Abbigliamento e orologi contraffatti sequestrati a Torre di Ruggiero durante la festa della Madonna delle Grazie

Nel corso delle celebrazioni in onore della Madonna delle Grazie, a Torre di Ruggiero (Cz), le fiamme gialle della Compagnia di Soverato hanno posto sotto sequestro 568 capi d’abbigliamento sportivo, recante i loghi ed i colori sociali di numerose squadre di calcio nazionali ed internazionali e 97 orologi riportanti segni distintivi tutelati da copyright.

Il fenomeno della contraffazione non ha risparmiato neanche il settore dell’abbigliamento per bambini: buona parte dei prodotti sequestrati, soprattutto maglie da calcio recanti i nomi di diversi giocatori idoli dei più piccoli, sarebbe stata destinata a quel segmento, risultando potenzialmente dannosa per la loro salute poiché’ costituita da materie prime di scadente qualità.

All’esito delle operazioni, i militari hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Catanzaro 2 persone per i reati di commercializzazione di prodotti falsi e ricettazione.

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Sequestrati oltre 400 prodotti contraffatti

Sequestri di beni contraffatti ed alterati e verbali per mancate emissioni di scontrini fiscali. Questo l'esito dei controlli effettuati nei mesi estivi dai finanzieri di Paola, nei settori del contrasto degli illeciti a tutela del consumatore e della lotta all’evasione fiscale.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo, mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti e pericolosi per la salute, diverse pattuglie sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.

Un dispositivo di controllo orientato in via prioritaria alla prevenzione e repressione del commercio di beni contraffatti, nonché di prodotti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore.

Complessivamente sono stati 426 i beni contraffatti ed alterati sequestrati costituiti da: scarpe, borse, occhiali ed altri capi d’abbigliamento, anche sportivi, recanti illegittimamente marchi e/o segni distintivi registrati e griffe di note case produttrici. 

Due le persone denunciate per i reati di “detenzione per la vendita di prodotti con marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati” e “ricettazione”, che ora rischiano fino a otto anni di reclusione e la multa fino a 10.329 euro.

Diversi altre persone si sono date alla fuga alla vista dei militari.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso ai finanzieri di verbalizzazione di 80 cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

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Sequestrati oltre 400 prodotti contraffatti

Sequestri di beni contraffatti ed alterati e verbali per mancate emissioni di scontrini fiscali. Questo l'esito dei controlli effettuati nei mesi estivi dai finanzieri di Paola, nei settori del contrasto degli illeciti a tutela del consumatore e della lotta all’evasione fiscale.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo, mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti e pericolosi per la salute, diverse pattuglie sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.

Un dispositivo di controllo orientato in via prioritaria alla prevenzione e repressione del commercio di beni contraffatti, nonché di prodotti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore.

Complessivamente sono stati 426 i beni contraffatti ed alterati sequestrati costituiti da: scarpe, borse, occhiali ed altri capi d’abbigliamento, anche sportivi, recanti illegittimamente marchi e/o segni distintivi registrati e griffe di note case produttrici. 

Due le persone denunciate per i reati di “detenzione per la vendita di prodotti con marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati” e “ricettazione”, che ora rischiano fino a otto anni di reclusione e la multa fino a 10.329 euro.

Diversi altre persone si sono date alla fuga alla vista dei militari.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso ai finanzieri di verbalizzazione di 80 cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

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Vendevano scarpe contraffatte, denunciate due persone

Avevano messo in vendita oltre 130 paia di scarpe contraffatte, per questo motivo, due persone sono state denunciate a Crotone dai militari della Guardia di finanza.

Le calzature, che erano state messe in vendita sul lungomare cittadino durante la presentazione dello stand espositivo organizzato per informare e sensibilizzare alla prevenzione dei fenomeni dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, sono state sequestrate.

L’attività di controllo è stata effuata nell’ambito delle direttive impartite dal ministero dell’Intero, finalizzate a contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione.

Mettevano in vendita merci contraffatte, chiusi 10 mila negozi online

Sono diecimila i negozi online chiusi, perché mettevano in vendita merci contraffatte.

