Charavalle C.le, la minoranza chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario

I sottoscritti Consiglieri Comunali Giuseppe Maida, Francesco Maltese, Emanuela Neri e Gregorio Tino, preso atto della delicata e complicata situazione venutasi a determinare a seguito della iniziativa assunta dal Sindaco sulla vicenda Casa della Salute di Chiaravalle C.le, al fine di poter assicurare alla gestione della faccenda una corretta e proficua impostazione, restituire alla Istituzione Municipale il ruolo fondamentale di rappresentanza di interessi collettivi sancito dalla Legge e dagli Ordinamenti ed impedire che il perdurare di tale condizione possa avere evoluzioni imprevedibili hanno chiesto la convocazione del Consiglio Comunale, straordinario ed urgente, per discutere la questione: Casa della Salute di Chiaravalle Centrale: Stato di attuazione del Progetto e possibili sviluppi.

A breve sarà convocata una conferenza stampa per illustrare le ragioni dell’iniziativa.

L'ex ospedale di Chiaravalle diventa caso nazionale, oggi diretta tv su La7

La vicenda dell'ex ospedale di Chiaravalle Centrale fa breccia anche sui media nazionali. Oggi pomeriggio, a partire dalla ore 15, La7 si collegherà in diretta con la cittadina delle Preserre catanzaresi per raccogliere le dichiarazioni del sindaco Mimmo Donato, entrato nel suo quinto giorno di sciopero della fame. Una azione di protesta sostenuta da cittadini, comitati e forze politiche di ogni schieramento.

Qui a Chiaravalle tutti aspettano da ben cinque anni l'avvio dei lavori di riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” in Casa della Salute. Un progetto già finanziato, con oltre otto milioni di euro, ma che si è fatalmente arenato sugli scogli della burocrazia regionale. L'ennesimo scandalo di una sanità che non funziona, in una terra nella quale, mentre gli ospedali chiudono e i costi aumentano, l'esodo tristissimo per curarsi al Nord raggiunge livelli da record. Di fronte all'ennesimo palleggio di responsabilità tra Regione Calabria e Asp di Catanzaro, Donato e i suoi consiglieri comunali hanno detto basta. La determinazione del sindaco ha portato come primo risultato una delibera dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro con la quale viene approvato lo studio di fattibilità tecnico-sanitaria per la demolizione e la ricostruzione dell'edificio che dovrà ospitare la Casa della Salute. Adesso manca il passaggio decisivo.

La Regione Calabria è infatti chiamata, a sua volta, a deliberare per procedere alla firma di una nuova convenzione tra le parti, obbligatoria per dare concretamente il via ai lavori. Sul piano politico, in giunta e in consiglio regionale sembrano essere tutti d'accordo. Almeno a parole. “Ma resta da capire se e come la parte burocratica si metterà ancora di traverso” afferma, scuro in volto e amareggiato, il sindaco di Chiaravalle Centrale sul quale cominciano a pesare, sia psicologicamente che fisicamente, i sette giorni di occupazione del “San Biagio” e i cinque giorni di sciopero della fame.

Chiaravalle Centrale, la solidarietà di Archingegno al sindaco Donato

L’associazione “@Arkingegno - Tecnici Architetti ed Ingegneri di Chiaravalle Centrale”, per voce del presidente arch. Salvatore Donato unitamente a tutti i colleghi, esprime “vicinanza e solidarietà al sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, per la coraggiosa battaglia intrapresa in questi giorni in difesa del diritto alla salute di tutti i cittadini di questo comprensorio”.

“Riteniamo giusto e opportuno - prosegue la nota - che la Regione Calabria e l'Asp di Catanzaro scrivano, finalmente, una parola di verità sul destino dell'ex ospedale San Biagio. Non è ammissibile che un finanziamento di oltre otto milioni di euro, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi sanitari sul territorio, vada in fumo per i capricci di qualche dirigente o, peggio ancora, per l'incompetenza di qualche ufficio; situazione grottesca ed assurda in cui ritroviamo spesso, quali attori protagonisti soccombenti, nella svolgimento della nostra professione; riusciamo benissimo a comprendere l’avvilimento che si prova difronte a questo muro di gomma”.

