Chiaravalle Centrale, cambio di toponomastica: quattro nuove intitolazioni

Quattro nuove intitolazioni a Chiaravalle Centrale. L'amministrazione comunale intende, così, valorizzare la memoria e l'opera meritoria di personalità che si sono particolarmente contraddistinte nella storia recente della città delle Preserre.

È stata già autorizzata dalla Prefettura di Catanzaro la variazione toponomastica dedicata a don Saverio Bevivino, parroco di Chiaravalle per ben 43 anni.

E anche don Dino Piraino (argomento affrontato in sede di consiglio comunale su proposta della minoranza) avrà una sua intitolazione.

Nel primo caso la strada è stata già individuata, ed è ubicata tra la Chiesa Matrice e la sede municipale, nel secondo è stata avviata la relativa attività istruttoria da parte degli uffici competenti.

Una terza intitolazione riguarderò il teatro comunale. Alla dicitura storica “Impero” verrà affiancato il nome di Franco Candiloro, fondatore e presidente dell'associazione “Tempo Nuovo”, instancabile uomo di cultura, a tutto tondo.

Infine, anche lo stadio di località “Foresta” si legherà al ricordo di un grande chiaravallese: Franco Maellare, il presidente della storica promozione della Frama in Serie C2, recentemente scomparso.

“Intitolare un luogo – ha commentato il sindaco, Mimmo Donato – significa riappropriarsi degli spazi di cittadinanza, lasciare una traccia, un segno vivente delle persone e delle loro opere, come modello ideale e punto di riferimento per le generazioni presenti e future”.

Chiaravalle Centrale, indetta una giornata di volontariato ambientale

Prima giornata di volontariato ambientale a Chiaravalle Centrale.

L'iniziativa si svolgerà domenica prossima, 22 aprile. Il raduno dei partecipanti è previsto per le ore 15 presso il piazzale del Liceo Scientifico.

Le attività successive di pulizia degli spazi verdi attrezzati del paese coinvolgeranno piazza Calvario e la zona Foresta, inclusa la Villa Comunale. Un progetto concordato venerdì scorso a Palazzo di Città tra l'amministrazione comunale e l'associazione locale Agorà.

“Una sinergia consolidata e positiva” ha commentato il sindaco, Mimmo Donato, presentando ufficialmente il programma di domenica prossima.

Ma l'appuntamento del 22 aprile è solo il primo di una lunga serie. Parallelamente, l'amministrazione comunale ha pianificato con gli uffici preposti una serie di ulteriori interventi, in particolare sulla Villa Comunale dove saranno ripristinati gli impianti di pubblica illuminazione e ripristinati percorsi e sentieri, per rendere di nuovo fruibile il “polmone verde” della città.

Le attività di manutenzione saranno in seguito potenziate con l'inserimento in organico, si spera a breve, dei lavoratori della mobilità in deroga, di prossima assegnazione al Comune di Chiaravalle Centrale come da relativo bando della Regione Calabria. 

Chiaravalle Centrale, concorso teatrale: domenica l'ultimo spettacolo

Volge al termine, con unanimi consensi di pubblico e di critica, il secondo concorso teatrale interregionale “Città di Chiaravalle Centrale”, promosso dall'amministrazione comunale, in collaborazione con l'Unione italiana libero teatro e la Consulta comunale della Cultura.

Domenica 15 aprile andrà in scena l'ultimo spettacolo della stagione: “A gentile richiesta” di e con Pierluigi Tortora (compagnia “La bottega del teatro” di Caserta”).

Un recital che è anche l’occasione per effettuare un viaggio attraverso la tradizione napoletana: dalla canzone classica alla macchietta, dalla poesia al teatro. Brani tratti da Viviani, De Filippo, Di Giacomo. Riproposizioni di interpretazioni di artisti come Taranto, De Vico ed altri. Un “cantattore” a disposizione del pubblico per aprire la porta dell’universo Napoli.

In definitiva un’occasione di divertimento. Così come molto divertente è stata anche la serata di domenica scorsa, con il teatro “Impero” che ha ospitato la compagnia siciliana “Petrolini” di Barcellona Pozzo di Gotto.

