Positiva al Covid va a lavorare nel ristorante del marito, denunciata

Positiva al Covid va a lavorare nel ristorante del marito.

E’ successo a Corigliano – Rossano dove, durante un servizio di controllo, i poliziotti del locale commissariato hanno sorpreso la donna intenta a prendere le ordinazioni e a servire ai tavoli, nonostante fosse soggetta ad ordinanza di quarantena perché positiva al coronavirus.

Come se non bastasse, la protagonista dell’assurda vicenda non indossava neppure la mascherina di protezione.

Pertanto, alla luce di quanto riscontrato, gli agenti hanno denunciato la donna  e chiuso il locale  che dovrà essere sottoposto  a sanificazione.

Estorsione e molestie, due arresti

Corigliano Rossano - I poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano (Cs) hanno eseguito un ordine d’esecuzione della misura cautelare in carcere emesso dalla Procura di Castrovillari, nei confronti di A.S. di 57 anni, sottoposto nel 2017 agli arresti domiciliari per il reato d’estorsione.

Il provvedimento è stato disposto in seguito alla rideterminazione della pena detentiva decisa dal giudice dell’esecuzione presso il Tribunale di Castrovillari che ha stabilito, a carico del destinatario, la detenzione in carcere fino al 2026.

A.S., al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Castrovillari.

Gli agenti hanno eseguito, inoltre, un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, nei confronti di C.G., 40 anni, il quale, su disposizione del Tribunale di sorveglianza di Milano, dovrà espiare una pena residua di due mesi, in seguito ad una condanna per molestie.

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Maltratta e minaccia i genitori per farsi consegnare denaro, arrestato

I poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano (Cs) hanno tratto in arresto S.A., di 25 anni.

Il giovane è accusato di estorsione e lesioni personali aggravate nei confronti dei genitori.

Secondo l’accusa, il 25enne, a partire dal 2013, avrebbe costretto i genitori, con minacce e violenze, a corrispondergli quotidianamente ingenti somme di denaro.

L’uomo, al termine delle risultanze investigative, che hanno consentito di raccogliere gravi e determinanti elementi di colpevolezza a suo carico, è stato associato presso la casa circondariale di Castrovillari.

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Beccato con oltre mezzo chilo di marijuana, 20enne finisce nei guai

I poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano hanno tratto in arresto  B. M., di 20 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, durante un’attività di controllo, gli agenti hanno notato il giovane che, alla loro vista, avrebbe cercato di disfarsi di un vasetto contenente una piantina di marijuana.

E’ seguita, quindi, una perquisizione a casa del ragazzo, durante la quale sono state rinvenute altre tre piantine di marijuana, oltre 150 grammi della stessa sostanza, un bilancino di precisione e tre dosi già confezionate.

Infine, il ventenne ha indicato ai poliziotti un nascondiglio nel quale sono stati trovati altri 270 grammi di marijuana.

Per M.B. è quindi scattato l’arresto.

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In auto con una cassetta di novellame, sequestro e sanzione

 Trasportava “bianchetto” nel bagagliaio dell’auto.

 Per questo motivo, i carabinieri forestale di Acri (Cs), insieme ai colleghi della locale Stazione, hanno sanzionato una un uomo di Corigliano-Rossano.

Fermato per un controllo nel centro abitato di Acri, nella sua auto i  militari hanno trovato una cassetta in plastica con 16 chili di novellame.

A carico dell’uomo sono quindi scattate le sanzione amministrative previste per la mancata tracciabilità e per la detenzione, il trasporto e la commercializzazione di pesce sotto taglia.

Il novellame, invece, dopo  essere stato sequestrato e analizzato dal servizio veterinario dell’Asp, è stato donato in beneficenza ad un istituto caritatevole.

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Corigliano Rossano, LSU-LPU prioritari nella nuova pianta organica: all'ente mancano 150 unità lavorative

"La riorganizzazione della macchina comunale del nuovo comune di Corigliano-Rossano passa necessariamente dalla stabilizzazione delle unità lavorative precarie appartenenti al bacino ex LSU-LPU. Il fabbisogno della pianta organica, approvato nelle settimane scorse dalla Commissione prefettizia, evidenzia un ammanco di oltre 150 unità lavorative, tra full-time e part-time. Che si inizi, allora, a predisporre tutto il necessario affinché i lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità impiegati nell’Ente abbiano priorità nei piani assunzionali del Municipio". 

È quanto dichiara il massimo esponente del movimento "Corigliano-Rossano Prima di Tutto", Giuseppe Antoniotti, intervenendo a sostegno della vertenza lavorativa che sta interessando i circa 150 precari comunali.

"Queste persone – continua Antoniotti – in oltre venti anni di attività a servizio dei due estinti comuni di Corigliano e Rossano sono diventati indispensabili nell’economia amministrativa e gestionale dell’apparato pubblico. Molti di loro sono impiegati in servizi essenziali altri svolgono mansioni professionali specializzate che sono fondamentali. È ovvio che il prossimo Governo della Città dovrà assumere, in modo prioritario, l’impegno di questa vertenza cercando, nel caso in cui non dovessero subentrare le auspicate decisioni volte alla stabilizzazione da parte del Governo e della Regione, di assorbire all’interno della pianta organica comunale tutto il personale ex LSU-LPU".

"Certo – aggiunge il già Sindaco di Rossano – è necessario che il Commissario Bagnato si faccia carico di questo problema già da ora, predisponendo tutto il necessario affinché il Comune si trovi pronto ad un’eventuale assunzione, anche a scaglioni, dei precari. Nel frattempo, però, rimaniamo esterrefatti dall’atteggiamento silente assunto dai cinque parlamentari pentastellati del territorio sibarita che non hanno espresso alcuna posizione su una vicenda che sta interessando 4500 persone in Calabria. Vorremmo sapere quali sono le prospettive del governo per concretizzare la stabilizzazione di questi lavoratori. È da loro che attendiamo risposte dal momento che sono parte integrante di un Governo che si sta affannando a trovare soldi e risorse, che rischieranno di far andare in default il Paese, per creare il più grande ammortizzatore sociale di sempre e non hanno alcuna idea per creare lavoro".

"Vorremo sapere – incalza Antoniotti – quali sono le loro idee per creare lavoro e servizi in Calabria e soprattutto nella Sibaritide dove continuiamo a registrare un grande deficit di diritti. Quali sono le loro idee per la nuova Città di Corigliano-Rossano, quali le prospettive che immaginano per il futuro della centrale Enel o del Porto di Schiavonea. Siamo sicuri – conclude - che non ne hanno! Pieni, come sono, delle loro nozioni cariche di livore verso chiunque non la pensi come loro".

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