“Auspichiamo - sottolinea il documento - che tutte le forze politiche locali si compattino intorno ad un comune obiettivo per il bene e lo sviluppo di un territorio e se nell’intraprendere tale battaglia, vi sono stati errori di comunicazione o superficialità, probabilmente dettati dalla passione e non dalla malafede, intelligenza vuole che essi siano superati nel più alto interesse del bene comune e collettivo della cittadinanza tutta”.

“E anche alla popolazione - conclude l'associazione - diciamo di uscire dal guscio della rassegnazione e metterci la faccia, perché nessuno verrà a regalarci più niente. Dunque, al sindaco Donato l'invito a non mollare, nella convinzione che il riscatto di questo territorio, al punto di depressione ed emarginazione in cui siamo arrivati, parte ormai anche da gesti estremi e rivoluzionari”.  

Ex ospedale di Chiaravalle, prime risposte: l'Asp approva lo studio di fattibilità

Primo, concreto successo della protesta in atto a Chiaravalle Centrale per sollecitare lo sblocco del progetto di riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” in Casa della Salute.

Con delibera n. 802 del 2 ottobre 2017, l'Asp di Catanzaro ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-sanitaria richiesto dagli uffici della Regione Calabria per poter riavviare l'iter dei lavori e stipulare la nuova convenzione finalizzata alla realizzazione dell'edificio. Il direttore generale dell'azienda sanitaria, Giuseppe Perri, si è recato personalmente a Germaneto per consegnare la delibera a mano, direttamente sul tavolo del governatore Mario Oliverio e dei dirigenti del Dipartimento alla Salute. A questo punto, potrebbe mancare davvero poco per portare la vicenda a soluzione.

Tocca, adesso, alla giunta regionale riunirsi in tempi brevi e decidere, imprimendo la svolta decisiva. Il che non dovrebbe risultare particolarmente difficile, alla luce delle dichiarazioni rilasciate più volte dallo stesso Oliverio a sostegno del progetto.

Un certo ottimismo trapela anche dal profilo social del consigliere regionale Arturo Bova che scrive: “La nuova convenzione è stata già stilata. Credo che nelle prime 48 ore di questa settimana si possa perfezionare l'iter amministrativo. Il successivo studio di fattibilità è già pronto. Bisognerà poi redigere il progetto esecutivo che, essendo stato già elaborato lo studio di fattibilità, non richiederà molto tempo. Poi si potrà appaltare l'opera. Più di 8 milioni di euro sono già in cassa per la realizzazione dell'opera. È chiaro che non posso dare una scadenza sicura, però garantisco che seguirò la procedura amministrativa passo per passo. Lo farò con il bravo e apprezzato sindaco di Chiaravalle e con i sindaci dell'intero hinterland. Per di più i mass media seguono la vicenda con grande attenzione. Il che è sicuramente positivo per la trasparenza e il rispetto delle procedure”.

Ex ospedale di Chiaravalle, il “caso” approda anche in Parlamento

Approda in Parlamento la vicenda della mancata riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute. La deputata pentastellata Dalila Nesci ha incontrato il sindaco Mimmo Donato, ormai entrato nel suo quarto giorno di sciopero della fame, annunciando una sua interrogazione al ministro Lorenzin “per accertare tutti i profili di responsabilità che hanno portato al blocco del finanziamento e allo stallo del progetto”.

Dalila Nesci ha visitato la struttura sanitaria, occupata giorno e notte dagli amministratori dell'intero comprensorio in segno di protesta, e ha ricevuto dal sindaco un copioso carteggio, appesantito dai più recenti scambi di corrispondenza tra gli uffici della Regione Calabria e quelli dell'Asp di Catanzaro. Lettere che, anziché accelerare l'iter della riconversione, di fatto lo hanno clamorosamente affossato. La parlamentare del Movimento 5 Stelle ha tentato anche di mettersi telefonicamente in contatto con il governatore Mario Oliverio, ma senza ottenere risposta.Proprio dal presidente della Regione si attendono, in queste ore, interventi risolutivi per chiarire, una volta per tutte, il destino dell'ex ospedale di Chiaravalle.

