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Una Fondazione culturale per lo sviluppo delle aree interne, è boom di adesioni

Nasce sui social e diventa subito realtà il progetto firmato dal giornalista Pungitore
 
Un'idea lanciata sui social, oltre cento adesioni in poco meno di 24 ore. Nasce così, e diventa subito realtà, a Chiaravalle Centrale (Cz) il progetto di una Fondazione culturale per lo sviluppo delle aree interne. La proposta, firmata dal giornalista Francesco Pungitore, ha trovato ampi consensi nei comuni delle Serre e delle Preserre, fino a Soverato.
 
“Alla luce delle esperienze maturate in seno al Comitato per la Trasversale delle Serre - spiega Pungitore - è emersa l'esigenza di individuare strumenti operativi, oltre che spazi di riflessione, finalizzati a migliorare le opportunità di crescita del territorio. In tal senso, la Fondazione può essere una prima risposta immediata, da far viaggiare, di pari passo e in stretta sintonia, con le altre iniziative in cantiere. Penso, ad esempio, al positivo Programma d'area su cui sta lavorando, in modo particolare, l'architetto Marisa Gigliotti, coinvolgendo e impegnando decine di sindaci del comprensorio.
 
La Fondazione è un altro pezzo del puzzle che si sta componendo per ridare nuova speranza a questo pezzo di Calabria che paga pesanti, cronici ritardi infrastrutturali e una conseguente povertà economica dettata anche da una progressiva desertificazione demografica”. Tra gli obiettivi a breve termine: promuovere le idee imprenditoriali più originali e interessanti, attraverso bandi, concorsi e manifestazioni pubbliche; finanziare ricerche economiche, tesi, studi sociali e pubblicazioni culturali; creare nuove opportunità per i giovani, tramite eventi che mettano in relazione diretta il territorio con il mondo globalizzato delle imprese, delle università, della formazione scientifica; condividere gli strumenti della comunicazione nella promozione delle risorse turistiche e ricettive esistenti.
 
Una progettualità che parte dal basso, dunque, con l'ambizione ulteriore di dare un nuovo senso di appartenenza, di comunità e di identità, alla vasta rete di città e paesi, piccoli e medi, che gravitano sull'asse della costruenda Trasversale delle Serre. Nei prossimi giorni, le preadesioni raccolte sul web verranno formalizzate nel corso di appositi incontri “costituenti”, il primo dei quali si  svolgerà a Chiaravalle Centrale.
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Chiaravalle Centrale, l'assessore Sergio Garieri replica alla segretaria del Pd: il dissesto? Chieda ai suoi vicini di banco

