Cocaina nascosta negli slip, manette per un 33enne

Un sorvegliato speciale di 33 anni è stato arrestato dalla polizia a Cosenza, perché accusato di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto ha avuto inizio ad un posto di controllo stradale, dove un’auto con a bordo due persone non si è fermata all’Alt. E’ scattato un inseguimento, al termine del quale il veicolo è stato bloccato e sottoposto a perquisizione insieme ai suoi occupanti.

Durante l’attività, gli agenti hanno scoperto che il passeggero nascondeva negli slip 15 dosi di cocaina. L’uomo, quindi, è stato arrestato e trasferito in carcere, mentre il conducente del veicolo è stato denunciato per uso di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

Droga nascosta in un frigorifero, due arresti e una denuncia

Due arresti e una denuncia in stato di libertà, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso. E’ quanto è avvenuto a Cosenza, dove la polizia è intervenuta dopo aver notato i movimenti ritenuti sospetti degli indagati.

In particolare, uno dei tre avrebbe cercato di sottrarsi al controllo provando a dileguarsi nelle vie della città. Una volta bloccato, l’uomo è stato sottoposto a controllo, analogamente agli altri due indagati.

E’ seguita, quindi, una perquisizione nelle abitazioni dei tre, in una delle quali gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio della droga, con materiale destinato al confezionamento delle dosi.

Parte dello stupefacente - in tutto 1,4 Kg di hashish e 400 grammi di marijuana - è stato rinvenuto nascosto in un frigorifero.

Al termine delle attività, i poliziotti hanno proceduto all’arresto di due dei tre soggetti, uno dei quali dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti nella locale casa circondariale. Il terzo indagato, invece, è stato denunciato in stato di libertà per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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Anzichè lavorare andava al centro commerciale, sequestro preventivo nei confronti di un pubblico dipendente

I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – emesso dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica – a carico di un dipendente pubblico, in servizio presso un poliambulatorio medico di un comune della provincia di Cosenza.

Le indagini - dirette dalla Procura della Repubblica di Castrovillari - sono state condotte dalle fiamme gialle della Tenenza di Montegiordano ed hanno riguardato ripetute condotte illecite di assenteismo dal servizio, perpetrate dal destinatario del provvedimento.

I finanzieri hanno ricostruito – nel corso delle giornate di osservazione – numerosi e circostanziati episodi di assenteismo, di illegittimo ed ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e di falsa attestazione della presenza in servizio, da parte del pubblico dipendente, per un totale di circa 125 ore di servizio, di fatto mai effettuate.

Contravvenendo ai propri doveri, l’indagato, infatti, era solito allontanarsi dall’ufficio senza alcuna valida ragione lavorativa per esigenze di carattere personale, come, ad esempio, recarsi presso un vicino centro commerciale, il proprio istituto di credito o per rientrare deliberatamente presso la propria abitazione nel corso dell’orario di servizio, sovente permanendovi alcune ore e, talvolta, omettendo l’intero turno pomeridiano di rientro.

All’esito dell’attività investigativa, il gip ha disposto il sequestro delle somme, indebitamente percepite dal pubblico dipendente – principale indagato -, a titolo di retribuzione, per le prestazioni lavorative non effettivamente svolte, mentre altre sei persone, a vario titolo protagoniste delle condotte assenteiste, risultano allo stato indagate a piede libero. I reati contestati sono: truffa aggravata ai danni dello Stato e fraudolenta attestazione della presenza in servizio, reato che comporta, tra l’altro, il licenziamento per giusta causa.

Furto in un negozio di telefonia, arrestato

Una persona è stata arrestata dalla polizia a Cosenza, perché ritenuta responsabile di un furto compiuto ai danni di un negozio di telefonia.

L’arresto è scattato in seguito al furto di uno smartphone e ai soldi contenuti nella cassa di un negozio ubicato nel centro del capoluogo bruzio.

Avviate le indagini, gli investigatori della questura cosentina hanno individuato il presunto responsabile nella cui abitazione è stata rinvenuta la refurtiva.  

Tratto in arresto, l’indagato è stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima e su, richiesta della locale Procura della Repubblica, sottoposto all’obbligo di firma.

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In auto con oltre 1 Kg d'eroina, due persone in manette

I finanzieri del Comando provinciale Cosenza, nel corso dei controlli su strada attuati nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti finalizzati alla repressione della criminalità diffusa, hanno sequestrato circa 3 kg di eroina e arrestato due soggetti di nazionalità albanese con l’accusa di traffico di stupefacenti.

Nel comune di Roseto Capo Spulico (Cs), lungo la Ss 106, le fiamme gialle della Tenenza di Montegiordano hanno intimato l’alt ad un’autovettura, con a bordo due persone dimoranti, rispettivamente, a Policoro (Mt) e Bari, che percorreva la statale in direzione nord.

Sulla scorta delle motivazioni poco plausibili fornite dai fermati circa la loro provenienza e destinazione, unitamente all’eccessivo nervosismo manifestato dagli stessi, i finanzieri hanno eseguito un’accurata ispezione del mezzo di trasporto che ha consentito un primo rinvenimento di 1,350 kg d'eroina.