L'ennesimo successo di partecipazione per un concorso che si concluderà con le premiazioni finali del prossimo 25 aprile. Sarà la giuria popolare a determinare i vincitori con le votazioni espresse da tutto il pubblico, serata per serata.

Una scelta organizzativa voluta dal direttore artistico Gino Capolupo e dall'assessore comunale alla Cultura, Pina Rizzo.

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Chiaravalle Centrale, il sindaco: sulla scuola elementare polemica surreale della minoranza

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Domenico Donato, sindaco di Chiaravalle Centrale, in merito alla vicenda della scuola elementare non in regola con le normative antisismiche

"La vicenda della scuola elementare di Chiaravalle è, a dir poco, surreale. Partiamo da un presupposto: tutti gli edifici, pubblici e privati, costruiti nel secolo scorso, non rispettano in pieno le nuove normative che il legislatore ha recentemente pensato in tema di sicurezza antisismica. Una ovvietà.

Tant'è che in Italia è stato censito un 95 per cento di scuole su cui intervenire e centinaia e centinaia di comuni calabresi hanno aderito al relativo bando regionale che finanzia i necessari lavori di adeguamento. Anche Chiaravalle ha partecipato, ed è in attesa di un contributo per la scuola elementare. Ora, questa che dovrebbe essere una notizia positiva, diventa motivo di una assurda e insensata polemica. Con evidente disonestà intellettuale si afferma che siccome c'è l'esigenza di un ammodernamento, allora la scuola è insicura e va chiusa! Quindi, dovrebbero chiudere il 95 per cento delle scuole italiane, insieme a centinaia e centinaia di edifici in Calabria. Cioè tutti quelli che hanno partecipato al bando della Regione.

Risulta poi molto strano che questo problema venga sottolineato da chi ha già fatto il sindaco e il vicesindaco nel nostro paese e mai si è preoccupato, rivestendo tali cariche, della tenuta sismica della scuola elementare. Anzi... ci sarebbe da aprire un lungo capitolo sulle documentazioni di quegli anni.

La nostra amministrazione, con senso di responsabilità, ha verificato lo stato dell'arte ed è intervenuta seguendo un percorso lineare e trasparente, con un progetto definitivo in essere e l'espletamento di tutti gli obblighi previsti. Tutt'altra cosa fa chi inventa problemi inesistenti (ricordate il gonfalone?), crea falsi allarmismi, rimesta nel torbido solo per accreditarsi agli occhi dei propri sparuti sostenitori, avendo perso già la faccia nei confronti della maggioranza dei cittadini. Sono, del resto, gli stessi personaggi che affermano candidamente che 13 milioni di euro di debiti sono bazzecole. Certo, magari loro sanno anche chi li ha creati questi debiti e come. Ma questo non ve lo diranno mai".

Chiaravalle C.le, il PD attacca l'amministrazione sulla viabilità cittadina: "sarebbe ora di mettersi all'opera"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Circolo cittadino del PD di Chiaravalle Centrale sulla situazione delle strade comunali.

"Un pensionato di Porto Garibaldi, una piccola frazione nel Ferrarese, è costretto a pagare una multa salatissima per aver tappato una buca davanti casa. Questa vicenda conferma che non conviene sostituirsi alle autorità eseguendo lavori su luoghi pubblici, infatti la sua azione, nonostante fosse a fin di bene e giovasse a tutti i cittadini, gli è costata una multa molto cara. Inizialmente la multa era di 849 euro, ma visto che il pensionato l’ha pagata entro i 5 giorni dalla contestazione della violazione, ha potuto usufruire di uno sconto del 30% ed ha così pagato una multa di 594 euro…...

