Cosenza, ricordata Norma Cossetto

Si è svolta alle 11 di ieri, in piazza della Vittoria -Villa Nuova, davanti al Monumento ai Caduti di Cosenza la manifestazione "Una rosa per Norma Cossetto”, promossa in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio e nella città bruzia anche dall’Associazione Rivolta Ideale.

“Quest’anno la manifestazione ha una grande importanza – hanno dichiarato gli organizzatori Marco Perri per il Comitato Dieci Febbraio e Michele Arnoni per la Associazione Rivolta Ideale, ricorrendo l’80esimo anniversario del sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa e docente istriana che nell’ottobre 1943 venne sequestrata, stuprata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi.

Tra gli altri, hanno preso parte alla manifestazione: il consigliere regionale Luciana De Francesco e il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Angelo Brutto.

Durante l'iniziativa hanno preso la parola: Michele Arnoni, Luciana De Francesco, Angelo Brutto e infine Marco Perri. Non sono mancati, infine, gli interventi di alcuni degli intervenuti.

 “È stata – hanno dichiarato gli organizzatori - una manifestazione condivisa e apprezzata, con la partecipazione di numerosi cittadini. Segno che la memoria di Norma Cossetto, Medaglia d’oro al merito civile e di tutti i martiri delle foibe è più che viva”.

Foibe, il Comitato 10 febbraio di Reggio Calabria organizza una fiaccolata

"In ricordo delle vittime delle foibe, il Comitato 10 febbraio - Reggio Calabria  organizza una fiaccolata da Piazza San Giorgio al Corso ad Area Griso-Laboccetta.
Una pagina di storia che è stata nascosta per tutto il dopoguerra fino all'istituzione del Giorno del Ricordo a partire dal 2005. Purtroppo ancora oggi non di rado capita che il tema foibe venga taciuto o vi siano tentativi di riscrivere la tragedia avvenuta in Istria, Fiume e Dalmazia.. 
Come Comitato pretendiamo che anche la nostra città abbia una targa commemorative in onore di quei nostri fratelli che soffrirono atrocità inenarrabili, colpevoli solo di essere Italiani. Gradiremmo perciò, una spiegazione dalla mancata risposta alla nostra regolare richiesta dal sindaco facente funzioni, dall’assessore alla cultura, dall’assessore ai lavori pubblici e dal presidente del consiglio comunale.
L'appuntamento è presso Piazza San Giorgio al Corso alle ore 17:30 di sabato 12. Sono assolutamente vietati simboli e sigle politiche".
 
E' quanto si legge in una nota del 'Comitato 10 Febbraio - Reggio Calabria'.

 

A Cosenza “Una rosa per Norma Cossetto"

Si svolgerà sabato 3 ottobre, alle 11.00 in piazza Vittoria - Villa Nuova, davanti al monumento ai Caduti di Cosenza, l’iniziativa “Una rosa per Norma Cossetto”.

La manifestazione, promossa a livello nazionale dal Comitato 10 Febbraio, si svolgerà in centinaia di città italiane e negli Usa (New York e Washington).

Nella città bruzia la cerimonia si svolgerà su iniziativa del locale “Comitato 10 Febbraio”, rappresentato da Marco Perri e dell’Associazione  “Rivolta Ideale” presieduta da Michele Arnoni.

La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è  finalizzata ad onorare la memoria della giovane studentessa istriana, seviziata e uccisa nel 1943 dai partigiani slavi di Tito.

Per l’evento è stato chiesto il patrocinio gratuito dell’amministrazione comunale e sono stati invitati a presenziare il sindaco, i consiglieri comunali, le associazioni locali, i dirigenti scolastici e l’intera cittadinanza.

“Invitiamo tutti a partecipare alla cerimonia – dichiarano  Marco Perri per il Comitato 10 Febbraio e Michele Arnoni per l’Associazione Rivolta Ideale-  con la quale vogliamo ricordare il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana che nel 1943 venne sequestrata, seviziata, violentata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani di Tito. Deporremo un fiore e racconteremo ai partecipanti la vita e l’eroica fine di questa luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

“Abbiamo invitato il sindaco e l’intera amministrazione comunale – proseguono Arnoni e Perri - a presenziare a una manifestazione che auspichiamo sia condivisa da tutti, andando oltre gli schieramenti partitici.”

La manifestazione, che l’anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 130 città italiane e straniere, quest’anno assume una maggiore rilevanza in quando si celebra il centenario della nascita di Norma Cossetto.

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Cosenza: Perri (Comitato 10 febbraio) e Arnoni (Idm) chiedono d'intitolare una via Norma Cossetto

«Sabato 5 ottobre 2019, in oltre 120 città italiane e straniere, all’interno delle iniziative previste dalla legge nazionale 20 marzo 2004, n.92, riguardante l’Istituzione del “Giorno del ricordo”, si è svolta la manifestazione patriottica denominata “Una Rosa per Norma Cossetto”, organizzata dal Comitato 10 Febbraio, con la quale è stato ricordato il sacrificio della giovane studentessa istriana, sequestrata, violentata e gettata in una foiba, all’età di 23 anni, dai partigiani comunisti slavi nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, dopo che catturata si rifiutò di passare tra le fila delle armate comandate dal Marescialo Tito. Meritoria iniziativa, questa, che si è tenuta anche nella nostra città, presso la Villa nuova davanti il monumento ai caduti, riscuotendo un certo risalto tra gli organi d’informazione e consenso della cittadinanza», è quanto dichiarano in una nota congiunta gli organizzatori della manifestazione Marco Perri, in rappresentanza del “Comitato 10 Febbraio sezione di Cosenza” e Michele Arnoni dirigente de “L’Italia del Meridione” Provincia di Cosenza.
 