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Scrivo in qualità di consigliere e assessore del Comune di Chiaravalle Centrale. Premetto di non condividere i continui ping pong di comunicati stampa che stanno caratterizzando l'attuale dibattito politico nel nostro paese e che non fanno altro che tediare i nostri concittadini. I problemi seri da affrontare, in questo periodo, sono ben altri. Ciononostante, mi sento in dovere di fornire le mie repliche rispetto alla nota diramata dalla segretaria locale del Pd lo scorso 19 febbraio 2017. Ebbene, le elezioni amministrative del 2016 hanno dato un esito ben definito e chiaro. Chi ha vinto deve governare, anche se con mille difficoltà, e chi, invece, ha perso deve svolgere il suo ruolo di minoranza. Deve, cioè, vigilare sull'operato della maggioranza, proporre una opposizione costruttiva e, quando si discute di una problematica che interessa il bene collettivo, dovrebbe essere unita con l'amministrazione in carica ed affiancarla. Proprio ciò che, allo stato attuale, sta mancando: vedi le varie interrogazioni giornaliere. E' chiaro che ai cittadini interessa più il presente e una precisa programmazione futura, che dia uno spiraglio di luce ai nostri giovani, rispetto a ciò che le passate amministrazioni non hanno mai attuato. Ma, nello stesso tempo, penso non si debba nemmeno dimenticare la storia, ovvero ciò che è successo, negli anni, a partire da Alternativa Democratica 93. Tant'è vero che sembra proprio di essere ritornati indietro nel tempo. Alcuni amministratori dell'epoca, che poi hanno sempre ricoperto ruoli di massimo livello politico (sindaco, vice sindaco, assessore alle Finanze) oggi si sono ritrovati coalizzati nella minoranza. Dunque, se oggi ci ritroviamo con il Comune in dissesto, con la Commissione di liquidazione e con circa 13 milioni di euro di debiti, forse sarebbe il caso che la segretaria del Pd rivolgesse qualche domande proprio ai suoi attuali vicini di banco, e non ad altri. Per quanto riguarda gli eventi degli ultimi anni, mi rendo conto che è stata informata male o che non ha seguito le varie vicende con particolare interesse. E' certamente vero che l'attuale sindaco, persona corretta e onesta, ha avuto, in passato, l'incarico di assessore. Però a me risulta che non abbia terminato il suo mandato, decidendo di dimettersi circa un anno prima perché non condivideva alcune decisioni assunte dall'amministrazione dell'epoca. Per quanto riguarda il sottoscritto, dal 2011 ho sostenuto l'amministrazione Tino, ricoprendo fino al 2014 il ruolo di consigliere delegato. Dal 2014 al 2015 ho ricoperto il ruolo di assessore. La segretaria del Pd deve sapere che vi era un progetto politico ben definito che si era deciso di portare avanti per un completo cambiamento del nostro paese. Ma, nel momento in cui tutto ciò non è stato condiviso dal sindaco dell'epoca e da vari componenti dell'amministrazione, anzi si insisteva su una strada che portava verso il baratro, il sottoscritto non ha esitato, pur essendo di maggioranza e pur percependo l'indennizzo dalla legge stabilito, a interrompere un percorso deleterio per la collettività, andando a presentare le dimissioni insieme ad altri sei consiglieri, con atto notarile datato 16 aprile 2015, anticipando, quindi, di un anno la fine del mandato. Mi sento, quindi, di dare un suggerimento conclusivo alla segretaria del Pd: prima di rilasciare delle dichiarazioni dovrebbe, quantomeno, documentarsi e analizzare con maggiore lucidità gli eventi politici della nostra comunità".
 
Sergio Garieri - assessore comunale di Chiaravalle Centrale  (Ncd)
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Chiaravalle, Neri(Pd): "Il sindaco ponga fine alla campagna elettorale e si metta al lavoro per risolvere i problemi dei cittadini"

“Le elezioni amministrative di Giugno 2016 hanno dato un esito. La volontà popolare ha attribuito ruoli ben definiti. Chi ha vinto le elezioni ha il compito di governare la nostra Chiaravalle e chi ha perso ha il dovere di svolgere al meglio il ruolo di consigliere di minoranza. Un ruolo ben disciplinato dalla norma che assegna  alla minoranza il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, di dare suggerimenti nell’interesse della collettività. Dall’altra parte la maggioranza ha il dovere di ascoltare chi rappresenta una fetta di popolazione( 2/3 del paese ) e di rispondere con chiarezza e trasparenza alle interrogazioni su temi di interesse pubblico. La cosa più importante però, è quella di non sminuire la massima assise cittadina. È in consiglio che il confronto democratico raggiunge la massima espressione. Chi non rispetta tutto ciò dimostra poco riguardo nei confronti del ruolo che ricopre e nei confronti di chi attraverso il voto quel ruolo ha assegnato”.

E’ quanto scrive, in una nota, il consigliere del Partito democratico Emanuela Neri

“Questa la premessa – prosegue l’esponente del Pd - che mi sento di fare a seguito dell’ennesimo intervento fuori luogo che il primo cittadino ha fatto sulla stampa dopo le legittime richieste fatte dai quattro consiglieri di minoranza nel rispetto delle proprie funzioni e nel rispetto di tutti i cittadini”.

In particolare, Neri stigmatizza l’atteggiamento del Sindaco e della sua maggioranza che avrebbero ripetutamente “ignorato” le “interrogazioni” e le “richieste di convocazione di consiglio comunale” avanzate dai consiglieri comunali di minoranza.

