Una Fondazione culturale per lo sviluppo delle aree interne, è boom di adesioni
- Published in Cultura
“Le elezioni amministrative di Giugno 2016 hanno dato un esito. La volontà popolare ha attribuito ruoli ben definiti. Chi ha vinto le elezioni ha il compito di governare la nostra Chiaravalle e chi ha perso ha il dovere di svolgere al meglio il ruolo di consigliere di minoranza. Un ruolo ben disciplinato dalla norma che assegna alla minoranza il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, di dare suggerimenti nell’interesse della collettività. Dall’altra parte la maggioranza ha il dovere di ascoltare chi rappresenta una fetta di popolazione( 2/3 del paese ) e di rispondere con chiarezza e trasparenza alle interrogazioni su temi di interesse pubblico. La cosa più importante però, è quella di non sminuire la massima assise cittadina. È in consiglio che il confronto democratico raggiunge la massima espressione. Chi non rispetta tutto ciò dimostra poco riguardo nei confronti del ruolo che ricopre e nei confronti di chi attraverso il voto quel ruolo ha assegnato”.
E’ quanto scrive, in una nota, il consigliere del Partito democratico Emanuela Neri
“Questa la premessa – prosegue l’esponente del Pd - che mi sento di fare a seguito dell’ennesimo intervento fuori luogo che il primo cittadino ha fatto sulla stampa dopo le legittime richieste fatte dai quattro consiglieri di minoranza nel rispetto delle proprie funzioni e nel rispetto di tutti i cittadini”.
In particolare, Neri stigmatizza l’atteggiamento del Sindaco e della sua maggioranza che avrebbero ripetutamente “ignorato” le “interrogazioni” e le “richieste di convocazione di consiglio comunale” avanzate dai consiglieri comunali di minoranza.
“Invece di rispondere e convocare il consiglio – rincara il consigliere d’opposizione – il sindaco si è preoccupato, attraverso comunicati stampa, di continuare un’infinita campagna elettorale. Sembrerebbe interessato più a riempire le pagine dei giornali piuttosto che, se convinto delle proprie azioni, accettare il confronto senza indugi nel luogo preposto.
Sinceramente – prosegue Neri - credo che ai cittadini importi più del presente e delle programmazioni future e non di ripercorrere il passato. Anche perché di quel passato il sindaco stesso e alcuni suoi assessori hanno fatto parte. Hanno ricoperto ruoli e funzioni ( percependo il compenso stabilito dalla legge ) che gli avrebbero permesso di prendere le distanze da ipotetiche scelte che ritenevano sbagliate. Invece la storia ci dice che gli stessi sono rimasti tranquillamente nelle maggioranze fino alla fine dei rispettivi mandati accettando, condividendo e difendendo le azioni di governo di volta in volta intraprese dai Sindaci in carica dell’epoca.
Purtroppo l’assessore Garieri, già assessore nella giunta Tino, e l’attuale Sindaco, assessore nella giunta di centrosinistra a guida Nino Bruno, si sono accorti un pò tardi che le maggioranze da loro sostenute sono state, a loro dire, fallimentari. Perché all’epoca non si sono dimessi?
Comunque ritengo doveroso che il Sindaco e la sua maggioranza pongano fine alla perenne campagna elettorale mezzo utilizzato al fine di distogliere l’attenzione sui problemi reali rispetto ai quali, come minoranza a nome dei cittadini, vorremmo semplicemente un confronto. Il comune è la casa di tutti. Se il Sindaco – conclude l’esponente Neri - è sicuro delle decisioni e delle azioni intraprese, per quali motivi sfugge ad un democratico confronto nel luogo preposto? Un proverbio dice: male non fare e paura non avere.
Questo atteggiamento che sfugge dal dibattito, induce per forza a pensare che quanto dalla minoranza richiesto potrebbe evidenziare carenze, errori, inesperienza amministrativa e incapacità di confronto di questa maggioranza”.
“Ci sono tanti modi per affermare le proprie ragioni, ci sono molti metodi per salvaguardare la propria posizione, c’è perfino un modo dignitoso per gestire le proprie lacune; Scappare è vile ed inoltre non è una soluzione! Mentire è squallido oltre che inefficace! Minacciare è meschino oltre che pericoloso!”.
È la premessa di un’articolata controreplica che Gregorio Tino rivolge al sindaco di Chiaravalle Centrale Domenico Donato puntualizzando una serie di situazioni.
