hashish e cocaina in casa, un arresto

I carabinieri della Compagnia Crotone hanno arrestato a Scandale un uomo, accusato di traffico, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e detenzione senza licenza di munizioni.

In particolare, i militari, durante una perquisizione condotta in un appartamento, con l’ausilio di un’unità cinofila della guardia di finanza, hanno rinvenuto hashish e cocaina, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento della droga e oltre 100 munizioni di vario calibro.

L’uomo, quindi, è stato arrestato e tradotto nella casa circondariale di Crotone.

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Cocaina e hashish, un arresto e una denuncia

Nel giro di poche ore, un arresto ed una denuncia a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti. A portarli a termine sono stati i carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia di Crotone che, con l’inizio della stagione estiva, hanno intensificato i controlli per contrastare lo spaccio di stupefacenti nella città pitagorica.

A finire in manette, un giovane del posto che, nei giorni scorsi, sul lungomare Cristoforo Colombo – cuore della movida estiva crotonese – è stato colto in flagranza di cedere una dose di cocaina. L’acquirente, alla vista della gazzella, avrebbe tentato di allontanarsi, gettando a terra l’involucro appena acquistato contenente 10 grammi di cocaina. La droga, un volta recuperata, è stata sequestrata. Sottoposto a perquisizione, il presunto spacciatore è stato trovato in possesso di circa 400 euro, ritenuti frutto della cessione dello stupefacente. L’indagato, una volta tratto in arresto, è stato posto ai domiciliari.

Poche ore più tardi, i militari sono intervenuti nella periferia della città pitagorica dove, in seguito ad una perquisizione domiciliare, effettuata con l’ausilio di un’unità cinofila della guardia di finanza, hanno denunciato a piede libero un minorenne trovato in possesso di 65 grammi di hashish, bilancini e materiale per il confezionamento delle dosi.

Autotrasportatore calabrese sorpreso a Bologna con 85 Kg di cocaina

I finanzieri del Comando provinciale di Bologna, nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, hanno arrestato un uomo di origine calabrese sorpreso con 85 chili di cocaina.

Erano le prime ore della mattina quando i baschi verdi del 2° Nucleo operativo metropolitano hanno fermato un auto-articolato all’uscita dell’Interporto di Bologna.

Quello che sembrava essere inizialmente un riscontro di “routine” sulla corrispondenza tra la documentazione commerciale e la merce trasportata, principalmente insaccati e surgelati, si è presto trasformato in ben altro.

Il conducente del camion, titolare di una ditta individuale del Sud Italia operante nel settore dei trasporti, ha mostrato sin da subito un evidente stato di agitazione, soprattutto in corrispondenza dello stazionamento dei militari nei pressi della cabina di guida.

Questo comportamento ha attirato l’attenzione dei finanzieri, i quali hanno proceduto a ispezionare il veicolo dopo aver verificato la presenza di precedenti penali sul conto del fermato.

L’intuizione dei militari ha permesso di rinvenire, occultati nei vani porta oggetti e in altri spazi appositamente creati, 77 involucri scuri avvolti nel cellophane, oltre a circa duemila euro in contanti.

I successivi accertamenti hanno confermato che si trattava di cocaina, per un peso complessivo di 85 che, che avrebbe fruttato circa 7 milioni di euro una volta immessa sul mercato.

I baschi verdi hanno quindi proceduto all’arresto del corriere e al sequestro dell’ingente quantitativo di droga, del mezzo di trasporto e della somma di denaro.

Cocaina e marijuana, 24enne in manette

I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr) hanno fermato un 24enne del luogo, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  

In particolare, durante un servizio di controllo, il giovane è stato trovato in possesso di 41 grammi di cocaina e di un coltello.

E’ seguita una perquisizione sull’auto e a casa dell’indagato, durante la quale sono stati rinvenuti un bilancino di precisione e 13 grammi di marijuana.

Inevitabile, quindi, l’arresto del 24enne chiamato a rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Lascia cento grammi di cocaina nello zainetto del nipote di 4 anni, arrestato

Continua l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto che, con il supporto dei colleghi della Sezione operativa della Compagnia di Crotone e dell’unità cinofila della guardia di finanza pitagorica, hanno arrestato un 30enne di Isola di Capo Rizzuto.

L’uomo avrebbe dimenticato nello zainetto del nipote di soli 4 anni un sacchetto di plastica con 100 grammi di cocaina. Il bambino, arrivato in classe, ha trovato nello zaino lo strano involucro di polvere bianca ed ha iniziato a giocarci con i compagnetti.

Solo il tempestivo intervento delle maestre e dei carabinieri hanno scongiurato il peggio, evitando che i minori toccassero o ingerissero la sostanza.