Tantissime, in questi giorni, le testimonianze di vicinanza e solidarietà nei confronti del sindaco Donato, già visibilmente segnato dalle notti insonni e dall'astinenza dal cibo. La squadra di calcio locale, prima di scendere in campo per il turno di campionato, si è recata al “San Biagio” per manifestare l'adesione di tutti i tesserati e della dirigenza societaria alla coraggiosa battaglia condotta dal primo cittadino. Molto apprezzate dal sindaco le dichiarazioni di sostegno del giovane professionista chiaravallese, trapiantato per lavoro a Catanzaro, Saverio Arena che ha voluto esserci per esprimere la propria disponibilità a sostegno della “causa” della Casa della Salute: “Un obiettivo di tutti, senza bandiere e divisioni”. 

Chiaravalle Centrale, la vicenda dell'ex ospedale approda su Rai Tre

Sulla vicenda della mancata riconversione dell'ex ospedale di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute si accendono i riflettori di Rai Tre che oggi ha registrato uno speciale all'interno della struttura sanitaria delle Preserre catanzaresi.

In primo piano, la protesta del sindaco Mimmo Donato, giunto al suo terzo giorno di sciopero della fame.

Una forma di contestazione forte nei confronti della Regione Calabria e dell'Asp di Catanzaro “che continuano a palleggiarsi le responsabilità - ha affermato Donato - senza mai portare gli atti alla loro naturale conclusione”.

Uno dei dati più preoccupanti che sta emergendo clamorosamente in queste ultime ore è la totale assenza di sintonia tra la politica regionale e gli apparati burocratici che occupano i piani alti di Germaneto.

Da una parte c'è, infatti, il governatore Mario Oliverio che continua a telefonare, rassicurando tutti sul buon esito delle procedure in corso.

Dall'altra parte, invece, i fatti dimostrano l'esatto contrario.

I vari dirigenti regionali preposti, cioè, continuano a fare “melina”, sfornando lettere con richieste di pareri che, secondo Donato, “sono stati già resi più volte”.

Non ultimo, a gennaio e a marzo di quest'anno. Insomma, tutto si complica quando la pratica passa dal livello politico a quello burocratico. Il che non lascia presagire nulla di buono. Tant'è che qualcuno ha letto, tra le righe degli ultimi documenti “partoriti” dagli uffici della Regione, anche il rischio che il finanziamento di otto milioni di euro previsto per la Casa della Salute sia andato in fumo.Sparito nei meandri di chissà quale cervellotico conflitto di competenze.

Al fianco del sindaco di Chiaravalle, intanto, continuano a schierarsi non solo le amministrazioni comunali di tutto il comprensorio, ma anche e soprattutto i cittadini e gli studenti, presenti in gran numero nei corridoi del “San Biagio”.

Il consigliere regionale Baldo Esposito oggi è tornato in visita presso l'ex ospedale, ribadendo il proprio impegno e sollecitando il presidente Oliverio a convocare subito un tavolo unitario di tutti gli uffici e dei dipartimenti regionali, per mettere in chiaro la situazione e scrivere, finalmente, parole di verità sul destino della Casa della Salute di Chiaravalle Centrale.

Chiaravalle Centrale, gli alunni delle scuole medie solidali con il sindaco Donato

Tante le manifestazioni di solidarietà e sostegno al sindaco di Chiaravalle Centrale, Mimmo Donato, impegnato in una dura protesta nei confronti della Regione Calabria e dell'Asp di Catanzaro “responsabili” della mancata riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” in Casa della Salute.

Nel suo secondo giorno di sciopero della fame, oggi Donato ha ricevuto l'abbraccio degli alunni delle scuole medie. I ragazzi hanno attraversato in corteo tutta la città per poi arrivare in ospedale, dove il sindaco staziona ormai stabilmente, giorno e notte, da martedì scorso.

