Chiaravalle, una parte del circolo del Pd si schiera con Emanuela Neri

Hanno deciso di schierarsi accanto ad Emanuela Neri, dopo aver seguito, “con interesse e incredulità”, la vicenda relativa alla mozione di sfiducia da segretaria del locale circolo del Pd, presentata da parte di alcuni componenti del direttivo.

Si tratta di un nutrito gruppo d’iscritti al partito che, in seguito alla decisione di Neri di rimettere il mandato, hanno preso carta e penna per rinnovarle la fiducia e manifestarle solidarietà e stima, chiedendole, “con forza ed accorato senso di vicinanza”, di “non mollare” e di “ritirare le dimissioni”.

Considerato che “diversi rappresentanti e dirigenti politici del partito a vari livelli, si sono stretti con commenti di vicinanza e di sdegno”, attorno alla figura dell’ex segretaria cittadina e preso atto degli “innumerevoli attestati di stima ricevuti da una moltitudine di chiaravallesi”, gli estensori della lettera, rivolgendosi a Neri, scrivono: “per noi in questi ultimi anni, hai rappresentato e rappresenti ancora oggi, una risorsa politica e soprattutto umana. Non possiamo immaginare, per competenza ed abnegazione, un altro soggetto diverso da te alla guida del nostro circolo”.

“Ricordiamo – continua la lettera - le tue innumerevoli note politiche a te demandate dal circolo, ed il tuo grande impegno politico programmatico. Numerose inoltre le iniziative pubbliche di carattere politico ma anche sociale, che rimarranno negli archivi di questo comune, e non solo, come testimonianza tangibile del tuo genuino ed appassionato impegno.

Noi non arretreremo di un millimetro rispetto al nostro sogno di avere un partito che possa dirsi libero, aperto ed inclusivo verso chi crede in un’idea di sviluppo reale del nostro paese.

Noi siamo per e con i cittadini chiaravallesi che credono nella politica leale che ha come obbiettivo il futuro delle giovani generazioni e della nostra comunità.

Rappresentando per noi ancora oggi la figura di riferimento del nostro partito – concludono gli estensori della lettera - ti ribadiamo di ritornare sui tuoi passi e di non rassegnare le dimissioni di Segretaria di circolo”.

PD Chiaravalle C.le. Emanuela Neri si dimette dalla carica di segretario cittadino

Riceviamo e pubblichiamo:

