Acquaro, una forte esplosione distrugge un'officina

Una forte esplosione è avvenuta alle prime luci dell’alba ad Acquaro, piccolo centro delle Preserre vibonesi.

Ancora in fase di accertamento le cause che hanno innescato la deflagrazione ed il conseguente incendio che ha distrutto in buona parte un garage, adibito ad officina, ubicato sotto l’abitazione di B.C., titolare stesso dell’impresa.

L’uomo è rimasto ferito mentre cercava di domare le fiamme che avrebbero finito di inghiottire anche l’abitazione posta al piano superiore. L’edificio ha riportato danni gravissimi ed un muro perimetrale è stato letteralmente sfondato dall’esplosione.

 

Dopo essere riuscito nell’impresa, il proprietario ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale Jezzolino di Vibo Valentia, con mezzi propri. I sanitari che gli hanno prestato i primi soccorsi hanno provveduto a saturare una ferita alla nuca ma, nel complesso, le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni.

Calabria: esplosione in una pasticceria, cinque feriti

È di cinque persone ferite il bilancio dell'esplosione di una bombola di gas avvenuta in una pasticceria a Nocera Terenise, nel lametino.

La deflagrazione si è verificata intorno alle 12 quando, nel locale, oltre alla proprietaria, erano presenti alcuni clienti.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza la zona. Dal canto loro, i sanitari del 118 hanno portato i primi soccorsi.

I feriti sono stati trasporti all'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia, mentre, una persona è stata portata in eliambulanza, prima al nosocomio di Catanzaro e in un secondo momento al Centro grandi ustioni di Palermo.

Una donna, la titolare dell'attività, verserebbe in gravi condizioni. Ustioni di primo e secondo grado in varie parti del corpo, invece, per le altre quattro persone coinvolte.

Ingenti i danni riportati dalla struttura, ubicata nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Nocera.

I carabinieri hanno, intanto, avviato le indagini per cercare di fare luce su quanto accaduto.

Esplosione ordigno a Fabrizia, i lavoratori forestali aderenti alla Cisal si riuniscono: “Condizioni assurde”

La segreteria provinciale della Cisal ha indetto per la terza decade del prossimo mese di gennaio 2017 un’assemblea dei lavoratori forestali di Fabrizia e dintorni. 

Al centro dell’incontro i problemi legati alla loro sicurezza sui cantieri di lavoro sulla scorta anche degli incidenti di cui sono rimasti vittime nei giorni scorsi alcuni di essi in seguito alla deflagrazione di un residuo bellico, apparentemente invisibile ma presente nel sottosuolo,   avvenuta mentre erano intenti a pulire gli alvei degli attigui corsi d’acqua. 

“Il preoccupante episodio dei giorni scorsi – ha detto il segretario Filippo Curtosi nel corso della riunione dell’esecutivo provinciale della Confederazione sindacale di via Luigi Razza – non può passare inosservato anzi è diventato una occasione propizia per ricordare quanto dalla Cisal più volte denunciato proprio sulla non adeguata condizione di sicurezza in cui prestano la propria opera centinaia di lavoratori forestali delle serre vibonesi. 

Le promesse dei tanti dirigenti che si sono susseguiti alla guida dell’Ente che disciplina l’attività dei lavoratori forestali – ha spiegato Curtosi – non hanno mai avuto risposta alcuna per la quasi totale indifferenza manifestata nei confronti di una categoria che è sempre stata relegata negli ultimi posti della classifica. I sacrifici e le rinunce messe in opera non hanno mai rappresentato una concreta attenzione per il vertice dell’Ente che ha sempre preteso il massimo impegno ma nelle condizioni più assurde e disperate. 

È, però, giunto il momento che Calabria Verde si assuma tutte le più piene responsabilità e avvii un più avanzato  sistema di tutela della condizione di sicurezza non solo ambientale dei lavoratori forestali.    

L’accaduto dei giorni scorsi dove alcuni dei lavoratori hanno rischiato di perdere la vita confermano quanto sia inderogabile la presa d’atto della precarietà in cui versano i cantieri di lavoro, sui quali occorre tornare a compiere una vera e propria iniziativa di ricognizione del territorio al fine di individuare gli eventuali pericoli e le difficoltà che potrebbero sorgere nell’espletamento del lavoro”.

Tra gli altri interventi quello di Francesco Fazio che coordina l’impegno dei tantissimi lavoratori serresi aderenti alla Cisal che quotidianamente affrontano mille insidie pur di mantenere il posto di lavoro. 

“L’incidente avvenuto qualche giorno  fa – ha avvertito Fazio - mette in guardia la Regione Calabria e sollecita chi è preposto al controllo dell’attività di settore a fornire ogni migliore garanzia di condizione di sicurezza a chi spende sacrifici in un lavoro così duro.

Da queste parti – ha aggiunto Fazio che è anche consigliere comunale di Fabrizia – la difesa di un tozzo di pane avviene a denti stretti e senza il conforto di un minimo di adeguata assistenza .

Pensiamo non vi sia più tempo da perdere se si è convinti che anche il pesante e non facile lavoro dei forestali merita la massima attenzione della Regione Calabria soprattutto in termini di continuità del lavoro ed assistenza ai vari livelli”.

