Brogli elettorali alle amministrative di Reggio Calabria, i nomi degli indagati

Reggio Calabria - I poliziotti della Digos di Reggio Calabria hanno eseguito questa mattina, un’ordinanza d’applicazione di misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di cinque persone.

Una sesta persona è stata, invece, raggiunta dalla misura della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di: alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio.

I reati sarebbero stati compiuti durante le elezioni amministrative che nel settembre scorso portarono alla rielezione del sindaco Giuseppe Falcomatà (Pd)  

In particolare, il gip ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di Antonino Castorina, consigliere comunale del Comune di Reggio Calabria che, a dicembre scorso era stato sottoposto ai domiciliari per lo stesso motivo e che risulta ora indagato per ulteriori ipotesi di reati elettorali e, in concorso, per abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico; Francesco Laganà (consigliere comunale di Calanna); Simone D’Ascola; Fortunato Morelli e Giuseppe Saraceno, tutti indagati per concorso materiale e morale in varie ipotesi di reati elettorali.

Sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, invece, per Antonino Covani, all’epoca dei fatti responsabile del Servizio elettorale del Comune di Reggio Calabria, indagato per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.

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Da "Per Serra insieme" soddisfazione per la manifestazione svolta ieri in piazza Garusi

"È stato un successo in termini di presenze e partecipazione il comizio svoltosi nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 11 settembre, in piazza Garusi, nel quartiere di 'Spinetto', a Serra San Bruno”.

È quanto di legge in una nota del movinento 'Per Serra Insieme'.

“La manifestazione – prosegue la nota - si è aperta con l’Inno di Mameli, intonato per commemorare, a 19 anni di distanza, le vittime dell’attacco alle Torri Gemelle, in cui persero la vita anche diversi italiani.

La prima a intervenire è stata Bruna Capone, la quale ha precisato di «aver riflettuto parecchio prima di accettare la candidatura, ma l’amore verso il prossimo e il fatto di ridare dignità a tutte le persone bisognose mi hanno convinta a scendere in campo». A giudizio della giovane aspirante consigliere, «è necessario mettersi al lavoro per valorizzare gli individui più fragili, al fine di evitare situazioni di solitudine ed emarginazione».

A seguire è stata la volta di Maria Spatula, convinta del fatto che la popolazione serrese sia stata «tradita dai politici di professione», che hanno «anteposto i propri interessi a quelli della collettività». Per la candidata alla carica di consigliere, inoltre, «bisogna investire su ciò che abbiamo e puntare, dunque, sul turismo montano e spirituale», ma per farlo è necessario «avviare una sinergia con le associazioni presenti sul territorio».

A giudizio di Fiorella Liberata Vellone, «la gente non si compra più con false promesse. Mi batterò in prima persona, con passione e determinazione affinché i cittadini serresi abbiano voce, una voce che deve tramutarsi in orgoglio. Tutti parlano di spopolamento perché non c’è lavoro, ma fino a questo momento cosa è stato fatto per evitare ciò? Niente. Le persone sono stanche delle solite promesse, sono stanche della politica fatta di illusioni», anche perché «alcuni fondi, negli ultimi anni, sono serviti solo per soddisfare amici e parenti».

Non le ha mandate a dire l’ex amministratore Walter Lagrotteria, secondo il quale «la gente scelta e coinvolta in questo progetto, come tanti altri che hanno manifestato vicinanza alla nostra lista, sono persone perbene e non improvvisate, a differenza di chi prende in giro i cittadini con le false promesse di questi giorni dei mille autisti di autobus, duemila posti di lavoro al Parco delle Serre e così via». Lagrotteria ha parlato, inoltre, delle linee programmatiche portate avanti dalla lista “Per Serra Insieme”, soffermandosi in particolare su viabilità, acqua, situazione economico-finanziaria del Comune e politiche sociali.

In chiusura – conclude il comunicato - c’è stato l’intervento del candidato a sindaco, Biagio Figliucci, che ha elogiato i componenti della lista da lui guidata, parlando di «persone libere, con le quali mi confronto giornalmente per cercare di cambiare le sorti della nostra comunità». Anche l’aspirante primo cittadino ha evidenziato il problema dell’acqua, sottolineando «la mancanza di una rete idrica efficiente», per poi soffermarsi sulla necessità di «approvare il Psc (Piano strutturale comunale), il che porterebbe nelle casse del Comune circa 2 milioni di euro». Il candidato a sindaco ha dedicato spazio anche alla viabilità e al mondo della scuola. Nel concludere il proprio intervento, Figliucci ha invitato la gente a ricordare «le favole degli ultimi 30 anni», raccontate da coloro i quali «usano il voto dei cittadini per fare carriera politica».

