PD. Teresa Esposito si congratula per l'approvazione della norma sulla doppia preferenza

Attraverso una nota diramata alla stampa, Teresa Esposito, responsabile regionale Democratiche (gruppo interno al Partito Democratico che ne riunisce tutte le donne) esprime soddisfazione per l'approvazione della norma sulla doppia preferenza approvata dal Consiglio Regionale della Calabria. "Finalmente, la Calabria si dota della norma di civiltà sulla doppia preferenza. Un ringraziamento va alle democratiche ed a tutte le donne che a vario titolo hanno lottato in questi lunghi anni per ottenere quello che è uno strumento per riequilibrare la presenza dei generi nell'assise regionale". Inoltre, sempre secondo la rappresentante Dem, "bisogna fare un plauso ai consiglieri che hanno votato a favore. È la vittoria della democrazia.La Calabria vuole cambiare. Questa volta, finalmente, ci siamo".

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"Senza piena valorizzazione delle donne, la Calabria non vincerà le sfide contemporanee"

"E’ tempo di approvare la legge sulla doppia preferenza per le cariche elettive regionali votata all’unanimità dalla prima Commissione nel mese di luglio. Ringrazio - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - la presidente Giovanna Cusumano e le componenti della Commissione pari opportunità del Consiglio regionale per il cospicuo lavoro svolto e condivido l’auspicio che si possa avere una rinnovata sensibilità verso le politiche di genere". Aggiunge: "Senza la piena valorizzazione delle donne, sostenuta dall’attivazione di una serie di servizi pubblici essenziali (asili nido, equiparazione della retribuzione dei part-time al tempo pieno per le neo-mamme) e dall’abbattimento della disoccupazione femminile che tocca percentuali allarmanti, la Calabria non vincerà le sfide del nostro tempo. Su questo fronte la X Legislatura è partita benissimo. Ed ha conseguito risultati importanti, come la riforma dello Statuto che ha reso cogente, primi in Italia, la presenza delle donne in Giunta regionale nella misura minima del 30 per cento.  Ora - aggiunge Flora Sculco - occorre approvare la legge sulla doppia preferenza da me presentata. Nella riunione della Conferenza dei Capigruppo sono certa che la legge sarà inserita all’ordine del giorno e che sarà approvata dal Consiglio. E’ un impegno che ci siamo assunti in più occasioni pubbliche. Tra le misure per assicurare l’equilibrio di genere, la legge è un tassello fondamentale". Spiega la consigliera regionale: "Approvandola, oltre che corrispondere ad un’esigenza di civiltà giuridica e sociale, si anticiperà il disegno di legge in discussione in Parlamento che mira ad introdurre principi fondamentali da recepire nelle leggi elettorali regionali per utilizzare le competenze e le abilità detenute dalla parte femminile e maggioritaria della popolazione, incentivando, al contempo, gli strumenti finalizzati a permettere alle donne e agli uomini le stesse opportunità di accesso alle competizioni elettorali a livello regionale. La legge che la Regione si darà, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la pari effettività tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, porrà fine all’esclusione delle donne dalle scelte politiche ed istituzionali a partire dalla prossima Legislatura. E’ la Costituzione che riconosce alle Regioni il compito 'di promuovere la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive e rimuovere ogni ostacolo che impedisce la piena parità delle donne e degli uomini nella vita sociale, culturale ed economica'. In questa direzione, va il nuovo sistema elettorale della Camera dei deputati e la legge di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che ha introdotto nuove disposizioni volte a garantire l'effettività di una competizione equilibrata tra donne e uomini a livello nazionale ed europeo. Ora - conclude Flora Sculco -  tocca alla Calabria. E il Consiglio regionale, grazie alla sensibilità dei presidenti Oliverio ed Irto, dei capigruppo e di tutti i consiglieri, farà la sua parte con convinzione e tempestività".  

Lunedì il Consiglio regionale approverà la doppia preferenza di genere

“Approvando la legge sulla ‘doppia preferenza’, lunedì prossimo in Aula, la Calabria compirà una scelta epocale. Coerente con le previsioni dell’articolo 51 della Costituzione secondo cui  ‘la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini’ e premiando l’impegno di tutte le donne calabresi e delle loro associazioni. Donne ed associazioni che fin qui, ad incominciare dal contributo prezioso fornito per la redazione dello stesso testo normativo, si sono impegnate per rendere possibile la riforma della legge elettorale nel segno della parità di genere". "Lunedì - afferma la consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in Rete -  a conclusione, potremo dire che l’attesa è stata lunga, ma alla fine ci siamo riusciti”. Spiega la consigliera regionale: “Tra gli importanti provvedimenti di cui lunedì il Consiglio dovrà occuparsi, c’è all’ordine del giorno la proposta di legge n. 31/10 da me sottoscritta e recante: ‘Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali’ sulla quale relazionerà il presidente della I Commissione Franco Sergio. In meno di un anno abbiamo fatto, sul tema della parità di genere, davvero tanto. Ora, grazie al presidente Irto, che ha inserito la proposta all’ordine del giorno, alla sensibilità del presidente Oliverio sul tema ed alla condivisione unanime dei consiglieri regionali che fanno parte della I Commissione e che si sono già positivamente espressi, la Calabria ha l’occasione di fare strike!”. Aggiunge Flora Sculco: “Siamo la prima Regione del Paese ad avere inserito nello Statuto riformato ad inizio legislatura, l’obbligo di rispettare la percentuale del 30 per cento di donne tra gli assessori. Un passo avanti clamoroso. Abbiamo approvato una mozione, all’unanimità, sulla presenza delle donne nei Comuni che supera la previsione della legge Delrio del 40 per cento nei Comuni sopra i 3 mila abitanti; nel senso che abbiamo impegnato la Giunta regionale ad esercitare una sorta di ‘moral suasion’ anche nei Comuni con popolazione inferiore. Certo, sulla questione c’è da vigilare, perché ci sono Comuni che con argomenti da azzeccagarbugli non rispettano neppure la Delrio. Ma tant’è. Adesso, siamo in dirittura d’arrivo su una legge decisiva che ci vede, anche qui, tra le prime Regioni a passare, sulla questione parità di genere, dalle promesse ai provvedimenti legislativi”.

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