Fabrizia, Fazio:"In arrivo una pioggia di finanziamenti"

Il Comune di Fabrizia ha ottenuto finanziamenti per oltre 1,6 milioni di euro.

A darne notizia è il sindaco Francesco Fazio che in una nota, scrive: "con decreto del Miur 94/2019 dell'11/02/2019 vengono concessi 560 mila euro per l'intervento di messa in sicurezza e ristrutturazione della palestra comunale sita  in via Boccaccio, con inizio lavori programmati per marzo 2020. 
Con decreto n. 6857 del 07/06/2019 vengono concessi 900 mila euro per l'adeguamento, messa in sicurezza e ristrutturizzazione  del plesso della scuola  media sita in via Boccaccio, inizio lavori previsti luglio 2020. Tali interventi -aggiunge Fazio - rientrano nella  Programmazione triennale 2018-2020, con la quale il Comune ha partecipato ai Bandi pubblicati dalla Regione Calabria a Settembre 2018". 

"Inoltre - aggiunge il primo cittadino - con decreto n. 7373 del 20/06/2019, è stata pubblicata la graduatoria definitiva riguardante il Psr Calabria, Misura 8 intervento 8.5.1 (Investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientali degli ecosistemi forestali), con la quale al Comune di Fabrizia vengono concessi 190 mila euro". 

"Si tratta di finanziamenti che vanno ad aggiungersi agli altri che sono in corso di definizione tra cui: Raccolta differenziata 57 mila euro, Wi-fi 40 mila euro, scuola elementare 429 mila euro, depurazione e fogne 880 mila euro.

A breve - conclude la nota - inizieranno i lavori d'efficientamento della pubblica illuminazione sulle via Barco, Pertini, Berlinguer, etc.".

 

Fabrizia, Carè controreplica a Fazio:"L’arroganza del sindaco sta assumendo toni stucchevoli"

"In qualità di portavoce del gruppo Ramoscello d’ulivo per Fabrizia sono costretto ancora una volta a stigmatizzare il metodo con il quale il sindaco Fazio si è permesso di ribattere pubblicamente a legittimi interventi dei consiglieri di minoranza. Lo scontro istituzionale e l’arroganza di Fazio sta assumendo toni stucchevoli. Voglio ricordare che i consiglieri di minoranza hanno non solo il diritto ma anche il dovere di fare attività ispettiva anche attraverso articoli di giornali e sollevando questioni che possono afferire alla correttezza amministrativa dei procedimenti posti in essere. E questo diritto non è sindacabile da alcuno, sia o meno sindaco di Fabrizia, che peraltro dimostra anche in questa occasione la sua insofferenza al legittimo diritto di controllo e di critica democratica. Intendo dunque difendere senza cedere di un millimetro il diritto dei consiglieri di minoranza di sorvegliare l’attività esecutiva della giunta. Il primo cittadino non può e non deve sminuire il ruolo dell’opposizione lasciandosi andare a levate di scudi da trivio e prenda atto delle gaffe istituzionale in cui è incorso. Mi dispiace dunque signor sindaco che lei sia sceso dal piedistallo accusando la minoranza di colpe che non ha, anzi grazie alla buona politica del ventennio Minniti Fabrizia ha acquistato negli anni grande rappresentanza a livello regionale. L’augurio è che Fazio non disperda quanto raggiunto dall’amministrazione Minniti. Pertanto la prego signor sindaco non cada in tentazione e si ritempri in un buon ritiro spirituale in qualunque luogo ameno a lei più consono".

È quanto si legge in una nota del portavoce del gruppo Ramoscello d’ulivo per Fabrizia, Antonio Carè. 

Fabrizia, il sindaco Fazio replica alla minoranza

"All'interno dell'amministrazione comunale di Fabrizia esiste tranquillità e piena collaborazione quotidiana".

Questo l'incipit della nota con la quale il sindaco di Fabrizia, Francesco Fazio replica al gruppo di minoranza "Ramoscello d'ulivo" che, in un comunicato, aveva puntato il dito contro l'amministrazione comunale in merito alla gestione della vicenda relativa alla chiusura della locale filiale della banca Bper (Per leggere la nota della minoranza clicca qui).

Rivolgendosi all'opposizione, definendola più volte farlocca, il primo cittadino scrive:" ci siamo sacrificati e battuti fino alla fine per evitare la chiusura della filiale, ma ricordo che sindaco ed amministrazione comunale non fanno parte del consiglio d'amministrazione della Bper".