Solidarietà anche da numerosi esponenti politici, a tutti i livelli e di ogni schieramento. Il segretario regionale di Sinistra Italiana, Angelo Broccolo, in una nota esprime la sua “vicinanza al sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, all'amministrazione comunale, ai sindaci del comprensorio e al Comitato per la difesa della Casa della Salute, per la protesta intrapresa a tutela di sacrosanti diritti di un intero comprensorio che si sente svuotato dei servizi essenziali ed è stanco di promesse mai mantenute. Chiede al governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, di dare una svolta decisiva ad un iter burocratico senza fine che solo con un atto di autorità e volontà potrà essere risolto in brevissimo tempo”.

Preoccupanti anche i rappresentanti di Sinistra Italiana di Chiaravalle, Domenico Corea e Bruno Santoro, che non hanno fatto mancare il loro sostegno al sindaco e sollecitano “un intervento risolutivo al governatore atto a rimuovere la ruggine burocratica che sta impedendo la costruzione della nuova struttura e l'avvio di tutti quei servizi che necessitano ad una vera Casa della Salute, nella convinzione e determinazione che la lotta per la difesa di un bene comune non appartiene a nessun partito politico ma a tutti i cittadini”.

In ospedale oggi il sindaco ha ricevuto anche la visita dell'ex esponente di Fratelli d'Italia Giovanni Mirarchi, oggi commissario provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità.

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Ex ospedale di Chiaravalle, sindaci compatti: "Adesso intervenga il ministro Lorenzin"

Da Soverato a Cardinale, da Torre di Ruggiero a Montepaone. E poi ancora: San Vito, Argusto, Cenadi, Olivadi, Centrache, Petrizzi, Gagliato...

Gli amministratori comunali dell'intero comprensorio si sono ritrovati in assemblea all'interno dell'ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale per portare un sostegno fattivo e concreto al sindaco Mimmo Donato.

Il primo cittadino sta occupando da diversi giorni il nosocomio e da venerdì è anche in sciopero della fame. Una protesta simbolica molto forte nei confronti della Regione Calabria e dell'Asp di Catanzaro per denunciare “l'immobilismo degli apparati burocratici e l'inefficacia degli interventi politici” che rischiano di far saltare un finanziamento di ben 8 milioni di euro, finalizzato alla riconversione dell'ospedale in Casa della Salute.

In forma unitaria, tutti i sindaci presenti hanno condiviso le ragioni della protesta, mettendosi a disposizione per produrre “atti e iniziative che possano raggiungere i risultati sperati”. E' emersa, tra le altre, la proposta di sottoscrivere un documento congiunto da inviare direttamente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, “affinché intervenga con la sua autorevolezza”.

Il sindaco Donato, dal canto suo, ha rimarcato il valore “simbolico e istituzionale” della forma di contestazione prescelta per mettere in luce la problematica in maniera seria, sollevando la questione a livello mediatico “senza inutili chiassate di piazza”. “Non ho mai creduto nella politica dei trattori” ha rimarcato, ricordando “le inconcludenti manifestazioni” promosse dall'ex sindaco Pino Maida, quando l'ospedale venne chiuso e marciò con un suo manipolo di mezzi meccanici su Catanzaro, “senza ottenere alcun risultato”. “Non credo neanche nella politica dei guanti di velluto” ha sottolineato ironicamente, citando, in questo caso, l'ex sindaco Gregorio Tino che “con le sue telefonate agli amici degli amici, non solo non ha mai realizzato la Casa della Salute ma, alla fine, si è fatto chiudere anche altri importanti servizi, come il tribunale, senza mai dire una parola”. Mimmo Donato ha, invece, usato parole di apprezzamento per i recenti interventi del governatore Mario Oliverio per accelerare l'iter di realizzazione della Casa della Salute. Ma ha anche evidenziato le incongruenze “tra ciò che dice il presidente e gli atti successivi prodotti dai dirigenti, che vanno in senso diametralmente opposto”. “Addirittura - ha affermato - adesso gli uffici mettono persino in dubbio il finanziamento. E allora, di cosa abbiamo parlato in tutti questi anni?”. Uniti e compatti, sindaci e consiglieri vanno avanti.

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