“Invece di rispondere e convocare il consiglio – rincara il consigliere d’opposizione – il sindaco si è preoccupato, attraverso comunicati stampa, di continuare un’infinita campagna elettorale. Sembrerebbe interessato più a riempire le pagine dei giornali piuttosto che, se convinto delle proprie azioni, accettare il confronto senza indugi nel luogo preposto.

Sinceramente – prosegue Neri - credo che ai cittadini importi più del presente e delle programmazioni future e non di ripercorrere il passato. Anche perché di quel passato il sindaco stesso e alcuni suoi assessori hanno fatto parte. Hanno ricoperto ruoli e funzioni ( percependo il compenso stabilito dalla legge )  che gli avrebbero permesso di prendere le distanze da ipotetiche scelte che ritenevano sbagliate. Invece la storia ci dice che gli stessi sono rimasti tranquillamente nelle maggioranze fino alla fine dei rispettivi mandati accettando, condividendo e difendendo le azioni di governo di volta in volta intraprese dai Sindaci in carica dell’epoca.

Purtroppo l’assessore Garieri, già assessore nella giunta Tino, e l’attuale Sindaco, assessore nella giunta di centrosinistra a guida Nino Bruno, si sono accorti un pò tardi che le maggioranze da loro sostenute sono state, a loro dire, fallimentari. Perché all’epoca  non si sono dimessi?

Comunque ritengo doveroso che il Sindaco e la sua maggioranza pongano fine alla perenne campagna elettorale mezzo utilizzato al fine di distogliere l’attenzione sui problemi reali rispetto ai quali, come minoranza a nome dei cittadini, vorremmo semplicemente un confronto. Il comune è la casa di tutti. Se il Sindaco – conclude l’esponente Neri - è sicuro delle decisioni e delle azioni intraprese, per quali motivi sfugge ad un democratico confronto nel luogo preposto? Un proverbio dice: male non fare e paura non avere.

Questo atteggiamento che sfugge dal dibattito, induce per forza a pensare che quanto dalla minoranza richiesto potrebbe evidenziare carenze, errori, inesperienza amministrativa e incapacità di confronto di questa maggioranza”.  

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Chiaravalle. Tino al vetriolo su Donato: “Scappa, mente e minaccia”

“Ci sono tanti modi per affermare le proprie ragioni, ci sono molti metodi per salvaguardare la propria posizione, c’è perfino un modo dignitoso per gestire le proprie lacune; Scappare è vile ed inoltre non è una soluzione! Mentire è squallido oltre che inefficace! Minacciare è meschino oltre che pericoloso!”. 

È la premessa di un’articolata controreplica che  Gregorio Tino rivolge al sindaco di Chiaravalle Centrale Domenico Donato puntualizzando una serie di situazioni.

L’esponente di “Oltre” argomenta e approfondisce le sue affermazioni spiegando per ognuno dei tre verbi accusativi quelle che, a suo avviso, sono le rispettive motivazioni.

