Controlli della polizia, denunce e sanzioni

Prosegue l'azione condotta dalla Polizia di Stato in area ad alta densità criminale dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano, al fine di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione.

In particolare, gli agenti del Commissariato di Rossano e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, hanno effettuato servizi straordinari nei comuni di Corigliano Calabro e Rossano. 

Nel corso dei controlli, un 27enne è stato denunciato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio; mentre personale dell’Ufficio Pas del Commissariato di Rossano ha individuato e controllato 4 donne straniere che avevano adescato altrettanti clienti per intraprendere prestazioni sessuali a pagamento, con la conseguente interferenza al regolare svolgimento della circolazione stradale. Le donne ed i clienti sono stati puniti con sanzioni amministrative da 500 euro, per la violazione dell’ordinanza sindacale del comune di Corigliano.

Infine, personale dell’ufficio Anticrimine del commissariato di Rossano ha denunciato quattro persone, due uomini di 22 e 57 anni e due donne di 60 e 39 anni, residenti nei comuni di Rossano e Corigliano, per atti persecutori.

 

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Finisce fuori strada con l'auto, grave una 23enne

Una 23enne è rimasta gravemente ferita in un incidente automobilistico avvenuto a Corigliano Calabro, lungo il tratto di strada che collega la 106 Jonica con la vecchia Statale.

Per cause ancora in corso d'accertamento, la ragazza, originaria di Acri, è finita fuori strada, dopo aver perso il controllo della sua automobile.

Sul posto è intervenuta l'eliambulanza, che ha trasferito la ferita all'ospedale di Cosenza.

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Si allaccia abusivamente alla rete del gas, arrestato

Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando provinciale di Cosenza, i carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni e numerosi controlli in prossimità delle vie di grande comunicazione e dei locali della movida notturna del territorio di Corigliano Calabro.

Il bilancio dei controlli eseguiti nelle ultime quarantotto ore, è di: un arresto; una denunciata per ricettazione e cinque segnalazioni al Prefetto per uso personale di sostanze stupefacenti.

Sequestrati, inoltre, alcuni veicoli i cui conducenti sono stati sorpresi a circolare senza la necessaria copertura assicurativa.

In particolare, a Cassano all’Ionio sono state effettuate diverse perquisizioni nel quartiere delle case popolari. Duante i controlli, i militari hanno tratto in arresto un 52enne, con diversi precedenti, accusato di aver rotto i sigilli apposti sul contatore del gas metano della propria abitazione ed essersi allacciato abusivamente alla rete pubblica. L’ uomo sarà chiamato a rispondere del reato di furto aggravato.  

Inoltre, nel corso dei controlli stradali gli uomini dell'Arma hanno denunciato per ricettazione un 20enne di Corigliano Calabro. Il giovane, trovato a bordo di un’autovettura risultata radiata dalla circolazione e sulla quale erano state apposte le targhe rubate ad un altro veicolo, è stato sanzionato anche per guida senza patente.

Nelle stesse ore, i carabinieri hanno fermato oltre 70 veicoli, contestato cinque violazioni amministrative per uso personale di sostanze stupefacenti ad altrettanti giovani trovati in possesso di modiche quantità di marijuana ed hashish. Sequestrati, inoltre, due veicoli fermati mentre circolavano senza essere in regola con la prevista copertura assicurativa.

Infine, militari della Stazione di Roseto Capo Spulico hanno identificato due maliani, attualmente alloggiati presso il Centro di accoglienza straordinaria di Amendolara e notificando loro il provvedimento di revoca della misura di accoglienza emanato dal Prefetto e pendente nei confronti di entrambi. I due dovranno quindi lasciare il territorio italiano.

 

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Rossano - Corigliano, Bruno Bossio (pd): "Un voto di civiltà per la nuova città della Sibaritide"

Sul risultato del referendum consultivo per la fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano, che si è svolto ieri decretando la volontà di unire i due enti per dare vita alla terza città per popolazione della Calabria, si esprime oggi la deputata del PD, on. Enza Bruno Bossio, dichiarando che "a Rossano e Corigliano si è espresso un voto di civiltà. È stata sconfitta la paura della modernità e non hanno prevalso ataviche rinchiusure municipalistiche".