"La banca - rileva Fazio - è  un istituto privato ed ha piena autonomia di gestione, non è stata chiusa soltanto la filiale di Fabrizia, ma sono state chiuse ben 48 filiali in Italia, la differenza è che rispetto ad altri comuni, Fabrizia ha ottenuto un bancomat evoluto".

A parere di Fazio, nella nota della minoranza "c'è un senso di contradditorio", poiché, da una parte, si dà la responsabilità della chiusura della banca all'amministrazione comunale, mentre, dall'altra,  "la si accusa di aver concesso il locale per l'istallazione del Bancomat evoluto".

Il sindaco chiede quindi alla minoranza :"perché non dichiarate quello che avete lasciato in 20 anni d'amministrazione?", ovvero "box  comunali siti in via Barco in stato di degrado, tribune del campo  senza agibilità, casa comunale senza accatastamento, accensione a mutui e rimodulazione con la Cassa depositi e prestiti per i quali il Comune ed i cittadini pagherannoo circa 160 mila euro all'anno fino al 2044, di cui 110 mila d'interessi e 50 di capitale.

In conclusione, Fazio invita la minoranza a "raccontate la verità sullo Spar".

Fabrizia, il gruppo "Ramoscello d'Ulivo" ritorna sulla chiusura della banca: "Nella maggioranza aleggia nervosismo"

"Un dissenso pesante quello manifestato dal presidente del Consiglio comunale Vincenzo Costa, durante l’ultima seduta del 18 giugno 2019, sul 3° punto dell’ordine del giorno che seppur mitigato dal voto favorevole, più per disciplina di appartenenza che non per intimo convincimento, cela il nervosismo che aleggia nella maggioranza sulla chiusura della banca di Fabrizia rendendo finalmente giustizia di una verità sempre negata che porta alla luce le responsabilità dell’amministrazione comunale su tutta la vicenda compreso il regalo del box concesso gratis a Bper per l’apertura del bancomat. Tradisce il nervosismo di una compagine materializzatosi con la caduta di stile e poco istituzionale sfuriata del sindaco che, anziché argomentare le risposte all’opposizione, si è lasciato prendere la mano invocando l’intervento dei carabinieri ritenendo forse possibile arrestare le opinioni politiche espresse dai consiglieri comunali presenti in aula. Per inciso, ricordiamo al sindaco che il dibattito promosso in aula dall’opposizione non aveva lo scopo di una controrivoluzione in armi di un gruppo di facinorosi per destituire l’ordine costituito o sovvertire l’ordine democratico ma, si proponeva l’obiettivo di evidenziare in sede istituzionale che alla nostra comunità è stata scippata una banca storica che per oltre 100 anni ha rappresentato il fulcro dell’economia locale e la fruibilità di servizi al credito, da ora in avanti negati con conseguenze e disagi prevedibili. Ma c’è di più, mentre Poste italiane e i commercianti che utilizzano i restanti box pagano tutti un regolare affitto, la banca non pagherà nemmeno un centesimo. Cos’è questa se non una discriminazione e disparità di trattamento da parte della pubblica amministrazione che avrebbe l’obbligo di tutelare gli interessi generali? È come voler affermare che a parità di condizioni la banca guadagna meno delle altre attività private e, paradossalmente, i cittadini di Fabrizia dovranno, invece, pagare due volte: la prima per l’accesso ai servizi erogati dal bancomat evoluto e la seconda per imposte da versare al Comune al fine del mantenimento generale della struttura commerciale. E sempre leggendo la delibera di G. C. n. 30 del 09/04/2019, si rileva che con essa è stata revocata la precedente n. 26 del 28/03/2019 di concessione del box a Bper dietro pagamento di un affitto di 1200 euro annuo per la durata di nove anni. E, siccome tale importo è stato valutato sproporzionato da Bper rispetto agli utili che produce, 480 milioni di euro nel solo 2018, ha pensato bene la maggioranza di fargli un regalo di comodato d’uso gratuito, senza il pagamento di un centesimo di affitto, motivando tale scelta come il perseguimento di un supposto interesse pubblico. Forse, è questa l’equità tra la banca che non pagherà affitto e produce utili con la sua attività di credito e gli altri commercianti che l’affitto lo pagano barcamenandosi tra mille difficoltà? Quanto all’aspetto più squisitamente politico, il gruppo “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” rileva l’onestà intellettuale a cui si è ispirata l’azione del presidente del Consiglio nell’evolversi dell’intera vicenda che in coerenza con quanto sostenuto all’incontro con i vertici Bper a Catanzaro del 20/02/2019, ha ritenuto opportuno marcare una diversità di approccio, rispetto alla maggioranza, declinata chiaramente nella discussione in Consiglio comunale. E comunque, il gruppo di opposizione ribadisce la determinazione a respingere attacchi pretestuosi e strumentali della maggioranza che minimizzando il merito degli argomenti delle sessioni consiliari, tenta di alterare la sostanza del confronto politico democratico che in quella sede ha priorità. Come gruppo porteremo avanti una linea politica incisiva di verifica e controllo del suo operato per evidenziarne limiti e ritardi amministrativi e di conseguenza già pensiamo di convocare un altro Consiglio comunale su argomenti specifici di interesse generale per i cittadini di Fabrizia che se non sollecitati adeguatamente passeranno in secondo piano. Per noi la politica è avere la capacità e la visione di interpretare i bisogni veri e reali della gente e, dunque, la nostra non sarà mai un’opposizione condizionata o preconcetta, come si vuole far credere all’opinione pubblica fabriziese, ma responsabile e meditata, frutto del ruolo istituzionale che la legge ci assegna alla stregua di tutti gli altri consiglieri comunali sebbene con ruoli e responsabilità diverse.