L’esponente di “Oltre” argomenta e approfondisce le sue affermazioni spiegando per ognuno dei tre verbi accusativi quelle che, a suo avviso, sono le rispettive motivazioni.
“In merito poi ai necessari rapporti di collaborazione politica tra le opposizioni ed in particolare con il consigliere Maida – precisa ancora Tino - vorrei far notare al signor Donato, visto che nutre tanto interesse, che si tratta dello stesso Maida con cui festante si fece riprendere e fotografare il 16 aprile 2015 per la caduta dell’amministrazione Tino; si tratta dello stesso Maida con cui ha collaborato in seno alla Giunta Bruno dal 2006 al 2011; è sempre lo stesso Maida con cui ha lavorato fianco a fianco per tanti anni nel Partito Democratico. Credo perciò che sul valore e sulla praticabilità del consigliere Maida e soprattutto del PD, Donato, più di chiunque altro, possa testimoniare e garantire. Infine – conclude - appare esagerato scomodare i ‘giri immensi’ del Venditti per descrivere la girandola di chi ha cambiato casacca decine di volte, passando da un partito all’altro, da uno schieramento a quello opposto ed oggi vorrebbe impartire lezioni, è sufficiente forse richiamare alla memoria l’Ape Maia, più infantile, meno impegnativa e meglio aderente!”.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Elisa Fera, consigliere comunale di Chiaravalle Centrale con delega alla Scuola:
“Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere”. Con questa frase del Dalai Lama vorrei sottolineare il senso di appartenenza alla mia Chiaravalle, l’orgoglio di essere chiaravallese è un dono che dobbiamo custodire gelosamente e farne regalo alle generazioni future. E ancor di più oggi che apprendiamo la notizia sul meraviglioso riconoscimento che l’Istituto di Istruzione Superiore “Enzo Ferrari” di Chiaravalle Centrale ha ottenuto.
Il Liceo Scientifico si pone al primo posto nella classifica Eduscopio: il riconoscimento arriva direttamente dalla Fondazione “Giovanni Agnelli” che visionando oltre quattromila istituti premia il Liceo di Chiaravalle Centrale come il primo istituto scientifico calabrese sulla qualità della formazione secondaria, i risultati universitari e i percorsi lavorativi.
Stesso vanto per l’Istituto Tecnico Tecnologico di Chiaravalle Centrale che si piazza al terzo posto nella classifica regionale.
Questi riconoscimenti sono la base per l’istruzione e il futuro dei nostri giovani e arrivano in un momento in cui i ragazzi sono alle prese con l’orientamento scolastico per la scelta dell’Istituto Superiore di II grado: vorrei ricordare infatti che fino al 6 febbraio sono ancora aperte le iscrizioni a scuola per l’annualità 2017/2018.
Per gli straordinari risultati che le nostre scuole hanno ottenuto, è importante che siano sostenute attraverso nuove iscrizioni, laddove i nostri giovani scelgano questi tipi di orientamento.
Ricordando che l’offerta formativa a Chiaravalle continua ad essere di primo livello e offre un'ampia scelta fra Liceo Scientifico, Istituto tecnico tecnologico e Istituto professionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, porgo i più vivi complimenti ai ragazzi, ai professori, al personale scolastico tutto e alla dirigente Voci, ringraziandoli e porgendo la massima disponibilità per collaborazioni future.
“L’attuazione del cosiddetto Decreto fiscale consente ai cittadini, in linea con quanto previsto a livello nazionale dal Governo, di rottamare le cartelle relative ai tributi e di pagare senza sanzioni e interessi moratori, con la rateizzazione degli importi dovuti senza oneri aggiuntivi. I cittadini potranno, però, usufruire della rottamazione delle cartelle solo se le singole amministrazioni comunali adotteranno il regolamento che dà attuazione alla legge entro il prossimo 31 gennaio. Da qui l’urgenza della trattazione in consiglio comunale, convocato a tale scopo per martedì alle ore 10.30”.
