Enologia, Rapani: «I vini del consorzio di Cirò e Melissa potranno vantare il marchio Docg»

«L’enologia italiana e calabrese è da tempo riconosciuta in tutto il mondo come un’eccellenza del nostro Paese e della nostra Regione. Le uve di Cirò sono rinomate e note sin dalla notte dei tempi. Ma necessitavano di sostegno e del marchio DOCG, la denominazione di origine controllata e garantita che certifica il livello più alto di qualità in Italia. Una procedura bloccata da tempo che, su sollecitazione del circolo di Fratelli d’Italia di Cirò Marina, ho assunto come impegno, recandomi di persona al Ministero dell’Agricoltura per capire a che punto fosse l’iter. Nei giorni scorsi dopo tutta una serie di interlocuzioni tra il dicastero ed il presidente del consorzio, nella persona di Raffaele Librandi che ho segnalato quale referente, siamo riusciti a definire il procedimento. Oggi ho appreso dal Ministero che – tempistica tecnica a parte – le produzioni che rientrano nel Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini di Cirò e Melissa potranno vantare il marchio DOCG. La Denominazione di origine Controllata e Garantita identifica e certifica il livello di tutela più elevato nella classificazione italiana dei vini. Aver potuto risolvere una querelle che andava avanti da anni, su un tema così importante ed utile a certificare la qualità massima dei nostri vini, ma incagliato tra le maglie della burocrazia, è stata una grande soddisfazione. Un obiettivo prestigioso che condivido con tutti i produttori della zona. Una certificazione che prosegue nel solco tracciato nell’ultima edizione di Vinitaly, in cui per la prima volta 120 aziende si sono ritrovate insieme a proporre l'eccellenza calabrese».

È quanto dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani.

Armi e munizioni in casa, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, con l’ausilio dell’unità cinofila dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno tratto in arresto di un 64enne residente nella frazione Torretta di Crucoli.

I militari dell’Arma, dopo aver perquisito la sua abitazione, hanno rinvenuto:

  • una pistola marca “Beretta” cal. 7.65, con matricola abrasa provvista di caricatore contenente sei cartucce cal. 7,65;
  • un tubo serbatoio cal. 12 per fucile da caccia;
  • 24 cartucce inesplose di vario calibro;
  • 830 pallini di piombo suddivisi in più contenitori;
  • grammi 231 di polvere da sparo, 312 bossoli e materiale per il caricamento di nuovo munizionamento.

Durante le operazioni di perquisizione, l’uomo ha tentato di disfarsi della pistola gettandola dalla finestra dell’abitazione, senza riuscirvi.

Le armi, le munizioni ed il resto del materiale sono stati sequestrati e l’arrestato è stato tradotto, come disposto dal pubblico ministero di turno presso la locale Procura della Repubblica, presso la casa Circondariale di Crotone.

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In casa con oltre 300 antiche monete d’oro e d’argento: denunciato

Cirò - I carabinieri della Stazione di Cirò (Kr) hanno denunciato in stato di libertà per detenzione illecita di beni culturali appartenenti allo Stato e ricettazione, un 80enne del posto.

Nei giorni scorsi, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo trovando oltre 300 monete di varie dimensioni, in bronzo, oro e argento. I militari, sentiti colleghi del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, hanno immediatamente sequestrato le monete per sottoporle all’esame ed alla classificazione dei funzionari della Soprintendenza di Crotone.

Dagli accertamenti è emerso che esse sono di rilevante interesse storico e artistico in quanto risalenti ai periodi magno-greco, romano e medievale. 

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Covid, Calabria: zona rossa rafforzata in 5 comuni

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile, nei comuni di Cirò, Cirò Marina, Cutro, Mesoraca e Roccabernarda (tutti provincia di Crotone) sarà in vigore la “zona rossa rafforzata” e saranno limitati gli spostamenti ai fini del contenimento della diffusione del Covid-19.

Lo prevede l’ordinanza numero 20 firmata oggi dal presidente della Regione, Nino Spirlì.

Il provvedimento arriva in seguito all’interlocuzione con il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, con il prefetto di Crotone e con i sindaci dei Comuni interessati.

«Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, nel territorio dei Comuni di Cirò, Cirò Marina, Cutro, Mesoraca e Roccabernarda, nella provincia di Crotone, non è consentito - è scritto nell’ordinanza -, lo spostamento di cui all’art. 1 comma 4, primo periodo, del Decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30. Inoltre, dalle ore 20 alle ore 5 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute».

«È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata - si specifica -, di non spostarsi, salvo che per esigenze lavorative, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Dalle ore 5 fino alle ore 20 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze, e la consegna a domicilio».

È fatto inoltre divieto alle persone fisiche residenti nei comuni interessati «di spostarsi per raggiungere le seconde case, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza».

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Chiudono le strade per far pascolare gli animali, denunciati

Strade comunali sbarrate per agevolare il pascolo di bovini.

È successo a Crucoli, nel Crotonese, dove, in seguito ad una segnalazione, i carabinieri forestale della Stazione di Cirò sono entrati in azione in località Scarrizzi.

Giunti sul posto, hanno scoperto che due strade comunali erano state chiuse mediante cancelli realizzati con paletti di legno e filo spinato.

Gli uomini dell'Arma forestale hanno quindi avviato le indagini che hanno permesso d'identificare i presunti responsabili, ovvero tre persone del luogo, denunciate a vario titolo, per invasione di terreno e pascolo abusivo.
   

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Chiede mille euro per l’esito positivo di un contenzioso legale, medico in manette

I carabinieri della Stazione di Cirò hanno arrestato un medico di 74 anni per induzione indebita a promettere utilità.

Il professionista, nominato consulente dal Tribunale di Crotone, avrebbe chiesto mille euro ad una donna per assicurare l’esito positivo di un contenzioso legale.

La vittima però si è recata subito dai carabinieri a denunciare il fatto.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Crotone, hanno quindi predisposto un servizio, monitorando l’incontro tra il medico e la donna e riscontrando il passaggio del denaro.

Il 74enne, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Crotone.

I carabinieri consegnano tablet agli studenti

In questi giorni, a Cirò Marina (Kr) e Crucoli (Kr), i carabinieri della Stazione di Cirò Superiore hanno consegnato diversi tablet presso il domicilio degli studenti dell’Istituto “L. Lilio” di Cirò.

L’assistenza compiuta dalla locale Stazione carabinieri, volta a garantire il diritto allo studio a quegli studenti sprovvisti di apparecchiature informatiche, trae origine da una richiesta effettuata dai promotori dell'iniziativa, ovvero la dirigenza scolastica dell'Istituto interessato ed il Comune di Cirò.

I ragazzi potranno così seguire lezioni a distanza ed interagire con le apposite piattaforme didattiche.

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Pastore precipita in un burrone, interviene l'elisoccorso

Incidente sul lavoro in località “Serra del tuono” di Cirò (Kr), dove un 59enne di nazionalità romena è precipitato in un burrone, mentre stata accudendo una mandria di bovini al pascolo.

Dopo essere stato recuperato, il malcapitato è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale di Crotone.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri.

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