Diga del Melito, Wanda Ferro (FdI) presenta un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture Toninelli

Sollecitare il governo nazionale ad individuare le risorse necessarie e a procedere ai lavori di completamento della Diga del Melito.

Questo l’obiettivo dell’interrogazione che il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Wanda Ferro, ha indirizzato al ministro delle infrastrutture Toninelli.

Nella sua interrogazione la parlamentare di Fratelli d'Italia ha ricordato che l’avvio dell’iter risale al lontano 1983, quando l'allora Cassa per il Mezzogiorno finanziò con 503 miliardi di lire la realizzazione della diga del Melito. Nel tempo i lavori hanno subito notevoli rallentamenti a causa di diversi contenziosi instauratisi con gli appaltatori dei lavori nonché delle problematiche di carattere progettuale emerse nel corso del tempo.

“Il completamento dell'opera – ha rimarcato Ferro - rappresenta una grande opportunità per la Calabria, concretizzandosi in opere di adduzione e derivazione dei fiumi, realizzazione di una centrale idroelettrica, opere di derivazione a valle per i fabbisogni potabili, irrigui ed industriali nonché un'enorme risorsa dal punto di vista della produzione di energia elettrica”.  

Il deputato di Fdi ha ricordato che l’ultima legge di bilancio prevede l’adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con altri Ministeri, per la definizione del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, articolato in due sezioni: sezione «acquedotti» e sezione «invasi»; ai fini della definizione della sezione «invasi» della proposta del Piano nazionale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti deve definire l'elenco degli interventi necessari e urgenti; per la definizione delle priorità da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel febbraio scorso il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese ha trasmesso la documentazione e i documenti necessari per l’inserimento della diga sul Melito nell'elenco degli invasi da inserire nel Piano Nazionale; nel corso della recente audizione presso la Commissione ambiente della Camera dei deputati sulle linee programmatiche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro Toninelli ha dichiarato, in merito al Piano “invasi”, che "Ad oggi le proposte pervenute dal territorio ammontano a oltre 3 miliardi. Si tratta, salvo alcuni casi, di interventi di piccola rilevanza, in termini di fabbisogno finanziario, ma con una forte ricaduta economica: sono in grado di creare forte consenso locale, in quanto forniscono l'acqua alle città e all'agricoltura; non hanno impatto ambientale, ma, semmai, sono diretti alla conservazione della risorsa naturale; in alcuni casi, servono a mitigare il rischio alluvioni; hanno un iter procedurale molto contenuto rispetto ad altre opere pubbliche; soprattutto, possono essere cantierabili in poco tempo e realizzabili, per l'importo contenuto, dalle imprese locali. Interventi, quindi, che presentano le caratteristiche proprie dell'ottica dell'indirizzo politico del ministero".

Per questo Wanda Ferro ha chiesto al ministro di sapere: se la diga del Melito rientri nel Piano nazionale di interventi nel settore idrico; quali siano gli intendimenti del Ministro in merito al completamento dei lavori; quali siano le risorse finanziarie destinate per il completamento della diga del Melito.

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Diga del Melito, Wanda Ferro (Gruppo misto): "Opera fondamentale per la Calabria"

"La sentenza della Suprema Corte di Cassazione che nei giorni scorsi ha accolto il ricorso del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, disponendo un nuovo esame della controversia relativa alla diga su Melito, mette in evidenza la bontà della battaglia che da anni sta combattendo il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese Grazioso Manno, tenendo alta l’attenzione sul destino dell'opera con denunce e attraverso il continuo coinvolgimento delle istituzioni coinvolte, dei sindaci e dell’opinione pubblica, con l’obiettivo di portare a compimento la realizzazione di una infrastruttura strategica per il territorio".

È quanto sostiene in una nota, il consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto).

"La risorsa acqua - prosegue l'esponente di Palazzo Campanella - è vitale per una regione che ha nell’agricoltura un motore di crescita e sviluppo, ma che soffre di continue emergenze idriche. Una battaglia di trasparenza e per lo sviluppo quella condotta da Grazioso Manno, che ho sempre condiviso, e che oggi deve trovare uno sbocco positivo non solo giudiziario, ma anche politico, attraverso il rifinanziamento dell’opera. Non ci sono più alibi. La Regione Calabria e il ministero delle Infrastrutture devono puntare sulla realizzazione della diga, un’opera che risolverà tutti i problemi di approvvigionamento idrico dell’area centrale della Calabria, dalla fascia ionica catanzarese al Lametino, non solo dando impulso all’economia agricola, ma offrendo opportunità di lavoro a centinaia di persone che saranno impiegati nei lavori di realizzazione dell’infrastruttura e delle opere complementari. Un’occasione - conclude Wanda Ferro - che la Calabria non può farsi sfuggire". 

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