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“Per Serra Insieme” si presenta agli elettori. Figliucci:"Mi sono candidato al servizio dei cittadini"

«Potevo stare benissimo dov’ero, seduto sulla mia poltrona, a continuare a fare il mio lavoro di docente e di imprenditore, vedendo così crescere la mia famiglia. Se sono qui, però, è perché ho avvertito un senso di responsabilità forte. Per questo ho deciso di metterci la faccia».

Lo ha detto il candidato a sindaco della lista “Per Serra Insieme” alle Amministrative del 20 e 21 settembre, Biagio Figliucci, intervenuto ieri nel corso del pubblico comizio svoltosi in piazza Monsignor Barillari, a Serra San Bruno.

Oltre all’aspirante primo cittadino, sul palco erano presenti i candidati alla carica di consigliere comunale: Walter Lagrotteria, Domenico Zaffino, Vito Regio, Carlo Valente, Franca Turano, Maria Elisabetta Campese, Valeria Giancotti, Maria Spatula, Fiorella Liberata Vellone, Bruna Capone, Giuseppe Ferragina e Vincenzo Bruno Zaffino.

Di «politica intesa come servizio al bene comune» ha parlato Figliucci, secondo cui Serra negli anni «ha fatto passi indietro, a causa del depotenziamento dell’ospedale, della chiusura dell’Inps, dell’ufficio del giudice di pace e, probabilmente, presto perderemo anche l’Agenzia delle entrate. Il ruolo di sindaco non sarà per me un trampolino di lancio per una ipotetica carriera politica. Le cose che mi interessano sono altre: la mia gente, i miei clienti, i miei alunni e soprattutto la mia famiglia».

Figliucci ha evidenziato anche i vari punti programmatici «che andremo ad attuare», a iniziare dalla collaborazione tra sanità e scuola, perché «in questo momento è importante rimettere in moto l’istruzione e ciò dovrà avvenire in totale sicurezza, soprattutto per coloro i quali si affacciano per la prima volta a questo mondo».

Il candidato a sindaco si è soffermato, inoltre, su altre tematiche: dalla legalità, alla valorizzazione dei boschi, passando per la viabilità, la situazione economico-finanziaria dell’ente, il problema dell’acqua, il lavoro, la valorizzazione della Ztl e il turismo.

Prima ancora ci sono stati gli interventi di alcuni componenti della lista guidata da Figliucci. Valeria Giancotti ha lanciato strali contro il Partito democratico serrese, di cui lei stessa faceva parte.

«Nelle riunioni di partito - ha detto Giancotti - non si discuteva di nulla. Servivamo solo come contenitori di voti, perché alla fine si decideva tutto in una stanza in cui si potevano accomodare solo 4-5 adepti del braciere, perché è così che si definiscono. Non hanno avuto il coraggio di fare una riunione per dire che noi tre consiglieri comunali, gli unici che eravamo tra la gente, non dovevamo più far parte della maggioranza. Ecco perché abbiamo deciso di dare un volto nuovo alla politica serrese». Giancotti ha concluso l’intervento sostenendo che «dopo soli tre giorni dalla mia defenestrazione dall’amministrazione, mi sono vista recapitare dal Comune di Serra San Bruno un atto di demolizione, relativo a presunte opere abusive che riguardano casa mia, ribaltato dal Tar per ben due volte. Cosa avevo fatto di male? Avevo forse dato la possibilità a una ditta di far circolare l’economia? Ho usufruito di una legge, come del resto hanno fatto 600 cittadini serresi. Evidentemente ha disturbato solo casa mia. Chissà perché? Una cosa è certa: non chinerò mai la testa. Condivido le parole del magistrato Nicola Gratteri, quando dice: “Fate politica leale, fate politica trasparente”, perché è esattamente ciò che facciamo noi».

Per Vito Regio «la nostra cittadina ha intenzione di cambiare e credo che questa squadra abbia fatto la scelta giusta. Parlando quotidianamente con molti di voi e non soltanto nelle feste patronali o durante i periodi estivi, ho visto il degrado che Serra sta attraversando. Le logiche clientelari ci hanno tenuto nella preistoria. È tempo di assumersi certe responsabilità. Non hanno il coraggio di dirvi che per 20 anni vi hanno preso in giro. E non mi riferisco soltanto ai componenti della lista “Uniti per Serra”, ma anche a “Liberamente”.

