndrangheta, siano davvero di pubblico esercizio,  per dar speranza a tanti giovani che certamente lo meritano, anche per non morire di solitudine per mancanza di amore, pur disponendo intorno di tanto così detto  "onore".

Ma chi non desidera anche che gli aerei possano continuare a decollare dagli scali calabresi per non lasciarci fuori dal mondo, in difetto altresì di altri mezzi di trasporto veloci ?

Buona Pasqua di resurrezione: un caro augurio a tutti i nostri lettori.

  • Published in Diorama

Doppia scossa di terremoto nel mar Tirreno calabrese

Un terremoto di magnitudo ML 2.3 è stato rilevato dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nelle acque del mar Tirreno  meridionale

La scossa, sviluppatasi alle 6,57 di oggi, ad una profondità di 129 chilometri, ha interessato un tratto di mare antistante la costa compresa tra Gioia Tauro e Rosarno.

Un altro sisma, di ML 2.4,  è stato rilevato alle 23,50 di ieri a pochi chilometri di distanza dalla spiaggia di Cetraro, in provincia di Cosenza. In questo caso l’epicentro è stato individuato ad una profondità di 236 chilometri.

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