Sono stati giorni intensi quelli trascorsi. Giorni in cui sono stata protagonista mio malgrado di un susseguirsi di articoli di giornale che mettevano in piazza ciò che invece avrebbe dovuto rimanere un sano dibattito politico all’interno di un partito. La mia amata Chiaravalle ha dovuto assistere alla peggiore delle scene politiche, figlie di una logica di altri tempi. Non ho risposto e non risponderò alla miriade di cattiverie ed infamie che sono state dette con altre cattiverie ed infamie. Voglio comunicare con questa lettera la mia decisione. Vi voglio semplicemente rendere partecipi della mia scelta in quanto ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti ed ognuno si è già fatto una propria idea.  Credo fortemente che ciò che rende forte una persona è la capacità di scegliere ed io nel bene e nel male nella vita ho sempre scelto. Avere il coraggio delle proprie scelte e assumersene la responsabilità. Solo così ci si può ritenere veramente delle donne e degli uomini liberi. È doveroso da parte mia prima di tutto soffermarmi sulle tante attestazioni di solidarietà, vicinanza politica ed umana nonché sui piccoli gesti ricevuti da persone semplici oltre che da dirigenti politici e da figure istituzionali del partito a tutti i livelli. Con questa lettera vorrei ringraziare ognuno di loro perché con le bellissime parole spese sulla mia persona mi hanno fatto capire che il percorso intrapreso è comunque quello giusto e che la politica, come dice un mio caro amico, “è un’altra cosa “e, a questo punto, che anche io, permettetemi di dire, “sono un’altra cosa”. Raccogliendo tutto questo sentimento ho deciso oggi di fare questa pubblica dichiarazione perché è grazie ad ognuno di loro, infatti, che ho ancor di più consapevolezza di appartenere ad una comunità politica nella quale resiste ancora il senso del rispetto delle persone e il rifiuto di ogni discriminazione. Ho potuto constatare che, insieme a me, tantissime persone perbene non si piegano all’idea dell’uso distorto delle regole per puro fine di lotta politica e di discriminazione dell’altro che sacrifica senza voltarsi indietro anche “un compagno” iscritto allo stesso partito. Ho potuto accertare che le persone disposte ad impegnarsi per il bene comune e ad abbracciare l’idea della buona politica e della partecipazione condivisa e democratica, sono la maggioranza, nemiche di ogni personalismo e di ogni “senso di proprietà” che negli anni ha procurato solo guasti, facendo allontanare tante persone e soprattutto tante ragazze e ragazzi e che ha soprattutto fatto perdere l’occasione ad una intera generazione di scrivere il futuro di Chiaravalle e dei chiaravallesi. Credo profondamente nelle idee di rinnovamento, nell’idea che chi fa politica e sceglie di farla deve stare vicino alla comunità che ha l’onore di rappresentare ma soprattutto deve guardare ai bisogni di quelle persone.  Questo sicuramente implica “sottrarre tempo alla propria professione, alla propria famiglia e ai propri figli” così come dichiarato, in maniera esemplare da Lucia Bongarzone e Teresa Esposito, rispettivamente Responsabile Nazionale Pari Opportunità e Responsabile Regionale Democratiche. Ma è doveroso non delegare a qualcun altro il proprio futuro. Non ho mai dato importanza al “titolo da mostrare”, alla nomina da proteggere, all’incarico pubblico da difendere ad ogni costo, anche al prezzo di offendere le persone con gesti che non si possono ascrivere alla dialettica civile ed educata. Ciò a cui credo è invece che le idee e la passione politica debbano esprimersi in modi diversi dando importanza alla comunità e non al proprio interesse personale. Non ritengo che per fare ciò sia necessario una carica credo invece sia possibile farlo anche da semplice iscritta e non necessariamente da dirigente. Anzi, per certi aspetti, servire la propria collettività senza cariche può essere ancora più radicale e rivoluzionario. Non sono di certo io a non vivere più e a non respirare più se non sarò protagonista, il palcoscenico scelgo di lasciarlo ad altri sempre se, ovvio, sapranno conquistarlo. Questa triste pagina, mi ha fatto venire in mente un avvenimento tramandato dall’antichità che riporta al bellissimo agire di una donna, madre fiera che di fronte ad un figlio conteso rabbiosamente da un’altra donna e di fronte al pericolo di un Re astuto che decide di tagliarlo a metà al fine di capire chi è la vera madre, decide per il bene del figlio di tenerlo in vita rinunciando alla sua metà. Credo fermamente che nella vita di ciascuno ci sono momenti in cui, come quella madre del racconto biblico, debba prevalere la saggezza per il bene comune. Ciò non significa rinunciare o piegare la testa di fronte alla prepotenza e all’arroganza altrui bensì significa preservare un’idea di un’esperienza collettiva, organizzare le forze in campo, lavorare da subito per allargare e per aggregare tante altre persone con le quali condividere le proprie convinzioni, restando in campo con più forza e determinazione.

Per tali motivi, per il bene della mia collettività e del mio partito, rinuncio volontariamente all’incarico di segretario cittadino del Pd. Un incarico assegnatomi nell’ultimo congresso dalla maggioranza degli iscritti dell’assemblea ed è a loro che mi rivolgo il mio senso di gratitudine nell’avermi dato l’onore di guidare il partito nella nostra comunità. E anche in questo caso scelgo con questo gesto di essere un’altra cosa. Scelgo di mantenere fede alle mie idee, scelgo di contrastare il passato e la conservazione e scelgo di ritornare ad essere una semplice iscritta e militante di questa splendida comunità che è rappresentata dal Partito Democratico.