È quanto si legge in un comunicato del gruppo consiliare "Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia”.

Fabrizia, il sindaco Fazio chiede l'intervento della Provincia per il recupero della viabilità

Riceviamo e pubblichiamo

"Fabrizia, paese ad un'altitudine di circa 950 metri sul livello del mare, è un paese bellissimo, circondato dalla natura, con località turistiche bellissime, presenza di diverse aree picnic, dove durante il periodo estivo si possono trascorrere bellissime giornate, con la presenza sul territorio di due aziende per l'imbottigliamento dell'acqua, di diverse imprese boschive e tanti commercianti.

Tuttavia, raggiungere Fabrizia è un impresa. La viabilità provinciale è ridotta ormai agli estremi, da Fabrizia per raggiungere Serra San Bruno, s'impiegano circa 40 minuti. La strada ex 501 Passo di Croce Ferrata-  Fabrizia-Mongiana, LA Sp 9 Laureana-Fabrizia-Mongiana e la strada Mongianella sono ridotte in condizioni pessime, con la presenza di crateri.

I cittadini che le percorrono quotidianamente devono fare diversi dribbling per evitare le buche presenti, nessuna pulizia nemmeno delle cunette, presenza di erbaccia ecc.

In qualita di sindaco, piu volte ho inviato diversi solleciti alla Provincia, ma non ho mai ricevuto nessuna risposta. Con forza, come amministrazione e come cittadini chiediamo il prima possibile un intervento di ripristino del manto stradale delle arterie descritte, attendo riscontro da parte del presidente della Provincia, non stiamo più a guardare, la Provincia di Vibo Valentia deve prendere  subito seri provvedimenti".

È quanto scrive in una nota il sindaco di Fabrizia, Francesco Fazio

Fabrizia, Carè (Ramoscello d'Ulivo): "Dal sindaco solo annunci e promesse"