Con alcuni di loro quattro anni fa abbiamo iniziato un percorso, che si è interrotto per una serie di tradimenti, spinti dalla sete di potere. Non venite a dirmi che il vostro è un progetto politico iniziato quattro anni fa, perché non è così».

Riferendosi ai componenti della lista “Per Serra Insieme”, Maria Elisabetta Campese ha parlato di «persone semplici, che vogliono cambiare le sorti della nostra amata Serra San Bruno. Non ho interessi personali e politici da difendere, perché considero questa mia candidatura non un futuro mestiere, ma un servizio nei confronti della comunità. I nostri politici hanno generato solo miseria. Noi, come dice qualcuno, saremo pure dei dilettanti, ma proprio perché abbiamo vissuto, sentito e subito le vostre parole non vogliamo promettere grandi progetti, che non potranno mai essere realizzati». Per Walter Lagrotteria i serresi «dovranno decidere o meno se questo è l’anno zero, per combattere il disagio economico, sociale e culturale», che «non si vede solo se facciamo finta».

Dall’ex amministratore sono arrivate anche parole di elogio nei confronti del proprio candidato a sindaco, il quale «è rimasto a Serra costruendo qui la sua vita e la sua famiglia. Riflettete bene il 20 e 21 settembre, perché qui c’è gente che si è messa in gioco, perché crede che un futuro sia realmente possibile, con Biagio Figliucci sindaco di Serra San Bruno».

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Soverato al voto, Cilurzo: “Soliti burattinai hanno ucciso la democrazia”

“C’era la pressante necessità di ridare alla città quella partecipazione che aveva caratterizzato la vita politica in questi decenni, ma i burattinai di turno hanno ucciso la democrazia. Soverato è stata umiliata, offesa e ridicolizzata in quello che possiamo considerare il momento più buio delle sua storia politica”.

È tranchant l'analisi di Vincenzo Cilurzo, già presidente del consiglio comunale e attivo componente del movimento politico “Semplicemente Soverato”. Sodalizio che ha deciso di non partecipare alle prossime elezioni amministrative di settembre, dopo una serie di trattative di seguito ricostruite nel loro evolversi.

“La paura di perdere di fronte una maggioranza uscente che partiva con il favore dei pronostici - scrive Cilurzo - non doveva rappresentare un limite e, per questo, come Semplicemente Soverato abbiamo lavorato per dare alla città un consiglio comunale dignitoso e qualificato, che rappresentasse la comunità, fatto da una maggioranza, organo di indirizzo e programmazione, e una minoranza il cui  ruolo, responsabilmente, doveva necessariamente concretizzarsi nella verifica e controllo degli atti amministrativi e nella concreta possibilità di essere interprete di proposte alternative. Le minoranze vanno intese come amministratori della legittimità degli atti, proprio perché le norme attualmente in vigore attribuiscono loro, oltre che un ruolo politico, anche e soprattutto un ruolo di controllo sulla legittimità degli atti al punto da incorrere in possibili forme indirette di responsabilità”.

Ma, nella vicenda soveratese, si sono inserite “menti occulte che hanno ostacolato questa volontà di ridare dignità al Consiglio comunale della terza città della provincia di Catanzaro”.

“Per chi come noi - spiega Cilurzo, - gli unici nell’assordante silenzio di tutta la politica soveratese, ha seguito gli atti amministrativi dell’attuale maggioranza, questo obiettivo era prioritario. Dopo l’apertura a tutte le forze politiche presenti in città, pur facendo i dovuti passi indietro, ci siamo imbattuti in contesti vaghi e confusi per i quali la coerenza ci ha posto nella condizione di non scendere a compromessi di fronte all’ostinatezza di chi ha voluto veicolare un chiaro messaggio di disaffezione per questa città a scapito delle proprie interessate imposizioni”.

E così sono spuntati “movimenti che si sono disciolti strada facendo, per paura di competere con un avversario già dato, sulla carta, vincente. Altri che, con tracotanza, hanno imposto la propria candidatura a sindaco, senza nessuna possibilità di confronto su programma e compagni di viaggio. Infine altri che, restii nel volersi apparentare con altre realtà presenti sul territorio, non hanno mantenuto la stessa linea in altri comuni”.

