Next generation Eu, Catalfamo: «Da Governo scarsa attenzione per la Calabria»

«Dal Governo scarsa attenzione verso i problemi del Sud e della Calabria». È quanto afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, in merito al “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation Eu.

«Il Pnrr – afferma Catalfamo – dovrebbe rappresentare lo strumento per rilanciare l’insoddisfacente crescita italiana e rimediare agli effetti della pandemia da Covid 19 che ha aggravato la situazione economica con ricadute in termini di forti contrazioni del Pil».

Nella bozza del piano, tuttavia, spiega l’assessore, «a caratterizzare l’intervento per il Sud è l’anticipo di 20 miliardi del fondo Sviluppo e coesione aumentando gli investimenti rispetto a quelli già previsti nel bilancio dello Stato. In pratica, si confermano gli investimenti del Piano Sud di un anno fa e si cerca la quadra per garantire il 34% del volume di investimenti».

Catalfamo ricorda che, a fine 2020, «i presidenti di otto regioni del Sud hanno, con un documento indirizzato al Governo centrale e ai vertici della Commissione europea, rilevato che la percentuale di finanziamenti destinati alle regioni del Mezzogiorno, sulla base dei parametri europei, dovrebbe essere di circa il 65%. Da questa scelta penalizzante purtroppo continuano a derivare tutti gli effetti a danno delle aree meridionali del Paese».

«Il Pnrr – aggiunge – prevede investimenti per una Alta velocità di rete per la velocizzazione della Napoli-Salerno-Reggio Calabria e l’upgrading ed elettrificazione della linea Ionica Sibari-Catanzaro Lido-Reggio Calabria che, tra l’altro, in parte risultavano già finanziati. La carenza di indicazioni, tra l’altro, si collega in maniera evidente allo studio di fattibilità che, sulla base degli annunci del Mit, discordanti dalle notizie fornite da Rfi, doveva essere pronto per fine novembre e che la Regione Calabria sta ancora attendendo di esaminare nonostante le reiterate richieste. Lo studio non c’è ancora ma le scelte vanno avanti».

«Anche gli interventi del progetto Green Port – prosegue Catalfamo – non riguardano la Calabria e si concentrano sulle nove Autorità di sistema portuale nel Centro-Nord. Non ci sono interventi per il porto di Gioia Tauro, tra i più importanti al mondo».

«Non ci sono interventi specifici – aggiunge ancora – per gli aeroporti in generale – per i quali sembra essere prevista la sola digitalizzazione – mentre è ormai evidente da anni l’impossibile gestibilità economica degli aeroporti minori. Non c’è la realizzazione del Ponte sullo Stretto, rivendicato dalla Calabria e anche dalla Sicilia su tutti i tavoli istituzionali perché ritenuto infrastruttura necessaria per garantire il collegamento tra l’Europa e il Mediterraneo. Purtroppo, come per l’Av ferroviaria, anche questa assenza era ampiamente prevedibile se non addirittura preannunciata dal Mit».

«In questi ultimi mesi – sottolinea Catalfamo –, la Regione Calabria e il dipartimento Infrastrutture hanno più volte segnalato al Mit la necessità di accelerare l’iter di progettazione e realizzazione delle grandi infrastrutture di collegamento rapido tra la Calabria e il resto del Paese. Il ministro aveva garantito che i fondi per la progettazione di fattibilità dell’alta velocità ferroviaria, nel tratto tra Salerno e Reggio, stanziati dal Governo nel mese di maggio, sarebbero stati immediatamente utilizzati e che, entro due mesi, sarebbe stato presentato il risultato dello studio. Ad oggi, nonostante siano trascorsi molto più dei due mesi annunciati dal ministro, non si ha traccia di questo studio e Rfi non ha dato neanche informazioni sull’avvenuto affidamento dell’incarico ai progettisti incaricati di redigerlo».

«Tutto ciò – conclude – denota una scarsissima attenzione del Governo verso le problematiche del Sud e della Calabria in particolare. Si assegnano risorse molto inferiori a quelle destinate al Nord e le progettazioni da parte dei soggetti gestori della rete – in particolare Rfi, su cui la Regione non ha alcun potere di controllo e di indirizzo – avvengono con tempi estremamente più lunghi rispetto alle stesse progettazioni in altre aree del Paese. Rispetto al Recovery Plan, adesso rimane da attendere l’accoglimento delle schede presentate dalla Regione, oggi all’esame della cabina di regia istituita dal Governo».

«La Regione ha presentato un corposo pacchetto di interventi (un totale di 109 proposte per circa 4,5 miliardi). Di queste proposte, il 75% (79 proposte per circa 3,35 miliardi di euro) sono destinati a progetti infrastrutturali tesi a migliorare l’assetto infrastrutturale regionale. Si tratta di interventi di messa in sicurezza della rete stradale secondaria (strade comunali e provinciali), interventi destinati favorire la mobilità sostenibile con riduzione dell’inquinamento in particolare nei centri abitati, ciclovie urbane e interregionali, nodi di interscambio modale e rinnovo del parco mezzi per il Tpl, digitalizzazione (smart road), riqualificazione e adeguamento funzionale dei porti di rilevanza regionale».

L’assessore Catalfamo auspica che «l’avvio delle opere proposte nelle schede, possa consentire di consegnare alla “next generation” calabrese qualcosa di concreto che vada oltre idee spesso basate solo su luoghi comuni ben lontani da una reale visione di sviluppo del sistema Paese, che senza il traino del Sud continuerà ad arretrare rispetto all’Europa ed al resto del mondo».

