Condannato per danneggiamento aggravato, arrestato

Isola di Capo Rizzuto - I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto hanno eseguito un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Crotone nei confronti di un 37enne del luogo. L’uomo dovrà scontare un residuo di pena di uno anno e otto mesi di reclusione, perché riconosciuto colpevole di danneggiamento aggravato in concorso commesso nell’anno 2016.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Crotone.

Sorpreso a lanciare pietre contro auto in sosta: arrestato

Un uomo di 32 anni è stato tratto in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato. B.P., cittadino rumeno, è stato bloccato, nonostante la sua resistenza, dai Carabinieri della Stazione di Melicucco, in provincia di Reggio Calabria, coadiuvati da un equipaggio dell’ Aliquota Radiomobile, diretti dal Maggiore Francesco Cinnirella, Comandante della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro. E'stato sorpreso a danneggiare, mediante il lancio di sassi, alcune auto in sosta. L’arrestato, ultimate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo.

Sparò 28 colpi di fucile mitragliatore contro il cancello di una casa: arrestato giovane

I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, supportati in fase esecutiva dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, su ordine della Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria - Direzione Distrettuale Antimafia - hanno tratto in  arresto, in esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, un 26enne, già noto alle Forze dell’ordine, poiché indagato per i reati di danneggiamento aggravato e porto e detenzione di arma da guerra, aggravati dalla metodologia mafiosa. L’operazione prende le mosse dal danneggiamento a mezzo esplosione di colpi di fucile mitragliatore - tipo Kalashnikov ak-47, avvenuto nel centro di Gioia Tauro lo scorso 3 gennaio, alle 20 circa, nei confronti di un cancello d’ingresso dell’abitazione di un cittadino gioiese, contro il quale furono esplosi ben 28 colpi calibro 7,62 X 39 (appunto il munizionamento tipico utilizzato dalla micidiale arma da fuoco). L’episodio ha destato grande sconcerto e preoccupazione tra la popolazione proprio per le modalità con le quali era stato perpetrato l’atto delittuoso. Nell’immediatezza dei gravi fatti i militari dell’Arma, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sono giunti all’esatta individuazione del veicolo, che è risultato all’epoca noleggiato e dal quale furono esplosi i colpi, così da identificarne, il corrispondente locatario, destinatario del provvedimento restrittivo, a titolo di concorso nel reato per danneggiamento aggravato e porto e detenzione di un’arma da guerra, dalla straordinaria potenza di fuoco. La successiva attività d’indagine, sviluppatasi per circa tre mesi secondo metodi tradizionali e avvalendosi di attività tecnica nonché del prezioso contributo del Ris di Messina (Reparto Investigazioni Scientifiche) in particolare sui reperti sequestrati nell’immediatezza, ha consentito di raccogliere ulteriori, determinanti e gravi indizi a carico del giovane e posti a base del provvedimento disposto dall’Autorità giudiziaria. L’arrestato, al termine delle incombenze di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi.

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Fermato, prende a calci la "gazzella" dei Carabinieri e finisce in manette

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 37 anni per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato. Fermato per un controllo sull’identità, in quanto sprovvisto di documenti, dai militari, intervenuti su richiesta per una lite in un esercizio pubblico di Melicucco, V.F., di nazionalità rumena, ha opposto resistenza, iniziando a scalciare contro la "gazzella", danneggiandola in più parti e cercando di svincolarsi per darsi alla fuga.  

Due persone arrestate per furto e danneggiamento

I Carabinieri hanno arrestato durante la notte due persone già note alle forze dell'ordine accusate di danneggiamento aggravato e furto. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme,  Armando Berlingeri e Angelo Guerino si sarebbero introdotti all'interno dell'istituto Manzoni ed avrebbero spaccato le macchinette che distribuiscono bibite e prodotti alimentari, diverse casseforti e le porte della struttura. I danni sono stati quantificati in un valore complessivo che si aggira sui 20 mila euro. Gli investigatori, inoltre, hanno accertato che possedevano due chiavette usb appartenenti ad un uomo che presta servizio presso il medesimo istituto, oggetti vari utili per scassinare e due passamontagna realizzati artigianalmente. Ad entrambi è stata inflitta una condanna a tre anni di carcere.  