Quanto al centrodestra “fortemente vocato in città e che vantava commissari, coordinatori, segretari di partito, simpatizzanti e militanti, ha palesemente lasciato intendere una chiara e interessata quiete di chi opportunisticamente aspettava di salire sul carro dei vincitori, pronti a sostenere ed allearsi con una lista a guida Pd”. 

E nessuno che abbia detto una parola “sulla disastrosa situazione economico-finanziaria dell'ente, che rimane ancora in attesa di essere sentenziata (Piano di riequilibrio finanziario pluriennale riformulato datato 28 febbraio 2018) e su cui la maggioranza uscente che, per inciso, non ha neanche assolto l'obbligo di pubblicazione della relazione di fine mandato, si è impegnata a ripianare il debito attraverso le solite aliquote e tariffe dei tributi nella massima misura consentita”.

“In un contesto - conclude Cilurzo - dove in un quadro di  pre-dissesto è mancato il pluralismo e la partecipazione, il contributo della politica avrebbe sicuramente concorso ad arricchire e stimolare l’azione amministrativa di una maggioranza che ha svolto mediocremente l’ordinario senza mai incidere significativamente in tutti quei provvedimenti straordinari quali Psc, Piano Spiaggia, Piano Urbano del Traffico, rilancio del centro storico, che avrebbero ridato alla città quella identità capace di rilanciarla strategicamente e strutturalmente e, di  conseguenza, in termini turistico-commerciali. Il futuro della città sarà e rimarrà ancora in mano a chi, pur di non dichiarare il dissesto e limitare le relative conseguenze sul piano politico, con delibera di consiglio comunale n. 12 del 27/07/2020 ha approvato un disavanzo di amministrazione di 13.080.786 euro che la stessa maggioranza o, meglio, noi cittadini, con i tributi al massimo, dovremo ripianare nei prossimi 25 esercizi finanziari dal 2020 al 2044. Ma di questo nessuno se ne interessa… tanto Soverato rimane la città più ricca della Calabria!”. 

Comunali, Ferragina (“Per Serra Insieme”): «La nostra squadra ha tutte le carte in regola per fare bene»

«Serra ha grandi potenzialità, ma negli ultimi anni è stata privata pian piano di tutti i servizi essenziali. È come una Ferrari che, per molto tempo, è stata mal guidata. Sono diversi i settori sui quali bisogna intervenire al più presto: dalla viabilità, all’acqua, passando per il turismo, lo sport e l’urbanistica. Credo, però, che la nostra squadra abbia tutte le carte in regola per fare bene».

È quanto afferma il candidato consigliere della lista numero 1 “Per Serra Insieme”, Giuseppe Ferragina, il quale si sofferma su alcuni obiettivi della compagine guidata dal candidato sindaco, Biagio Figliucci.

In materia di viabilità, Ferragina evidenzia che «lo scopo principale è far sì che venga realizzata una rotonda sulla ex statale 110, la strada che collega Serra San Bruno a Mongiana, all’altezza dell’incrocio che conduce alla Certosa, teatro di numerosi incidenti, alcuni dei quali anche gravi».

Oltre a questo, secondo il giovane aspirante consigliere, «bisognerà intervenire cercando di riammodernare l’intera segnaletica stradale presente sul territorio comunale, per prevenire situazioni di pericolo e dimostrarsi altresì sensibili nei confronti dei disabili, ai quali va dedicato il giusto grado di attenzione».

Su quest’ultimo aspetto, a giudizio del candidato di “Per Serra Insieme”, occorre pensare seriamente al «superamento delle barriere architettoniche», il che renderebbe «più agevole la vita di questi soggetti».

Nel campo delle politiche sociali, l’intento della lista capeggiata da Figliucci, secondo quanto dichiarato da Ferragina, è di «realizzare una rete di servizi sociali, sanitari e associazionismo, affinché si possano meglio monitorare i nuclei familiari più fragili, per prevenire situazioni di rischio o di disagio, determinate da condizioni socio-economiche, psico-sociali, sanitarie o di altro tipo. Il fatto di occuparsi delle persone più fragili consente anche di evitare condizioni di solitudine ed emarginazione. Dovremmo, quindi, sostenere questi soggetti attraverso progetti che ne prevedano l’inclusione e la partecipazione».

