Distrutta piantagione di marijuana del valore di mezzo milione di euro

Una piantagione composta da oltre 400 piante di marijuana è stata scoperta, dai carabinieti, in un terreno abbandonato nelle vicinanze del termovalorizzatore di Gioia Tauro.

Una volta arrivati in contrada Cicerna, i militari della locale Compagnia hanno scoperto circa 400 piante di canapa indiana del tipo olandese nana, di altezza media di circa mezzo metro e in pieno stato vegetativo.

Nascosta tra la fitta vegetazione, la coltivazione è stata ritrovata dopo una vasta attività di rastrellamento condotta dai militari della locale stazione, insieme ai colleghi dello Squadrone Cacciatori e con il supporto aereo dell’Elinucleo di Vibo Valentia.

Lo stupefacente, per un peso complessivo di circa 350 chilogrammi, una volta immesso sul mercato avrebbe fruttato più di mezzo milione di euro.

Le piante sono state distrutte sul posto, mentre alcuni campioni sono stati sequestrati per essere mandati, come di consueto, al Reparto investigazioni scientifiche di Messina per le analisi tossicologiche previste in questi casi.

 

 

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Olandese nana coltivata in una casa abbandonata, sequestrati 5 chili di droga

I carabinieri di Rosarno insieme ai colleghi del 14° battaglione Calabria di Vibo Valentia, nel corso di una serie di controlli e rastrellamenti disposti dalla Compagnia di Gioia Tauro, hanno rinvenuto oltre cento piante di canapa del tipo "olandese nana".

La coltivazione era stata impiantanta in vasi in plastica, posizionati all'interno di un edificio abbandonato da tempo.

Nel corso della perquisizione sono stati trovati e sequestrati anche 200 grammi di hashish divisi in due panetti, ognuno dei quali avvolto in un involucro di plastica.

Le piante, il cui peso complessivo è stato stimato in circa cinque chilogrammi, una volta immesse sul mercato della droga avrebbero potuto fruttare intorno ai 10 mila euro. Lo stupefacente è stato distrutto sul posto, mentre alcuni campioni prelevati saranno trasmessi al Ris di Messina per le analisi tossicologiche.

 

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Sequestrati quattro quintali di cannabis, due persone in manette nel vibonese

I finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno individuato, in località Targani del Comune di Filadelfia (VV), occultata tra alberi di alto fusto e difficilmente raggiungibile a causa della presenza di rovi e macchia mediterranea, una coltivazione di cannabis indica estesa circa 1.500 metri quadrati (grande quanto tre campi da tennis).

Le piante, in perfetto stato vegetativo, di altezza variabile tra novanta centimetri ed un metro e mezzo avrebbero permesso di produrre almeno quattro quintali di marijuana.

Una volta immesso sul mercato, lo stupefacente avrebbe fruttato più di un milione di euro.

Nel corso dell'operazione, le fiamme gialle hanno arrestato due persone, C.R., 46enne, già noto alle forze dell’ordine, e F.G., 58enne incensurato.

I due sono stati sorpresi mentre erano intenti ad irrigare la coltivazione.

La piantagione è stata sequestrata e distrutta, mentre per i due arrestati l' Autorità giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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Scoperta piantagione di marijuana, arrestato un 48enne

I carabinieri di Luzzi, in provincia di Cosenza, hanno arrestato un 48enne ritenuto responsabile dei reati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di un controllo, i militari hanno rinvenuto una coltivazione composta da circa 70 piante di cannabis indica.

Dalla scoperta è scaturita una perquisizione a casa del proprietario del terreno, dove sono stati trovati altri 100 grammi di marijuana ed un bilancino elettronico di precisione.

Lo stupefacente è stato, quindi, sottoposto a sequestro, mentre per il 48enne, dopo le formalità di rito, sono scattati gli arresti domiciliari.

 

 

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Coltivava cannabis sui terreni agricoli del padre, arrestato 23enne

Avrebbe usato i terreni agricoli del padre per coltivare marijuana. Per questo motivo, i carabinieri di Cirò hanno arrestato un agricoltore di 23 anni.

Secondo l'accusa, il giovane avrebbe impiantato una piccola coltivazione di sostanza stupefacente su un terrazzamento nascosto dalla vegetazione. 

Una volta rinvenute le piantine, i militari hanno proceduto all'estirpazione ed al sequestro.

Per il ragazzo, invece, sono scattati gli arresti domiciliari.

 

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Scoperta coltivazione con mezza tonnellata di cannabis skunk

Nel corso di un'attività finalizzata al contrasto della produzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti, i finanzieri di Melito Porto Salvo, con l’ausilio degli elicotteri della Sezione aerea della guardia di finanza di Lamezia Terme (CZ), hanno scoperto una piantagione di cannabis del tipo Skunk.

Il particolare tipo di stupefacente, ottenuto dalla fusione delle linee genetiche di piante originarie del Messico, della Colombia e dell’Afghanistan, era stato coltivano in un appezzamento di terreno a Bianco, in provincia di Reggio Calabria.

Le piante, in ottimo stato vegetativo e ben nascoste all'interno di un fitto roveto, in alcuni punti alto più di cinque metri, erano più di 300 ed avevano un'altezza media superiore ai due metri e mezzo.

Il quantitativo sequestrato ammonta a 508 chilogrammi e una volta immesso sul mercato avrebbe assicurato un cospicuo introito.

Oltre allo stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro: un impianto d'irrigazione costruito con 800 metri di tubi in pvc; i fertilizzanti e gli attrezzi agricoli utilizzati per la coltivazione.

I finanzieri sono, ora, alla ricerca dei responsabili. 

Scoperta piantagione di cannabis, due persone in manette

Sono stati sorpresi dai carabinieri della Stazione di Bianco e dello squadrone Cacciatori, mentre erano intenti a curare una coltivazione di canapa indiana.

 A finire nella rete dei militari, due uomini, Domenico Mammoliti, 31enne di San Luca e Salvatore Domenico Giorgi, 49enne di Benestare.

I due, attualmente reclusi nel carcere di Locri, sono stati scoperti nel corso di un rastrellamento in località Callistro, nel comune di Casignana.

Nascosta tra la vegetazione, i carabinieri hanno trovato una piazzola con 300 piante di cannabis indica (alte mediamente un metro e sessanta centimetri) e una struttura in legno adibita ad essiccatoio all’interno della quale erano custodite altre 122 piante e oltre due chili di marijuana.

 

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Droga: vasta piantagione di cannabis rinvenuta nel vibonese

Gli uomini della guardia di finanza di Vibo Valentia hanno individuato e sequestrato, in località Difesa del Comune di Monterosso Calabro, occultata in un'area impervia e difficilmente raggiungibile, una vasta coltivazione di cannabis indica.

Sviluppata su un’area demaniale di oltre mille metri quadrati (grande quasi quanto quattro campi da tennis), la piantagione era composta da oltre 1.200 piante di altezza variabile tra cinquanta centimetri e un metro.

Le fiamme gialle della Compagnia di Vibo Valentia, nel corso dell’operazione, hanno rinvenuto e sequestrato, anche, un’autovettura rubata in Provincia di Cosenza.

La coltivazione, a fioritura completa, avrebbe prodotto oltre 4 quintali di marijuana. Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di almeno 400 mila euro.

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