E bene si, ci vorrebbe a Chiaravalle Centrale qualche pensionato in questione, sarebbe un buon metodo per l’Amministrazione di fare cassa. Siamo stanchi del continuo e classico criterio dello scarica barile che dall'inizio del mandato ha caratterizzato questa maggioranza. Deresponsabilizzazione, questo il filo conduttore. La colpa è sempre di altri e la soluzione è sempre demandata ai cittadini che si devono adoperare il più possibile. Sarebbe ora di mettersi all'opera ed utilizzare risorse per i servizi iniziando dalla viabilità, sistemando centinaia di buche sparse su tutta la rete stradale comunale, evitando di nascondersi dietro la solita frase, “non ci sono soldi”. All’interno del programma elettorale della maggioranza, si dichiarava l’intenzione di dedicarsi alla “Tutela, salvaguardia, rivalutazione delle zone rurali”, ma neanche questo, così come tutti gli altri punti programmatici, è stato rispettato.

L’attuale Amministrazione comunale, mai presente sul territorio, sempre più impegnata e chiusa ad occupare qualche spazio di celebrità ed autoreferenzialità nelle stanze borghesi di potere, si è dimenticata che oltre la piazza centrale c’è un’intera comunità che deve essere rispettata e tutelata. Forse il problema è che quelle strade gli amministratori le percorrono solo durante il periodo elettorale, e nemmeno, almeno per mera presa visione, durante la messa in opera delle toppe volanti in cemento di poco tempo fa.

Basta una pioggerellina e le nostre strade, rappezzate alla meno peggio, formano crateri più o meno grandi, pericolosissimi per i ciclisti ed i motociclisti, ingannevoli per le sospensioni delle auto e per gli pneumatici. A Chiaravalle Centrale va di moda la strada a pois, “cemento-asfalto” con impronte di pneumatico centrale e bordo rialzato, stile pizza napoletana, forse per evitare problemi di aderenza.

Si ricorda che appena l'altro ieri, 03 Aprile 2018, vengono raccolte le firme da alcuni cittadini di contrada Felicetta, per richiedere all’Amministrazione l’urgente sistemazione delle strade di quella zona.

Il Circolo cittadino del PD di Chiaravalle, solidale con l’iniziativa, vuole dare voce anche agli altri cittadini di altre contrade e, non poche, rispetto ad una problematica seria da affrontare celermente e senza indugi o giustificazioni.

Il circolo del PD, vuole semplicemente mettere in evidenza che con le giornate calde di primavera ed estive, sarebbe il caso di porre rimedio a questo scempio, magari utilizzando le giuste risorse finanziarie per asfaltare i tratti danneggiati senza soluzione di continuità.

Oltre a mettere a rischio l’incolumità dei cittadini, lo stato in cui versano le strade, soprattutto nelle zone periferiche della Città, in particolare delle contrade Foresta, Catalimeni, Bonaficienza, Felicetta, Pellegrino, Cerasara, per citarne solo alcune, (come si può notare dalle foto) ci lasciano un senso di vergogna anche nei confronti dei concittadini che rientrano per le feste o per il periodo estivo.

Il tempo è spesso puntuale nel farci capire molte cose in ritardo".

Chiaravalle Centrale, ecco i numeri del dissesto e la strada per venirne fuori

Oltre 13 milioni di euro di debiti: 9 milioni e mezzo circa di massa passiva e 3 milioni e mezzo di mutuo ex decreto 35.

L'amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale fa chiarezza sui numeri del dissesto, dopo le recenti polemiche del gruppo di minoranza del Pd. La risposta ai dem (che contestavano cifre e metodi di risanamento del debito) è arrivata  oggi in conferenza stampa.

Sul punto hanno relazionato il sindaco, Mimmo Donato, l'assessore al Bilancio, Claudio Foti, e il responsabile del settore finanziario, Enzo Iozzo.

“Quando il Pd dice che il Comune di Chiaravalle non ha debiti afferma il falso” ha dichiarato l'assessore Foti “La realtà dei numeri è accertata dall'Organismo straordinario di liquidazione” ha ribadito il sindaco Donato. Numeri che fissano in oltre 13 milioni di euro il conto da saldare per rimettere in sesto le casse dell'ente. Un limbo dal quale, però, la maggioranza in carica vuole “uscire in tempi brevi”.

“Merito” della cosiddetta procedura semplificata che, per come spiegato dal ragioniere Iozzo, “ridurrà drasticamente il debito a soli 5 milioni e 200mila euro”. Un taglio del 45 per cento della massa passiva “frutto di un percorso avviato fin dal mese di giugno del 2016”.

