Il presidente provinciale Uildm di Catanzaro ai futuri sindaci: meritiamo più attenzione

È una “riflessione” ed è anche un “monito” la lettera aperta di Giovanni Sestito.

Il presidente della sezione provinciale di Catanzaro dell'Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare (Uildm), si rivolge “a tutti i candidati a sindaco” del territorio in vista delle Comunali del 20 e 21 settembre.

Sarebbero molte le cose facilmente realizzabili, e con poco, in termini di politiche inclusive per i disabili, “ma l’eletto - sottolinea Sestito in un significativo passaggio della sua missiva - conquistata l’agognata poltrona, sembra perdere tutti quei buoni propositi espressi in campagna elettorale”. Ecco rispuntare uno dei mali atavici della corsa al voto: le promesse non mantenute.

“L’art. 21 della Costituzione - è l'incipit della lettera - mi consente di esprimere il mio pensiero, in merito alle prossima elezioni comunali, rivolto ai cittadini e al candidato a sindaco. Ma che valga anche come monito ai sindaci in carica. La politica, quando viene intesa come servizio per il bene del cittadino, non può fare a meno del cittadino, il quale è protagonista e responsabile delle scelte del proprio futuro dando l’incarico a persone del proprio comune ad essere amministrato. Di contro, quando il politico viene chiamato ad amministrare la cosa pubblica, è responsabile della gestione e deve assumere un atteggiamento come il buon padre di famiglia, il quale deve ed è obbligato a rispondere e risolvere i problemi di ogni cittadino”. “Un’amministrazione comunale - ribadisce Giovanni Sestito - non può pensare solo a lungo termine, deve lavora su due binari di programmi; in breve e immediato e a lungo termine. Se io ho la necessità che venga eliminato un gradino non posso aspettare che arrivino i fondi dalla Comunità Europea fra due anni. Per eliminare le barriere architettoniche, in un comune, servono pochi spiccioli e se non si interviene significa che l’amministrazione non è sensibile e non ha a cuore i problemi delle fasce più deboli e delle famiglie che vivono importanti difficoltà. Le barriere architettoniche sono il primo punto dal quale partire per iniziare un processo d’integrazione sociale. La stessa cosa vale per il parcheggio riservato davanti l’abitazione di un disabile. L’assistenza domiciliare personalizzata e non generica. Sostegno scolastico domiciliare. Trasporto dei disabili”. “Al disabile il problema deve essere risolto nell’immediatezza - scrive Sestito - perché egli non ha il futuro in tasca e domani potrebbe non servire più. La Uildm di Chiaravalle Centrale, che mi onoro di rappresentare, è da anni che offre questi servizi a Chiaravalle e nei comuni vicini, con poche ed esigue risorse economiche, sostenuta solo da contributi volontari dei cittadini. Mi chiedo: sono io un supereroe che con pochi spiccioli riesco ad offrire servizi dignitosi, o sono gli amministratori incapaci? Credo che la politica debba avere un occhio di riguardo speciale verso certe categorie cercando di sviluppare azioni inclusive collaborando con i diversi soggetti istituzionali del territorio. Pensare ad un welfare partecipativo per monitorare e rilevare le esigenze del territorio. Realizzare progetti comuni. Un’amministrazione non può fare a meno delle associazioni di categoria presenti nel territorio e nel circondario. Lo slogan è: nulla su di noi senza di noi. La cultura sociale passa anche attraverso il linguaggio con termini giusti e appropriati, continuare ad indicare la persona disabile un diversamente abile significa che non si è fatta nessuna ricerca in questo campo e si continua a ripetere l’odiato appellativo diversamente abile. Anche l’Oms indica come termine giusto: persona disabile o con disabilità”. “Sarebbero molte le cose che si potrebbero realizzare nell’immediatezza - conclude il documento - ma l’eletto, conquistata l’agognata poltrona, sembra perdere tutti quei buoni propositi espressi in campagna elettorale. Si sa che gli scenari politici cambiano repentinamente, ma l’uomo serio ed onesto non cambia e mantiene le promesse fatte in campagna elettorale”.