  • “Scappare. Invece di affrontare nel merito le questioni poste e dare risposte ai tanti dubbi che sempre di più montano nel paese, piuttosto che venire in Consiglio e confrontarsi – sostiene l’ex primo cittadino - il sindaco fugge e attacca la minoranza accusandola di indifferenza rispetto ai problemi che riguardano i cittadini senza ammettere con onestà la propria superficialità visto che si è ridotto a portare nell’ultimo giorno utile, forse mettendo a rischio la stessa approvazione nei termini, un provvedimento che poteva essere discusso e licenziato già da due mesi, altro che urgenza!!!Dimentica che nell’ultimo Consiglio comunale ha dovuto invocare l’aiuto della minoranza per poter approvare un provvedimento che aveva posto all’ordine del giorno senza avere i numeri sufficienti; dimentica che grazie all’iniziativa dei gruppi di minoranza si è evitato di approvare una delibera di adesione all’Atem di Catanzaro-Crotone che, per come proposta dalla maggioranza, avrebbe determinato la perdita definitiva del Consorzio di Metanizzazione con tutte le inevitabili conseguenze. Questa si chiama responsabilità, altro che caos e disinformazione!”.
  • “Mentire. Non è vero – continua Tino - che durante la mia gestione non c’erano le Commissioni consiliari; prima di aprire la bocca per dare aria ai denti o meglio, prima di autorizzare la pubblicazione di testi sulla cui paternità nutriamo qualche sospetto, bastava che andasse a leggersi le delibere di Consiglio n. 23 e 24 del 2013, oppure era sufficiente chiedere conferma a qualche suo sodale che allora era componente di quelle Commissioni magari acquisendo i verbali. Così come è falso dire che durante il mio mandato è stato soffocato il dibattito quando in realtà ho sempre e solo operato per far rispettare il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e, certamente, non sono mai scappato dinnanzi alle richieste delle opposizioni neanche quando c’era qualche rischio di tenuta della mia stessa maggioranza ho sempre affrontato in aula i consiglieri ed ho sempre risposto alle interrogazioni. Ma questa è un’ altra storia, è questione di maturità e di stile!”.
  • “Minacciare. Ancora una volta – sentenzia Tino - come solo i mediocri quando si sentono in difficoltà sanno fare, minaccia l’ennesima conferenza stampa dove, senza contraddittorio, pensa, attraverso la propalazione di informazioni e notizie false, di screditare, di zittire di intimidire gli altri o, in ogni caso, di sfuggire al confronto con la verità dei fatti, quella che riguarda la sua azione e le sue responsabilità. Tuttavia, se proprio ci tiene a farla, visto che intende parlare di acqua, questa volta spieghi agli invitati alla conferenza come mai, durante il suo mandato di assessore nell’amministrazione guidata dal sindaco Nino Bruno, ha generato debiti nei confronti di Sorical per circa 2.000.000 di euro che in buona parte ha pagato la mia amministrazione; spieghi anche come mai ha approvato bilanci dove figuravano residui attivi inesigibili, guarda caso proprio relativi ai ruoli dell’acqua, per 1.800.000 euro che la mia amministrazione ha dovuto stralciare facendo emergere il buco lasciato da quelle gestioni; riferisca dei debiti per le parcelle degli avvocati pari ad 270.000 euro causati da quella gestione e pagati dalla amministrazione Tino; o relazioni sui debiti fuori bilancio per 1.400.000 euro generati dalla gestione Bruno/Donato & C. e relativi a lavori e forniture eseguite in buona parte da imprese di Chiaravalle e anche in questo caso pagati dalla nostra amministrazione; parli anche delle somme indebitamente corrisposte ai dipendenti per 200.000 euro accertate dal MEF nell’ispezione del 2010. Potrebbe parlare di queste cose e di tante altre che per ora intendiamo trascurare, oppure dovrebbe fare una cosa che forse riuscirebbe ancora a riabilitarlo: prendere le richieste e le interrogazioni  delle opposizioni e convocare il Consiglio comunale. Così vuole la democrazia, così impone la dignità politica!”.

“In merito poi ai necessari rapporti di collaborazione politica tra le opposizioni ed in particolare con il consigliere Maida – precisa ancora Tino - vorrei far notare al signor Donato, visto che nutre tanto interesse, che si tratta dello stesso Maida con cui festante si fece riprendere e fotografare il 16 aprile 2015 per la caduta dell’amministrazione Tino; si tratta dello stesso Maida con cui ha collaborato in seno alla Giunta Bruno dal 2006 al 2011; è sempre lo stesso Maida con cui ha lavorato fianco a fianco per tanti anni nel Partito Democratico. Credo perciò che sul valore e sulla praticabilità del consigliere Maida e soprattutto del PD, Donato, più di chiunque altro, possa testimoniare e garantire. Infine – conclude - appare esagerato scomodare i ‘giri immensi’ del Venditti per descrivere la girandola di chi ha cambiato casacca decine di volte, passando da un partito all’altro, da uno schieramento a quello opposto ed oggi vorrebbe impartire lezioni, è sufficiente forse richiamare alla memoria l’Ape Maia, più infantile, meno impegnativa e meglio aderente!”.

