Sequestrati oltre 3 quintali di formaggio, titolare di un caseificio denunciato nel Cosentino

I Carabinieri forestali delle Stazioni di Castrovillari (Cs) e Montalo Uffugo, hanno sottoposto a controllo un caseificio nel comune di San Lorenzo del Vallo, al fine di verificare la corretta applicazione della normativa relativa all’etichettatura e alla tracciabilità degli alimenti prodotti.

 Durante l’attività, in una cella refrigeratrice non attiva da tempo,  hanno rinvenuto 34 forme di formaggio prive di tracciabilità, con presenza di muffa ed in evidente stato di cattiva conservazione, pertanto non idonee al consumo umano.

Inoltre, in una seconda cella hanno trovato 228 forme di formaggio canestrato senza l’etichetta attestante il lotto e la data di produzione e non registrate sulla scheda di produzione giornaliera.

In virtù di quanto riscontrato, il titolare dell’impresa è stato deferito all’autorità giudiziaria per violazione alla normativa sulla disciplina igienica della produzione e vendita delle sostanze alimentari.

I prodotti scaduti e privi di tracciabilità, per un totale di oltre 350 chili, sono stati sequestrati.

Infine, i militari hanno elevato sanzioni per un importo totale di 3500 euro.

Nel corso della stessa attività, è stato sottoposto a controllo un altro caseificio, a  Castrovillari.

Dalla verifica, è emerso il mancato rispetto della tracciabilità, per 32 forme di caciocavallo fresco.

Dopo aver sequestrato la merce, i Carabinieri forestale hanno sanzionato il titolare del caseificio con una multa da 1.500 euro.

Infine, l’impresa è stata diffidata a regolarizzare i prodotti in fase di produzione con  l’apposizione di etichette attestanti il lotto e la relativa provenienza.

  • Published in Cronaca

Usura, estorsione ed armi da guerra: 11 arresti

Alle prime luci dell’alba personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Castrovillari, della Compagnia Carabinieri di Castrovillari e della Compagnia Guardia di Finanza di Castrovillari, con il supporto delle Compagnie Carabinieri di Ostia e Pomezia, nonché di unità cinofile dei Nuclei Carabinieri di Vibo Valentia e Roma,  hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari, reali e personali, nei confronti di 12 persone, ritenute responsabili, a vario titolo dei reati di usura, abusiva attività creditizia, estorsione aggravata, illecita detenzione e cessione di armi comuni da sparo ed armi da guerra e furto aggravato.

L’attività investigativa, convenzionalmente denominata “Pacta sunt servanda”, trae origine da una prima denuncia sporta da un imprenditore edile il quale ha segnalato di essere stato assoggettato a pressioni usuraie da parte di un sodalizio con base operativa a Castrovillari che, a fronte di un prestito iniziale di circa 30 mila euro gli avrebbe imposto, mediante gravi minacce, la restituzione, nel periodo dal 2012 al 2018, di una somma di oltre 250 mila euro in denaro, beni e servizi. Peraltro, la presunta vittima, nel periodo in cui sarebbe stato assoggettato ad usura, avrebbe subito atti intimidatori (allo stato rimasti a carico di ignoti) palesatisi, in tempi diversi, con il rinvenimento di cartucce calibro 38 presso il proprio cantiere, una tanica di benzina ed atti intimidatori rivolti a lui ed ai suoi stretti congiunti.

A tale denuncia ne ha fatta seguito un’altra, presentata da un commerciante al dettaglio che ha segnalato di aver ricevuto, in più soluzioni, un prestito complessivo di  2.300 euro a fronte del quale sarebbe stato costretto a pagare una quota interessi di circa 5 mila euro. Le pretese usuraie sarebbero state interrotte soltanto grazie all’intervento degli inquirenti.

Una volta ricevute le denunce, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini che hanno permesso, non solo di acquisire importanti elementi di riscontro alle circostanze denunciate dalle vittime, ma anche d’individuare una nutrita platea di presunte vittime del giro d’usura messo in piedi dagli indagati.

Nel corso delle intercettazioni, oltre a responsabilità per condotte di usura, sono state accertate anche ipotesi delittuose di diversa natura. E’ stato infatti documentato il furto di apparecchiature elettroniche (computer e stampanti) perpetrato dal principale presunto responsabile delle condotte usurarie e dal suo fidato collaboratore ai danni dell’Ufficio del Giudice di Pace di Spezzano Albanese: per tale evento delittuoso i due autori, colti in flagranza a seguito di un’attività di riscontro appositamente predisposta da militari dell’Arma, sono stati deferiti per furto aggravato, perpetrato utilizzando un automezzo appartenente all’Asp di Cosenza, di cui il principale indagato è dipendente.

Le captazioni hanno altresì offerto gravi elementi indiziari circa una illegale detenzione di arma comune da sparo ed armi da guerra. I due principali indagati, infatti, si erano addirittura adoperati per acquistare alcune armi da un pregiudicato del comprensorio castrovillarese per poi cederle a due soggetti laziali, anche questi ultimi destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’Autorità Giudiziaria, sulla base del solido quadro probatorio fornito dagli investigatori, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, l’emissione di un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 11 soggetti (di cui 7 sottoposti a custodia cautelare in carcere e 4 agli arresti domiciliari). In aggiunta, nei confronti di 5 indagati ed una società è stato disposto il sequestro preventivo preordinato alla confisca per equivalente, fino alla concorrenza del profitto del reato quantificato pari a circa 200 mila euro.

Finisce contro un guard rail e viene sbalzato fuori dall’abitacolo, interviene l’elisoccorso

Un violento incidente stradale, avvenuto questa mattina, lungo la A2 “del Mediterraneo”, nei pressi di Castrovillari (Cs), ha interessato un tir che, per cause in corso d’accertamento, è finito contro  un guard rail.

