Opere edili abusive e occupazione di suolo demaniale, tre denunce

Due persone, il committente e l’esecutore materiale dei lavori, sono state denunciate dai Carabinieri forestale della Stazione di Rossano per la realizzazione di opere edili senza le autorizzazioni e i titoli abilitativi necessari.

I due, entrambi di Corigliano-Rossano, in località Momena, di Rossano, avrebbero cementificato, con opere murarie, un canale di scolo di raccolta acque per una lunghezza di oltre cento metri, già interessato dall’alluvione del 2015. La costruzione di tale opera ha coinvolto anche un argine realizzato in blocchi prefabbricati.

Durante un altro controllo in località “Torrente Coserie” del comune di Paludi, i militari hanno riscontrato un'illecita occupazione di demanio fluviale. L’area di dodicimila metri, occupata abusivamente e recintata era stata recentemente arata con un mezzo meccanico.

In questo caso, gli uomini dell'Arma forestale hanno denunciato l’amministratore unico di una società agricola, per occupazione abusiva di area demaniale, modifica dello stato dei luoghi e realizzazione di lavori agricoli in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.

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Atti persecutori ai danni dell’ex compagna, 45enne finisce ai domiciliari

Un 45enne di Corigliano è finito ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori e minacce ai danni dell’ex compagna.

La misura cautelare - eseguita dalla polizia - è stata emessa dal gip del tribunale di Castrovillari, in seguito ai risultati di un’indagine – allo stato in fase preliminare –durante la quale è stato acquisito “un quadro di gravità indiziaria nei confronti dell’indagato”.

Nel corso dell’attività investigativa, gli agenti avrebbero ricostruito “la difficile situazione in cui versava” la presunta vittima e i suoi familiari che sarebbero stati costretti a subire continue minacce e pedinamenti.

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Svaligiata un’abitazione, bottino di quasi 50 mila euro. Denunciata la domestica

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari una 43enne di nazionalità romena, accusata di ricettazione, in quanto trovata in possesso di parte della refurtiva sottratta presso una casa dove svolgeva le pulizie domestiche.

La vicenda ha avuto inizio qualche giorno fa, quando una donna aveva denunciato ai militari della Tenenza di Cassano all’Ionio il furto di gioielli, argenteria ed orologi di valore, subito nella sua abitazione nel complesso residenziale Laghi di Sibari.

Una volta avviate le indagini, gli uomini dell’Arma hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza del complesso residenziale, che ritraevano una donna – poi identificata come la domestica della casa svaligiata - che si muoveva con fare sospetto, in orario compatibile con quello del furto, nei pressi dell’abitazione, pur non essendo stata chiamata per alcun servizio domestico, dal momento che i proprietari non si trovavano sul posto.

I carabinieri, quindi, hanno raggiunto la casa dell’indiziata nella frazione Schiavonea di Corigliano, dove,  nel corso di una perquisizione, hanno rinvenuto parte dei monili sottratti, che sono stati restituiti alla legittima proprietaria..

Inoltre, tra gli oggetti trovati figuravano novemila euro  in contanti e altri gioielli non riconducibili al furto. Dal momento che l’indagata non è riuscita a giustificarne la provenienza, il denaro e i monili sono stati sequestrati.

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Casa disabitata trasformata in laboratorio della droga, sequestrati 60 chili di marijuana

Un laboratorio per la lavorazione della droga. E’ quanto hanno rinvenuto i Carabinieri in una casa disabitata a Corigliano Calabro (Cs).

A indirizzare gli uomini dell’Arma della locale Compagnia, è stato il proprietario dell’immobile che si era rivolto ai militari di Chiaravalle (An) – dove risiede – per denunciare movimenti sospetti intorno alla casa. Ricevuta la segnalazione dai colleghi marchigiani, i Carabinieri ausonici hanno individuato l’immobile, rinvenendo al suo interno un vero e proprio laboratorio destinato all’essiccazione e al confezionamento della marijuana.

In particolare, in alcune stanze erano stati stesi fili in ferro cui erano appesi ramoscelli di canapa indica in fase d'essicazione. In altri vani, invece, lo stupefacente è stato trovato già raccolto dentro lenzuola e sacchi di plastica.

Complessivamente, sono stati sequestrati ben 60 chili di marijuana.

Una volta distrutta la droga, gli investigatori dell’Arma si sono messi al lavoro sulle tracce biologiche rinvenute nella casa. I mozziconi di sigarette, i bicchieri e le bottiglie di plastica trovate nell’abitazione, potrebbero, infatti, dare un volto ai responsabili del laboratorio.