A giudizio di Ferragina, inoltre, «è importante che la futura amministrazione si doti del registro della bigenitorialità, un importante strumento a tutela dei bambini e delle famiglie che permette di fornire a ogni figlio l'apporto affettivo ed educativo di entrambi i genitori, separati o divorziati. Con questo registro - fa sapere il candidato di “Per Serra Insieme” - l’amministrazione agevola i genitori nell'esercizio della partecipazione e della conoscenza di tutte le vicende che interessano la vita e l'educazione dei figli e, allo stesso tempo, si fa promotore anche verso gli enti scolastici, sanitari, ecclesiastici e sportivi, informandoli che il minore ha due genitori. In questo modo è possibile coinvolgere entrambi nelle comunicazioni inerenti il figlio o i figli». Per Ferragina «è un dovere della futura amministrazione permettere che i genitori separati possano ottemperare al dovere di educare e prendersi cura dei figli in egual misura».

Un’altra delle tematiche care alla squadra di Figliucci è quella dello sport.

«È nostra intenzione - sostiene a tal proposito Ferragina - riammodernare e mettere in sicurezza tutti gli impianti sportivi presenti sul territorio comunale, i quali si trovano in uno stato di totale abbandono. Non solo: faremo in modo che la piscina comunale, importante volano di sviluppo e di crescita, torni a essere fruibile. Per quanto riguarda le squadre sportive, non saranno più abbandonate, lasciate sole e portate al fallimento, ma verranno sostenute economicamente e dotate di strutture adeguate, perché avere squadre col simbolo di Serra San Bruno significa tenere alto il nome della cittadina anche in questo settore. Inoltre, è prevista l'organizzazione di centri estivi, iniziative sportive nel periodo invernale con interventi di spessore, tornei, campus e manifestazioni per dar lustro al paese».

Comunali, Ferragina (“Per Serra Insieme”): «La nostra squadra ha tutte le carte in regola per fare bene»

«Serra ha grandi potenzialità, ma negli ultimi anni è stata privata pian piano di tutti i servizi essenziali. È come una Ferrari che, per molto tempo, è stata mal guidata. Sono diversi i settori sui quali bisogna intervenire al più presto: dalla viabilità, all’acqua, passando per il turismo, lo sport e l’urbanistica. Credo, però, che la nostra squadra abbia tutte le carte in regola per fare bene».

È quanto afferma il candidato consigliere della lista numero 1 “Per Serra Insieme”, Giuseppe Ferragina, il quale si sofferma su alcuni obiettivi della compagine guidata dal candidato sindaco, Biagio Figliucci.

In materia di viabilità, Ferragina evidenzia che «lo scopo principale è far sì che venga realizzata una rotonda sulla ex statale 110, la strada che collega Serra San Bruno a Mongiana, all’altezza dell’incrocio che conduce alla Certosa, teatro di numerosi incidenti, alcuni dei quali anche gravi».

Oltre a questo, secondo il giovane aspirante consigliere, «bisognerà intervenire cercando di riammodernare l’intera segnaletica stradale presente sul territorio comunale, per prevenire situazioni di pericolo e dimostrarsi altresì sensibili nei confronti dei disabili, ai quali va dedicato il giusto grado di attenzione».

Su quest’ultimo aspetto, a giudizio del candidato di “Per Serra Insieme”, occorre pensare seriamente al «superamento delle barriere architettoniche», il che renderebbe «più agevole la vita di questi soggetti».

Nel campo delle politiche sociali, l’intento della lista capeggiata da Figliucci, secondo quanto dichiarato da Ferragina, è di «realizzare una rete di servizi sociali, sanitari e associazionismo, affinché si possano meglio monitorare i nuclei familiari più fragili, per prevenire situazioni di rischio o di disagio, determinate da condizioni socio-economiche, psico-sociali, sanitarie o di altro tipo. Il fatto di occuparsi delle persone più fragili consente anche di evitare condizioni di solitudine ed emarginazione. Dovremmo, quindi, sostenere questi soggetti attraverso progetti che ne prevedano l’inclusione e la partecipazione».

A giudizio di Ferragina, inoltre, «è importante che la futura amministrazione si doti del registro della bigenitorialità, un importante strumento a tutela dei bambini e delle famiglie che permette di fornire a ogni figlio l'apporto affettivo ed educativo di entrambi i genitori, separati o divorziati. Con questo registro - fa sapere il candidato di “Per Serra Insieme” - l’amministrazione agevola i genitori nell'esercizio della partecipazione e della conoscenza di tutte le vicende che interessano la vita e l'educazione dei figli e, allo stesso tempo, si fa promotore anche verso gli enti scolastici, sanitari, ecclesiastici e sportivi, informandoli che il minore ha due genitori. In questo modo è possibile coinvolgere entrambi nelle comunicazioni inerenti il figlio o i figli». Per Ferragina «è un dovere della futura amministrazione permettere che i genitori separati possano ottemperare al dovere di educare e prendersi cura dei figli in egual misura».

