Scoperto evasore totale, ha occultato al fisco oltre 236 mila euro

I finanzieri della Compagnia di Paola (Cs) hanno scoperto un evasore, che dal 2014 non ha presentato alcuna dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito ricavi per oltre 236 mila euro.

I militari hanno smascherato la società “fantasma”, operante nella provincia di Cosenza e con un ufficio anche a Roma, attiva nel settore della “fabbricazione di acqua minerale e bevande analcoliche”, grazie all‘individuazione del soggetto economico, attraverso l’attività di controllo del territorio e l’utilizzo delle banche dati a loro disposizione.

I finanzieri hanno, quindi, ricostruito la reale posizione fiscale della società, le vendite effettuate e gli utili conseguiti.

Al termine del controllo è stata rilevata, quindi, la mancata dichiarazione di ricavi per oltre 236 mila euro e sono state calcolate imposte evase per oltre 123 mila euro.

L’amministratore e legale rappresentante della società è stato, pertanto, denunciato all’autorità giudiziaria, per il reato di occultamento o distruzione di documenti contabili ed ora rischia anche la reclusione fino a sei anni. 

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Non dichiara al fisco ricavi per 250 mila euro, denunciato

I finanzieri della Compagnia di Paola(Cs) hanno scoperto un evasore, che dal 2012 non ha presentato alcuna dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito ricavi per oltre 250 mila euro.

In particolare, le fiamme gialle hanno smascherato una società “fantasma”, operante nella provincia di Cosenza ed attiva nel settore della “fabbricazione di porte e finestre in legno”.

Grazie, anche, ai riscontri effettuati con numerosi operatori commerciali del settore, i militari sono riusciti a ricostruire la reale posizione fiscale della società, le vendite effettuate e gli utili conseguiti.

Nel corso del controllo, inoltre, è emerso che la società aveva svolto anche l’attività commerciale di “vendita di prodotti per la casa, l’igiene intima, detersivi, etc.”, senza dichiararla al fisco.

Le fatture di vendita acquisite, hanno consentito ai finanzieri di calcolare anche i ricavi derivanti da quest’ultima attività “nascosta”.

Al termine del controllo fiscale è stata rilevata, quindi, la mancata dichiarazione di ricavi per 250 mila euro e sono state calcolate imposte evase per circa 67 mila euro.

Pertanto, l’amministratore e legale rappresentante della società, che è stato denunciato all’autorità giudiziaria con l'accusa d'occultamento o distruzione di documenti contabili, rischia ora la reclusione fino a sei anni. 

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Sequestrati oltre 400 prodotti contraffatti

Sequestri di beni contraffatti ed alterati e verbali per mancate emissioni di scontrini fiscali. Questo l'esito dei controlli effettuati nei mesi estivi dai finanzieri di Paola, nei settori del contrasto degli illeciti a tutela del consumatore e della lotta all’evasione fiscale.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo, mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti e pericolosi per la salute, diverse pattuglie sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.

Un dispositivo di controllo orientato in via prioritaria alla prevenzione e repressione del commercio di beni contraffatti, nonché di prodotti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore.

Complessivamente sono stati 426 i beni contraffatti ed alterati sequestrati costituiti da: scarpe, borse, occhiali ed altri capi d’abbigliamento, anche sportivi, recanti illegittimamente marchi e/o segni distintivi registrati e griffe di note case produttrici. 

Due le persone denunciate per i reati di “detenzione per la vendita di prodotti con marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati” e “ricettazione”, che ora rischiano fino a otto anni di reclusione e la multa fino a 10.329 euro.

Diversi altre persone si sono date alla fuga alla vista dei militari.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso ai finanzieri di verbalizzazione di 80 cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

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Sequestrati oltre 400 prodotti contraffatti

Sequestri di beni contraffatti ed alterati e verbali per mancate emissioni di scontrini fiscali. Questo l'esito dei controlli effettuati nei mesi estivi dai finanzieri di Paola, nei settori del contrasto degli illeciti a tutela del consumatore e della lotta all’evasione fiscale.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo, mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti e pericolosi per la salute, diverse pattuglie sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.

Un dispositivo di controllo orientato in via prioritaria alla prevenzione e repressione del commercio di beni contraffatti, nonché di prodotti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore.

Complessivamente sono stati 426 i beni contraffatti ed alterati sequestrati costituiti da: scarpe, borse, occhiali ed altri capi d’abbigliamento, anche sportivi, recanti illegittimamente marchi e/o segni distintivi registrati e griffe di note case produttrici. 

Due le persone denunciate per i reati di “detenzione per la vendita di prodotti con marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati” e “ricettazione”, che ora rischiano fino a otto anni di reclusione e la multa fino a 10.329 euro.

Diversi altre persone si sono date alla fuga alla vista dei militari.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso ai finanzieri di verbalizzazione di 80 cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

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Contrabbando di carburante ed evasione fiscale, ditta occulta al fisco 11 milioni di euro

I finanzieri della Compagnia di Castrovillari (Cosenza) hanno scoperto una ditta individuale sconosciuta al fisco, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di carburanti per autotrazione che dal 2015 operava senza dichiarare all'erario i propri redditi, risultando quindi evasore totale.

Le fiamme gialle hanno individuato un vero e proprio sistema di frode che prendeva le mosse con l’acquisto di carburante agricolo da parte del titolare della ditta, mediante l’utilizzo e l’esibizione di false autorizzazioni rilasciate da Agenzie delle dogane e dei monopoli.