In seguito all’impatto, l’autotrasportatore è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, riportando ferite che hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, hanno operato le squadre Anas e la polizia stradale.

Ballottaggi in Calabria: Falcomatà a Reggio Calabria e Vincenzo Voce a Crotone. Il centrodestra vince a Taurianova, Cirò Marina e San Giovanni in Fiore

Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria e Vincenzo Voce a Crotone.

Sono loro i sindaci indicati dagli elettori in seguito al turno di ballottaggio che ha interessato i due capoluoghi di provincia calabresi.

 Nella città dello Stretto, Falcomatà - sostenuto dal Pd e da altre 11 liste – è riuscito a strappare la riconferma imponendosi, con il 58,36 per cento, su  Antonino Minicuci (41,64 per cento), candidato sindaco indicato dalla Lega e sostenuto dal centrodestra e da alcune liste civiche.

 A Crotone, invece, il 63,95 per cento degli elettori ha accordato la propria fiducia a Vincenzo Voce che, a capo di quattro liste civiche, è riuscito a sbaragliare Antonino Manica (36,05 per cento), sostenuto da dieci liste tra cui Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia.

Oltre ai due capoluoghi di provincia, il turno di ballottaggio ha interessato altri quattro Comuni calabresi con popolazione superiore ai 15 mila abitanti: Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Cirò Marina e Taurianova.

A Taurianova, si è imposto, con il 59,18 per cento, Rocco “Roy” Biasi, sostenuto dalla Lega e da due liste civiche. Battuto Fabio Scionti, candidato del Pd e di una lista civica.

A Cirò Marina ha vinto Sergio Ferrari (centrodestra), che ha ottenuto il 56,52 per cento dei voti, contro il candidato del centrosinistra e segretario del Pd, Giuseppe Dell’Aquila.

Vittoria del centrodestra anche a San Giovanni in Fiore, dove Rosaria Succurro, con 54,06 per cento dei consensi, ha avuto la meglio su Antonio Barile.

Infine, a Castrovillari si è confermato per la terza volta Mimmo Lo Polito che, con il 53,20 per cento dei voti, ha battuto Giancarlo Lamensa che si è fermato a 46,80 per cento.

Fuoco ad un’auto per futili motivi, misura cautelare per un 36enne

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno eseguito nei confronti di un 36enne di Castrovillari la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese, con obbligo di mantenere dalle stesse una distanza non inferiore ai 300 metri e divieto di comunicazione con ogni mezzo, emessa dal gip presso il Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura, per il reato di danneggiamento seguito da incendio aggravato.

Tutto ha avuto inizio la notte del 6 settembre scorso, quando a Trebisacce è andata a fuoco una Fiat 500.

Dopo aver constato la presenza, nei pressi dell’utilitaria andata in fiamme, di una bottiglia in plastica con all’interno residui di liquido infiammabile, gli uomini dell’Arma hanno avviato le indagini per fare luce sull’accaduto.

L’attività investigativa, durante la quale sono state visionate le immagini di diversi impianti di videosorveglianza, ha permesso d’identificare il presunto responsabile.

Pertanto, sulla base delle risultanze investigative, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento cautelare nei confronti del 36anne.

  • Published in Cronaca

Incidente sul tratto dell’A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa il comune di Castrovillari, in provincia di Cosenza.

Incidente sul tratto dell’A2  “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa il comune di Castrovillari, in provincia di Cosenza. 

Il sinistro ha interessato un mezzo pesante.

L’autista del mezzo è rimasto ferito ed è stato soccorso con l'eliambulanza.

La circolazione è stata interrotta per consentire l’espletamento delle operazioni di soccorso.

  • Published in Cronaca

Operazione “Big Square” contro lo spaccio di droga, 12 misure cautelari

“Big Square”, questo il nome che i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno dato all’operazione con la quale, a partire dall’alba di oggi, è stata disarticolata una rete di pusher attiva nei comuni di Castrovillari e Cassano allo Ionio.

Il blitz, che ha coinvolto oltre 100 carabinieri, ha portato all’esecuzione di 12 misure cautelari ed alla notifica di 12 informazioni di garanzia nei confronti di altrettanti indagati.

Per gli investigatori, i destinatari delle misure avrebbero fatto parte di un’organizzazione dedita allo spaccio, anche ad alcuni minorenni, di cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Immortalato dalle telecamere mentre palpeggia una ragazzina, 72enne finisce in manette

Gli agenti della polizia di Stato hanno tratto in arresto F.P., di 72 anni, con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una minorenne.

L'ordinanza di custodia cautelare, che ha portato il pensionato ai domiciliari, è stata disposta dal gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, in seguito alle indagini avviate a luglio scorso, quando alcuni cittadini hanno espresso ai poliziotti il timore che una 14enne potesse essere oggetto delle attenzioni di alcune persone anziane.

Una volta ricevuta la segnalazione, gli agenti hanno iniziato a monitorare la minore, peraltro affetta da deficit cognitivi di grado medio, arrivando a riscontrare quanto segnalato. 

In particolare, la ragazzina è stata notata nei pressi di un'area dove stazionano persone anziane, mentre veniva palpeggiata da F.P.

Il pensionato sarebbe stato immortalato da alcune telecamere di videosorveglianza mentre, in cambio di pochi spiccioli, palpeggiava la minore infilandole la mano nei pantaloncini.

In virtù dei riscontri raccolti dagli investigatori, il gip del Tribunale di Castrovillari ha quindi emesso l'ordinanza cautelare che ha costretto il  72enne ai domiciliari.

 

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed