Trovati 600 grammi di tritolo e 2 ordigni

I carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia hanno rinvenuto, in un terreno privato, in località “Ciccarello” della città dello Stretto, un involucro parzialmente sotterrato contenente tre panetti di tritolo innescati con detonatori a miccia e due ordigni artigianali di circa 200 grammi ciascuno.

Il materiale esplodente, il cui peso complessivo si aggirava intorno al chilo, è stato neutralizzato dagli artificieri dell'Arma che hanno prelevato alcuni campioni da inviare al Ris di Messina al fine di verificarne la provenienza.

Gli investigatori della Benemerita sono ora al lavoro per cercare di dare un volto ai responsabili dell'occultamento.

Bunker, pistola e munizioni rinvenuti nel Reggino

I carabinieri della Compagnia di Locri  e dello Squadrone “Cacciatori” di Calabria hanno passato al setaccio centri abitati e campagne, con perquisizioni e rastrellamenti, nelle zone impervie pre-aspromontane.

In particolare, a Ciminà, i militari, nel corso di una perquisizione a casa di un 40enne, hanno scoperto e sequestrato un bunker ricavato nel sottotetto, accessibile attraverso due botole murate di cui una ricavata in una credenza.

Nel corso dello stesso servizio, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto, in un terreno demaniale in località “Quarantena”, occultata in un tubo in plastica, una pistola Glock, circa 600 cartucce di diverso calibro e 2 chili di polvere da sparo con 35 metri di miccia a lenta combustione.

Tenuto conto dell’alta pericolosità di quanto rinvenuto, sul posto sono intervenuti gli artificieri del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria, che hanno messo in sicurezza l'area e distrutto l'esplosivo, dopo averlo campionato e analizzato.

La pistola rinvenuta, invece, è stata sequestrata per essere sottoposta agli accertamenti balistici che saranno eseguiti dagli esperti del Ris di Messina.

Fucile e pericoloso esplosivo rinvenuti in un muretto a secco

I carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria hanno rinvenuto, in un muro a secco costruito su un terreno demaniale in località “Vene”, nel comune di Ciminà:

  • 56 candelotti di gelatina esplosiva;
  • 15 chili di sostanza chimica che si presume possa essere mannite;
  • Un fucile “Beretta” calibro12 con matricola abrasa;
  • munizioni di vario calibro.

Vista la pericolosità della gelatina, sul posto, sono intervenuti gli uomini del Nucleo artificieri del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria.

L’esplosivo, dopo essere stato campionato, su  disposizione della magistratura, è stato fatto brillare in sicurezza.

Il fucile, invece, sarà inviato ai laboratori del Ris di Messina, dove sarà stabilito se sia stato usato per compiere  reati.

Tritolo rinvenuto in un terreno, manette per un 76enne

I carabinieri della Stazione di Platì (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato Giuseppe Garreffa, di 76 anni, perchè accusato di detenzione illegale di esplosivi.

In particolare, nel corso di un rastrellamento in un terreno di proprietà dell'uomo, i militari hanno rinvenuto, occultati tra la vegetazione, quasi 180 grammi di tritolo ad alto potenziale di provenienza militare, una miccia a lenta combustione e 12 detonatori in pessimo stato di conservazione e pertanto altamente pericolosi.

Una volta fatta la scoperta, gli uomini dell'Arma hanno chiesto l'intervento dei colleghi artificieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, i quali, prima di procedere alla distruzione, hanno messo in sicurezza e campionato l'esplosivo.

L’arrestato, in attesa di udienza di convalida, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. 

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Arsenale rinvenuto in un casolare, arrestato un 47enne

È stato sorpreso con un arsenale da guerra. Per questo motivo, i carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato Domenico Gattuso, di 47 anni.

In particolare, durante una perquisizione in un casolare a Rosario Valanidi (RC), i militari hanno trovato una pistola con matricola punzonata, una doppietta, con canne e calciolo tagliati, due fucili a pompa con segni distintivi abrasi, una mitraglietta calibro 9 di fabbricazione artigianale, un fucile semiautomatico calibro 12 con matricola punzonata, un fucile calibro 32 senza marca ed oltre 3.500 cartucce di vario calibro.

Inoltre, in alcuni contenitori di plastica, gli uomini dell'Arma di Reggio e dei Cacciatori di Calabria hanno trovato: una bomba a mano, 2 chili di tritolo, 1 chilo di plastico, 1 chilo di polvere da sparo e diverse divise appartenenti al corpo dei vigili del fuoco.

Il tritolo e il plastico ritrovati sono esplosivi di tipo militare, non reperibili in commercio; mentre la bomba a mano, proveniente dall’ex Jugoslavia, conferma la capacità della criminalità reggina di approvvigionamento di armi su canali internazionali. 

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Esplosivo e droga in un garage, due persone in manette

Duecento grammi di tritolo, un detonatore, una pistola con matricola abrasa, numerose cartucce, 2 coltelli, 4,1 Kg d'hashish, 400 grammi di marijuana e 4 mila e 500 euro in contanti.

È quanto hanno rinvenuto in un garage, nella città dello Stretto, i finanzieri del locale Comando provinciale

Inoltre, durante l'operazione, denominata "Silkroad", le fiamme gialle hanno arrestato in flagranza di reato, due reggini, G.P. e M.S., di 43 e 45 anni.

Al termine delle formalità di rito, uno degli arrestati è stato posto ai domiciliari, mentre l’altro è stato tradotto nella casa circondariale di Reggio Calabria “Arghillà”.

Kalashnikov rinvenuto in un casolare nel Vibonese

Nel corso di un vasto servizio finalizzato alla ricerca di armi, i carabinieri della Compagnia di Tropea e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto, in un casolare abbandonato di Nicotera, un fucile d’assalto AK47 (Kalashnikov), una pistola a salve con canna priva di tappo ed un involucro esplosivo artigianale, dal peso di 35 grammi, immediatamente disinnescato dagli artificieri di Reggio Calabria.

Una volta sequestrato il materiale, i militari hanno avviato le indagini per cercare d'identificare i responsabili dell'occultamento delle armi e dell'esplosivo.

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Detenzione abusiva di prodotti esplodenti, 45enne deferito nel vibonese

I Carabinieri della Stazione di Filandari, unitamente ai colleghi della Compagnia di intervento operativo del 14° Battaglione “Calabria”, hanno deferito in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva di prodotti esplodenti D. R. D., 45enne, bracciante agricolo residente a San Costantino Calabro ma di fatto dimorante nella frazione Vena di Ionadi.

Nella circostanza, i militari a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata presso l'abitazione dell'uomo, hanno rinvenuto, depositati all’interno di un casolare adibito a magazzino, 47 petardi per un peso complessivo di 1,5 chilogrammi.

 

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