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Chiaravalle Centrale. Il Maneggio Sirio di Ludovica Staglianò primo Centro ERD per disabili in Calabria

La cultura del cavallo nella Famiglia Stagliano’ ha fatto si che la passione si trasformasse in lavoro e soddisfazione. Il Maneggio Sirio situato a Chiaravalle Centrale nasce ormai dieci anni fa grazie a Mario Stagliano’, con struttura adeguata e cavalli al servizio di esperti e principianti. Ad oggi, le cose sono cambiate e quello che contraddistingue l’attività è una ragione particolare, ovvero quello che spinge la giovane Ludovica, a soli ventuno anni, laureanda in Sociologia, a far si che questo sport diventi una vera e propria opportunità a livello territoriale per i disabili. Il Maneggio Sirio da pochi giorni è diventato associazione sportiva A.S.D , affilata con il Coni, istituzione italiana che cura l’organizzazione e il potenziamento dello sport, e con Engea, Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali. Le novità del Maneggio Sirio sono tante, e risulta così una risorsa a livello sociale per tutto il territorio Chiaravallese e dintorni. Una delle più importanti e soprattutto quello che risulta l’obiettivo principale per Ludovica è quello di far si che l’equitazione diventi una vera e propria opportunità per i ragazzi disabili, praticata a livello ludico-terapeutico. La specializzazione da poco portata a termine dalla giovane Stagliano’ l’ha portata ad essere il primo tecnico ERD in Calabria per attività equestri per disabili con abilitazione anche per ipovedenti e non vedenti. L’attività ERD risulta una delle novità che si trovano all’interno della riforma di legge che porta un cambiamento radicale nel mondo dell’ippoterapia, infatti non si parlerà più di terapia Equestre, ma di EAA, intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale delle persone in difficoltà. Il maneggio Sirio in tal senso “apre le sue porte” a tutti, e porta avanti uno slogan imponente, ovvero “i cavalli fanno bene al cuore e all’anima”. E su questa base che l’attività verrà portata avanti, con nuovi progetti, risultando così il punto di riferimento per scuole e centri diurni per disabili. Le parole chiave sono integrazione ed inclusione sociale. L’attività equestre per disabili interviene proprio nella relazione tra uomo e cavallo sia a livello neuro-motorio che a livello neuro-psicologico, portando così evidenti miglioramenti e benefici sull’individuo. Le attività del Maneggio Sirio sono molteplici, dall’attività per disabili attraverso metodi emozionali interattivi, alle lezioni di equitazione per grandi e piccini, per passare ai trekking a cavallo con affiliazione Engea e rilascio del patentino equestre riconosciuto a livello nazionale. I nuovi progetti includono anche le giornate sociali per promuovere e portare avanti gli obiettivi principali dell’attività, far conoscere e far divulgare la terapia attraverso l’uso del cavallo.

Giofrè (FI): " Maggiore attenzione da parte di Asp e soggetti competenti nel settore sociale"

Riceviamo e pubblichiamo

"Il ritrovamento di un uomo affetto da gravi patologie psichiatriche e disabile trovato rinchiuso in condizioni inumane nel territorio del Comune di Nicotera non può non portarmi a chiedere maggiore attenzione da parte dell’Asp e di tutti i soggetti competenti nel settore sociale.

Quanto avvenuto se da una parte ci ha lasciati attoniti circa la condotta di chi aveva il dovere familiare e morale di accudirlo dall’altro ci deve portare a prendere coscienza che queste situazioni esistono e chiedono l’attenzione di tutti. Soprattutto allorquando, e questo è raccapricciante, i fautori di dette condotte riprovevoli negano i fatti. Ciò denota inequivocabilmente l’incapacità di riconoscere esigenze di soggetti che semmai capaci di intendere sono incapaci a difendersi.