All'epoca, “non c'erano le condizioni per aderire alla procedura semplificata”.

Oggi, invece, “il mutato quadro normativo, le risorse arrivate dal fondo di rotazione, i tributi incassati, le transazioni con la Regione Calabria per rideterminare l'arretrato di acqua e rifiuti e le vendite di immobili comunali, dalla Frama Sud alle scuole, hanno reso possibile quel  processo virtuoso di risanamento che adesso sfocia nella semplificata”.

Procedura concordata dal sindaco “direttamente a Roma, nel corso di appositi incontri con i responsabili Enti locali del ministero dell'Interno”. Pesanti i commenti riferiti al Partito democratico locale “per i suoi tentativi di alimentate confusione sui conti del Comune diffondendo informazioni false ed equivocando ad arte i numeri della semplificata”. La procedura, infatti, prevede l'attivazione di “un eventuale  mutuo, quantificato al massimo, con un calcolo matematico, in circa un milione e 800mila euro”.

Mutuo  che però “non estingue l'intero ammontare del debito come falsamente propagandato dal Pd ma concorre solo ad abbattere i 5 milioni e 200mila euro del dissesto, pari al 55 per cento della massa passiva ad oggi accertata dall'Organismo straordinario di liquidazione”.

 

 

Chiaravalle Centrale, oggi seduta di consiglio comunale: il sindaco bacchetta la minoranza

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell'Amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale riguardante l'odierno consiglio comunale.

“In data odierna si è tenuta una importante e proficua seduta di consiglio comunale a Chiaravalle Centrale, con ben dieci punti all'ordine del giorno.

Inutili, ancora una volta, sono apparse le consuete intemperanze da parte della minoranza che, nel caso specifico, ha dato l'ennesima dimostrazione della propria pochezza politica, abbandonando l'aula e sfuggendo al confronto con il sindaco e la sua maggioranza. Protagonisti in negativo, gli esponenti del Pd Emanuela Neri e Giuseppe Maida che, dopo aver letto un documento farneticante e privo di contenuti reali e seri, hanno pensato bene di tornarsene allegramente a casa, considerando, evidentemente, irrilevante il contributo che avrebbero potuto dare nella sede municipale per contribuire alla crescita della comunità chiaravallese.

Tutto questo mentre l'amministrazione comunale metteva in evidenza, carte alla mano, i frutti del lavoro svolto in questi mesi di duro lavoro. Fatti evidenziati, neri su bianco, nel Documento unico di programmazione dal quale emergono oltre un milione di euro di finanziamenti ottenuti dal Comune di Chiaravalle Centrale, in pochi mesi, per opere pubbliche strategiche orientate al rilancio dell'intera città. In primis, l'efficientamento dell'impianto di depurazione, le nuove opere di collettamento fognario al servizio delle zone rurali, l'adeguamento dell'isola ecologica, ecc.

Finanziamenti – è bene ricordare allo smemorato signor Maida – che arrivano grazie al lavoro di questa maggioranza, con fondi 2014-2020 che nulla hanno a che vedere con le epoche lontane delle sue sindacature. Allo stesso Maida, caduto così in basso da evocare scenari allarmanti e catastrofici per la nostra scuola elementare, a causa di presunte omissioni dell'attuale amministrazione comunale nell'adeguamento sismico dell'edificio, ricordiamo che le verifiche sulle strutture pubbliche italiane sono state disposte dal governo nazionale già nel 2003. Cosa ha fatto lui dal 2003 al 2011? Nulla, evidentemente. Noi sappiamo quello che abbiamo fatto noi dalla data di insediamento: abbiamo subito effettuato il monitoraggio richiesto e ci siamo attivati per aderire al bando “Scuole sicure” che finanzierà la messa in sicurezza dei nostri edifici comunali.

Così come ha fatto anche la Provincia di Catanzaro, a guida Pd, visto che anche le scuole di competenza dell'ente intermedio presenti sul nostro territorio hanno le stesse lacune, ma che il signor Maida si è guardato bene dal coinvolgere nel suo delirante ma comprensibile sfogo, post batosta elettorale”. 