È quanto afferma il sindaco di Chiaravalle Centrale Domenico Donato che aggiunge: “tanto è bastato alle forze d'opposizione di Chiaravalle Centrale per ‘insorgere’ all'unisono con una serie di immotivate accuse rivolte al sindaco e alla maggioranza. Addirittura, la convocazione del prossimo Consiglio sarebbe un ‘attacco alla democrazia’. Evidentemente – sostiene il primo cittadino - alla minoranza non interessa l'oggetto posto all'ordine del giorno, di grande, ovvia e palese importanza per la collettività. L'unico obiettivo è quello solito: creare caos e disinformazione. Leggendo, peraltro, le argomentazioni dei tre gruppi d'opposizione, verrebbe da dire: da quale pulpito viene la predica! Tra quei banchi siede un ex sindaco, Gregorio Tino, passato alla storia proprio per avere zittito le minoranza imponendo il suo bavaglio agli interventi in aula. Altro che paladino della democrazia... E che dire delle commissioni consiliari? Non risulta, agli atti, che Tino si sia mai sperticato nel promuoverle e convocarle. Con lui, semplicemente non c'erano. Quanto alla partecipazione, forse dimentica le sue convocazioni di consiglio il 31 dicembre? Insomma, siamo alle solite. Siamo, comunque, contenti per un altro ex sindaco, Pino Maida. Eravamo preoccupati per il suo perdurante silenzio proprio durante l'amministrazione Tino. Ma adesso, per fortuna, lo riscopriamo sveglio e battagliero al fianco del suo fedelissimo ‘vice’ di vecchia data. I casi della vita... ‘Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano’ recita Venditti. I cittadini, in ogni caso, sanno valutare i fatti e non le chiacchiere. E sabato prossimo – conclude Donato - ne sapranno ancora di più su come sono stati (male) amministrati negli ultimi anni. Parleremo in un incontro pubblico di acqua, di come è stata (mal) gestita da Tino & Co. e di tanto altro ancora...”.
A seguito della convocazione del Consiglio comunale, fissato per martedì 31 gennaio alle ore 10,30, si sono riuniti i gruppi di minoranza del Comune di Chiaravalle Centrale per “assumere determinazioni atte a fermare il triste declino democratico a cui la nostra città, di radicata tradizione popolare e di alta civiltà politica, è costretta ad assistere dall’atto di insediamento di questa amministrazione”.
“Per l’ennesima volta – sostengono in un documento Gregorio Tino, Giuseppe Maida, Emanuela Neri e Francesco Maltese - nonostante le sollecitazioni delle opposizioni ed in barba ai tanti proclami di una campagna elettorale in cui i termini ‘partecipazione’, ‘trasparenza’, ‘coinvolgimento’ riempivano le pagine di fantasmagorici programmi, si convoca il Consiglio comunale di mattina (alle 10,30), in un giorno infrasettimanale (martedì), quasi a voler impedire la presenza della cittadinanza. Di questo passo ci si può tranquillamente aspettare che la prossima riunione sarà convocata di notte e a porte chiuse!
Il sindaco – affermano i 4 consiglieri di minoranza - non ha inteso riunire la conferenza dei capigruppo per fissare la data e formare l’Ordine del giorno, così come prevede il Regolamento, non ha ritenuto di convocare la competente Commissione consiliare su un problema così importante e delicato che riguarda buona parte della cittadinanza. Autarchicamente ha convocato il Consiglio comunale senza tenere conto dei tempi utili per poter integrare con eventuali proposte migliorative, con il conforto della necessaria istruttoria e dei competenti pareri, il regolamento per l’applicazione della definizione agevolata alle ingiunzioni di pagamento, previsto da un Decreto del Governo varato per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti”.
A ciò gli esponenti dell’opposizione aggiungono un’altra accusa: “ancora una volta, occorre registrare il maldestro tentativo di annullare le garanzie ed i diritti dei Consiglieri comunali. Infatti, dopo il grave, reiterato, rifiuto alle richieste di convocazione del Consiglio comunale su importanti questioni di pubblico interesse, come la potabilità dell’acqua e la tutela della salute dei cittadini o come la trasparenza e la legittimità di alcuni atti amministrativi, il mancato inserimento nell’attuale Ordine del giorno delle interrogazioni presentante dai consiglieri di minoranza, rafforza il sospetto che l’amministrazione in carica non intenda subire controlli, non voglia confrontarsi sulla gestione della cosa pubblica, non tolleri le azioni di tutela del pubblico interesse che intralciano il proprio agire”.
I gruppi consiliari del Partito Democratico, “Cambiamo Chiaravalle” e “Oltre con Gregorio Tino” si ritengono “pienamente impegnati ad avversare tale gravissima condotta ed impedire il preoccupante detrimento democratico che potrebbe subire la nostra comunità se dovessero perdurare, incontrastati, questi metodi di gestione della Amministrazione in carica”.