Piccioni e infestazioni: soluzioni possibili contro una piaga delle nostre città

Gli spazi urbani sono spesso infestati dalla presenza di piccioni e altri volatili che adibiscono a casa le varie superfici su cui trovano facilità nel posarsi. Sovente queste superfici sono le ringhiere dei balconi, le grondaie dei tetti, i comignoli e tutti gli spazi che presentino delle intercapedini, luoghi sicuri e asciutti che i piccioni possono adibire a nido.

Il problema vero e proprio è l’accumularsi del guano, ovvero gli escrementi che questi volativi producono. Queste sostanze, se non rimosse con una certa frequenza, possono provocare delle infezioni e in ogni caso rendere insalubre l’ambiente circostante. Le nostre città attirano la presenza dei piccioni grazie all’abbondanza di cibo di cui questi si possono nutrire, inoltre solo di rado (nei casi più estremi) i Comuni provvedono a un allontanamento sistematico dei volatili. Questo talvolta comprende l’eliminazione degli animali che può essere prevista solo se sancita da un provvedimento comunale, in tutti gli altri casi l’abbattimento di un piccione è severamente vietato dalle leggi ambientali del nostro paese.

Pertanto in questo articolo presenteremo un ventaglio di soluzioni, specificandone il livello di efficacia, che non prevedono l’eliminazione fisica dei volatili (ripetiamo: vietata) ma solo una forma di dissuasione alla presenza degli stessi.

Allontanare i piccioni dai tetti

I tetti di case e palazzi sono certamente i luoghi più infestati dalla presenza di piccioni, altri volativi e relativi escrementi. Il motivo è piuttosto intuitivo: si tratta di spot rialzati in cui la presenza umana è molto limitata, quindi i piccioni hanno vita facile nel farne la propria casa.

Le grondaie sono lo spazio perfetto per costruire un nido vista la forma a conca priva di alcun ostacolo. La soluzione migliore in questo caso, e in tutti gli altri che andremo ad analizzare, è creare un impedimento fisico. L’oggetto perfetto è lo scovolo per grondaie, pensato per impedire alle foglie secche di intasare la gronda ma allo stesso tempo perfetto dissuasore per colombi e piccioni.

In pratica si tratta di un lungo spazzolone che va inserito all’interno della grondaia, incastrato sotto i ponti che tengono agganciata la struttura. Formato da un’anima in ferro intorno alla quale sono agganciate le setole semi rigide. Come abbiamo detto la principale funzione è quella di impedire l’intasamento delle foglie: queste si incastrano tra le setole, si deteriorano e con il tempo il vento porta via i residui più piccoli. Allo stesso tempo però i piccioni trovano un impedimento insormontabile al potersi poggiare nella gronda. Le setole infatti, pur non ferendo l’animale, non offrono alcun tipo di appoggio.

Lo scovolo può essere inserito anche sotto i pannelli fotovoltaici, un’altra intercapedine che spesso i piccioni scelgono come propria casa. Altri spot che spesso i volativi prediligono sono comignoli e cornicioni. In questo caso non possiamo avvalerci degli scovoli, mancando la possibilità di fissarli in modo stabile. Quindi la miglior soluzione per queste superfici sono i dissuasori, fasce di metallo sulle quali sono saldate delle punte rigide che impediscono a piccioni e colombi di posarsi.

Il problema di balconi e ringhiere  

I dissuasori in metallo sarebbero perfetti anche per le ringhiere dei balconi, ma in questo caso ci ritroveremmo a tappezzare l’esterno di casa propria con dei minacciosi uncini. Una soluzione antiestetica e piuttosto pericolosa, soprattutto in presenza di bambini.

Delle varie soluzioni che vengono consigliate nella mare magnum cybernetico ce ne sono tre piuttosto gettonate ma in realtà poco utili. La prima è quella di utilizzare un falco spaventapasseri, ovvero un fantoccio, in plastica o altro materiale, che simula la presenza di un nemico naturale di colombi e piccioni. Questa soluzione è efficace solo nel breve periodo, infatti i piccioni hanno una memoria visiva davvero fenomenale e non mancheranno in poco tempo di capire che quel fantoccio non è vivo.

Poi ci sono i sonar, ovvero dispositivi acustici che emettono suoni a bassa frequenza, disturbanti per i piccioni. Se lo spazio è ristretto allora lo strumento potrebbe anche essere efficace, ma un sonar di media potenza non riesce a coprire un’area così vasta da impedire il passaggio dei piccioni.

Infine ci sono i rimedi naturali, ovvero l’utilizzo di sacchetti di spezie molto forti dall’odore pungente. Questa soluzione ha un suo fondamento considerato che l’olfatto dei volatili in questione è particolarmente sviluppato e quindi facilmente irritabile. Ciò nonostante si tratta di spazi aperti in cui l’odore per lo più si disperde, inoltre bisogna andare a cambiare ciclicamente i sacchetti in modo da tenere il loro effetto olfattivo sempre vivo.

Quindi anche nel caso di balconi e terrazze la soluzione migliore resta sempre quella di creare un vero e proprio impedimento fisico per lo stazionamento dei piccioni. Il consiglio è quello di installare una rete anti volatili, ovvero una rete a maglie fini contro la quale i piccioni non possano far nulla. Una volta constato l’impedimento infatti questi non avranno altra possibilità che tenersi alla larga dal balcone. Riguardo all’estetica è possibile trovare queste reti, generalmente in nylon, anche in colore bianco o trasparente. Ricordiamo infine che più strette saranno le maglie della rete e  meno questa risulterà visibile ai nostri occhi.

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