Chiaravalle, Neri e Maida annunciano: non parteciperemo all'odierno consiglio comunale

I consiglieri comunali di minoranza Emanuela Neri e Giuseppe Maida a seguito di formale convocazione del consiglio comunale, prevista per oggi, rendono ufficialmente noto al sindaco Donato di non voler partecipare ai lavori del sopracitato consiglio.

I punti all'ordine del giorno previsti nella seduta sono:

  1. Verbali seduta precedente. Presa atto deposito; 
  2. Regolamento COSAP. Modifiche ; 
  3. Determinazione aliquota addizione comunale IRPEF 2018; 
  4. Conferma aliquota IMU esercizio 2018; 
  5. Piano finanziario TARI anno 2018; 
  6. Imposta Unica Comunale – IUC. Approvazione delle aliquote del tributo sul servizi indivisibili ( TASI ) per l’ anno 2018; 
  7. Presa d’ atto inesistenza piani PIP e PEEP; 
  8. D.L. 101 del 31.08.2013 art. 1 comma 5. Affidamento incarichi. Presa d’atto insussistenza iscrizioni al bilancio di previsione 2018; 
  9. Nota di aggiornamento al DUP 2018/2020 e bilancio di previsione 2018 e pluriennale 2019/2020 e relativi allegati. Approvazione.
  10. Presa atto deliberazione della Giunta Comunale n. 30 del 15/02/2018 avente ad oggetto: “ adesione all’associazione senza fini di lucro denominata “ Crisea. Centro di ricerca e studi avanzati Condoleo “.

Le motivazioni di questa astensione sono da ricercarsi, come sottolineato dal duo Neri-Maida, proprio nei punti all'odg e specie al punto n.9. Secondo i due consiglieri "il primo di tali strumenti politici dovrebbe servire come guida strategica ed operativa dell'ente e dettare le linee guida del bilancio, mentre il secondo quale documento di pianificazione economica e di programmazione politica. Non certo come strumento politico utile ai soli fini della maggioranza e non nell’interesse della comunità".

"Diciamo questo e ce ne assumiamo la responsabilità - continuano i due -  perché è sufficiente soffermarsi sull’esercizio 2017 per capire lo sperpero di denaro pubblico utilizzato, che non ha prodotto alcun risultato tangibile per il miglioramento delle condizioni di vita dei chiaravallesi. Tutta l’azione amministrativa dell’ultimo anno è caratterizzata da ripetute forzature, illegittimità e azioni poco chiare. Basta solo prendere in considerazione gli affidamenti diretti di incarichi e lavori dall’insediamento ad oggi. La minoranza ha cercato nell’occasione di approvazione del bilancio 2017, attraverso il proprio contributo, di suggerire quali interventi potevano avere ricadute positive sulla nostra Città. Consigli che soprattutto gli assessori delegati ai vari rami non hanno tenuto in considerazione.

La nostra denuncia - aggiungono - è tesa ad evidenziare che nonostante i soldi pubblici spesi dall’inizio del mandato al 31.12.2017 i servizi sul territorio dalla viabilità, al servizio idrico, decoro urbano, pubblica istruzione, gestione burocratica e vigilanza si trovano in uno stato di assoluta sofferenza. Se consideriamo che grazie alla Regione Calabria il comune di Chiaravalle C.le ha avuto a disposizione 25 unità lavorative attraverso la mobilità in deroga non possiamo che affermare che il Sindaco e la maggioranza non hanno saputo utilizzare queste risorse al fine del miglioramento dei servizi sul territorio. 
Inoltre, nonostante tutto questo continuo sperpero, in modo sfacciato si utilizza il pretesto del dissesto come giustificazione agli occhi dei cittadini. Questi ultimi, date le tante promesse in campagna elettorale si aspettavano dei miglioramenti e invece si ritrovano davanti il nulla. L’ ambiguità della maggioranza emerge nel momento in cui si appella al dissesto per nascondere i propri fallimenti e parallelamente si utilizza la cassa in un modo che può essere paragonato alla gestione di un comune sano, ricco e prosperoso.