Emanuela Neri

Chiaravalle: Emanuela Neri (Pd) incassa la solidarietà di Bongarzone ed Esposito

"Seguiamo con stupore le vicende del Pd di Chiaravalle e non riusciamo a capire le motivazioni politiche che muovono ciò che sta succedendo".

Questo l'incipit di una nota vergata da Lucia Bongarzone e Teresa Esposito, rispettivamente responsabile nazionale Pari opportunità e responsabile regionale democratiche, in merito alla querelle che, da alcuni giorni, ruota attorno alla mozione di sfiducia presentata da alcuni componenti del direttivo - guidati dall'ex sindaco Pino Maida - nei confronti della segretaria cittadina del Pd, Emanela Neri. 

"Il circolo di Chiaravalle - proseguono le due esponenti dem - in questi anni è cresciuto, ha stretto un legame importante e sincero con la città e creato le condizioni per la ricostruzione di un progetto politico di ampio respiro che guardi al futuro. Un futuro che deve avere a cuore i destini delle persone che vivono, lavorano e popolano la città".

Pertanto, aggiungono Bongarzone ed Esposito "Dobbiamo ricostruire un sentimento di fiducia e di speranza che solo la buona politica a servizio delle persone può dare. L’antipolitica, la politica come fine personale, l’affermazione dei propri egoismi sono una strada non più percorribile. Qui è in gioco il nostro domani, quello della nostra comunità. Non possiamo pensare di consegnare ai nostri figli una società ancora legata ad un passato incapace di rigenerarsi".

Nella nota non mancano le parole di apprezzamento per l'operato di Neri che, scrivono le rappresentanti femminili del Pd, "in questi anni [...] ha raccolto a sé le energie della propria comunità per ritrovare un sentire comune, cercare la strada della ricostruzione, riaffermare la forza di una comunità che sa stringersi intorno al bene collettivo. Un impegno non facile per le donne, che quotidianamente devono farsi spazio in una società che non le considera mai abbastanza. Mai abbastanza preparate, mai abbastanza pronte. Una società che troppo spesso è pronta a sacrificarne i talenti, le capacità e il merito. Le donne, in politica come in altri ambiti, devono dimostrare sempre di più, anche se questo vuol dire sottrarre tempo alla propria professione, alla propria famiglia e ai propri figli".

"La comunità di Chiaravalle - conclude la nota - ha la fortuna di avere una giovane segretaria che ha l’ambizione di portare la città nel futuro, nostro compito è quello di stringerci attorno al suo progetto e riconquistare la centralità della buona politica".

 

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Chiaravalle, caso Neri: parte del Pd contesta le scelte della segreteria provinciale

" Apprendiamo con assoluto stupore dalla stampa e dai media che si è riunita a Chiaravalle Centrale, la Segreteria Provinciale del PD di Catanzaro alla presenza del Segretario Gianluca Cuda, della responsabile regionale della conferenza delle donne Pd Teresa Esposito e con la partecipazione dell’ On. Libero Notarangelo per esprimere solidarietà all’ex segretaria del locale Circolo Pd di Chiaravalle Centrale (attuale componente della Segreteria provinciale) in ordine alla sfiducia presentata dalla maggioranza dei componenti del direttivo. Premesso che, in un partito plurale e democratico ogni componente ha la libertà di esprimere le proprie idee, anche le proprie simpatie e di conseguenza la propria solidarietà verso una propria componente, appare alquanto inusuale che un Segretario provinciale, massima figura di garanzia in un partito, venendo a conoscenza di una richiesta formale come soggetto in indirizzo, intenda non dare seguito anzitutto ad una risposta scritta ufficiale al mittente e soprattutto non ritenga necessario, al fine di poter dare luogo ad un confronto democratico, sentire tutte le parti coinvolte non rispettando così le scelte espresse dalla maggioranza del Direttivo del Circolo del suo Partito al quale lo stesso dovrebbe garantire imparzialità, uguaglianza e unità. Non senza osservare che, prima della notifica della sfiducia, il segretario provinciale Cuda, previo avviso telefonico anche al Presidente provinciale del Partito Drosi, veniva contattato telefonicamente sulla vicenda e rispondendo solo la prima volta rappresentava la volontà di incontrare, entro qualche giorno, il rappresentante del Direttivo che lo aveva diligentemente chiamato. Appuntamento mai arrivato e telefono oramai divenuto irreperibile.

