Turismo in Calabria, Lo Schiavo presenta la proposta di legge sui Marina resort

Una proposta di legge che, recependo quanto stabilito dall’art. 32 del decreto-legge 12 settembre 2014 n. 133, introduce una nuova tipologia di struttura ricettiva: i “Marina resort”, strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all'interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato come spazio ricettivo all'aria aperta.

È quanto prevede il testo della proposta di legge regionale in ambito turistico, depositata quest’oggi dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, con la quale ci si prefigge l’obiettivo di rilanciare le imprese della filiera nautica e le località costiere calabresi dotate di approdi turistici.

«Il riconoscimento dei Marina resort come strutture turistico-ricettive nella legislazione regionale - spiega Lo Schiavo - consentirà a tali strutture di beneficiare dell’aliquota ridotta al 10 per cento per i servizi di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo in relazione all’affitto giornaliero e stagionale. Una norma, pertanto, utile in termini economici e di attrattività sia per i diportisti sia per le località interessate dai Marina resort. Negli ultimi decenni le attività diportistiche hanno assunto un peso sempre maggiore fino a diventare una delle componenti fondamentali dell’intero comparto turistico delle zone costiere dei Paesi del Mediterraneo. Con questa norma la Calabria si pone in linea con gli orientamenti tesi a sviluppare la filiera turistica della nautica da diporto».

Lo Schiavo aggiunge: «L’istituzione dei Marina resort contribuirà senza dubbio ad incrementare lo sviluppo economico ed occupazionale del diporto nautico, la valorizzazione turistica dei territori interessati e porrà le basi per la messa a regime di un sistema di servizi al diporto nautico. Ci si attende inoltre un “effetto indotto”, costituito dal miglioramento generale dell’offerta al diporto, considerate le ampie potenzialità di sviluppo che la portualità ha in Calabria ma che richiedono una valorizzazione che miri, oltre alla riqualificazione ed al potenziamento, anche alla creazione di nuove infrastrutture, allo sviluppo delle professionalità necessarie e ad una gestione manageriale adeguata. Il riconoscimento dei Marina resort come strutture ricettive rientra inoltre tra le azioni da intraprendere per creare un sistema basato sul connubio mare-terra, dove il porto diventa “porta di accesso al territorio” e, pertanto, elemento indispensabile ai fini dello sviluppo turistico della regione».

Regione, Wanda Ferro (Gruppo misto) interviene sullo stop al terzo lotto della SS106

"Lo stop al progetto di realizzazione del terzo macrolotto della nuova statale 106, con il ritiro da parte del Ministero delle Infrastrutture della delibera Cipe con cui veniva finanziato il tratto dall’innesto con la SS 534 a Roseto Capo Spulico, la dice lunga su quanto la Calabria e il suo governatore siano tenuti in considerazione dal governo nazionale. Era il mese di agosto dello scorso anno e l’ufficio stampa della Giunta Regionale annunciava con entusiasmo il finanziamento dell’opera, riportando le dichiarazioni trionfali con cui l’ex premier Matteo Renzi commentava l’approvazione del progetto e la definizione del finanziamento necessario per il completamento dell’intero intervento. Oggi scopriamo che probabilmente anche la statale 106 jonica sarà interessata dall’unico intervento di cui sono capaci i governi di centrosinistra: un bel cambio di numero alla strada e la rimozione dei cartelli di lavori in corso, così come è avvenuto per la Salerno-Reggio Calabria. Per il resto nulla cambia, strada della morte era e strada delle morte resta la statale 106, con buona pace dei cittadini calabresi a cui vengono propalate promesse e impegni che durano il breve volgere di una campagna elettorale o referendaria.  Ancora più insopportabile è l’assoluta subalternità di un governo regionale che dimostra di non voler alzare la testa né la voce di fronte a decisioni che mortificano la Calabria e i calabresi, in particolare quelli che, come i membri del comitato “basta vittime sulla statale 106”, da anni si battono in maniera seria e costruttiva affinché venga garantita soprattutto la sicurezza su una strada che ha un’importanza cruciale per lo sviluppo della regione. Oliverio dà spazio alle passerelle in Calabria di Renzi e di vari rappresentanti del governo, con loro continua a parlare di progetti e obiettivi, ai loro annunci si presta a fare da megafono, ma la realtà è che la Calabria da tutta questa cordiale ospitalità ottiene meno di un pugno di mosche. Oggi il governatore parla di rilancio del turismo, ma i cantieri per il riammodernamento dell'autostrada sono stati fermati per sempre, gli aeroporti di Reggio e Crotone sono ancora chiusi e il progetto di completamento della nuova statale 106 torna indietro di almeno un anno, senza che vengano chiarite le reali motivazioni del ritiro della delibera Cipe e soprattutto senza che venga detto chiaramente se c’è una reale volontà politica del governo di realizzare l’opera. Dopo le interrogazioni presentate dagli onorevoli Occhiuto e Rampelli, auspico che anche i parlamentari calabresi della maggioranza e lo stesso governatore abbiano un sussulto di orgoglio e protestino in maniera seria e credibile con il governo per difendere, una volta tanto, gli interessi dei calabresi, anziché i destini della propria parte politica". 

E' quanto scrive in una nota il consigliere regionale del Gruppo misto, Wanda Ferro.

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