Un’altra delle tematiche care alla squadra di Figliucci è quella dello sport.

«È nostra intenzione - sostiene a tal proposito Ferragina - riammodernare e mettere in sicurezza tutti gli impianti sportivi presenti sul territorio comunale, i quali si trovano in uno stato di totale abbandono. Non solo: faremo in modo che la piscina comunale, importante volano di sviluppo e di crescita, torni a essere fruibile. Per quanto riguarda le squadre sportive, non saranno più abbandonate, lasciate sole e portate al fallimento, ma verranno sostenute economicamente e dotate di strutture adeguate, perché avere squadre col simbolo di Serra San Bruno significa tenere alto il nome della cittadina anche in questo settore. Inoltre, è prevista l'organizzazione di centri estivi, iniziative sportive nel periodo invernale con interventi di spessore, tornei, campus e manifestazioni per dar lustro al paese».

Serra, Ciconte: "Zaffino e Ferragina sono gli unici candidati di Forza Italia" 

"In vista delle elezioni amministrative in programma il 20 e 21 settembre a Serra San Bruno, abbiamo deciso di investire sul futuro e, per farlo, abbiamo individuato Domenico Zaffino e Giuseppe Ferragina, uomini che incarnano quegli ideali e quei sentimenti che da sempre ci contraddistinguono. Persone qualificate, appassionante, limpide e cristalline, da sempre vicine al territorio e alla gente. Siamo fiduciosi che entrambi possano rappresentare quel cambiamento da sempre agognato dalla nostra comunità". 

È quanto scrive in una nota il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Ciconte.

"Forza Italia - prosegue il comunucato - ha investito su di loro e sul nostro futuro. Il nostro partito, radicato sul territorio, continuerà ad esserci e ad essere vicino alla gente. A scanso di equivoci, l'unica espressione sul territorio di Forza Italia - concordata e condivisa con il coordinatore provinciale, senatore Giuseppe Mangialavori - è rappresentata dalla candidatura di Domenico Zaffino e Giuseppe Ferragina alla carica di consigliere comunale nella lista “per Serra insieme”, con Biagio Figliucci candidato a sindaco".

"Biagio Figliucci - aggiunge Zaffino - oggi è la persona che meglio sintetizza il nostro modo di essere e fare politica, un professionista serio e capace. Non ci siamo svestiti della politica per abbracciare il mero civismo, abbiamo indossato l’abito delle idee e di un programma serio e fattibile per la nostra comunità". 

Elezioni amministrative, Ferro (FdI):"Fatte le scelte giuste per una svolta positive"

"Fratelli d’Italia scende in campo con proprie liste a sostegno dei candidati a sindaco del centrodestra non solo nei capoluoghi Reggio Calabria e Crotone, ma anche in importanti città come Castrovillari - in cui esprimiamo il candidato a sindaco Giancarlo Lamensa - San Giovanni in Fiore e Taurianova. Ringrazio per l’importante lavoro messo in campo per la definizione delle liste i coordinatori provinciali Denis Nesci (Reggio), Luigi Lirangi (Cosenza) e Michele De Simone (Crotone), i coordinatori cittadini, i dirigenti, l'assessore e i consiglieri regionali, i rappresentanti del movimento giovanile che ho chiesto di coinvolgere nelle candidature”.  

È quanto afferma la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia on. Wanda Ferro, che prosegue: “Sono certa che sui territori sono state fatte le scelte più giuste, con l’indicazione di candidati esperti ed altri che possono rappresentare un fattore di novità, tutti accomunati dalla possibilità di portare nelle amministrazioni un contributo di professionalità, di capacità e di responsabilità, e dalla volontà di sposare un progetto politico-amministrativo, quello di Fratelli d’Italia, che dovrà essere caratterizzato dal rispetto di rigorosi principi etici e dall’interesse esclusivo per il bene della comunità. Un ringraziamento devo rivolgerlo a tutti i candidati che si sono messi in gioco e che hanno deciso di impegnarsi per il bene delle proprie città. A loro un in bocca al lupo per una campagna elettorale nella quale dovranno puntare ad ottenere un consenso trasparente, libero e consapevole. È davvero l’occasione per segnare una svolta positiva nelle città calabresi chiamate al voto”.

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