Nella nota stampa presentata sui media si leggono una serie di inesattezze e contraddizioni che vanno oltre il sentimento di solidarietà e sui quali ci preme fare chiarezza. Sul punto, nel suddetto comunicato si parla impropriamente di “attacco politico pubblico” .

Al riguardo, ci sembra opportuno evidenziare che la sfiducia, per come statuito dalle norme che regolamentano il partito, è stata ampiamente motivata con un documento ufficiale trasmesso ai vari organi nazionali e regionali di ben otto pagine e sottoscritto, lo ripetiamo, dalla maggioranza dei componenti del direttivo. Questa è democrazia e rispetto delle regole! Sul punto, per mero scrupolo, si ribadisce che il Segretario può essere sfiduciato attraverso una mozione motivata (come nel caso di specie), approvata col voto favorevole della maggioranza dei componenti del Direttivo.

Invero, nel documento presentato nei giorni scorsi, viene espressamente chiesto di “prendere atto” della sfiducia e contestuale revoca del segretario cittadino.

Invece, sulla richiesta di provvedimenti disciplinari, che nel precedente comunicato stampa non avevamo intenzionalmente menzionato, è opportuno evidenziare che unico organo deputato, per come disciplinato dallo Statuto, a doversi pronunciare, è la Commissione di Garanzia che valuterà il contenuto del ricorso presentato (articoli 39, 47 e 48 dello Statuto ). Risulta inoltre alquanto inadeguato e fuori luogo aver associato, sempre da fonti giornalistiche, alla discussione sulla mozione di sfiducia l’argomento sulla parità di genere. Invero, il circolo di Chiaravalle Centrale ha sempre avuto (ed ha), come dovrebbe ben sapere il Segretario Provinciale, una forte rappresentanza femminile. Appare pertanto strumentale e fuorviante voler far passare una decisione presa, in modo democratico, attraverso un documento circostanziato e trasmesso in modo ufficiale a tutti i livelli, come una discriminazione di genere, ancor più se riferita ad un circolo dove da anni oramai si sono sempre adottate le regole delle pari opportunità sia in termini di rappresentanza degli organi costitutivi del Circolo stesso ed anche nelle competizioni elettorali.

Inoltre, sempre da alcuni titoli di stampa, viene enunciato che la stessa Segreteria Provinciale ha respinto la mozione di sfiducia di cui in oggetto.

Sul punto, e dispiace evidenziarlo, evidentemente è stato preso un forte abbaglio in quanto i circoli hanno pieno potere, rispettando le norme statutarie ed il codice etico, di sfiduciare con maggioranza il proprio segretario senza che vi sia interferenza alcuna .

Si ribadisce, inoltre, che non esiste documento ufficiale a firma del Partito Democratico dal quale si evince ciò che è stato pubblicato e diffuso sulla stampa nei giorni scorsi dalla Segreteria Provinciale. Ed ancora, appare molto grave l’affermazione che si legge sempre nella predetta nota, ovvero della necessità di “dare avvio ad una nuova fase politica volta ad allargare il consenso verso il partito e ciò si può ottenere soltanto rimuovendo non utili incrostazioni”.

Sul punto, si precisa che il Circolo Pd di Chiaravalle Centrale si è sempre contraddistinto negli anni tanto da renderlo il primo partito e questo grazie soprattutto ai tanti iscritti che hanno creduto e lavorato, alcuni dei quali appartenenti attivamente da più di cinquanta anni e che hanno affrontato anche periodi storici difficili e per i quali si chiede di avere massimo rispetto. Pertanto alla luce di quanto sopra si conferma che, in ottemperanza alle direttive dello statuto del Pd e del codice etico, la Dr.ssa Neri non riveste più il ruolo di Segretario del Circolo Di Chiaravalle Centrale e si diffida la stessa dal voler intraprendere iniziative ed utilizzare tale carica in nome e per conto del Locale Circolo .