Un fatto che si incastra in una splendida stagione turistica che ha ridato ossigeno e dignità al settore turistico e vivacità economica al territorio e che non può in un’ottica di crescita cadere su fatti deplorevoli come questo; soprattutto in contesti piccoli come i nostri.

Un’attenzione che deve scaturire da quella sensibilità verso i più deboli che abbiamo perso dietro alla velocità della vita quotidiana o, ancor peggio, all’indifferenza verso situazioni che non ci appartengono in prima persona.

Se da una parte è anche vero che non possiamo farci carico delle necessità di tutti coloro che vertono in condizioni di difficoltà atteso anche il peggioramento delle condizioni socio-economiche delle nostre comunità ci ha portati ad essere maggiormente individualisti ciò non ci esula dal portare a conoscenza degli operatori socio-assistenziali situazioni di degrado quando questo può e deve essere arginato.

Un’attenzione che deve portarci a non rimanere indifferenti di fronte al dolore altrui ed al contempo gli operatori dei servizi sociali ad essere anche più presenti fisicamente sui territori di appartenenza. Se da una parte la nota inviata dalla segreteria dell’associazione nazionale assistenti sociali della Regione Calabria al consiglio regionale dell’Ordine nella quale testualmente di legge “gli uffici dei servizi sociali, soprattutto quelli dei comuni calabresi, versano in condizioni ai limiti della legalità, dell’etica e della morale in quanto, spesso, si rileva la mancanza della figura professionale dell’Assistente Sociale nonché esternalizzazioni dei Servizi sociali a enti privi di requisiti di affidabilità morale e professionale, di adeguata capacità professionale e tecnica” conferma un’assenza pesante anche per le necessità del nostro territorio nel caso nicoterese mi preme evidenziare la positività del raccordo che si è andato a delineare tra le varie realtà quali Carabinieri, Polizia municipale ed appunto i Servizi sociali che hanno così dimostrato come il raccordo possa essere anche un positivo esempio e punto di riferimento per i cittadini".

Anna Maria Giofrè - Responsabile Provinciale Vibo Valentia Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili - Forza Italia

Studenti disabili: "Nella provincia di Reggio Calabria il servizio trasporto scolastico non è ancora stato attivato"

Riceviamo e pubblichiamo

"Com’è noto, la classe politica e i vertici della scuola hanno lasciato Nicola lontano dal liceo, ed ora le Porte dell’Artistico di Locri potrebbero chiudersi nuovamente a causa della mancanza del servizio di trasporto scolastico che a tutt’oggi non è stato istituito.

Contrariamente alle dichiarazioni diffuse sui mezzi di comunicazione che riportano l’avviamento del servizio in tutta la Regione, nella Provincia di Reggio Calabria e soprattutto nei Licei nella Locride non è mai stato Istituito il servizio scuolabus per gli studenti con disabilità, ciò in violazione della legge.

La Regione scarica la responsabilità sulla Provincia di Reggio Calabria dove tutto tace. Non entriamo nel merito dello sciacallaggio mediatico effettuato da certa politica appena Nicola ha varcato la soglia del liceo (ben 90 giorni dopo i suoi compagni di classe). Tuttavia quello del trasporto rimane ancora un problema irrisolto che pregiudica una frequenza costante delle lezioni.

L’Associazione “Amici di Nicola”, a differenza di chi scrive per togliersi fantomatici “sassolini dalle scarpe”, difende i diritti di tutti gli studenti. Altra cosa è l’ostruzionismo che volutamente viene fatto quando un funzionario, anziché sburocratizzare una situazione straordinaria e trattarla con la dovuta straordinarietà, tende ad ingarbugliare ulteriormente l’iter amministrativo allungando i tempi burocratici a danno dei ragazzi come Nicola.