Il provvedimento è stato attuato nell’ambito della più grande operazione europea di contrasto, rivolta al mondo mondo dei social network.

Indagini congiunte dell’Intellectual property crime coordinated coalition di Europol, della Guardia di finanza italiana e delle autorità di polizia di nove Stati membri dell'Unione europea, hanno portato al sequestro di ventimila prodotti contraffatti ed alla chiusura di oltre mille conti.

Le piattaforme interessate dal provveimento vendevano di tutto, articoli sportivi, medicine, telefoni cellulari, borse, gioielli, occhiali da sole, abbigliamento, orologi, profumi, cosmetici, etc..

L’operazione, denominata Aphrodite, gestita con la collaborazione di Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito, ha portato all'individuazione di oltre 250 persone, un centinaio delle quali denunciate, dedite alla commercializzazione di merci contraffatte e contenuti pirata.

Numerose sono le indagini ancora in corso, finalizzate a delineare compiutamente i contorni di un fenomeno proliferato grazie alla rete.

Del resto, internet continua ad essere un importante veicolo per la commissione di reati contro la proprietà intellettuale, in quanto utilizza nuovi ed emergenti piattaforme, come i social media, che hanno semplificato e velocizzato la pubblicazione e la condivisione delle offerte di prodotti contraffatti e pirata ad un pubblico sempre in maggiore espansione.

Vendeva capi d'abbigliamento contraffatti, denunciato

Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dell’abusivismo commerciale effettuatro lungo corso Mazzini a Cosenza, i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato un giovane di origine marocchina, sorpreso a vendere capi di vestiario con marchi contraffatti.

Durante la successiva perquisizione, in casa del magrebino i militari hanno rinvenuto e sequestrato diversi capi d’abbigliamento con marchi contraffatti.

Davoli, sequestrati 4 mila prodotti contraffatti, denunciate sei persone

Oltre 4 mila prodotti contraffatti sono stati sequestrati dai finanzieri del gruppo di Catanzaro, nell'ambito di un'attività di controllo economico del territorio mirata alla prevenzione ed al contrasto della contraffazione.

Le fiamme gialle hanno individuato una palazzina a Davoli (Cz) utilizzata da diversi cittadini extracomunitari come deposito per materiali contraffatti.

Il servizio, che ha comportato la perquisizione di un appartamento e di diverse autovetture, si è concluso con la denuncia di 6 persone e con il sequestro di oltre 4 mila fra capi d' abbigliamento e accessori, recanti alcuni famosi marchi del settore, pronti per essere commercializzati.

Diverse le etichette e i loghi, rinvenuti in alcune buste, che, apposti a caldo sui capi avrebbero completato il processo di contraffazione.

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Capi d’abbigliamento contraffatti, sequestrati oltre 600 articoli

Le Fiamme Gialle del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro, hanno individuato un container, proveniente dalla Cina, contenente capi d’abbigliamento delle più note marche, quali: “Harmont & Blaine”, “Moncler”, “Dsquared” e “Porsche”. 

L’operazione, condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e successivi meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito presso il porto di Gioia Tauro, l’individuazione di un carico illecito imbarcato nel porto cinese di Huangpu. 

La merce, secondo la documentazione doganale esibita, era destinata formalmente in Albania e risultava costituita da “giubbotti”. Tuttavia i finanzieri ed i funzionari doganali, nel corso dell’ispezione, si sono ritrovati di fronte un numero considerevole di prodotti che apparivano riportare marchi non veritieri. 

Pertanto, si è proceduto ad accertamenti peritali, da parte dei tecnici delle società titolari dei marchi, i quali hanno confermato l’intuizione dei finanzieri e dei funzionari doganali, ossia che i prodotti erano contraffatti. 

Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro oltre 600 articoli, per un valore complessivo di circa 12.500 euro. 

Si sottolinea, ancora una volta, l’importanza dell’azione svolta a contrasto del fenomeno dell’illecita commercializzazione di prodotti contraffatti che - in assenza delle condizioni di genuinità previste dalla vigente normativa - sono potenzialmente dannosi per la salute delle persone.

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