"La nuova città, - prosegue la parlamentare - sarà un punto di forza per l'intera Calabria. Inevitabilmente essa costituirà un polo attrattivo e fortemente produttivo per la crescita sociale ed economica regionale. La nuova città avrà anche una forte identità storico~culturale; sarà, di fatto, una capitale magnogreca. Essa è destinata ad avere una centralità ed una funzione strategica nell'ambito regionale. Mi auguro che quanto si è registrato tra le due più importanti città della Sibaritide possa essere da esempio per avviare anche il processo di unificazione dell'area urbana cosentina"

"Il voto di ieri unisce e non divide - conclude l’on Bruno Bossio - L'impegno per promuovere la città unica sull'asse Cosenza, Rende, Unical dovrà essere profuso nel segno della emulazione e non della competizione. Una forte sinergia tra le due potenziali nuove città sarà una convenienza non solo per I territori interessati ma per la modernizzazione del sistema istituzionale regionale e meridionale".

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La Calabria dei micro borghi partorisce una nuova città

Corigliano e Rossano non sono i soliti paesoni calabresi di vere o presunte nobili origini, con il solito monumento medioevale ignorato 364 giorni l’anno, e la solita con onesta e pigra sussistenza. Non dimentichiamo certo il patrimonio storico di Rossano, e non solo quello romeo (bizantino) ma quello rinascimentale, quando la città fu legata agli Sforza di Milano, Bari, Polonia e Svezia; e Corigliano con il suo castello… Ma non sono centri che campino di vanagloria, sono due aree di grande produttività agricola, industrie e un turismo con alle spalle la Puglia. E, a quanto pare, con una popolazione ben attenta alla politica, e capace di scelte audaci.

 Confinanti, i due centri avranno avuto solo danno dai limiti comunali, che davano fastidio a una seria programmazione, e non dico a qualche cartaceo piano regolatore, ma a un corretto e intelligente utilizzo del territorio. Ecco dunque la decisione politica di organizzare una nuova entità amministrativa estesa ben 346 kmq. Per la cronaca, Soverato ne vanta 7,5, calanchi inclusi!

 Secondo i dati ufficiali, la nuova città conterà 77.000 abitanti, più di Lamezia; Cosenza ne conta 69.000; Catanzaro, 91.000; Crotone e Vibo… non solo le città, ma le rispettive province hanno un numero di abitanti appena il doppio della sola futura città di Corigliano – Rossano. Quali speranze può coltivare Cosenza, di essere il centro della sua abnorme provincia? Niuna!  A parte Reggio (180.000 anime), tutti gli altri comuni calabresi sono piccoli per territorio, e ancora più piccoli per abitanti.

 Dall’Assi al Corace, non arriviamo a 70.000, però divisi in 28 comuni, tutti con sindaco, vicesindaco, assessori, opposizione, maggioranza, impiegati, bilanci, dissesti… E se date un’occhiata alla mappa, c’è da mettersi le mani nei capelli, come s’intreccino assurdamente degli agri comunali ereditati dagli interessi dei possidenti amici di Murat, e poi spacciati per risalenti ai Normanni o alla mitica Magna Grecia. Volete esempi? Eccoli:

  • Argusto che circonda Chiaravalle e arriva a Razzona;
  • Gasperina da Montepaone a Stalettì, senza spiaggia;
  • Petrizzi con la famosa casa sulla strada di Gagliato, e con zona balneare senza mare;
  • Satriano irta di cartelli di confine come fosse la Muraglia Cinese;
  • Soverato il meno esteso comune dell’attuale provincia di Catanzaro, stretto tra due “zone industrali”;
  • Spadola, Brognaturo e Simbario sono proverbiali…

 Secondo voi, i 77.000 abitanti con 346 kmq potranno mai pigliare in considerazione i nostri simpatici borghi di anime 500; e sappiamo tutti che almeno 250 vivono altrove e mantengono la residenza per il cugino sindaco!  Qualcun altro conta persino un migliaio.

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Si accingevano a compiere un colpo in banca, arrestati

Sei persone di età compresa tra i 45 ed i 24 anni sono state arrestate questa mattina dai carabinieri, a Corigliano Calabro.

I militari sono entrati in azione dopo aver notato il gruppetto stazionare davanti la cassa continua di una banca, ubicata in località Cantinella del Comune di Corigliano Calabro. 