Inoltre, al fine di fare ulteriore chiarezza in ordine alla notizia trasmessa da una emittente televisiva, è opportuno precisare che non si è pronunciata sulla questione alcuna segreteria regionale in quanto la stessa, allo stato, non esiste poiché il partito regionale risulta commissariato .

Infine, il direttivo del circolo, nella sua maggioranza, è ben lieto, al fine di esprimere ulteriormente le proprie motivazioni, di avere un confronto democratico, per come richiesto anche nel documento di sfiducia, con il segretario Provinciale Gianluca Cuda".

"La maggioranza dei componenti del Direttivo del Circolo Pd di Chiaravalle Centrale".

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PD CHIARAVALLE CENTRALE. IL PARTITO SI STRINGE AL FIANCO DI EMANUELA NERI

Riceviamo e pubblichiamo:

Si è tenuta mercoledì 23 u.s. a Chiaravalle la Segreteria provinciale del Pd di Catanzaro. Convocata d’urgenza dal Segretario provinciale Gianluca Cuda, a poche ore dalla consultazione referendaria nazionale sul taglio dei parlamentari e da importanti elezioni amministrative locali, che hanno visto il Pd ritornare ad essere riferimento certo per  un’alternativa alla destra populista e sovranista. L’incontro si è reso necessario affinché l’esecutivo provinciale potesse valutare e determinarsi sulle vicende che hanno interessato la dirigente locale e provinciale Emanuela Neri.

Emanuela Neri professionista riconosciuta a Chiaravalle, è stata oggetto nei giorni scorsi, di un attacco politico pubblico da parte di alcuni iscritti al direttivo del Pd Chiaravallese, con l’evidente intento di indurla a farle fare un passo indietro nel suo ben conosciuto impegno politico, per mezzo di un improbabile “provvedimento di sfiducia e revoca di segretario cittadino, e la richiesta perentoria di un provvedimento disciplinare in violazione del codice etico e dello statuto del Pd”.

La segreteria provinciale riunitasi alla presenza del consigliere regionale Libero Notarangelo, della responsabile regionale della conferenza delle donne Pd, Teresa Esposito, e previa informazione telefonica al deputato Antonio Viscomi, impegnato a Roma, ha ritenuto tale modalità di azione non conforme alle regole statutarie e soprattutto incompatibile con lo spirito che anima la comunità politica democratica.

Pertanto, la segreteria provinciale con la presenza fisica e straordinaria a Chiaravalle ha inteso respingere con forza il tentativo di un processo pubblico messo in piedi contro la segretaria Neri e ribadire che nessuna discriminazione può albergare nella comunità democratica, rinnovando in tale occasione l’invito a tutti i consiglieri regionali a riprendere la battaglia della legge sulla parità di genere.

Quanto è accaduto a Chiaravalle per l’esecutivo provinciale deve riportare alla attenzione di tutti la necessità di dare avvio ad una nuova fase politica volta al allargare il consenso verso il partito è ciò si può ottenere soltanto rimuovendo non utili incrostazioni.

L’esecutivo del Pd provinciale e le figure istituzionali sul territorio, chiedono con fermezza a tutti, di ricondurre le vicende nei contesti e nei luoghi della politica e del partito, con il ripristino immediato della necessaria agibilità democratica. Il Pd tutto, sia di chi è impegnato nel partito che di chi è impegnato nelle istituzioni, esprime solidarietà ad Emanuela Neri, rivolgendole l’invito fraterno a non desistere dal suo appassionato impegno politico accanto alla sua gente, continuando a svolgere il suo ruolo di dirigente locale e provinciale.        