Riguardo Elisa, la sorella maggiore, a prescindere dai titoli, era l’unica figura che poteva tamponare la mancanza dell’Assistente Educativo al fine di evitargli ulteriori assenze, e in attesa dell’istituzione dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione previsto dalla legge 104. Ma il Liceo ha preferito emarginare ulteriormente il ragazzo, infatti Nicola anziché iniziare l’anno scolastico il 14 settembre, ha cominciato il 12 dicembre.

Noi, come organismo per la tutela delle persone con disabilità, abbiamo già denunciato il pregiudizio a danno di Nicola. E’ inaccettabile e paradossale tutto ciò, compreso il fatto di doversi affidare ai mezzi di comunicazione al fine di porre rimedio a problematiche vergognose per tutte le istituzioni. Se i servizi fossero stati garantiti nei tempi dovuti il ricorso ai mezzi d’informazione non avrebbe avuto ragione d’essere. Ricordiamo che i ritardi nell’assegnazione dei servizi e delle figure adeguate agli studenti con disabilità, ledono il diritto allo studio e all’inclusione scolastica e si verificano di anno in anno, infatti Nicola anche l’anno scorso ha perso due mesi di scuola.

Si tratta di gravi e ricorrenti carenze che hanno determinato diversi esposti in Procura e interrogazioni parlamentari. Pertanto i meriti inopportuni della classe politica e le bacchettate della dirigente scolastica Autelitano sono alquanto fuori luogo e risultano lesivi dell’intelligenza e della dignità delle famiglia dello studente che per carenze e violazioni di legge hanno dignitosamente affrontato gravi difficoltà portando avanti battaglie di civiltà. L’inammissibile paradosso è quello di vedersi additare quali persone che fanno ostruzionismo da chi cerca le prime pagine dei giornali per questioni lontane dai diritti dei disabili.

Come Associazione e Genitori, confidiamo nella Magistratura che in tempi e luoghi opportuni chiarirà le responsabilità di chi non ha fatto il proprio dovere. Auspichiamo inoltre una rapida conclusione delle indagini in corso per il bene degli studenti. Ricordiamo che le uniche persone che meritano gratitudine sono i genitori di studenti con disabilità che silenziosamente operano per superare le barriere mentali e burocratiche che incontrano nel servizio pubblico".

Associazione amici di Nicola

Politiche sociali, 600 euro alle famiglie calabresi per il supporto alla persona con disabilità

Il Settore "Politiche sociali" del Dipartimento regionale "Lavoro" ha inviato alle Asp, ai Comuni capifila ed a tutti Comuni della Calabria una comunicazione per illustrare le modalità di erogazione delle somme destinate alle disabilità gravissime, nell'ambito del Fondo nazionale per la non autosufficienza.

Il Dipartimento precisa che, “facendo seguito a quanto concordato con le associazioni rappresentanti i disabili gravissimi e sulla scorta delle esperienze delle altre Regioni in questo campo che, per l'innovatività dell'intervento, possono rivelarsi un'utile riferimento, si è quantificato in 600 euro mensili il contributo da destinare alla famiglie per il supporto alla persona con disabilità. Tale trasferimento monetario è condizionato all'acquisto di servizi di cura e assistenza, ovvero, alla fornitura diretta degli stessi da parte di familiari (caregiver)”.

L'intervento dovrà essere attentamente monitorato sia dalle Aziende Sanitarie che dai Comuni capifila degli ambiti distrettuali socio assistenziali per verificarne la reale efficacia e l'effettivo beneficio per la persona disabile.

“Si tratta – ha affermato l’assessore alle Politiche sociali Federica Roccisano - di una procedura innovativa, che agisce nella massima tutela delle persone con disabilità gravissime ed a tutela delle loro famiglie. Gli utenti destinatari dei servizi, è opportuno ricordarlo, sono persone in condizioni di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continuativa e monitoraggio di carattere socio sanitario nelle 24 ore per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psico-fisiche, con la compromissione delle funzioni respiratorie, nutrizionali, dello stato di coscienza, privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per garantirne l'integrità psico-fisica”.