Riceviamo e pubblichiamo

"Il gruppo d’opposizione “Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia” nella persona del suo portavoce Avv. Antonio Carè, intende precisare quanto segue: se la maggioranza pensa di trattare l’opposizione come un orpello si sbaglia di grosso e farebbe bene a riconsiderare la propria posizione, e quella di qualche consigliere comunale guascone e spiritoso che sui social si lascia andare a facile ironia, perché essa non abdicherà al proprio ruolo istituzionale che è quello di vigilare sull’operato della maggioranza, segnalando apertamente all’opinione pubblica tutte le sue malefatte. Certamente l’opposizione non si farà imbavagliare da amministratori che, allo stato, stanno dimostrando scarsa capacità amministrativa adottando atti (vedi delibera di G.C. n. 30 del 9/04/2019) fortemente discutibili. Da quando Fazio è sindaco non fa altro che “brillare” per annunci, proclami e promesse mancate. E, intanto sotto la sua amministrazione registriamo un dato di fatto: Fabrizia ha perso una banca storica che non sarà di certo un bancomat evoluto a sostituirla; registriamo la chiusura dello “Sprar” che ha fatto perdere ben otto posti di lavoro; registriamo dopo due anni di amministrazione l’assenza di una giornata di lavoro per i pochi cittadini rimasti; registriamo una massiccia emigrazione di intere famiglie e di molti giovani in cerca di prima occupazione; registriamo che dopo l’approvazione del rendiconto di gestione 2018 l’ente è da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitario. Questi sono “i meravigliosi risultati” dell’amministrazione Fazio!!! Fake news che egli sta raccontando ai cittadini fabriziesi che ormai però si sono resi conto del grande bluff e anche quegli estimatori che gli sono rimasti stanno rendendosi conto che dietro tutta quella propaganda si nasconde il nulla. Quanto al rilievo che il sindaco Fazio muove all’opposizione per non essere stata a fianco del Comitato civico, anche questa è un’altra delle sue tante bugie, atteso che, il gruppo “Ramoscello d’Ulivo”, sin da subito e precisamente in occasione della serrata delle attività commerciali del 23 gennaio 2019 ha espresso tutta la sua vicinanza offrendo e garantendo la più ampia disponibilità a collaborare sia nella raccolta delle firme sia nel richiamare l’attenzione delle Istituzione per impedire la chiusura della filiale “Bper”. Relativamente ai locali siti in via Barco di proprietà comunale ridotti ad uno scempio, ricordo al sindaco Fazio che in quei locali ci sono diverse attività commerciali, ivi compreso “Poste Italiane”, tutti muniti di regolare agibilità dove, però, a differenza di “Bper Banca S.p.A.” i conduttori pagano un regolare affitto al comune. Ed infine il sottoscritto portavoce non può non constatare come la concessione gratuita alla “Bper” del locale per l’istallazione del bancomat non è stata fatta per andare incontro ai cittadini fabriziesi, che, nel frattempo per la stragrande maggioranza, hanno cambiato banca, ma per favorire una società per azioni che registra utili per centinaia e centinaia di milioni di euro all’anno. Ma ciò pare che al sindaco e a tutta la maggioranza interessi poco a tal punto da stigmatizzare una legittima presa di posizione dell’opposizione a cui veramente stanno a cuore le sorti del nostro paese. Ecco le motivazioni che hanno spinto l’opposizione a richiedere la convocazione del Consiglio comunale, sede istituzionale per un confronto sui contenuti e non sulle chiacchiere da social".

Fabrizia, Ramoscello d'ulivo:" Il regalo del Comune a Bper banca per la chiusura della filiale

Riceviamo e pubblichiamo

"Il post pubblicato qualche settimana addietro dall’azienda (Mannella Srl) di Fabrizia, ha certamente il sapore di una potente provocazione ma, allo stesso tempo, ha il merito di riportare al centro dell’attenzione dei cittadini di Fabrizia e del comprensorio delle Serre una vicenda incredibile e paradossale: la soppressione della filiale “BPER di Fabrizia” e le dirette responsabilità di Sindaco e Amministrazione Comunale. Chiusura, voluta dai vertici “BPER”, che ha trovato terreno fertile nell’atteggiamento passivo degli amministratori locali che non si sono opposti con determinazione ad una scelta che ha scippato al territorio una realtà bancaria attiva da oltre 100 anni, penalizzandolo economicamente e socialmente. Una maggioranza tracotante ha disatteso sia le richieste della petizione presentata dal comitato civico cittadino sottoscritta da oltre 1000 firmatari, sia le proposte dei documenti approvati nella seduta del Consiglio Comunale aperto che rimarcavano la netta contrarietà alla chiusura. Ciò non è servito ad evitare il peggio che si è concretizzato con la capitolazione dell’Amministrazione Comunale, che invece di schierarsi a difesa degli interessi della cittadinanza si è arresa alle decisioni incondizionate di “BPER BANCA SpA”. Alla luce degli accadimenti risulta incomprensibile la motivazione che ha spinto il Comune a regalare alla “BPER SpA” un BOX del Centro Commerciale di via Barco senza pagare un euro per aprire un bancomat evoluto – vedi delibera di G.C. n. 30 del 09/04/2019. Spacciando tale decisione con un rilevante interesse pubblico a favore di una (Società per Azioni) che produce profitti avendo chiuso il bilancio 2018 con un utile netto di 480 milioni di euro. Insomma, tutti i dubbi emersi in questi ultimi mesi prima della chiusura definitiva della filiale si sono trasformati in fatti concreti, lasciando nella sfera delle buone intenzioni le mancate rassicurazioni dell’Amministrazione e del Sindaco che sono andati, ieri, contro gli interessi di Fabrizia, e oggi contro quelli dei commercianti del centro commerciale che l’affitto dei BOX lo pagano mese per mese, mentre la “BANCA SpA”, che è povera non pagherà un centesimo. Al danno si aggiunge, anche, la beffa. Una figuraccia stellare che compromette l’autorevolezza dell’Ente Pubblico sul quale si addensano nubi circa la regolarità delle procedure adottate nella concessione gratuita fatta a “BPER”. L’inadeguatezza degli amministratori locali che ha portato alla soppressione della filiale che costituisce una grave perdita perché segna il tramonto di una lunga stagione bancaria foriera di benefici economici per i cittadini e punto di riferimento per i propri risparmi, le attività economiche e commerciali. L’intera vicenda, comunque, va ben al di là della provocazione del post di (Mannella srl), e rileva una condizione di sofferenza generalizzata da parte di chi, con grandi sforzi e sacrifici, vuole riaffermare la libertà d’impresa per creare sviluppo e occupazione. E’ un campo, questo, che da tempo spinge la vita pubblica locale verso una regressione che si avvita sempre più sfuggendo pericolosamente alla realtà e imboccando un punto di non ritorno. Per queste ragioni il gruppo di opposizione “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” ha chiesto la convocazione urgente del Consiglio Comunale per affrontare la questione della concessione gratuita fatta a “BPER BANCA SpA” e verificarne il rispetto alle norme di legge che disciplina l’assegnazione".

