'Ndrangheta nel Vibonese, catturato il presunto boss di Sant’Onofrio Domenico Bonavota

I carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia  e dello Squadrone Cacciatori hanno messo fine alla latitanza di Domenico Bonavota, ritenuto esponente di punta dell’omonimo clan.

Latitante  da circa due anni, dopo essersi sottratto alla carcerazione a seguito della sentenza “Conquista” con la quale è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Domenico Di Leo e destinatario di due ordinanze cautelari nell’ambito delle operazioni “Rinascita-Scott” e “Imponimento”,  Bonavota è stato rintracciato in una casa, nel centro di Sant’Onofrio.

Al termine delle operazioni, sono state arrestate altre due persone: Pino Lucio Laria, 45 anni, affittuario della casa dove è stato individuato il ricercato e Antonino Ruggiero, 23 anni, trovato in compagnia di Bonavota.

I due sono stati posti ai domiciliari, mentre Bonavota è stato tradotto in carcere.

Sant’Onofrio: rintracciato Domenico Bonavota

Dopo oltre sette mesi di ricerche, i carabinieri della Stazione di Sant’Onofrio hanno rintracciato Domenico Bonavota, ritenuto esponente di punta dell'omonima cosca attiva nel comune vibonese. L'uomo è stato individuato in una casa di campagna, alla periferia del centro abitato di San'Onofrio.

Bonavota che era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Conquista” condotta dal Nucleo investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia, era irreperibile da dicembre scorso, quando, dopo essere stato scarcerato aveva fatto perdere le proprie tracce.

Sull'uomo pendeva la risottoposizione alla Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, interrotta in seguito dell’arresto.

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