Com'è noto, il restante 60% del Fondo per la non autosufficienza è invece destinato ai Comuni Capifila degli ambiti territoriali intercomunali ed è finalizzato al finanziamento di appositi Piani di zona per la non autosufficienza. Entrambe le deliberazioni evidenziano l'opportunità di assicurare le necessarie forme di collaborazione tra i due Enti coinvolti (Asp e Comuni) al fine di favorire l'integrazione socio sanitaria, per come raccomandato dallo stesso Ministero, nonché l'uso coordinato dei fondi, evitando il più possibile la parcellizzazione delle risorse e la frammentazione degli interventi. Tali rapporti collaborativi sono stati già sperimentati, peraltro con risultati apprezzabili, in occasione della gestione del Fondo per la non autosufficienza da parte dei Comuni.

Assistenza ai disabili gravi, assegnati alla Calabria 3 milioni di euro

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha firmato il decreto con il quale, in attuazione della legge n. 112/2016 “Dopo di noi”, individua i requisiti per l'accesso alle misure di assistenza, cura e protezione a carico del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, e ripartisce alle Regioni delle risorse per l'anno 2016.

Alla Regione Calabria sono state assegnate 3 milioni di euro con cui si potranno pianificare interventi a favore delle persone con disabilità.

Per l'assessore alle Politiche sociali Federica Roccisano, “la nuova Riforma del Welfare regionale, in via di approvazione, riconosce il ruolo dei ‘Dopo di Noi’ come pratica innovativa a favore dell'autodeterminazione delle persone con disabilità. La firma del decreto da parte del ministro ci permette di attivare la programmazione degli interventi e gli incontri con le realtà del settore”.

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Contributi per l’acquisto di scuolabus per alunni diversamente abili: domande scadono il 20 novembre

Gli uffici regionali preposti hanno inviato a tutti i Comuni calabresi una comunicazione relativa ai contributi per l'acquisto di scuolabus con pedana per alunni diversamente abili, per favorire l'accessibilità alle strutture scolastiche e la partecipazione degli studenti alle attività extra scolastiche.

La richiesta di contributo dovrà pervenire entro il prossimo 20 novembre all'indirizzo del Settore Scuola-Istruzione della Regione Calabria. Le proposte in possesso dei requisiti necessari saranno valutate ed il settore competente pubblicherà apposita graduatoria per poi procedere all'erogazione del contributo regionale che non potrà superare i 50mila euro, Iva inclusa.

Per il secondo anno consecutivo – ha affermato l’assessore regionale Federica Roccisano - offriamo ai Comuni la possibilità di supportare e sostenere l'inclusione degli studenti con disabilità che frequentano la scuola dell'infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado”.

“Roccisano, la bugia a portata di mano”: continua la protesta dopo “Report”

Il servizio mandato in onda da “Report” ha fatto diventare un caso nazionale quello relativo all’impossibilità di usufruire del servizio di trasporto per 30 ragazzini disabili catanzaresi.

Ma il malessere, in Calabria, verso la non conoscenza dei problemi e la mancata risoluzione degli stessi era già presente: ora quel focolaio sembra essersi esplicitato in maniera dirompente, tanto sui sociale network quanto nelle strade. Presso la Cittadella regionale sono stati esposti degli striscioni emblematici: “Roccisano, la bugia a portata di mano”, “Disabili a piedi e mobilitati in mezzo alla strada... Grazie Federica Roccisano”. Inoltre, i percettori della mobilità in deroga si sono presentati in massa con dei piatti in mano. Il disagio è evidente, perché in Calabria la sofferenza è tanta e il linguaggio della politica non viene compreso. Anzi, spesso è odiato, a torto o a ragione.

La protesta sale, la tensione cresce: i rischi di disordini e di esplosione sociale diventano terribilmente reali.

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