Provincia Catanzaro, Fernando Sinopoli (CI) è il nuovo vicepresidente

«Alla lunga l’impegno per i territori e la vicinanza alle popolazione pagano».

Lo afferma Fernando Sinopoli, sindaco di Centrache e coordinatore provinciale per Catanzaro di ‘Coraggio Italia’, commentando a caldo la sua elezione a vice presidente della Provincia catanzarese.

Primo degli eletti alle consultazioni dello scorso fine settimana per il rinnovo del consiglio provinciale con ben 6063 preferenze, Sinopoli esprime ringraziamenti al presidente Sergio Abramo «per la nomina conferitami che testimonia la piena fiducia sul mio operato di amministratore e segna una traccia di continuità con i tre anni in cui, nella consiliatura provinciale appena conclusa, ho lavorato da consigliere delegato alla Viabilità».

Il neo vicepresidente, inoltre, manifesta compiacimento all'indirizzo del consigliere regionale di ‘Coraggio Italia’ Francesco De Nisi.

«Il suo sprone durante la campagna elettorale e l’incitamento ad agire secondo la logica del fare tipica del nostro partito - aggiunge - non è mai mancato. Sono sicuro che continuerà ad essere sicuro compagno di viaggio anche in questa nuova avventura politico – amministrativa».

Il neo vicepresidente promette di continuare ad agire «con l'umiltà che ha sempre caratterizzato la mia azione di amministratore locale, privilegiando le soluzioni alle parole e nel solo esclusivo interesse dei comprensori, nessuno escluso.

I problemi da affrontare sono tanti: li guarderemo in faccia con l'impegno e il senso di responsabilità richiesti dai cittadini, accompagnati dal convincimento di poter contribuire a far cambiare passo alla nostra terra».

Poi conclude: «L'opportunità offerta dal Pnrr è una sfida da vincere ad ogni costo: la affronteremo con il coraggio e la determinazione di sempre».

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Coronavirus, quattro positivi a Centrache

Quattro casi di coronavirus anche Centrache.

A darne notizia è stato il sindaco del borgo catanzarese, Fernando Sinopoli.

Le persone il cui tampone è risultato positivo sono tutte riconducibile a familiari di un’operatrice della casa di riposo di Chiaravalle Centrale (Per approndire clicca qui).

Un quinto tampone a cui è stato sottoposto un altro familiare dell’operatrice è invece risultato negativo.

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Auto in fiamme a Centrache

Una Fiat Grande Punto è andata a fuoco la notte scorsa via Don Pietro Molè, a Centrache (Cz).

Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco del  distaccamento di Chiaravalle Centrale.

Sul posto sono intervenuti anche  i carabinieri della Stazione chiaravallese.

Dall’esito dei primi rilievi non si esclude la natura dolosa dell'incendio.

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Nascondevano cocaina sotto le tegole di casa, coniugi finiscono nei guai

Nel corso di una perquisizione effettuata in un'abitazione di Centrache (Cz), i carabinieri hanno rinvenuto tre involucri contenenti 25 grammi di cocaina.

Lo stupefacente era stato occultato sotto le tegole della casa, nella quale i militari hanno trovato anche un bilancino di precisione ed un taccuino contenente appunti che potrebbero essere riconducibili ad un'attività di spaccio. 

Durante la perquisizione, con l'ausilio di personale Enel, gli uomini dell'Arma hanno scoperto, inoltre,  un allaccio abusivo alla rete elettrica. 

Al termine delle attività, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e furto aggravato, i carabinieri hanno arrestato G. F., di 30 anni e la moglie A.P., di 26 anni.

Dopo le formalità di rito l'uomo è stato posto ai domiciliari, mentre alla donna è stata applicata la misura dell'obbligo di presentazione alla Pg.

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Soverato, ipotesi di candidatura per l'ex sindaco Raffaele Mancini?

Metti una sera a cena... l'ex sindaco di Soverato, Raffaele Mancini, alcuni amministratori comunali delle Preserre e una serie di amici che, lentamente e inevitabilmente, lasciano cadere il discorso sulle prossime elezioni politiche di primavera. Si ragiona un po' di tutto (il Rosatellum, la composizione dei collegi) ed emerge con chiarezza l'ennesima occasione perduta per l'area jonica della provincia di Catanzaro.