La segreteria provinciale della Cisal, infine, su proposta dello stesso segretario provinciale Filippo Curtosi, ha approvato, all’unanimità un documento nel quale vengono riaffermate le denunce di sempre, rimaste, peraltro, puntualmente inevase, chiedendo una rivisitazione del sistema di approccio con il lavoro degli operai forestali del serrese ed una maggiore considerazione e rispetto sulla necessità di garantire una più adeguata fonte di lavoro per chi da decenni continua a mantenere decorosa e vivibile, al prezzo di alto impegno e dedizione, l’immagine della natura di un ambiente che spesso, tra l’altro,  esalta il mondo calabrese dell’accoglienza.

Esplosione ordigno a Fabrizia, Cgil: “Investire sulla sicurezza dei lavoratori”

“Questa mattina un pericoloso incidente ha coinvolto, loro malgrado, alcuni operai forestali dell’Azienda Calabria Verde, impegnati nel cantiere di Fabrizia nel lavoro di pulizia degli alvei dei corsi d’acqua. Nel mentre si bruciavano alcune sterpaglie, un ordigno, presumibilmente un residuo bellico risalente alla Seconda guerra mondiale presente nel sottosuolo, è esploso innescato dal calore del fuoco. La deflagrazione che ha investito gli operai, fortunatamente, non ha avuto conseguenze gravi: i sei lavoratori, 3 donne e 3 uomini, trasportati all’ospedale di Serra San Bruno, hanno riportato solo lievi e superficiali ferite. A loro va tutta la solidarietà della Flai-Cgil Calabria e della Flai di Vibo Valentia”.

È quanto affermano gli esponenti del sindacato Santino Aiello (segreteria regionale) e Battista Platì (segreteria provinciale) che aggiungono: “queste donne e questi uomini, insieme a tutti i loro colleghi forestali, al di là delle problematiche aziendali riferibili solo alla dirigenza, compiono giornalmente un importante e prezioso lavoro di pulizia, manutenzione e salvaguardia di un territorio molto fragile. Fatti come questi accaduti quest’oggi, però, al di là dell’imprevedibilità, servono per farci riflettere su quanto importante sia la sicurezza sul lavoro. Le insidie delle morti bianche sono sempre in agguato.

Per questo – precisano - riteniamo che investire sulla sicurezza dei lavoratori e sulla tutela della loro salute, non sia mai una scelta sbagliata. La loro vita e la loro salute devono essere protette dalle situazioni di pericolo che possono venirsi a creare sul posto di lavoro o durante l'adempimento delle mansioni lavorative. Auguriamo ai lavoratori coinvolti in questo incidente una pronta guarigione. A loro va tutta la vicinanza della nostra organizzazione”.

Milano, crolla un palazzo: 3 morti e diversi feriti

Tre persone morte e nove ferite. Questo il tragico bilancio dell'espolsione causata, forse, da una fuga di gas, che ha provocato il crollo parziale di una palazzina a Milano. Tra i feriti, anche, una donna incinta e 4 bambini. Gravemente ustionate due sorelline di 7 e 11 anni che sono state ricoverate all'ospedale Niguarda. Non c'é stato, invece, nulla da fare per la madre delle piccole, una donna di 43 anni morta a causa dell'esplosione. Non desterebbero preoccupazioni le condizioni del padre 51enne che ha riportato diverse ferite

Nigeria: esplode un distributore del gas, almeno 100 morti

E' di almeno 100 morti ed un numero imprecisato di feriti il bilancio dell'esplosione causata da un camion cisterna in un distributore di gas. La tragedia è accaduta nella città di Nnewi, in Nigeria, dove centinaia di persone stavano facendo la fila per riempire le bombole da cucina in vista del giorno di Natale. Il luogo in cui è avvenuta l'esposione è abitato, infatti, da una numerosa comunità cristiana. L'incendio è divampato intorno alle 11, per probabile negligenza dell'autista del camion che dopo aver scaricato il gas non avrebbe aspettato il tempo di rafreddamento prescritto.

Milano: esplosione in una palazzina, un morto e tre feriti

Una violenta esplosione ha distrutto una palazzina a Cerro Maggiore, in provincia di Milano. Nell'esplosione una donna è morta e tre persone sarebbero rimaste ferite. Sul posto, oltre al personale del 118, sono intervenuti gli uomini delle forze dell'ordine ed i vigili del fuoco. I feriti una volta soccorsi sono stati trasferiti, in alcuni ospedali, in eliambulanza .

Romania, esplosione in discoteca 27 morti e 180 feriti

I morti sarebbero 27, per alcune fonti addirittura 40, mentre i feriti, ricoverati in ospedale con ustioni sul 70 per cento del corpo, sarebbero almeno 180. Questo il bilancio dell'esplosione avvenuta ieri sera in un locale notturno di Bucarest, in Romania. Secondo fonti ufficiali, la deflagrazione avrebbe investino un night club situato nel centro della capitale nel quale, al momento, si trovavano circa 400 persone convenute per assistere ad uno spettacolo musicale. All'origine della tragedia ci sarebbe l'esplosione di alcuni fuochi pirotecnici che avrebbe innescato un incendio. Il numero delle vittime potrebbe essere destinato a salire.

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