Vibo, riconoscimento agli studenti del convitto “Filangieri” per il progetto “Yellow Butterfly

Gli alunni della scuola secondaria di primo grado del Convitto nazionale “Gaetano Filangieri” di Vibo Valentia, in occasione della giornata della Memoria, hanno partecipato al concorso nazionale indetto da Twinkl "Yellow Butterfly", che anche quest’anno ha proposto una modalità diversa e digitale per ricordare le vittime della Shoah con lo scopo di educare le generazioni future ricordando il passato.

Obiettivo del progetto “Yellow Butterfly”  è ricordare i tragici eventi della Shoah e tutte le sue vittime, ma allo stesso tempo riflettere ed apprezzare la libertà che abbiamo oggi, spesso sottovalutata e data per scontata. Il simbolo della “Farfalla Gialla” è tratto da una poesia di Pavel Friedman, un giovane poeta che viveva nel ghetto di Terezin e che morì ad Auschwitz.

Gli alunni delle varie classi, partendo dall’obiettivo del concorso, hanno realizzato un progetto multidisciplinare. Dapprima si sono dedicati allo studio di alcuni autori che hanno vissuto in prima persona gli eventi di quel tragico periodo e poi hanno espresso quanto appreso attraverso varie attività proposte dagli insegnanti.

Il filo conduttore è stato “la farfalla gialla”. Partendo dall’analisi testuale di Friedman, i ragazzi hanno descritto e trasmesso attraverso varie forme di espressione  le loro emozioni e i sentimenti provati nell’affrontare e conoscere tale tematica.

Con il lavoro svolto si è cercato di riflettere e meditare su quanto successo in passato per evitare che in futuro accadano simili crudeltà.

L’ebook finale prodotto ha suscitato non solo grande entusiasmo nell’istituto, ma è stato apprezzato dalla giuria di Twinkl che ha conferito agli alunni il premio per la multidisciplinarietà con tale giudizio: “I ragazzi sono partiti dall’analisi della poesia di Friedman ma hanno spaziato in un progetto multidisciplinare che ha raccolto un’analisi profonda della storia ma anche originale espressione creativa”. 

Vibo, il Convitto ‘Filangieri’ in prima linea contro la violenza sulle donne

Stamattina, 25 novembre, i passanti su corso Umberto I di Vibo Valentia sono stati sicuramente incuriositi dall’allestimento realizzato sui gradini che portano al Convitto nazionale ‘Gaetano Filangieri’. Un tappeto rosso, tulle laterale impreziosito con gerbere, scarpe rosse e la presenza simbolica di Cappuccetto Rosso che ha scelto di non ascoltare il lupo travestito da agnello. Che ha scelto di non essere salvata dal cacciatore e di salvarsi da sola. Cappuccetto che con il suo essere, fa capire al lupo che gentilezza e amore non sono segni di debolezza ma di coraggio.  Il lupo che sceglie di non essere debole ma sceglie il coraggio di amare.

Alle ore 10 nel chiostro del Convitto il rettore Filippo Capria, gli alunni, il corpo docente e tutto il personale scolastico hanno inaugurato una panchina rossa realizzata dagli alunni della scuola, simbolo di un percorso di sensibilizzazione contro il femminicidio e la violenza maschile sulle donne. La panchina rossa, colore del sangue, è il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza che lascia un vuoto che non può essere dimenticato. Collocata in una piazza, in un giardino pubblico, in una scuola, in un luogo pubblico mantiene viva una presenza. Il dirigente rivolgendosi agli alunni ha voluto sottolineare che “non è normale che sia normale”. E soprattutto alle ragazze ha lanciato un accorato appello: “Abbiate il coraggio di reagire, di non accettare che qualcuno anche scherzosamente faccia violenza su di voi, di qualunque genere: fisica, verbale, psicologica ma anche tramite i social”.

Il corpo docente ha voluto, con la manifestazione, sottolineare che nessuno può pensare di risolvere il problema in solitudine. Senza dubbio la violenza si combatte con la prevenzione, per affrontare una vera e propria cultura che la giustifica e la normalizza. Informare e sensibilizzare i ragazzi è fondamentale affinché in futuro i rapporti possano essere liberi da pregiudizi, e in questo la scuola ha un ruolo fondamentale.

Con la speranza che un giorno non servirà più celebrare il 25 novembre. 

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