 

Chiaravalle Centrale, Liceo Scientifico primo nella classifica Eduscopio: il plauso dell'amministrazione comunale

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Elisa Fera, consigliere comunale di Chiaravalle Centrale con delega alla Scuola:

“Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere”. Con questa frase del Dalai Lama vorrei sottolineare il senso di appartenenza  alla mia Chiaravalle, l’orgoglio di essere chiaravallese è un dono che dobbiamo custodire gelosamente e farne regalo alle generazioni future. E ancor di più oggi che apprendiamo la notizia sul meraviglioso riconoscimento che l’Istituto di Istruzione Superiore  “Enzo Ferrari” di Chiaravalle Centrale ha ottenuto. 

Il Liceo Scientifico si pone al primo posto nella classifica Eduscopio: il riconoscimento arriva direttamente dalla Fondazione “Giovanni Agnelli” che visionando oltre quattromila istituti premia il Liceo di Chiaravalle Centrale come il primo istituto scientifico calabrese sulla qualità della formazione secondaria, i risultati universitari e i percorsi lavorativi. 

Stesso vanto per l’Istituto Tecnico Tecnologico di Chiaravalle Centrale che si piazza al terzo posto nella classifica regionale. 

Questi riconoscimenti sono la base per l’istruzione e il futuro dei nostri giovani e arrivano in un momento in cui i ragazzi sono alle prese con l’orientamento scolastico per la scelta dell’Istituto Superiore di II grado: vorrei ricordare infatti che fino al 6 febbraio sono ancora aperte le iscrizioni a scuola per l’annualità 2017/2018. 

Per gli straordinari risultati che le nostre scuole hanno ottenuto, è importante che siano sostenute attraverso nuove iscrizioni, laddove i nostri giovani scelgano questi tipi di orientamento. 

Ricordando che l’offerta formativa a Chiaravalle continua ad essere di primo livello e offre un'ampia scelta fra Liceo Scientifico, Istituto tecnico tecnologico e Istituto professionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, porgo i più vivi complimenti ai ragazzi, ai professori, al personale scolastico tutto e alla dirigente Voci, ringraziandoli e porgendo la massima disponibilità per collaborazioni future.

Chiaravalle, Donato replica alla minoranza: “Da loro solo caos e disinformazione”

“L’attuazione del cosiddetto Decreto fiscale consente ai cittadini, in linea con quanto previsto a livello nazionale dal Governo, di rottamare le cartelle relative ai tributi e di pagare senza sanzioni e interessi moratori, con la rateizzazione degli importi dovuti senza oneri aggiuntivi. I cittadini potranno, però, usufruire della rottamazione delle cartelle solo se le singole amministrazioni comunali adotteranno il regolamento che dà attuazione alla legge entro il prossimo 31 gennaio. Da qui l’urgenza della trattazione in consiglio comunale, convocato a tale scopo per martedì alle ore 10.30”.