La segreteria provinciale Pd di Catanzaro  

Gianluca Cuda, segretario provinciale Pd Catanzaro

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Chiaravalle Centrale, il Pd sfiducia il segretario cittadino Emanuela Neri

"Il Direttivo del Circolo Partito Democratico di Chiaravalle Centrale, con la presente Nota, comunica che la Dr.ssa Emanuela Neri è stata formalmente sfiduciata e revocata dall’incarico di segretario cittadino con Mozione di Sfiducia sottoscritta dalla maggioranza dei componenti e trasmessa a tutti gli organi nazionali e regionali del partito. Si precisa che il partito democratico è un partito basato sul dialogo, sul confronto e governato dalle regole democratiche sancite dallo statuto e dal codice etico. Detta formale mozione è scaturita all’esito di alcune situazioni politiche che negli ultimi periodi il circolo di Chiaravalle Centrale ha vissuto, vedendo una posizione ed un orientamento della Segretaria Neri contrapposto con quanto espresso dalla maggioranza del direttivo. Difatti, all’adunanza di venerdì 11 Settembre 2020, la maggioranza dei componenti del direttivo (presenti), a seguito di una discussione, aveva già motivato e posto la sfiducia nei confronti della stessa. Al riguardo, alla luce di quanto espresso, si precisa altresì, che la Dr.ssa Neri, al fine di mantenere un comportamento uniforme a quanto sancito dallo Statuto e dal Codice Etico, avrebbe dovuto, già in tale circostanza, rappresentare le proprie dimissioni. Pertanto, ogni iniziativa della Dr.ssa Emanuela Neri è da considerarsi solo a mero titolo personale e non in rappresentanza del Circolo PD di Chiaravalle Centrale".

È quanto si legge in una nota del circolo del Partito democratico di Chiaravalle Centrale.

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Chiaravalle C.le. Emanuela Neri esprime solidarietà al Presidente provinciale della UILDM Giovanni Sestito

Riceviamo e pubblichiamo:

 

E’ strano come ancora nel 2020 si possano leggere storie come quelle del presidente della UILDM di Chiaravalle C.le. Leggo e rimango basita di come a distanza di mesi Giovanni abbia dovuto scrivere parole come quelle di questi giorni per far valere un diritto. E rimango ancora più incredula del fatto che nessuna reazione è seguita alle sue parole che mi rimbombano in testa da ieri: “sono chiuso in casa da mesi senza poter effettuare visite mediche e uscire a fare minima vita di relazione”. L’articolo diramato a mezzo stampa nella giornata del 13 Agosto dovrebbe essere arrivato a chi di competenza e avrebbe dovuto aver già fatto scattare una soluzione immediata.

Invece sembra essere passato inosservato. Ciò che si cela dietro il grido di allarme di Giovanni non può trovare spiegazione nell’emergenza, sicuramente certa, del covid. Il problema è molto più profondo ed è molto più atavico.

Ne abbiamo discusso nel mese scorso in un bellissimo momento di confronto. Un wabinar organizzato dall’associazione femminile Sulle note del tempo, associazione che mi onoro di presiedere. Il tema della diversità affrontato e discusso in tutta la sua dura attualità  “DISABILITÀ POST COVID – LA DIVERSABILITÀ COME FATTORE DI TRASFORMAZIONE COMUNITARIA”. È stato proprio in quella occasione che il presidente della UILDM insieme a tanti altri che vivono quotidianamente queste difficoltà hanno lanciato nuovamente il loro grido di protesta. La questione del diritto alle pari opportunità, il diritto all’uguaglianza, il diritto di vivere in un mondo che deve essere accessibile a tutti. Adulti, bambini, vecchi, disabili ognuno deve vedersi garantito il diritto di vivere una vita dignitosa e deve poter partecipare alla vita sociale di questo paese.

L’ Italia purtroppo è lontanissima dai livelli degli standard europei ma in Italia c’è poi la dura vita in Calabria. Questo non è più accettabile. Noi viviamo la drammaticità di un sistema sanitario inefficace e inefficiente che non riesce a garantire i livelli minimi di assistenza a nessuno immaginiamo cosa può significare vivere da calabrese la diversità.