Il carburante veniva, quindi, solo documentalmente, inviato a distributori che, di fatto, non ricevevano il prodotto.

In realtà, il titolare della ditta ritirava il gasolio agricolo per poi rivenderlo, ad un prezzo maggiore rispetto a quello di mercato, a terzi che nulla avevano a che vedere con l’attività agricola e che lo utilizzavano per autotrazione, in evasione dell’imposta di fabbricazione e consumo.

Al termine delle indagini, il titolare della ditta è stato pertanto denunciato per contrabbando di prodotti petroliferi ed ora rischia la pena della reclusione da uno a cinque anni.

Concluse le indagini di polizia giudiziaria, i finanzieri hanno avviato una verifica fiscale nei confronti della ditta individuale scoprendo che nel corso degli anni il titolare non aveva mai presentato dichiarazioni fiscali, né tantomeno pagato imposte.

È stato così ricostruito l’intero volume d’affari, attraverso “controlli incrociati” effettuati presso le ditte fornitrici ed accertamenti bancari.

A conclusione delle attività è stata rilevata la mancata dichiarazione di ricavi per circa 11 milioni di euro, evasione delle imposte sui redditi per circa 5 milioni di euro e di accisa per altri 5 milioni di euro ed Iva per ulteriori 2 milioni di euro.

Al termine dell’attività ispettiva, il titolare della ditta, originario del comune di Altomonte, è stato ulteriormente deferito all’Autorità giudiziaria per: occultamento o distruzione di documenti contabili, omessa dichiarazione annuale ai fini dell’Iva, e falsità materiale.

Scoperto evasore, ha occultato al fisco 1,5 milioni di euro

I finanzieri della compagnia di Paola hanno scoperto una società che, dal 2013, non avrebbe dichiarato al fisco i propri redditi ed avrebbe, invece, dichiarato costi indebiti per oltre 1,5 milioni di euro.

L’attività delle fiamme gialle ha consentito di ricostruire l’effettiva posizione fiscale del contribuente sottoposto a verifica, mediante l’approfondimento dei rapporti commerciali intercorsi con un'altra società con sede nella Repubblica di San Marino.

Dall’esame della cessione di un “ramo d’azienda”, effettuata dalla società sammarinese in favore di quella italiana, peraltro, entrambe riconducibili allo stesso nucleo familiare, sarebbero emerse irregolarità tali, da consentire ai militari di scoprire componenti straordinarie di reddito, per oltre 1,2 milioni di euro.

L’analisi della contabilità, inoltre, avrebbe permesso di rilevare che la società, violando i principi e le regole stabiliti dalle norme tributarie, avrebbe indebitamente dedotto dal reddito d’impresa, oltre 300 mila euro di costi, così riducendo il reddito imponibile dichiarato.

Complessivamente le imposte evase ammonterebbero a circa 450 mila euro. La società, oltre a dover pagare l’imposta evasa, sarà destinataria di sanzioni pecuniarie fino al 180% di quanto evaso.

 

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Scoperto supermercato che ha evaso il fisco per oltre 1,7 milioni di euro

I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno scoperto un evasore totale, che dal 2014 non ha presentato alcuna dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito ricavi per oltre 1,7 milioni di euro.

Durante un'attività di polizia giudiziaria, diretta dal Procuratore capo della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni e dal sostituto Teresa Valeria Grieco, che ha portato anche all’esecuzione di misure cautelari personali e sequestri nei confronti di diversi persone accusate di intestazione fittizia, le fiamme gialle della Compagnia di Paola hanno smascherato una società “fantasma”, attiva nel settore dei supermercati.

Rilevata la falsa intestazione della società, i militari hanno avviato una verifica fiscale sull’attività, scoprendo che nel corso degli anni i titolari, sia fittizi che effettivi, non avevano mai presentato dichiarazioni fiscali né pagato imposte.

I finanzieri hanno, quindi, ricostruito le vendite e gli utili dell’impresa, constatando la mancata dichiarazione di ricavi per 1,7 milioni di euro ed imposte per oltre 120 mila euro.

 

Evade dai domiciliari, ma viene sorpreso in auto con attrezzi da scasso. Arrestato

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, gli agenti della Polizia stradale di Siderno hanno arrestato in flagranza di reato per evasione, un uomo di nazionalità romena.

In particolare, i poliziotti hanno intimato l'alt ad un'Alfa Romeo 166 con a bordo 3 cittadini romeni.

Il conducente dell’autovettura, sprovvisto di patente di guida e di qualsiasi altro documento idoneo all’identificazione, ha cercato di eludere il controllo fornendo false generalità. Tuttavia, gli uomini della Polstrada sono riusciti accertare che l'uomo ed uno dei passeggeri erano già noti alle forze dell'ordine, per furto e ricettazione.

Fatta la scoperta, gli agenti hanno sottoposto a perquisizione sia i fermati che il veicolo, nel quale sono stati rinvenuti: un piede di porco, grimaldelli, chiavi ed altri utensili destinati allo scasso.

I successivi accertamenti effettuati presso la Polizia scientifica del Commissariato di Gioia Tauro, hanno consentito d'identificare il conducente dell’autovettura, risultato, tra l’altro, evaso dagli arresti domiciliari cui era sottoposto presso il proprio domicilio di Reggio Calabria.

L’uomo è stato, quindi, arrestato per il reato di evasione ed unitamente ai due passeggeri, denunciato in stato di libertà per possesso ingiustificato di utensili atti allo scasso.

 

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