I militari hanno sequestrato la droga ed allertato i servizi sociali del comune di Isola per gli adempimenti di competenza. Nel frattempo, le indagini hanno permesso di individuare lo zio del piccolo quale presunto responsabile.

L'uomo, pertanto, è stato arrestato e tradotto nella casa circondariale pitagorica, con l'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio.

Tre tonnellate di cocaina sequestrate nel porto di Gioia Tauro

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e i funzionari dell’ufficio delle Dogane di Gioia Tauro, coordinari dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, hanno sequestrato 2.734 chili di cocaina purissima.

L’eccezionale risultato conseguito è il frutto di un’attività di intelligence e di analisi delle rotte commerciali che dal Sud-America giungono al Mar Nero, transitando dallo scalo calabrese.

Gli investigatori, tra i migliaia di container in transito, ne hanno individuato due provenienti da Guayaquil (Ecuador) e destinati in Armenia, dove avrebbero dovuto arrivare attraverso il porto georgiano di Batumi.

Gli approfondimenti sulla documentazione e i controlli incrociati, effettuati mediante le banche dati, sulle società coinvolte nell’operazione, hanno  corroborato le ipotesi investigative e la necessità di procedere all’ispezione dei due box refrigerati, lunghi oltre 12 metri e contenenti 78 tonnellate di banane.

La cocaina è stata individuata dopo lunghe e complesse operazioni di ricerca, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione ad Adm e delle unità cinofile della guardia di finanza.

Complessivamente, la droga sequestrata - risultata di qualità purissima ed in perfetto stato di conservazione - avrebbe potuto fruttare ai trafficanti un introito di oltre 800 milioni di euro.

Anche in considerazione dell’ingente quantitativo, per le operazioni di trasporto e la successiva distruzione sono stati impiegati oltre 30 militari finanzieri.

Nei giorni antecedenti all’operazione, le complesse ed articolate attività di analisi di rischio e i riscontri fattuali sui migliaia di contenitori provenienti Sud America, avevano consentito ai finanzieri e ai funzionari doganali di individuare altri carichi di cocaina per un totale di 600 chili. Lo stupefacente, in questi casi, era stato occultato in 6 container in modalità sempre differenti: tra la merce, in doppi fondi o, ancora, nelle intercapedini esterne dei box.

Tutti i container trasportavano frutti esotici con provenienza dall’Ecuador e dopo il transhipment a Gioia Tauro, sarebbero dovuti giungere in diversi porti, sia in Italia che all’estero: Croazia, Grecia ed ancora Georgia.

Le modalità di occultamento dello stupefacente si dimostrano spesso differenti e sempre in via di evoluzione, obbligando gli investigatori a perfezionare di volta in volta le metodologie operative.

Le ultime scoperte portano a 37 tonnellate la cocaina sequestrata nel porto di Gioia Tauro, a partire da gennaio 2021.

Cocaina nascosta tra i barattoli del sale, 28enne finsce in manette

Un 28enne è stato arrestato dalla polizia a Cosenza, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, durante una perquisizione a casa dell’indagato, gli agenti hanno rinvenuto 15 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dosi.

Oltre alla droga, individuata in cucina vicino ad alcuni barattoli di sale, sono stati trovati denaro e un bilancino di precisione usato per pesare le dosi.

Inevitabile, quindi, l’arresto del 28enne che, al termine delle formalità di rito, è stato posto ai domiciliari.

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Smantellata una piazza di spaccio di droga, 3 arresti

All’alba di oggi, i carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, hanno dato esecuzione a un ordine di misura cautelare emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nei confronti di tre reggini accusati in concorso, di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.

In particolare, il provvedimento giunge al termine di un’indagine avviata nel dicembre scorso dai militari della Stazione di Reggio Calabria Modena .

L’attività investigativa ha preso le mosse in seguito a un esposto anonimo, con il quale è stato segnalato che uno degli indagati aveva trasformato, con l'installazione di barriere e videocamere, un condominio nel rione Marconi di proprietà di un ente pubblico, in una piazza di spaccio.

Gli investigatori, tra l’altro, hanno scoperto che diverse persone bussavano a casa di uno degli indagati, già sottoposto agli arresti domiciliari, al fine di acquistare la droga.

Ulteriori conferme del ruolo assunto dagli indagati, in qualità di autori, in concorso tra loro, del reato di detenzione e cessione di cocaina, sono emerse anche dagli esiti delle perquisizioni, effettuate nel corso delle attività, durante le quali sono stati sequestrati, complessivamente, 4 mila euro in banconote di piccolo taglio considerati provento dell’attività di spaccio di droga. Rinvenute, inoltre, varie dosi di cocaina, occultate negli incavi del vano scala della palazzina trasformata in piazza di spaccio.

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