Le opposizioni hanno consigliato ufficialmente in sede di consiglio comunale circa un anno e mezzo fa di adottare la procedura semplificata al fine di condurre nel più breve tempo possibile il comune di Chiaravalle fuori dal dissesto finanziario, ma anche in quella occasione la testardaggine e l’incompetenza dell’assessore al bilancio ha impedito qualsiasi valutazione della nostra proposta da parte del consiglio anzi si affermava che non sarebbero mai più accesi mutui a carico dei cittadini. È stato deliberato in quell’occasione di procedere alla procedura ordinaria ignorando completamente quanto suggerito. Per arrivare a cosa? A distanza di circa 18 mesi, dopo un viaggio della speranza a Roma e lo sperpero di altri soldi pubblici, in quanto in quell’occasione il viaggio di 7 persone ha gravato sulle casse comunali, la maggioranza è tornata a Chiaravalle portando con sé la buona novella: con la delibera n°36  del 15.02.2018 la giunta approva di dare il via alla procedura semplificata. La soluzione era già a portata di mano molto tempo prima, sarebbe bastato dare ascolto a coloro che hanno dimostrato di avere molta più responsabilità e soprattutto lungimiranza. Qualità imprescindibili per amministrare un comune importante come Chiaravalle e che la maggioranza sembra non avere. 

A questo, però, si aggiunge un fatto ancora più grave. Nel corpo della delibera si richiama il prospetto ufficiale dell’Organo straordinario di liquidazione che ha stimato i seguenti dati: 
1. 9.430.520,29 Euro l’ importo della massa passiva, comprensiva degli oneri di liquidazione dell’ Osl; 
2. Massa attiva presunta 8.122.169,33 e  massa attiva reale 6.944.865,91 da destinare al pagamento delle passività pregresse; 
3. Ha indicato alcune procedure di alienazione di immobili in corso per un totale di 1.310.677,76; 
4. Indicando in 1.800.000,00 la somma da richiedere sotto forma di anticipazione per l’ estinzione della massa passiva del dissesto . 
Questo quanto si legge nella delibera citata. 

Un dato positivo ma al contempo negativo se si pensa che si poteva anticipare di un anno e mezzo tutta la procedura se solo si fosse dato ascolto alla minoranza che in consiglio aveva insistito su tale procedura. Ma cosa ancora più grave è che il dissesto finanziario si poteva evitare. Questo solleva un problema serio sul quale riflettere. Perché alcune forze politiche dell’allora minoranza hanno spinto per 4 anni affinché il dissesto venisse dichiarato adducendo di volta in volta documenti, numeri e tesi a sostegno di quanto affermato? Tutto ciò non può passare in secondo piano e ritrovarci dopo un fatto così grave che ha provocato un danno all’intera cittadinanza a far finta di niente approvando un bilancio che a cascata è stato inficiato dagli esercizi passati. 
A queste domande qualche risposta noi ce la siamo data. Forse una dichiarazione di questo genere avrebbe aperto le porte a movimenti politici che sul fallimento altrui potevano costruire la loro vittoria? Affermare che le gestioni passate hanno affossato nei debiti il comune poteva essere un apripista per arrivare a vincere le elezioni? Domande lecite che a seguito dell’approvazioni della delibera di cui sopra tutti noi ci chiediamo e dubbi che sicuramente stanno in questi giorni investendo anche i cittadini. 
Si vince o si perde giocando la partita con lealtà perché altrimenti i veri sconfitti sono sempre e comunque i cittadini.