Operazione "Portofino" contro lo spaccio di droga, 14 arresti

E’ scattata all’alba di oggi l’operazione denominata “Portofino”, nel corso della quale la Polizia di Stato ha tratto in arresto 14 persone accusate, a vario titolo, di reati in materia di stupefacenti.

L’operazione giunge in seguito a un’indagine, avviata a giugno 2019, che ha permesso di fare piena luce su un vasto traffico di sostanze stupefacenti che si svolgeva prevalentemente nell’area urbana di Corigliano, ma con direttrici di approvvigionamento non solo nelle province di Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria, ma anche in Puglia e, talvolta, nell’hinterland napoletano.

In particolare, grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e ai riscontri fatti sul campo, gli investigatori sono riusciti a scoprire un articolato sistema di spaccio di marijuana, hashish e talvolta anche cocaina.

Con l’operazione odierna è stato possibile smantellare le tre principali piazze dello spaccio ( piazza Portofino, piazza Salotto e piazza Bernardino Le Fosse) di Corigliano Rossano frequentate da giovanissimi e teatri della movida cittadina.

Nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti, un indagato è stato trovato in possesso di 112 grammi di marijuana che ne hanno determinato l’arresto in flagranza, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Cocaina nello zaino e marijuana a casa, 26enne finisce nei guai

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno tratto in arrestato un 26enne del posto, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’arresto è scattato in seguito ad un controllo stradale, durante il quale l’indagato è stato fermato mentre viaggiava in sella ad uno scooter in compagnia di un pregiudicato del luogo.

I militari, dopo aver proceduto all’identificazione, hanno effettuato una perquisizione che ha permesso di rinvenire una dose di cocaina nascosta nello zaino del guidatore. Alla luce della scoperta, gli uomini dell’Arma hanno deciso di estendere la perquisizione a casa del 26enne, dove  hanno trovato 10 grammi di marijuana e un bilancino di precisione.

Una volta sottoposto a sequestro lo stupefacente, i carabinieri hanno arrestato il giovane, il quale è stato anche sanzionato perché trovato alla guida del motociclo nonostante gli fosse stata sospesa la patente.

Coltello e guida senza patente, 27enne denunciato due volte in un giorno

Corigliano Calabro - Durante una serie di controlli, i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno denunciato in stato di libertà quattro persone e comminato diverse sanzioni per infrazioni al codice della strada, quali: guida senza patente, senza assicurazione e mancato uso del casco protettivo sui ciclomotori.

La situazione più singolare ha visto protagonista un 27enne del luogo, fermato e denunciato due volte, in meno di 24 ore. In particolare, dopo essere stato deferito per il possesso di un coltello a serramanico, l’uomo è stato fermato nuovamente, mentre circolava senza casco, a bordo di una moto per la quale non aveva mai conseguito la patente di guida. Una volta accertato che la medesima infrazione gli era già stata contestata altre due volte nei mesi scorsi, i militari hanno proceduto con la denuncia per reiterazione di guida senza patente e il sequestro del mezzo.

Non meno singolare, il comportamento di un 39enne sottoposto all’obbligo di presentazione giornaliero alla polizia giudiziaria, il quale ha  raggiunto la caserma presso la quale doveva assolvere la prescrizione, con un’auto priva di copertura assicurativa.

Inevitabile, quindi, la sanzione e il sequestro del veicolo.

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Fermato per un controllo fornisce false generalità, denunciato

Corigliano Rossano - Rischia fino a sei anni di reclusione, perché accusato di falsa attestazione ad un pubblico ufficiale, un 35enne che durante un controllo alla circolazione stradale ha fornito generalità non vere ai Carabinieri.

Fermato al volante di un’auto nella frazione Schiavonea di Corigliano – Rossano (Cs), l’uomo, alla richiesta dei documenti, avrebbe fornito generalità false per nascondere la circostanza che non aveva mai conseguito la patente di guida. Una volta consultata la banca dati, i militari hanno scoperto che il nominativo fornito risultava titolare di patente di guida, ma anche che aveva quasi 20 anni in più rispetto alla persona sottoposta a controllo. Come se non bastasse, la foto della patente di guida raffigurava un altro soggetto.

Per tale motivo, il 35enne è stato denunciato per falsa attestazione ad un pubblico ufficiale e per guida senza patente. L ’auto, invece, è stata sottoposto a fermo amministrativo.

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