«Nel febbraio del 2005 – proseguono Perri e Arnoni – Norma Cossetto è stata anche insignita dall’allora Presidente della Repubblica, Ciampi, della Medaglia d’Oro al Merito Civile, in quanto fu “luminosa testimonianza di coraggio e amor patrio”. Alla studentessa istriana, in diverse città  italiane, è stata intitolata, qualche Via, Piazza, giardino o scuola. Mentre non esiste un luogo intitolato alla memoria di questa giovane eroina nella nostra città. Pertanto, al termine della cerimonia, i cittadini presenti all’evento hanno chiesto di farci portavoce di un loro sentimento, chiedendo di intitolare un luogo della nostra città alla giovane martire. A tal proposito, occorre sottolineare come la orribile vicenda di Norma Cossetto si collochi nel più ampio fenomeno della violenza contro le donne. Norma, infatti, incarna il sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione. E non a caso, da alcuni gruppi parlamentari è stato di recente proposto di istituire il 5 ottobre, anniversario dell’uccisione di Norma Cossetto, come giornata in ricordo di tutte le donne vittime di violenze durante le guerre».
 
«Raccogliendo l’invito di tanti nostri concittadini presenti alla manifestazione del 5 ottobre scorso – concludono Perri e Arnoni – riteniamo che sia necessario e doveroso anche nella nostra città procedere alla intitolazione di una via, piazza, giardino o un’aula presso una scuola o ufficio pubblico alla Medaglia d’oro al Merito Civile, Norma Cossetto. Ci rivolgiamo dunque al Consiglio Comunale ed all’Amministrazione di Cosenza, fiduciosi che tale nostra richiesta possa essere accolta favorevolmente, mostrando la giusta sensibilità e la volontà di onorare il sacrificio e l’eroismo della studentessa istriana uccisa all’età di 23 anni. Una via a Norma Cossetto farebbe onore alla Città dei Bruzi e a tutte le donne vittime di violenza e sopraffazione».

 

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Giorno del ricordo: il martirio di Norma Cossetto

“La storia è piena di crimini, ma molti crimini non fanno storia”.

Un adagio emblematico di quanto accaduto, per anni, intorno alla tragedia delle Foibe, la strage d’italiani compiuta, tra il 1943 ed il 1947, dai partigiani del maresciallo Tito.

Una tragedia collettiva, costituita da tante storie individuali, da gesti di abiezione ed eroismo, da tanta crudeltà e poca misericordia.

Spesso, le motivazioni politiche furono un utile paravento per schermare le gesta di veri e propri criminali comuni, che trovarono nella guerra l’occasione per dare sfogo ai loro istinti più abietti. Nella gran parte dei casi, la violenza e la gratuità brutalità si abbatterono su cittadini inermi, la cui unica “colpa” era quella di essere italiani.

Tra i casi più emblematici c’è quello di Norma Cossetto, la studentessa 24enne, insignita nel 2005 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dalla Medaglia d’oro al merito civile, con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 - Villa Surani (Istria)”.

La motivazione dice molto, ma non dice tutto del martirio patito dalla giovane studentessa.

Nei giorni fatali successivi all’8 settembre 1943, Norma Cossetto andava in giro per l’Istria alla ricerca del materiale necessario a compilare la sua tesi di laurea. Il 27 settembre, la ragazza fu fermata e portata via da un gruppo di partigiani comunisti jugoslavi che la condussero in numerose caserme, prima di tradurla, insieme ad altri prigionieri nella scuola di Antignana, trasformata in carcere. Qui iniziò il vero e proprio supplizio. Norma, venne legata ad un tavolo e sottoposta a sevizie di ogni genere. A più riprese venne violentata da 17 aguzzini che, una volta soddisfatta la loro sadica lussuria, si presero anche la licenza di pugnalarle entrambi i seni. Nella notte a cavallo tra il 4 ed il 5 ottobre insieme agli altri prigionieri fu portata ed infoibata, ancora viva, a Villa Suriani. Prima di essere scaraventate nella cavità carsica, le prigioniere furono violentate un’ultima volta.

Quando, il 10 dicembre 1943, i  Vigili del fuoco di Pola, guidati dal maresciallo Arnaldo Harzarich, scesero nella foiba, la trovarono a 136 metri di profondità: “supina, nuda, le esili braccia legate dal fil di ferro, entrambi i seni pugnalati, il volto pieno di lividi, il corpo sfregiato e un pezzo di legno conficcato nella vagina”. Nel 1948, su proposta del rettore Concetto Marchesi, venne insignita dall’Università di Padova, della laurea ad honorem.

Quella di Norma Cossetto è solo una delle tante storie orrende consumate sulla pelle di tanti italiani che, con la vita, si videro negare, per anni, anche la pietà del ricordo.

Un ricordo, come ebbe a dire l’allora presidente della Camera dei deputati, Luciano Violante, oscurato dalla cappa di omertà elevata “per condiscendenza, nella storia scritta dai vincitori”.

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