Concorso esterno in associazione mafiosa, in manette due agenti della polizia penitenziaria

I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il tribunale di Catanzaro, nei confronti di due agenti della polizia penitenziaria, in servizio presso la casa circondariale di Cosenza, ritenuti responsabili di concorso esterno in associazione mafiosa.

Le indagini hanno rilevato che, in violazione dei loro doveri e dietro corresponsione di somme di denaro, o di altri benefici di vario genere, i due agenti avrebbero posto in essere condotte finalizzate a favorire detenuti nel carcere di Cosenza, appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta “Lanzino/Rua’/Patitucci”, “Bruni/Zingari” e “Rango/Zingari”.

Per gli investigatori, i due indagati si sarebbero posti a disposizione delle consorterie, garantendo ai detenuti di poter continuare ad avere contatti con l’esterno.

'Ndrangheta: un arresto per estorsione ai danni di imprenditori agricoli

I Carabinieri hanno dato corso all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal giudice delle indagini preliminari  del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Gregorio Cacciola, 57 anni, di Rosarno. L'uomo, già detenuto presso la Casa Circondariale di Palmi, è ritenuto responsabile di concorso in estorsione aggravata dall’aver favorito un sodalizio mafioso, per fatti commessi a Rosarno ai danni di imprenditori agricoli del luogo.

Subscribe to this RSS feed