Accortisi della presenza dei militari, i sei hanno iniziato una pericolosa fuga per le vie della cittadina, ma sono stati bloccati in una strada senza uscita. I malviventi hanno, quindi, tentato di scappare a piedi ma sono stati nuovamente raggiunti e sottoposti a perquisizione. All’interno della vettura sono stati trovati numerosi arnesi atti allo scasso. Sono state, inoltre, sequestrate alcune ricetrasmittenti, grimaldelli, piedi di porco, martelli, cacciavite, guanti, passamontagna, torce, strumenti tattici per l’occultamento della merce rubata, nonché una targa prova.

Gli accertamenti effettuati sull’autovettura hanno permesso di scoprire la presenza di una targa alterata e non corrispondente al telaio della vettura, verosimilmente per non farla identificare nel caso fosse stata immortalata da telecamere di videosorveglianza.

I sei, tutti pluripregiudicati, quattro dei quali di origine barese, M.G. di 38 anni, F. D. di 30 anni, V.A. 24enne, L.F. di 34 anni e due di origine rossanese, Z.E.G di 45 anni e T.G. di 24 anni, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa di rito direttissimo.

Dovranno rispondere di resistenza e lesione aggravate a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiave alterate e di grimaldelli e utilizzo di targa contraffatta.

Sono in corso serrate indagini finalizzate ad accertare se la banda, alla luce del materiale sequestrato, possa essere ricondotta ad una serie di furti e tentati furti avvenuti negli ultimi mesi presso esercizi commerciali e uffici postali della zona.

 

Calabria, catturato pericoloso latitante serbo

Un pericoloso latitante sul quale pendeva un mandato di cattura internazionale è stato arrestato a Corigliano, dagli agenti della Polizia di Stato di Rossano insieme ai colleghi del Reparto prevenzione crimine Calabria Settentrionale.

Zarko Bacalanovic, cittadino serbo di 35 anni, era ricercato per furti e rapine in abitazioni sfociate in atti di violenza.

L'arresto è stato eseguito durante i controlli straordinari del territorio, nel corso dei quali i poliziotti hanno effettuato sette perquisizioni domiciliari e personali ed elevato diverse multe per violazioni al Codice della strada. Tra le 80 persone fermate, di cui 15 con precedenti di polizia, sono stati individuati e controllati alcuni individui che, con fare sospetto, si aggiravano nelle vicinanze del porto di Corigliano.

Tra gli uomini sottoposti a controllo, anche, Zarko Bacalanovic, il cui nome, una volta inserito nella banca dati delle forze di polizia, è stato associato a numerosi precedenti penali e segnalazioni per reati contro il patrimonio.

L'uomo è stato, quindi, accompagnato negli uffici del Commissariato di Rossano, dove il riscontro “Afis” diretto all'identificazione foto-dattiloscopica, ha permesso di accertare che Bacalanovic era ricercato dalle polizie internazionali per l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, per aver commesso numerosi furti in abitazione e rapine sfociate in atti di violenza.

Il ricercato, d’intesa con il Procuratore della Repubblica di Castrovillari Facciolla ed il Pm di turno, Manera, è stato portato nella casa di reclusione di Castrovillari.

 

I finanzieri sequestrano nuovamente una struttura balneare abusiva

I finanzieri della tenenza di Corigliano Calabro hanno rinnovato il sequestro su un'area demaniale sulla quale, a fronte di un precedente analogo provvedimento per mancanza di concessione, era stato allestito un lido balneare.

Il titolare della struttura è stato nuovamente denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per occupazione abusiva di demanio.

Nel corso dell'operazione, oltre all’area di circa 3 mila metri quadrati occupata illecitamente, le fiamme gialle hanno sequestrato anche le attrezzature presenti, ovvero circa 80 ombrelloni, 155 lettini/sdraio e 4 strutture di servizio.

La prosecuzione dell’attività illecita ha inoltre determinato la violazione dei sigilli precedentemente apposti, per tale motivo il titolare è stato ulteriormente denunciato all’Autorità giudiziaria. L’area sottoposta a sequestro sarà oggetto di costante monitoraggio al fine di evitare la reiterazione di tali reati.

 

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