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Al via il cantiere per il terzo megalotto della Ss 106, l’annuncio dell’assessore Catalfamo

Partiranno il prossimo 19 maggio i lavori del terzo megalotto della nuova Ss 106 nel tratto tra Roseto (Cs) e Sibari.

Si tratta di un’opera pubblica di enorme rilevanza sia sotto il profilo dell’impatto che avrà sulle infrastrutture di trasporto e sull’accessibilità al territorio regionale, sia per le importantissime ricadute economiche sul territorio.

L’opera infatti consentirà di eliminare l’attuale strozzatura che esiste nel collegamento stradale tra la Calabria e la Puglia e le altre Regioni adriatiche e favorirà, conseguentemente l’accessibilità verso la Calabria da tutto il litorale Adriatico, aumentando nel contempo la sicurezza di una strada (la Ss 106) tra le più pericolose soprattutto perché in diversi tratti attraversa il cuore dei centri abitati costieri.

Sotto il profilo economico è una tra le più importanti opere pubbliche italiane, prevedendo un investimento di 1,3 miliardi di euro con un cantiere che si protrarrà per 7 anni producendo una ricaduta rilevantissima per l’economia della zona interessata.

Si tratta dunque di una significativa boccata di ossigeno per l’economia calabrese da sempre sofferente e negli ultimi mesi anche duramente colpita dal lockdown Covid19.

Nel darne notizia l’assessore regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo precisa che "l’avvio operativo del cantiere è stato possibile anche grazie ad una stretta sinergia avviata nelle scorse settimane con la struttura territoriale di Anas. E’ stato infatti costituito un tavolo operativo congiunto che opera in maniera permanente presso il Dipartimento Regionale alla Infrastrutture per consentire di superare alcune problematiche connesse all’ottenimento delle ultime autorizzazioni necessarie per l’esecuzione dei lavori, gran parte delle quali di competenza di diversi dipartimenti della Regione Calabria. Ciò ha consentito di superare gli ultimi ostacoli all’avvio di un intervento atteso ormai da circa un decennio".

Tra Regione ed Anas è stato concordato un cronoprogramma per consentire di ottenere tutti i necessari permessi alle diverse e successive fasi di cantierizzazione dell’intera area interessata dei lavori (si tratta di un tronco stradale lungo ben 38 km per cui la cantierizzazione avverrà ovviamente in fasi e tempi successivi, in relazione al cronoprogramma dei lavori).

L’assessore Catalfamo, nel ribadire" l’importanza di avere ottenuto in tempi molto brevi un risultato come l’avvio operativo di un cantiere di questa rilevanza, anche in un periodo in cui tutte le attività tecnico – amministrative degli uffici pubblici sono enormemente rallentate a causa dell’emergenza sanitaria che sta interessando il nostro Paese", sottolinea come "la collaborazione avviata con Anas sarà strutturata in modo permanente. Per quanto riguarda in particolare la Ss 106, nelle prossime settimane verranno attivate ulteriori iniziative.

Tra queste, oltre all’imminente avvio della progettazione definitiva del tratto tra Crotone e Simeri Crichi, si procederà all’individuazione delle soluzioni progettuali più idonee ad attivare importanti finanziamenti di nuove tratte tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria, area finora inspiegabilmente trascurata nelle programmazione degli interventi sulla Ss 106".

Calabria: Ss 106, Autostrada A2 e Trasversale delle Serre al centro dell’incontro tra Regione e Anas

Si è tenuto stamattina, in videoconferenza, un incontro operativo tra l’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Domenica Catalfamo e il responsabile Struttura Territoriale Anas Calabria, Francesco Caporaso.

All'incontro, nel corso del quale sono stati discussi i principali progetti di intervento che l'Anas sta portando avanti sul territorio calabrese, hanno preso parte anche dirigenti e tecnici Anas e del settore regionale Infrastrutture di trasporto.

Particolare attenzione è stata posta sul progetto di realizzazione del Macrolotto della SS 106 tra Sibari e Roseto per cui si prevede entro poche settimane di poter avviare i lavori.

Si tratta di un intervento di grandissima rilevanza (oltre 1 miliardo di euro di investimenti) che consentirà di velocizzare il collegamento tra l'Autostrada A2 e la Puglia, con evidenti vantaggi per l'intero territorio regionale.

Si è anche affrontato il tema della pianificazione di medio periodo, concentrandosi sui principali progetti che Anas sta sviluppando e che interessano in particolare la SS 106, l'Autostrada A2 e la Trasversale delle Serre.

"La stretta collaborazione tra Regione ed Anas - dichiara l'assessore Catalfamo - è alla base del rilancio del settore delle grandi opere pubbliche che rivestono evidentemente un ruolo di primissimo piano. L’obiettivo - prosegue l’assessore - è da un lato quello di migliorare i collegamenti interni e l'accessibilità esterna al territorio regionale, ma anche il rilancio dell'economia calabrese, duramente colpita dall'emergenza COVID”.

Quello di oggi è il primo di una serie di incontri in cui verranno concordate e condivise le strategie di programmazione e le attività di pianificazione delle infrastrutture stradali calabresi. Seguiranno focus specifici di approfondimento sulle singole infrastrutture stradali ed attività di presentazione alle popolazioni dei diversi territori dei progetti in corso.

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