“Ramoscello d’ulivo per Fabrizia”

Fabrizia, "Ramoscello d'ulivo" attacca l'amministrazione: "La lapide che ricorda i caduti appartiene a tutti"

Riceviamo e pubblichiamo

“'Le istituzioni vengono prima delle persone'. E il tentativo di confondere la situazione amministrativa venutasi a determinare al comune di Fabrizia sarebbe una banale mistificazione, un espediente furbesco non più ammissibile che evidenziano una commistione di ruoli, istituzionali e personale, che vanno oltre la semplice legalità. Perché relegare la cerimonia di così alto valore storico-simbolico, del “Centenario della posa della lapide in marmo sulla facciata della chiesa matrice in memoria dei caduti della Prima guerra mondiale”, a semplice divulgazione propagandistica, è stato un clamoroso autogol sia per gli ideatori, sia per i suoi organizzatori. Non si programma una celebrazione così importante con un semplice annuncio pubblicato il giorno 18 maggio 2019 da un quotidiano on-line o da un quasi furtivo manifestino, per poi svolgerla il giorno successivo 19 maggio 2019. La maggioranza avrebbe dovuto valutare prima, molto attentamente, le condizioni per favorire la partecipazione della cittadinanza e di tutte le istituzioni democratiche, che volutamente sono state ignorate, come se l’iniziativa fosse prerogativa di un gruppo ristretto di amici e non, invece, organizzata dalla massima istituzione locale il comune di Fabrizia. Ma quella lapide marmorea è forse di esclusiva proprietà della maggioranza amministrativa o appartiene per caso all’opposizione consiliare? Oppure è della chiesa perché posata sulla facciata del sagrato? No! Occorre ribadire con estrema chiarezza e fermezza: la lapide appartiene al patrimonio storico della comunità fabriziese nella sua interezza. Perché i nomi di quegli eroi in essa scolpiti e caduti durante la Grande guerra non sono proprietà di nessuno in particolare, ma appartengono a Fabrizia e alle rispettive famiglie di provenienza. Per quegli ideali di libertà quei giovani e valorosi eroi hanno immolato fino all’estremo sacrificio la loro giovane vita che non può essere ingannata da iniziative estemporanee e irresponsabili o da espedienti di corto respiro. Averne poi banalizzato la rilevanza storica, sociale e popolare della cerimonia, e semplificato il suo profondo contenuto istituzionale, con un mordi e fuggi da fine settimana alla presenza di pochi intimi, rappresenta una esibizione propagandistica intollerabile da respingere e condannare. La poca importanza che l’amministrazione ha rivolto a questa cerimonia equivale all’incapacità nell’affrontare tutti i problemi reali del nostro paese".

“Ramoscello d’ulivo per Fabrizia”

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