Cinque furti in poche ore in giro per il Vibonese: arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Paolo Pagano, 38 anni, di San Gregorio d’Ippona, accusato di furto aggravato e danneggiamento aggravato. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, nelle giornate del 12 e 13 novembre, si sarebbe reso responsabile di una vera e propria escalation criminale. Questi i fatti, per come riferiti dai Carabinieri: l’uomo, ristretto agli arresti domiciliari, sarebbe uscito di casa nel pomeriggio del 12 novembre a bordo di una Mercedes di sua proprietà. Dapprima si sarebbe portato presso la Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei, a Vibo Marina, da dove, approfittando dell’assenza del prete e dei fedeli, avrebbe asportato la cassetta delle offerte per i poveri. Successivamente l’uomo nel giro di poche ore si sarebbe reso protagonista di quattro furti con scasso: a Pizzo ai danni di due distributori di carburanti Q8 e ENI dove, utilizzando la propria auto come "ariete" avrebbe sfondato i gabbiotti dove erano custoditi i registratori di cassa asportandoli e portando via, in un caso, anche diverse stecche di sigarette. Il percorso sarebbe proseguito poi su Vibo Marina dove a fare le spese della furia dell’uomo, sostengono i Carabinieri, è stata una gioielleria: l’uomo, con l’intento di recuperare i gioielli,  avrebbe tentato di sfondare la vetrina espositiva riuscendo però solo a danneggiarla. Non pago, si sarebbe diretto a Filandari, altro distributore, altro furto con scasso, stavolta però oltre all’incasso l’uomo avrebbe portato via anche un pc. Questo è ciò che è emerso dalle indagini dei Carabinieri della Stazione di Pizzo che raccogliendo testimonianze e analizzando filmati dei circuiti di video sorveglianza hanno ricostruito l’intera vicenda. Ora Pagano si trova ristretto presso la casa circondariale di Vibo Valentia in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

 

Litigio furibondo in famiglia: il figlio arrestato dalla Squadra Volante

Sono le 17:30 di sabato, squilla il telefono del 113, un uomo chiede un urgente intervento della Polizia perché in casa sua si sta consumando una furibonda lite causata dal figlio. Non ha dubbi l’agente della Sala Operativa della Questura di Catanzaro: le grida di un’altra persona  contornano la richiesta di soccorso appena giunta. Tempestivamente vengono allertate le Volanti e, in pochissimi minuti, una pattuglia giunge in Viale Isonzo nell’abitazione teatro della lite. Già prima di entrare nell’edificio gli agenti hanno modo di sentire delle grida che provengono da un piano superiore, segno che la lite è ancora in corso, inoltre notano davanti il palazzo un’autovettura Fiat con il parabrezza rotto e vistosi danneggiamenti su gran parte della carrozzeria. Raggiunto il quinto piano, sul pianerottolo la pattuglia viene accolta dall’uomo che aveva richiesto il loro intervento e, con rapidità bloccano il figlio P.G. che, nonostante la presenza  dei poliziotti, continua a manifestare la sua aggressività verbale e fisica. Gli agenti apprendono dai familiari  che è stato P.G. a danneggiare l’autovettura Fiat parcheggiata sotto casa, nonché causare altri danni dello stesso appartamento, e che è solito adottare tali comportamenti nei confronti del nucleo familiare. Così quel pomeriggio di sabato 17 ottobre,  alla luce di quanto accertato e considerato che il 31enne P.G. non ha desistito dalla sua aggressività, è stato tratto in arresto dal personale della Polizia e condotto nella camera di sicurezza, come disposto dal Pubblico Ministero di Turno. Nel mentre il padre di P.G.è stato portato al locale Pronto Soccorso per le necessarie cure mediche a seguito delle percosse ricevute durante la lite prima dell’arrivo della pattuglia della Volante. Il 31enne P.G., con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, furto ed altri reati, già sorvegliato speciale di P.S., dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria  di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento aggravato, lesioni e minacce. L’Autorità Giudiziaria procedente nell’udienza di oggi ha convalidato l’arresto di P.G. e disposto il divieto di avvicinamento ai familiari. 

 

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