Non possiamo permettere che questi metodi coercitivi, dittatoriali e autoritari possano diventare modello da seguire in un paese di lunga tradizione democratica come Chiaravalle. 
Non possiamo in alcun modo neanche attraverso un voto negativo partecipare all’approvazione di uno strumento che non realizzerà di certo il bene della comunità ma anzi andrà ad incidere ancora di più nelle già provate tasche dei cittadini. 
La decisione estrema di abbandonare il consiglio comunale vuole essere un atto di protesta e una censura forte ai metodi antidemocratici, intolleranti ed arroganti di tutta la maggioranza. Atteggiamento reiterato più volte e testimoniato anche dalle scelte di convocazione di riunioni e consigli in orari impraticabili per chi svolge attività lavorativa. Ma cosa ancora più grave la convocazione odierna in una giornata di preghiera che senz’altro avrebbe meritato un minimo di rispetto e silenzio.  Oggi è Venerdì Santo, un tempo la tradizione religiosa imponeva che tutte le attività si fermassero. Ma nemmeno in questa occasione avete saputo distinguervi. E ci costringete qui con 10 punti all’Odg quando tutta la comunità si raccoglie in preghiera partecipando ai riti della santa Pasqua. 

Questi metodi che imbavagliano la minoranza e il confronto in consiglio hanno portano anche alla negazione continua delle richieste di convocazione su temi di rilevanza fondamentale per il benessere della città. Abbiamo in questi due anni presentato richieste di convocazione di consiglio secondo l’ art. 39 comma 2 del TUEL su temi di grande rilevanza:  7 settembre 2016 continuità azione amministrativa del comune – invito al sindaco ad emettere i decreti di nomina dei responsabili di settore ; 7 Febbraio 2017 dissesto: Origini, cause, conseguenze, prospettive; 3 Ottobre 2017  Casa della Salute di Chiaravalle Centrale: Stato di attuazione del Progetto e possibili sviluppi. Queste le più importanti alle quali si uniscono interrogazioni, richieste documenti.  A tutti questi metodi che rappresentano la base del confronto democratico il Sindaco e qualche suo assessore hanno sempre preferito conferenze stampa solitarie dove poter  dare sfogo alle  proprie frustrazioni o azioni scenografiche per occupare pagine di giornali ,come lo sciopero della fame, per arrivare alla fine a non realizzare nulla e addirittura sbagliare completamente strategia e far perdere a Chiaravalle e ai chiaravallesi quanto già ottenuto. 

Non dimentichiamo i tanti problemi che la nostra Città vive a causa dei vostri errori e della vostra incapacità di gestione: ricordiamo il degrado e l’abbandono del centro sportivo lasciato in mano a soggetti che incuranti lo hanno consegnato in una scandalosa situazione. Ancora  più grave l’ ultima questione, aggravata dalle vostre scelte scellerate, della dichiarazione di inagibilità sismica della scuola elementare che aveva come unico obbiettivo quello di accaparrarsi uno tra i primi posti nella graduatoria di finanziamento da parte della regione Calabria ma che ha creato seri danni alla comunità. In più occasioni pubbliche e in particolar modo nell’intervista all’emittente televisiva telejonio nell’Agosto 2017 è stato sollevato il problema dai consiglieri pd. In tempi non sospetti e prima dell’inizio dell’anno scolastico il Sindaco è stato attenzionato rispetto alla gravità di quanto dichiarato. Purtroppo però il comune di Chiaravalle C.le si è posizionato ad un posto che non verrà finanziato. Risultato, niente soldi e ciò che rimane ai bambini alle famiglie e alla collettività tutta è solo ed esclusivamente una scuola da evacuare per mettere tutti  in sicurezza.


Avete iniziato questo mandato svilendo  il ruolo delle istituzioni con il vergognoso  patto / accordo fatto nel primo consiglio dove davanti agli occhi di tutti e nel luogo istituzionale per eccellenza avete firmato l’alternanza che fra qualche mese deve tenervi uniti attorno alla gestione del potere. Dunque non deleghe date sulla competenza e i risultati ma come contentini per la tenuta della maggioranza. Questo era il preludio che purtroppo faceva intravedere a cosa stavamo andando incontro. 
Oggi il bilancio è da voi che deve essere approvato perché da tutto quello che avete fatto e da tutto quello che farete noi dobbiamo assolutamente prendere le distanze più assolute perché nella storia di questo paese sia lasciata traccia che qualcuno ancora ha un briciolo di buon senso. Che qualcuno sa che amministrare una città significa avere uno sguardo verso il futuro e che per nulla al mondo si può compromettere il futuro delle prossime generazioni".

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