Tutto pronto per il "Tropea cipolla party"

Prenderà il via domani (26 aprile) e proseguirà fino a domenica prossima, la manifestazione “Tropea cipolla Party”, che vedrà protagonista, in qualità di partner ufficiale, il Gal “Terre Vibonesi”, che avrà un proprio spazio e curerà gli eventi di promozione dei prodotti d’eccellenza del territorio, a partire dalla “regina rossa”.

“Obiettivo del Gal – sottolinea il presidente Vitaliano Papillo – è sostenere la promozione delle filiere agroalimentari e artigianali e le produzioni d’eccellenza locali, integrandole con l'offerta turistica e sviluppando forme associative tra enti pubblici e soggetti privati territoriali”.

Durante la tre giorni, alcuni ristoranti selezionati serviranno piatti d’autore nella splendida cornice del centro storico tropeano, nel quale chef internazionali si cimenteranno in esibizioni culinarie dimostrative ed interattive.

Protagonisti dei momenti curati dal Gal, saranno: lo chef Francesco Mazzei, celebre per tre ristoranti di successo aperti a Londra, protagonista di tante trasmissioni televisive della Bbc e ideatore dell’evento “No Waste, cucinare senza spreco”, che da anni utilizza il “made in Calabria” per promuovere i propri piatti e valorizzare la “Dieta mediterranea”, attraverso ingredienti “poveri” e salutari come la cipolla di Tropea e la ‘Nduja di Spilinga; il giovane chef stellato calabrese Antonio Biafora, discendente di seconda generazione da una famiglia di ristoratori di San Giovanni in Fiore, che punta a realizzare il sogno di un locale dove il dialogo cuoco e ospite sia facilitato dal racconto della passione e della curiosità che spingono alla creazione dei piatti legati ai profumi della Calabria; il giovane chef stellato calabrese Nino Rossi, considerato tra i “fautori della ristorazione contemporanea del Sud”, che opera all’interno di “Villa Rossi”, piccolo covo creativo settecentesco di famiglia a Santa Cristina d’Aspromonte, dove porta avanti il suo motto: “Ricordare sempre la cultura del posto in cui viviamo per conservare la nostra identità”.

Un’identità che il Gal “Terre Vibonesi” punta a valorizzare e promuovere in campo locale e internazionale.

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Lavoratore in nero in un'azienda agricola del Vibonese, sanzionato il titolare

Intervenuti in seguito alla segnalazione per la protesta inscenata da una di una decina di lavoratori impegnati nella coltivazione della cipolla di Tropea in un'azienda agricola di Ricadi, i carabinieri della Stazione di Spilinga hanno individuato un lavoratore in nero.

In particolare, dopo aver constatato che la mobilitazione dei lavoratori era stata determinata dall’inadeguatezza delle retribuzioni, gli uomini dell'Arma hanno chiesto l'intervento dei colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Vibo Valentia.

Dopo aver scoperto la presenza di un operaio senza regolare contratto di lavoro, i carabinieri hanno elevato una sanzione amministrativa a carico del titolare dell'azienda.

 

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Cipolla comune venduta come "Cipolla di Tropea", il Corpo Forestale denuncia due ambulanti

Due venditori ambulanti sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria con l'accusa di frode nell'esercizio del commercio. La denuncia è scattata in seguito ad un controllo effettuato lungo la SS182, nel comune di Satriano e la SS 106 nel comune di Badolato, da una pattuglia degli uomini del Corpo forestale dello Stato in forze presso la stazione di Davoli. Secondo l'accusa, le due persone denunciate stavano promuovendo la commercializzazione di cipolle comuni con "un’insegna recante la scritta ' La Vera Cipolla di Tropea ', con la foto raffigurante il paese di Tropea". Entrambi i commercianti non avrebbero fornito la "documentazione idonea a dimostrare  la provenienza degli ortaggi dall’area di produzione delle cipolle rosse di Tropea che, come è noto, sono fornite di apposito  marchio  I.G.P  previsto e disciplinato alla normativa nazionale e  dai regolamenti dell’Unione Europea". Dagli accertamenti eseguiti dal personale del Corpo forestale, sarebbe emerso che i due venditori "non erano iscritti negli elenchi degli Operatori I.G.P. della “Cipolla Rossa di Tropea Calabria”  e quindi il prodotto commercializzato era un prodotto agroalimentare comune (cipolla rossa), per cui, lo stesso, con la cartellonistica pubblicitaria esposta, induceva in inganno i consumatori, certi di acquistare una determinata merce che di fatto però era completamente diversa da quella posta in commercio".

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