È quanto afferma il sindaco di Chiaravalle Centrale Domenico Donato che aggiunge: “tanto è bastato alle forze d'opposizione di Chiaravalle Centrale per ‘insorgere’ all'unisono con una serie di immotivate accuse rivolte al sindaco e alla maggioranza. Addirittura, la convocazione del prossimo Consiglio sarebbe un ‘attacco alla democrazia’. Evidentemente – sostiene il primo cittadino - alla minoranza non interessa l'oggetto posto all'ordine del giorno, di grande, ovvia e palese importanza per la collettività. L'unico obiettivo è quello solito: creare caos e disinformazione. Leggendo, peraltro, le argomentazioni dei tre gruppi d'opposizione, verrebbe da dire: da quale pulpito viene la predica! Tra quei banchi siede un ex sindaco, Gregorio Tino, passato alla storia proprio per avere zittito le minoranza imponendo il suo bavaglio agli interventi in aula. Altro che paladino della democrazia... E che dire delle commissioni consiliari? Non risulta, agli atti, che Tino si sia mai sperticato nel promuoverle e convocarle. Con lui, semplicemente non c'erano. Quanto alla partecipazione, forse dimentica le sue convocazioni di consiglio il 31 dicembre? Insomma, siamo alle solite. Siamo, comunque, contenti per un altro ex sindaco, Pino Maida. Eravamo preoccupati per il suo perdurante silenzio proprio durante l'amministrazione Tino. Ma adesso, per fortuna, lo riscopriamo sveglio e battagliero al fianco del suo fedelissimo ‘vice’ di vecchia data. I casi della vita... ‘Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano’ recita Venditti. I cittadini, in ogni caso, sanno valutare i fatti e non le chiacchiere. E sabato prossimo – conclude Donato - ne sapranno ancora di più su come sono stati (male) amministrati negli ultimi anni. Parleremo in un incontro pubblico di acqua, di come è stata (mal) gestita da Tino & Co. e di tanto altro ancora...”.

 

Chiaravalle, la minoranza accusa: “L’amministrazione comunale non vuole controlli”

A seguito della convocazione del Consiglio comunale, fissato per martedì 31 gennaio alle ore 10,30, si sono riuniti i gruppi di minoranza del Comune di Chiaravalle Centrale per “assumere determinazioni atte a fermare il triste declino democratico a cui la nostra città, di radicata tradizione popolare e di alta civiltà politica, è costretta ad assistere dall’atto di insediamento di questa amministrazione”.

“Per l’ennesima volta – sostengono in un documento Gregorio Tino, Giuseppe Maida, Emanuela Neri e Francesco Maltese - nonostante le sollecitazioni delle opposizioni ed in barba ai tanti proclami di una campagna elettorale in cui i termini ‘partecipazione’, ‘trasparenza’, ‘coinvolgimento’ riempivano le pagine di fantasmagorici programmi, si convoca il Consiglio comunale di mattina (alle 10,30), in un giorno infrasettimanale (martedì), quasi a voler impedire la presenza della cittadinanza. Di questo passo ci si può tranquillamente aspettare che la prossima riunione sarà convocata di notte e a porte chiuse!

Il sindaco – affermano i 4 consiglieri di minoranza - non ha inteso riunire la conferenza dei capigruppo per fissare la data e formare l’Ordine del giorno, così come prevede il Regolamento, non ha ritenuto di convocare la competente Commissione consiliare su un problema così importante e delicato che riguarda buona parte della cittadinanza. Autarchicamente ha convocato il Consiglio comunale senza tenere conto dei tempi utili per poter integrare con eventuali proposte migliorative, con il conforto della necessaria istruttoria e dei competenti pareri, il regolamento per l’applicazione  della  definizione agevolata alle ingiunzioni di pagamento, previsto da un Decreto del Governo varato per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti”.

A ciò gli esponenti dell’opposizione aggiungono un’altra accusa: “ancora una volta, occorre registrare il maldestro tentativo di annullare le garanzie ed i diritti dei Consiglieri comunali. Infatti, dopo il grave, reiterato, rifiuto alle richieste di convocazione del Consiglio comunale su importanti questioni di pubblico interesse, come la potabilità dell’acqua e la tutela della salute dei cittadini o come la trasparenza e la legittimità di alcuni atti amministrativi, il mancato inserimento nell’attuale Ordine del giorno delle interrogazioni presentante dai consiglieri di minoranza, rafforza il sospetto che l’amministrazione in carica non intenda subire controlli, non voglia confrontarsi sulla gestione della cosa pubblica, non tolleri le azioni di tutela del pubblico interesse che intralciano il proprio agire”.

I gruppi consiliari del Partito Democratico, “Cambiamo Chiaravalle” e “Oltre con Gregorio Tino” si ritengono “pienamente impegnati ad avversare tale gravissima condotta ed impedire il preoccupante detrimento democratico che potrebbe subire la nostra comunità se dovessero perdurare, incontrastati, questi metodi di gestione della Amministrazione in carica”.

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