Ancora una volta non sembrano, infatti, spiccare potenziali candidature “forti” capaci di portare la voce di questa porzione di territorio in Parlamento. Per la Camera uninominale - discutono i presenti - la sfida che si profila è tra due vibonesi: il piddino Censore contro il forzista Mangialavori. Al Senato, manco a parlarne, con un collegio ancora più grande che coinvolge città come Catanzaro e Lamezia Terme, capaci di fagocitare ogni scelta.

E allora - prosegue il ragionamento - perché non costruire una alternativa, puntando proprio su Mancini, oggi medico-dirigente affermato dell'Asp di Catanzaro e, dal 2000, sindaco per dieci anni della “Perla dello Jonio” dove ha sicuramente lasciato un buon ricordo non solo per le tante opere realizzate (teatro, acquario, lungomare) ma anche e soprattutto per il ruolo baricentrico e l'anima comprensoriale che aveva assegnato alla sua città, difendendola in tutte le sedi? Raffaele Mancini dribbla con diplomazia l'offerta, mentre gli amici, invece, si entusiasmano e spunta pure l'idea di una raccolta firme per sostenerne la candidatura in Parlamento. Il partito? Sì vedrà, quello non è un problema. Di certo, la collocazione potrebbe essere centrista o giù di lì (i “Conservatori e riformisti” di Fitto, ad esempio).

Tra una battuta e l'altra, la proposta prende corpo e la serata si chiude nell'attesa di una risposta che potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Comunque vada, resta il tema di fondo: l'area del Soveratese non vuole perdere il prossimo treno elettorale.

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Il canto e la testimonianza di don Giosy Cento nella chiesa Matrice di Serra San Bruno

“Diffondete il bello e la gioia di essere cristiani”. È stato questo l’invito più caloroso che don Giosy Cento ha rivolto ai numerosi giovani dei cori parrocchiali accorsi sabato pomeriggio nella chiesa Matrice di Serra San Bruno.

Una manifestazione all’insegna del canto e della testimonianza, quella che ha visto come protagonista il sacerdote che ha scelto di servire Dio in un modo del tutto speciale: attraverso la musica e le sue canzoni.

Don Giosy ha inciso più di mille brani, realizzato oltre tremila concerti e di sé dice di amare sentirsi chiamare “il prete che canta”.

Le note di alcuni suoi brani più noti e significativi, ieri, hanno pervaso la principale chiesa di Serra, ma soprattutto toccato il cuore dei numerosi partecipanti, tanto emozionati quanto felici di esibirsi anche di fronte ad uno dei cantautori cattolici più seguiti e suonati nelle chiese d’Italia.

Alle performances dei cori parrocchiali, ha fatto seguito un mini-concerto di don Giosy, apprezzato anche per le meditazioni che hanno fatto da intermezzo ai brani. I cori che hanno preso parte alla manifestazione provenivano da Spadola (coro “Santa Maria sopra Minerva”, con tanti bambini che hanno suscitato apprezzamento e gioia tra il pubblico), Simbario (coro “She’mà”), Roccelletta di Borgia (coro “Santa Maria della Roccella”), Centrache (coro “Onofrio Casalinuovo”) e Serra San Bruno (coro “Parrocchia S. Biagio”).

Il concerto di don Giosy è stato suggellato dalla celebrazione della Santa Messa, animata da tutti i cori presenti e concelebrata dallo stesso cantautore insieme al parroco di San Biagio, don Leonardo Calabretta, al rettore del Santuario di Santa Maria, don Bruno La Rizza (promotore dell’evento) e al sacerdote serrese, parroco di Roccelletta, don Raffaele Zaffino

Al termine della celebrazione, don Giosy si è amabilmente intrattenuto con chi voleva scattare anche solo una foto per avere un ricordo di un pomeriggio che a molti sarà sicuramente rimasto impresso nel cuore.   

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