Falsi braccianti, truffa all'Inps da 235 mila euro

La Guardia di Finanza di Corigliano Calabro, coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, ha scoperto l’ennesima frode in danno dell’INPS, perpetrata con metodi ormai collaudati nel tempo. Una cooperativa agricola praticamente inattiva, a mezzo contratti di servizi agricoli fasulli ed altri documenti falsi, trae in inganno  l’Istituto Nazionale di Previdenza, raffigurando una realtà contabile e gestionale dell’impresa ben diversa da quella reale, con la presentazione di false denunce aziendali e di  manodopera agricola, consente a falsi braccianti agricoli la percezione di provvidente pubbliche assolutamente non spettanti. Ammonta a 235.000,00 euro la truffa della quale l’Inps è stata vittima, quali somme corrisposte a titolo disoccupazione agricola, assegni nucleo famigliare ed indennità di malattia, a 99 falsi braccianti agricoli, tutti denunciati per i reati di truffa e falso, unitamente al rappresentante legale della stessa cooperativa.  Il servizio condotto è di vitale importanza per la tutela degli interessi finanziari dello Stato, alla luce delle note esigenze di bilancio e di lotta agli sprechi, in atto su scala nazionale. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico - finanziaria predisposto, a livello locale, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, proprio nello specifico comparto dei “braccianti agricoli”

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Violenza sessuale sul figlio di 5 anni: arrestato 57enne

Violenza sessuale ai danni del figlioletto di appena cinque anni: è questa la terribile accusa che ha portato in galera un cinquantasettenne tratto in arresto dai Carabinieri sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari. Il provvedimento restrittivo era stato richiesto dalla Procura della Repubblica. Nel corso dell'attività investigativa i militari dell'Arma della Compagnia di San Marco Argentano hanno raccolto diversi indizi a carico dell'uomo che risiede in provincia di Cosenza.  

Ai domiciliari pubblica minacce su Facebook: donna 35enne torna in carcere

Ristretta ai domiciliari, una donna di trentacinque anni, è stata riaccompagnata in dietro le sbarre secondo quanto richiesto dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Finita nelle maglie dell'inchiesta "Job Center,  Anna Palmieri, sulla scorta di quanto verificato dai poliziotti della Squadra Mobile di Cosenza, contravvenendo al regime impostole, si è servita del profilo Facebook per scrivere su Facebook frasi minacciose che, peraltro, sono state salutate favorevolmente da circa cento utenti  nell'arco di qualche minuto. Un episodio che, a parere degli inquirenti, si è rivelato indicativo della leadership dell'arrestata nell'abito del gruppo dedito ad attività considerate criminali dagli investigatori. Adesso si trova all'interno della casa di reclusione di Castrovillari.

Spacciavano droga vicino la scuola: arrestati

Due giovani sono stati arrestati in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare che ha emesso il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari. L'accusa nei loro confronti è di aver spacciato sostanze sostanze stupefacenti tre mesi fa a ridosso di un edificio scolastico. Indagando sul conto del 26enne, ristretto ai domiciliari, e del 23enne, quest'ultimo raggiunto dal provvedimento restrittivo mentre si trovava già dietro le sbarre, i militari dell'Arma di Cassano all'Ionio hanno posto sotto sequestro 120 grammi di cocaina ed 80 di eroina. 

   

Spara contro un ragazzo: ex carabiniere arrestato dalla Polizia

La Polizia ha tratto in arresto un ex carabiniere sessantanovenne accusato di aver ferito un ragazzo di 19 anni. L'ipotesi di reato è tentato omicidio. Sulla base degli accertamenti compiuti dagli agenti del Commissariato di Castrovillari, in provincia di Cosenza, l'ex militare, nel corso di un alterco esploso per ragioni banali, ha estratto la pistola ed esploso un colpo che ha colpito il giovane al capo. L'uomo deteneva l'arma regolarmente.  Mentre litigavano, riferiscono i poliziotti, il giovane avrebbe rotto il lunotto posteriore dell'autovettura dell'anziano contro cui si era lanciato quando i toni si sono fatti particolarmente vivaci.  Sarebbe stato allora che il carabiniere a riposo ha tirato fuori la pistola e ferito il rivale. Il diciannovenne, dopo i primi soccorsi prestatigli sul posto, è stato accompagnato all'ospedale di Castrovillari prima del trasferimento all'Annunziata di Cosenza presso cui si trova ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. Il quadro clinico non desta particolare preoccupazione. Il provvedimento restrittivo a carico dell'uomo di 69 anni è stato ordinato dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Castrovillari. 

Ordigno bellico ritrovato in un'abitazione

Una bomba di mortaio è stata rinvenuta per caso in una residenza privata di Castrovillari, nel Cosentino. Gli artificieri del Genio dell'Esercito che prestano servizio presso la caserma "Manes" lo hanno fatto esplodere e rimosso seguendo le rituali procedure. Conservato ottimamente, era funzionante alla perfezione. 

Oggi l'autopsia sulla salma del neonato morto

Sarà eseguito fra qualche ora l'esame autoptico ordinato dalla Proura della Repubblica di Castrovillari sul corpicino del neonato deceduto durante il parto naturale nell'ospedale della città del Pollino. Originariamente era stata diffusa la notizia che a morire fosse stata una piccola, di sesso femminile. Il bimbo, di 4,3 chilogrammi, era nel grembo di una donna residente a Tarsia, al suo primo figlio.  L'agenzia Agi riporta che Raffaele Cirone, dirigente medico del nosocomio, ha riferito della presenza dei caratteristici tratti dell'asfissia. Il collo del neonato era avvolto dal cordone ombelicale  "E' stata - sostiene il dottor Cirone - chiaramente un disgrazia, un caso assai raro probabilmente dovuta alla posizione del feto".

Una neonata è morta durante il parto: denuncia dei genitori

Nella serata di domenica una neonata è deceduta mentre la mamma stava partorendo. A provocare la morte sarebbe stato il cordone ombelicale che avrebbe soffocato la piccola. Il dramma si è consumato all'ospedale di Castrovillari dove la donna si era recata ripetutamente nelle giornate precedenti in quanto avvertiva che il momento del parto era più che imminente. I medici, tuttavia, secondo quanto denunciato alla Polizia dal padre e dalla madre della bimba che ora chiedono di verificare quali siano state le ragioni del decesso e la sussistenza di eventuali profili di colpevolezza, l'avrebbero sempre invitata a ritornare presso la propria abitazione. 

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