I successivi approfondimenti desunti dalla consultazione delle banche dati sul conto dei fermati, uno dei quali, in particolare, già gravato da numerosi specifici precedenti penali e di polizia, hanno indotto i militari a proseguire, immediatamente, le attività di servizio anche fuori regione, mediante l’esecuzione di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di quest’ultimo, nel comune di Policoro.

Giunta sul posto, la pattuglia delle fiamme gialle ha rinvenuto, abilmente occultati, altri 1,550 kg di eroina, 15 grammi di hashish e 2,400 kg di sostanza da taglio per l’eroina.

La droga rinvenuta, del valore commerciale al dettaglio di oltre 200 mila euro e l’autovettura utilizzata per il trasporto, sono state sottoposte a sequestro.

I due uomini sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, ed associati presso la casa circondariale di Castrovillari.

Operazione "Pressing", droga, estorsione e minacce: 20 misure cautelari

La polizia di Stato di Cosenza, nelle prime ore di oggi, su disposizione della locale Procura della Repubblica, ha eseguito 20 Ordinanze di misure cautelari (5 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla P.G.) nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, estorsione come conseguenza dell’attività di spaccio e detenzione abusiva di armi.

L’operazione, denominata “Pressing”, è l’epilogo di un’attività investigativa svolta dalla Squadra mobile cosentina, che ha consentito di cristallizzare una diffusa operatività degli indagati che, in un periodo di circa 12 mesi, avrebbero posto in essere un sistematico smercio di sostanze stupefacenti in città e nel suo hinterland. La continuità e la costanza nelle attività di spaccio, per i complessivi 30 indagati, emergono chiaramente da 200 capi d’imputazione formulati dalla Procura della Repubblica ed accertati per veri dal gip.

Le indagini, peraltro, hanno consentito di individuare diverse piazze di spaccio in Cosenza, tra via Popilia, centro storico e autostazione, talune connotate da alta densità criminale tal altre frequentate da giovani e cittadini extracomunitari. Hanno consentito, inoltre, di stabilire che gli indagati, organizzati in rete, erano pronti, alla bisogna, di rifornirsi di droga reciprocamente al fine di soddisfare le richieste della propria “clientela” ampiamente diversificata e di diversa estrazione sociale.

La capacità di alcuni indagati di attuare la propria forza intimidatrice al fine di recuperare i crediti derivanti dalla cessione di droga è emersa in tutta evidenza ed è perfino degenerata, in qualche occasione, in violente aggressioni fisiche. Le ripercussioni di tale attività estorsiva, talvolta, avrebbero coinvolto talvolta anche i familiari degli assuntori, costretti a subire, oltre al dramma dello stato di tossicodipendenza del proprio congiunto, anche quello della paura di conseguenze gravi derivanti dalle minacce a loro rivolte.

La pericolosità di alcuni indagati è stata circostanziata dall’accertata detenzione e porto illegale di armi.

Alcuni degli indagati, pur trovandosi agli arresti domiciliari, avrebbero continuato l’attività di spaccio avvalendosi anche del contributo di componenti del loro nucleo familiare che, all’occorrenza, sarebbero diventi preziosi collaboratori nelle cessioni di droga e nel recupero crediti.

Nel corso delle attività d’indagine, a riscontro delle evidenze investigative e a dimostrazione della capacità degli indagati di poter disporre di diversa tipologia e quantità di droga, sono stati effettuati diversi arresti e sequestri pari ad oltre 8 chilogrammi di marijuana, grammi 200 cocaina, 1,5 chilogrammi di hashish e diversa eroina.

Inoltre, a carico di alcuni degli indagati sarebbero state sequestrate modiche quantità di sostanza stupefacente e materiale per la pesatura ed il confezionamento.

Per l’esecuzione delle misure cautelari sono state impiegate circa 150 agenti della Squadra mobile di Cosenza, dei Commissariati di Corigliano-Rossano, Paola e Castrovillari, dei Reparti Prevenzione Crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno, delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia e del Reparto Volo di Reggio Calabria.

Spaccio di droga davanti alla scuole, arrestato un 17enne

I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, durante un servizio finalizzato al contrasto allo spaccio di droga nelle vicinanze delle scuole, hanno arrestato in flagranza un 17enne, accusato del reato di spaccio di stupefacenti.

Il minorenne sarebbe stato sorpreso a spacciare droga davanti ad un istituto scolastico del capoluogo bruzio. E' seguita, quindi, una perquisizione a casa del ragazzo, dove sono stati rinvenuti oltre 20 grammi di hashish divisi in dosi pronte per lo spaccio e 580 euro in banconote di piccolo taglio.

Dopo aver sequestrato la droga e il denaro, i baschi verdi hanno associato il minorenne al Centro di prima accoglienza di Catanzaro.

L’arresto è stato convalidato dal gip del Tribunale minorile.

 

Droga: sequestrati cento grammi di hashish, denunciate tre persone

Tre persone denunciate per spaccio di sostanze stupefacenti e cento grammi di hashish sequestrati.

Questo l'esito di un servizio di controllo svolto dalla polizia nell'area di piazzale Autolinee, a Cosenza.

Alle attività hanno preso parte gli agenti della locale Questura, del reparto Prevenzione crimine Calabria Settentrionale e dell' unità cinofila della sezione di Vibo Valentia.

L'operazione ha permesso, inoltre, d'identificare 118 persone, controllare 50 veicoli e sottoporre a perquisizione sette individui.

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