Chiese chiuse a Pasqua, Tallini: "E' un atto di generosità"

“L’impossibilità di partecipare alle Messe di Pasqua quest’anno è un atto di generosità: condivido -  sostiene il presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini -  quanto detto dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana. Definire ‘un atto di generosità’ tenere le chiese chiuse in questo difficile frangente, significa che non è la distanza fisica che può attenuare, specie dinanzi alla terribile minaccia del virus, il significato straordinario della Settimana Santa che coinvolge i credenti di tutto il mondo”.

Aggiunge il presidente Tallini: “Sono dell’avviso che occorra insistere, nonostante le buone notizie che ci lasciano sperare in  una fase 2 nella lotta contro l’agente patogeno, cosi come asseriscono le autorità scientifiche e i decisori politici, nell’osservare scrupolosamente le prescrizioni indispensabili per sconfiggere la pandemia. Non dobbiamo  desistere dalla missione civile che ci siamo assunti collettivamente: osservare le regole basilari del distanziamento e  comportamenti responsabili per evitare la diffusione del contagio”.   

Conclude il presidente del Consiglio regionale: “Non era mai accaduto che si celebrasse la Settima Santa con le chiese chiuse, un evento che di per sé  dà l’idea dello sconvolgimento che il virus ha apportato alle nostre società, ma tutto ciò non aggiunge disagio spirituale al già corposo disagio sociale, anzi dobbiamo augurarci che la Resurrezione dopo il sacrificio di Cristo sulla Croce, uno dei messaggi pregnanti del Nuovo Testamento, coincida con la fine della pandemia e col  bisogno delle nostre comunità di riaprire l’Italia all’insegna di un modello di sviluppo più equo e orientato a  ridurre diseguaglianze sociali e povertà”.

 

Serra, Tassone esulta fondi per le chiese: “Premiata la nostra caparbietà”

“Lavorare con determinazione e impegno porta a dei risultati tangibili per il territorio e per la comunità e quello centrato oggi è senz’altro un obiettivo di grande importanza”.

Il sindaco Luigi Tassone commenta con soddisfazione il riconoscimento di un finanziamento di 300 mila euro, ottenuto per l’esecuzione dei lavori di restauro e rifacimento della chiesa di Santa Maria del Bosco e della chiesa di Maria Santissima Assunta in cielo di Terravecchia.

“Ci eravamo attivati tempestivamente – sostiene il primo cittadino – affinché queste nostre due chiese potessero rientrare fra le Aree di attrazione naturali e culturali di rilevanza strategica, previste nell’obiettivo 6.7 del Por Calabria 2014/2020, in cui attuare interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e questa nostra attenzione ha avuto il giusto riconoscimento. Questi fondi sono indispensabili per poter intervenire sulle nostre chiese, preservandole anche dall’azione degli agenti atmosferici e tutelandone la bellezza ed il valore storico ed identitario”.

“In questo periodo – ha aggiunto Tassone – i Comuni non riescono a far fronte a questi dispendiosi ma fondamentali interventi con risorse proprie, ma il nostro amore per questa terra e la nostra caparbietà hanno permesso di conseguire un risultato tutt’altro che scontato”.

 

Vibo, grande successo per la Domenica delle chiese

Luca Giordano, Dirk Hendriks, Pacecco de Rosa, Massimo Stanzione, Ludovico Mazzanti, Francesco Zoda, Francesco Saverio Mergolo, Giulio Rubino, Antonello Gagini, Frà Didacus, Michelangelo Naccarino: sono solo alcuni degli artisti le cui opere sono state visibili a tutti almeno per un giorno.

La Domenica delle Chiese del borgo di Monteleone, ideata ed organizzata da ViboInsieme e dal Centro aggregazione sociale in collaborazione con l'Associazione guide turistiche della Calabria e l'Unione parrocchiale Santa Maria la Nova, San Michele e San Giuseppe, ha rappresentato un primo passo verso la riscoperta dei tesori d'arte nascosti nelle chiese vibonesi del centro storico.

L'iniziativa è stata apprezzata dai tanti partecipanti che, grazie alle visite guidate gratuite, hanno potuto ammiare ogni singola opera.

Grande interesse hanno destato le opere custodite nella chiesa di San Michele e quelle  custodite nel Santuario degli Angeli (due tele di Luca Giordano, una scultura di Michelangelo Naccarino e la straordinaria sacrestia lignea), due autentici scrigni d'arte, ma anche due edifici di una bellezza incomparabile.

Per l'occasione è stato possibile visitare anche la cripta di San Michele e la chiesetta di Sant'Omobono alla Cerasarella che conserva al suo interno una edicola cinque-secentesca con la rappresentazione affrescata della danza macabra, riportata alla luce soltanto nel 2005 durante lavori di restauro.

L'iniziativa ha permesso di portare fuori dalle sacrestie ed esporre al pubblico capolavori quale la Madonna con sant'Anna e San Felice di Cantalice di Luca Giordano, esposto in maniera permanente nella chiesa di Sant'Antonio, nonché altre opere della scuola pittorica di Monteleone, tra le più importanti del Meridione tra il seicento e l'ottocento, esposti nella chiesa di santa Maria la Nova.

La giornata si è conclusa con il concerto del coro parrocchiale nella chiesa di Santa Maria la Nova, eccellente sugello di una domenica straordinaria.

 

 

 

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