Allora è impossibile lasciare da solo chi cerca di vivere dignitosamente. Chi non fa altro che reclamare quelli che sono solo diritti. La politica non può e non deve voltarsi dall’altra parte. Mi unisco per il piccolo e umile ruolo che ricopro alla richiesta di intervento fatta da Giovanni ai vertici dell’asp e all’assessore regionale alle politiche sociali. Mi unisco alla sua battaglia che è la battaglia di chi come lui vive momenti difficili. Battaglia che deve diventare una battaglia di civiltà alla quale dobbiamo unirci tutti.

Chiedo anche io a chi di dovere di intervenire. Capendo tutte le difficoltà del momento ma non potendole accettare come giustificazioni perché la “non vita” non si può accettare per nessuno in una società civile e democratica fondata su una costituzione che garantisce uguaglianza, libertà e pari diritti per tutti i cittadini.

 

 

Emanuela Neri

Segretario Circolo Pd Chiaravalle C.le

Chiaravalle, Neri lancia l'allarme sulla chiusura del Pronto intervento

Riceviamo e pubblichiamo

"Se non fosse così tremendamente vero potrebbe sembrare una fake news. Come si può decidere e dunque ordinare di depotenziare fino a portare alla eventuale chiusura definitiva un servizio fondamentale per la vita umana come il Pronto intervento? Veramente non ci sono più parole. Davvero siamo arrivati al capolinea.

Nei giorni in cui questa lungimirante decisione stava per essere presa, è bastata una semplice chiacchierata con chi opera quotidianamente nel reparto di emergenza – urgenza della casa della salute di Chiaravalle C. le per capire quanto sbagliata può essere questa decisione e quanto male può arrecare ad un territorio che è stato maltrattato e privato di tutto. Semplicemente ascoltando chi da questo servizio si sente ancora un pò protetto e tutelato, ossia i cittadini, si può comprendere l’errore che si sta commettendo. Le persone e voglio utilizzare proprio il temine persone, non voglio definirli ne utenti, ne numeri ma persone, si stanno sentendo nuovamente abbandonate da chi dovrebbe tutelarli e difenderli. Oltre 30 anni di abbandono completo, di decisioni incomprensibili che hanno portato a chiusure di ospedali, a riorganizzazione di servizi, che spesso, hanno avuto come epilogo la soppressione totale. Senza la salvaguardia dei livelli minimi di assistenza, dunque senza il rispetto del diritto sancito dall’art.  32 della costituzione che voglio ricordare a me stessa: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

La politica non può girarsi dall’altra parte perché la politica ha la responsabilità piena delle scelte. L’azienda sanitaria, è vero, è un’azienda ma non può e non deve essere gestita come tale. La politica deve ritornare a svolgere la funzione più nobile per la quale è nata. Secondo Aristotele la "politica" è l’arte di amministrare la "polis" per il bene di tutti. Allora io mi chiedo nel prendere queste decisioni si sta facendo il bene di tutti? Lasciando un intero territorio senza un minimo di soccorso sanitario significa fare il bene di tutti? Quando un cittadino subirà gli effetti di queste decisioni, perché non verrà prontamente assistito, chi risponderà? Il progetto casa della salute che fine ha fatto? Sono domande purtroppo che spesso ci siamo posti ma che da sempre non trovano risposta.

Credo sia arrivato il momento di ritornare all’ascolto dei territori. Con il consigliere regionale Notarangelo siamo stati in stretto contatto in questi giorni e abbiamo provato a capire fino in fondo quali potrebbero essere le conseguenze che da questa riduzione e dall’eventuale chiusura definitiva potrebbero verificarsi. Da Chiaravalle il messaggio non è dei migliori e va ad unirsi ad una già catastrofica situazione a livello regionale.

Ci auspichiamo che chi ha il dovere intervenga subito non solo per ripristinare la totalità del servizio ma anche di potenziare sia l’emergenza – urgenza che l’intera struttura di Chiaravalle che serve un grosso bacino di cittadini che non possono più essere abbandonati".

Emanuela Neri - Consigliere comunale di Chiaravalle Centrale

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